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PLC Forum


Uso e tipo di magneotermici differenziali in appartamenti


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del_user_174544
Inserito:

Ho letto volentieri le discussioni che ho trovato in plcforum a riguardo come quella di Albinoni e altri commenti e avrei alcune domande da fare.

In una palazzina di mia conoscenza hanno iniziato a verificarsi da alcuni mesi continui sganci immotivati delle protezioni differenziali e prevalentemente in orari notturni.

Interpellata l'Enel l'esito dopo sopralluogo di due incaricati ha evidenziato l'impossibilità di porre rimedio al disguido in quanto dovuto a sbalzi di carico e interferenze varie non dipendenti dal fornitore.

Quindi i due hanno proseguito consigliando la sostituzione dei differenziali con altri di classe diversa vuoi la A piuttosto che la B ecc. e affermando che la condizione si sarebbe protratta nel tempo.

Secondo me sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano soprattutto considerato che chi lo dice non è chi poi si trova a dover eseguire il lavoro e con un peso sullo stomaco perché se poi il differenziale ancora scatta chi lo spiega al cliente?

Del resto eventi che non dipendono da un apparecchio o da un utente specifico non sono sicuramente facilmente identificabili.

Vorrei quindi conoscere il parere di qualcuno che abbia avuto esperienza a riguardo dei seguenti miei dubbi.

La normativa stabilisce che la protezione della conduttura che dal contatore arriva al centralino deve essere di tipo magnetotermico +differenziale.

In appartamento la sensibilità del differenziale deve essere di 30 mA ma quello sotto il contatore può avere una sensibilità inferiore tipo 50 mA?

L'apparecchio che può dare la maggiore insensibilità a fenomeni non meglio verificati ma quasi sicuramente non sinusoidali a che classe deve appartenere?

Sarà opportuno che i due differenziali siano coordinati o selettivi in modo da privilegiare lo scatto dell'apparecchio interno all'appartamento in quanto di più comodo ripristino?

Se i disturbi che arrivano dalla rete sono picchi di tensione della durata di microsecondi ma di valore sufficentemente più alto di 220v non farebbero intervenire qualunque tipo di differenziale per carenza di isolamento di cavi e apparecchi non a doppio isolamento?

Grazie


Inserita:
1 ora fa, Nixie ha scritto:

La normativa stabilisce che la protezione della conduttura che dal contatore arriva al centralino deve essere di tipo magnetotermico +differenziale.

La protezione magnetotermica è sempre necessaria ma quella differenziale non serve se il montante non contiene masse, corre in un condotto di materiale isolante, ed è prevo di giunzioni o derivazioni.

 

1 ora fa, Nixie ha scritto:

In appartamento la sensibilità del differenziale deve essere di 30 mA ma quello sotto il contatore può avere una sensibilità inferiore tipo 50 mA

Anche meno. L'importante è che sia coordinato con la resistenza di terra secondo la formula Rt x Id ≦ 50.

 

1 ora fa, Nixie ha scritto:

L'apparecchio che può dare la maggiore insensibilità a fenomeni non meglio verificati ma quasi sicuramente non sinusoidali a che classe deve appartenere

I differenziali adatti oggi agli impianti civili sono quelli di tipo F. Hanno anche un elevata resistenza agli scatti intempestivi.

 

1 ora fa, Nixie ha scritto:

Sarà opportuno che i due differenziali siano coordinati

Certo. Quello a monte deve essere selettivo e normalmente, se coordinato con la Rt, da 300mA. Quelli a valle, che possono essere più di uno, (almeno 2 ) non selettivi da 30mA.

Questa è la regola normalmente seguita.

 

1 ora fa, Nixie ha scritto:

Se i disturbi che arrivano dalla rete sono picchi di tensione della durata di microsecondi ma di valore sufficentemente più alto di 220v non farebbero intervenire qualunque tipo di differenziale per carenza di isolamento di cavi e apparecchi non a doppio isolamento

Non necessariamente, dipende dall'isolamento anche se non è doppio, dall'entità della sovratensione, dal tipo di differenziale. Ora non ricordo i valori esatti ma un tipo F resiste a picchi molto maggiori rispetto ad un normale AC.

del_user_174544
Inserita:

Ti ringrazio della risposta coerente e concisa che in seguito terrò sempre presente.

Quando specifichi che i montante non deve contenere masse intendi conduttori di terra o sbaglio?

 

Grazie

Inserita: (modificato)
9 ore fa, Nixie ha scritto:

Ti ringrazio della risposta coerente e concisa che in seguito terrò sempre presente.

Quando specifichi che i montante non deve contenere masse intendi conduttori di terra o sbaglio?

No. Il conduttore di terra non è una massa perchè è isolato. O meglio, in realtà quello di cui parli tu non è il CT ma il PE (conduttore di protezione) principale che è sempre un conduttore isolato giallo verde. Il vero conduttore di terra è quello che parte dal dispersore di terra (picchetto o palina) e arriva al collettore principale di terra che è il nodo in cui si collega con tutti i PE dell'impianto. Il CT in alcuni casi particolari può anche essere in rame nudo ma normalmente è isolato anche lui.

definizione di massa

In pratica la presenza di masse lungo il montante si riferisce al fatto che il tubo sia metallico.

 

Nella seconda risposta che ti ho dato c'è un errore. dove ho scritto "anche meno" volevo scrivere "anche più" :wallbash:

Modificato: da hfdax
Carlo Albinoni
Inserita:
18 ore fa, hfdax ha scritto:

Ora non ricordo i valori esatti ma un tipo F resiste a picchi molto maggiori rispetto ad un normale AC.

 Se ti riferisci alla tenuta all'impulso 8/20 us, sono 3000 A. Poi c'è la tenuta alle mezza onda 10 ms sino a 10 Idn.

Inserita:
2 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

Se ti riferisci alla tenuta all'impulso....

Grazie Carlo. Sempre preciso.:thumb_yello:

del_user_174544
Inserita:

Grazie a tutti per le precisazioni graditissime.

Quindi per masse si intendono corpi metallici che potrebbero essere interessati da contatti elettrici in caso di guasto, giusto?

Ed in sostanza possiamo considerare che il tipo F offra le migliori prestazioni in fatto di immunità ai disturbi di linea?

Grazie

Inserita:
9 minuti fa, Nixie ha scritto:

Quindi per masse si intendono corpi metallici che potrebbero essere interessati da contatti elettrici in caso di guasto, giusto?

giusto

 

9 minuti fa, Nixie ha scritto:

possiamo considerare che il tipo F offra le migliori prestazioni in fatto di immunità ai disturbi di linea?

Il tipo F è stato concepito per rilevare correttamente il tipo di dispersione (inteso come forma d'onda della corrente) che può verificarsi oggi in ambito civile. Dove si ha un'alimentazione monofase e spesso vi sono molti alimentatori switching e elettrodomestici con inverter.

I differenziali, di qualsiasi tipo, possono essere o meno anche ad alta immunità ai disturbi, fatti per ignorare le dispersioni dovute non a guasti ma a fenomeni transitori allo scopo di evitare gli scatti cosiddetti intempestivi, tutti tranne il tipo F che è sempre ad alta immunità.

del_user_174544
Inserita:

Quindi del tipo F ci dobbiamo sempre fidare ma gli altri tipi come indicano il grado di insensibilità ai fenomeni non riconducibili a guasti a terra? 

Inserita:

in casi come il tuo le scelte sono due  : o  il tipo F   oppure il tipo  A  resistente ai disturbi. le altre soluzioni non hanno la sicurezza sul risultato   pari ai due che ho detto.

d'altra parte sono fenomeni in continua crescita  , vuoi per manovre  sulle linee  , vuoi per una sempre crescente inserzione di impianti  disturbanti ( pannelli solari, industrie con grossi inverter , ecc...)

del_user_174544
Inserita:

Verissimo è sempre + incasinata la rete elettrica.

Grazie e ciao

Inserita:
2 ore fa, Nixie ha scritto:

Quindi del tipo F ci dobbiamo sempre fidare ma gli altri tipi come indicano il grado di insensibilità ai fenomeni non riconducibili a guasti a terra? 

Ogni costruttore lo definisce a modo suo nella scheda tecnica specificando che il dispositivo è ad immunità rinforzata o alta immunità o immune ai disturbi ecc ecc. Lo stesso vale per i codici di identificazione come Tipo A HI o Tipo A IR ecc.

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