Stefano Daniele Iannarone Inserito: 24 gennaio 2021 Segnala Share Inserito: 24 gennaio 2021 Buonasera a tutti ho da poco ristrutturato una parte del mio appartamento, in particolare sala e cucina, che sono passati da due locali separati ad uno unico. Ho quindi preso la palla al balzo per rifare, solo in questo locale unico, l'impianto elettrico. In particolare, ho fatto aggiungere un differenziale per il condizionatore, uno per il piano a induzione, uno per le prese ed uno per le luci. Logicamente hanno anche dovuto rifare le tracce per portare i cavi dai differenziali nuovi ai punti luce e prese nuove installate. I lavori sono stati dati in mano ad una impresa. Al termine del rifacimento dell'impianto elettrico, ho chiesto la dichiarazione di conformità al geometra (proprietario dell'impresa) che sta seguendo i lavori. Mi ha risposto che per interventi di questo tipo, l'elettricista non rilascia alcun certificato di conformità. Sono andato a rileggermi il decreto, il quale, all'art. 7, comma 3, parla dell'obbligatorietà del rilascio di tale documento anche a modifiche all'impianto. Volevo chiedere a persone sicuramente più esperte di me, dove sta la verità e come comportarmi. Grazie! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 24 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 24 gennaio 2021 Prima di iniziare i lavori, esisteva già una dichiarazione di conformità? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Daniele Iannarone Inserita: 24 gennaio 2021 Autore Segnala Share Inserita: 24 gennaio 2021 Purtroppo no. Quando ho comprato casa, è stata una mia mancanza non richiederla (in realtà non ne ero a conoscenza). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 25 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2021 22 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto: è stata una mia mancanza non richiederla La dichiarazione di conformità, segue le sorti dei locali per la quale è stata rilasciata, se un locale viene messo in vendita, anche la dichiarazione deve essere "messa in vendita" a corredo di tutti i vari documenti anche quelli più banali (istruzioni della caldaia, del cancello elettrico, del condizionatore...). Chi mette mano all'impianto elettrico debitamente dichiarato conforme, dovrà fare riferimento alla precedente dichiarazione di conformità oppure apportare le dovute modifiche all'impianto esistente, al fine di renderlo conforme e, di seguito, dichiarare conforme anche l'impianto realizzato successivamente. Un insieme di regole e leggi che complicano, non poco, il "mettere mano" ad un impianto elettrico senza dichiarazione di conformità. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 25 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2021 Ieri ho letto questa discussione Il 24/1/2021 alle 21:27 , Stefano Daniele Iannarone ha scritto: Mi ha risposto che per interventi di questo tipo, l'elettricista non rilascia alcun certificato di conformità. Posso sbagliarmi, ma traduco : l impresa , certo, deve avere il suo utile , in quanto impresa . Purtroppo , capita alle volte , che il prezzo proposto dall installatore risulti alto , e il titolare dell impresa cerchi di abbassarlo a suo favore... ...chiedendo all installatore uno sconto, o cercando un installatore.....magari non professionale, che dice....tot costo , ma non mi rompere le scatole, con tutte quelle carte che non servono a niente..... E quindi il titolare dell impresa, rosicchia di qua, rosicchia di la , a qualcuno deve dare la colpa.. niente di meglio di un artigiano che non ha avuto il contatto diretto con il cliente finale , così si possono inventare scuse a caso . Le modifiche ci sono state , e non semplice manutenzione Il 24/1/2021 alle 21:27 , Stefano Daniele Iannarone ha scritto: , ho fatto aggiungere un differenziale per il condizionatore, uno per il piano a induzione, uno per le prese ed uno per le luci. Quindi , a fine lavori , la dichiarazione va rilasciata Maurizio dice la sacrosanta verità 29 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: Chi mette mano all'impianto elettrico debitamente dichiarato conforme, dovrà fare riferimento alla precedente dichiarazione di conformità oppure apportare le dovute modifiche Ma se questa non è disponibile ? Non discuto di chi sia la "colpa" , ma è il proprietario che deve fornirla al nuovo installatore. Io installatore mi tutelo così..... apro una mia nuova dichiarazione, la compilo, preparo la disposizione dei componenti, fornisco al committente copia ancora da firmare e non modificabile es. Pdf avviso che la completero quando riceverò i dati completi. 34 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto: insieme di regole e leggi che complicano, non poco, il "mettere mano" ad un impianto elettrico senza dichiarazione di conformità. Però Maurizio sarai concorde con me , che vi sono una marea di casi in cui non è disponibile la precedente, ma comunque bisogna fare o rifare in parte l impianto ( caso assurdo ma capitato , alloggio andato a fuoco per lucine di Natale, diatriba fra proprietari e condominio , ma nel condominio non si trovava dichiarazione conf. Per impianto di messa a terra è parti comuni ) E facendolo e rifacendolo, comunque tutti devono essere tutelati , proprietario e installatore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Daniele Iannarone Inserita: 25 gennaio 2021 Autore Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2021 Ok ma se non erro, il DM 37/08 parla chiaramente di nuovi impianti o modifiche all'esistente , per la quota parte che ha subìto delle modifiche. Il mio impianto sala e cucina è stato completamente rifatto. Per quello chiedevo esclusivamente la Di. Co. per la zona interessata dall'intervento dell'elettricista. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 26 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2021 23 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto: Per quello chiedevo esclusivamente la Di. Co. per la zona interessata dall'intervento dell'elettricista Giusto Ma la zona interessata fa parte di un impianto esistente, e questo ampliamento deve essere coerente con quanto esistente Ecco il discorso del riferimento a dichiarazioni esistenti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Daniele Iannarone Inserita: 26 gennaio 2021 Autore Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2021 La zona notte è rimasta col vecchio impianto, la zona giorno è stata completamente rifatta. Per questo ho chiesto esclusivamente la dichiarazione di conformità per la zona giorno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 27 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2021 21 ore fa, Stefano Daniele Iannarone ha scritto: Per questo ho chiesto esclusivamente la dichiarazione di conformità per la zona giorno. si corretto però chi allaccia la nuova zona giorno, utilizzerà il montante esistente ( esempio , linea dle contatore ) , e parte del centralino esistente, quindi dovrà fare riferimento alla dichiarazione esistente quindi , se non vado errato, tu hai ragione a richiedere la dichiarazione dei lavori eseguiti...rimane il nocciolo di risalire alla vecchia che non avevi mai avuto in mano l'impresa continua a fare orecchio da mercante ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stefano Daniele Iannarone Inserita: 27 gennaio 2021 Autore Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2021 Mi hanno detto giusto oggi che parleranno con l' "ingegnere" (che non so chi sia) e mi faranno sapere. Grazie intanto per le risposte, vi darò aggiornamenti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hfdax Inserita: 27 gennaio 2021 Segnala Share Inserita: 27 gennaio 2021 In questo caso le soluzioni sono due. Se l'impianto è stato fatto dopo il 1990 ci si rivolge ad un professionista che rilasci una dichiarazione di rispondenza, la quale sostituisce la DiCo non più reperibile. Dopo di che l'installatore fa le sue modifiche / aggiunte / ampliamenti e rilascia la DiCo per il lavoro che ha fatto nella quale fa riferimento alla DiRi. Se l'impianto è stato fatto prima del 1990 l'installatore fa il suo lavoro e rilascia la DiCo per il lavoro fatto senza fare riferimento ad alcun altro documento (dato che non può esistere). Naturalmente la compatibilità con il preesistente è comunque necessaria ed è compito dell'installatore determinarla eventualmente modificando, se serve, anche parti di impianto che non riguardano il lavoro commissionato. Ad esempio potrebbe essere necessario cambiare l'involucro del quadro, o i conduttori del montante ecc) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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