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Doppia alimentazione punto luce


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Buongiorno a tutti,

volevo chiedervi gentilmente un aiuto per risolvere un dubbio più concettuale che tecnico.

Avendo uno o più punti luce alimentati e gestiti in qualche modo, relè, deviatori o interruttore singolo, è possibile effettuare i collegamenti come nello schema seguente, ovvero portando al punto luce una "seconda fase" comandata proveniente da un sensore PIR o da un' orologio oppure da qualsiasi altro metodo di comando? 

Il mio dubbio è il seguente, a patto che l'alimentazione dei due sistemi provenga dallo stesso contatore, quindi non vi sono possibilità di avere due fasi sfasate e quindi creare un corto fase-fase, se la fase in un dato momento è fornita dal sensore PIR ad esempio, e si aziona il comando delle luci, ad esempio da uno dei due deviatori dello schema, questa sorta di "doppia" alimentazione non crea nessun corto giusto? E' come se fossero due alimentatori in parallelo giusto?

Scusate per la domanda e il dubbio banale ma chiedo conferma a chi sicuramente è molto più ferrato di me in impiantistica. (Scusate anche per lo schemino molto grezzo)

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Grazie in anticipo a chi mi dedicherà un po' del suo tempo.

Buona giornata!

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Ciao @patatino59 e grazie per la risposta.

Quindi anche di alimentazione da stesso contatore, me differenziali separati i due scatterebbero? Questo perchè è come se fosse in atto una "dispersione" avendo neutro lampade e neturo PIR diverso? 

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Esatto.

Se collego per sbaglio una lampadina con la fase su una linea e il neutro su un altra linea, i differenziali la interpretano come dispersione.

Succede piu spesso di quanto si pensi.

 

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Perfetto.

Quindi la spiegazione tecnica per cui, a patto di alimentare sotto stesso differenziale, non avviene un "corto" è perchè circuitalmente è come se fossero due alimentatori in parallelo, corretto?

 

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Corretto.

Naturalmente tutto deve essere cablato senza spine e quindi senza possibilità di invertirle.

Inoltre una spia potrebbe essere utile per indicare l'avvenuta accensione della luce dal PIR e l'impossibilità di spegnerla dall'interruttore manuale.

 

In casi particolari si usa un relè col compito di separatore, comandato da una linea, e con i contatti di scambio che chiudono l'altra linea sul carico.

In tal caso i due circuiti possono essere di qualsiasi tipo, su fasi e linee diverse o a tensioni di lavoro completamente differenti.

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16 minuti fa, patatino59 ha scritto:

In casi particolari si usa un relè col compito di separatore, comandato da una linea, e con i contatti di scambio che chiudono l'altra linea sul carico.

In tal caso i due circuiti possono essere di qualsiasi tipo, su fasi e linee diverse o a tensioni di lavoro completamente differenti.

Intendi in questa maniera?20210128_150659.thumb.jpg.2f638389f1ad16e4599eefb6e8eb5252.jpg

 

16 minuti fa, patatino59 ha scritto:

Inoltre una spia potrebbe essere utile per indicare l'avvenuta accensione della luce dal PIR e l'impossibilità di spegnerla dall'interruttore manuale.

Come dovrei collegarla?

 

 

Grazie per l'aiuto che mi stai fornendo!!

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Lo schema col relè è corretto.

La spia opzionale dovrebbe essere collegata in parallelo alla lampadina da accendere, e in un punto dove sarebbe impossibile vedere se è effettivamente accesa.

 

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3 ore fa, patatino59 ha scritto:

Lo schema col relè è corretto.

La spia opzionale dovrebbe essere collegata in parallelo alla lampadina da accendere, e in un punto dove sarebbe impossibile vedere se è effettivamente accesa.

 

Su questo ci sono, intendevo se fosse possibile, ma non penso senza qualche componente in più mi sa, inserire una spia che mi dica quando il punto luce è alimentato dai "deviatori" e non dal sensore PIR, questo anche quando il PIR è acceso e uno aziona i comandi del deviatore e non li spegne.

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54 minuti fa, Fede11046 ha scritto:

una spia che mi dica quando il punto luce è alimentato dai "deviatori" e non dal sensore PIR

Visto che la luce è unica non vedo soluzione. 

Si potrebbe accendere la luce con un timer e dei pulsanti, per evitare che resti accesa con gli interruttori.

 

In certi quadri elettrici con automatismi si usa un commutatore a tre posizioni: 

1 sempre ON

0 : sempre OFF

AUTO : comando da automatismo esterno (nel tuo caso PIR)

Modificato: da patatino59
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6 ore fa, patatino59 ha scritto:

Esatto.

Se collego per sbaglio una lampadina con la fase su una linea e il neutro su un altra linea, i differenziali la interpretano come dispersione.

Succede piu spesso di quanto si pensi.

 

questo è un errore che quasi tutti gli apprendisti commettono, spiegato il motivo  alcuni lo acquisiscono, altri invece continuano a portare la scala...

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Grazie @patatino59 per la spiegazione e grazie anche a @ilsolitario per l'intervento.

Volevo solo rubarvi ancora un minuto, rimanendo in tema spie senza andare troppo OT.

Se in una 503 ho i due fili del pulsante di un relè che comanda un punto luce, quindi il neutro e il, chiamiamolo così se mi permettete, "il prolungamento della fase che arriva dalla bobina" (non mi lapidate, è solo per capirci) e la fase "comandata" proveniente dal punto luce; se voglio collegare una spia sul pulsante che mi indichi lo stato della luce esterna la collego alla fase comandata, ma come neutro posso sfruttare quello del pulsante relè (quindi il filo neutro non il "prolungamento della fase"...doppia fustigazione) o devo portare un neutro dedicato?

 

Grazie ancora per la pazienza.

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9 minuti fa, patatino59 ha scritto:

Puoi usare lo stesso neutro

 

Perfetto grazie, oggi stavo facendo un lavoretto ed ho fatto già fatica a far passare i due cavi del pulsante più la fase comandata, poi pensandoci mi ero "dimenticato" di portare il neutro. Le imprecazioni stavano già arrivando, menomale che mi hai "salvato"!

Grazie!

 

 

 

P.S. Una curiosità pour parler, ma la "fase prolungata" che arriva sul pulsante attraversando la bobina, che comunque ha i suoi 230V, è in grado di far passare una corrente tale da essere fatale se maneggiata sotto tensione?

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