rubio2002it Inserito: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserito: 27 marzo 2021 Ciao, stavo leggendo il thread “Impianto riscaldamento radiante pavimento daikin” ed a puro titolo didattico, non devo realizzare nessun impianto 🙂 vengo a chiedere alcuni chiarimenti: da quello che ho letto capisco che un impianto radiante a pavimento é ben fatto quando si riesce a bilanciare la temperatura dell’acqua in ogni stanza e far sì che la temperatura di ritorno sia identica a quella di mandata. Quindi deduco che se vorrei in un ambiente temperature più alta l’impianto radiante non fa per me, neanche se aumento la lunghezza dei tubi nella stanza? Inoltre da quello che si legge per capire la quantità di tubi necessari ? Ho capito che potrebbe bastare per ipotesi uno solo perimetrale invece della solita serpentina distanziata di 10cm l’unica cosa che cambia sarà il tempo (giorni, settimane ecc.) necessario per avere il confort nella stanza e giusto? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 6 minuti fa, rubio2002it scrisse: se vorrei in un ambiente temperature più alta Parti dal presupposto sbagliato, la temperatura ambiente. Se l’ipotesi del ragionamento è che la temperatura ambiente non va seguita, la domanda non ha senso. Se invece tu volessi una stanza “più calda” (ma non di temperatura, cioè “anche” in temperatura, ma più calda “in sensazione di benessere”), devi per forza aumentare la temperatura di mandata caldaia e tenere questa temperatura più alta SOLO per la stanza che vuoi più calda, e strozzare la mandata a tutte le altre (ovvio, altrimenti sarebbero tutte alla stessa condizione). Per la questione dei tubi, questa va calcolata da un termotecnico in base ai watt richiesti dalla casa, e vanno posti in modo da evitare punti freddi, con solo uno perimetrale non ci fai niente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rubio2002it Inserita: 27 marzo 2021 Autore Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 7 ore fa, Alessio Menditto scrisse: Se invece tu volessi una stanza “più calda” (ma non di temperatura, cioè “anche” in temperatura, ma più calda “in sensazione di benessere”), devi per forza aumentare la temperatura di mandata caldaia e tenere questa temperatura più alta SOLO per la stanza che vuoi più calda, e strozzare la mandata a tutte le altre (ovvio, altrimenti sarebbero tutte alla stessa condizione). Ciao sempre per scopo didattico in qualche altro thread avevi scritto che normalmente la temperatura di funzionamento è intorno ai 40*C supponendo che il calcolo sia stato fatto giusto, quanti gradi/sensazione di benessere si ha nella stanza cioè il manufatto realizzato sopra i tubi quanto trattengono. Questo per capire che non installando i cronotermostati al raggiungimento della sensazione di benessere sarà la caldaia ad interrompere il funzionamento al verificarsi che sia la mandata che il ritorno si equivalgono e corrispondono alla temperatura impostata 7 ore fa, Alessio Menditto scrisse: temperatura ambiente non va seguita, questo è proprio difficile da capire, 😩 la sensazione di benessere per me è comunque dato dalla temperatura ambiente 7 ore fa, Alessio Menditto scrisse: in base ai watt richiesti dalla casa Dalla casa o anche dalla stanza. Mi ricordo che quando ho realizzato casa il tecnico mi fece il calcolo dei kj necessari, mentre ho questionato con l’idraulico che si basava sull’esperienza che era arrivato ad un calcolo che si basava sui m3 della stanza moltiplicato per una costante scaturita dalla zona climatica e dal tipo di costruzione del fabbricato, verificando i vari risultati per gli elementi radianti necessari non c’erano differenze abissali. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 Bisogna partire da una temperatura, scegline una, possono essere 40 o 35 o 30, il discorso vale lo stesso, se con 30 non stai bene alzi di un grado o massimo due alla volta finché non stai bene. Io abito in un condominio anni 50, classe isolamento bassissima ho bisogno di 40 gradi, uno che abita in casa molto isolata forse si accontenta di 35 gradi o meno, io non posso sapere la condizione delle vostre case e parto da 40, ma il ragionamento è sempre quello. Quello che non capisci, è solo perché non sei mai stato in una casa con riscaldamento a pavimento, è molto difficile da spiegare, tu ragioni in temperatura perché con i termosifoni ai quali sei abituato, sai perfettamente che in pieno inverno devi tenere le finestre chiuse, perché lo spiffero gelato che entra ti abbassa la Temperatura ambiente. Col riscaldamento a pavimento io ad esempio tengo le finestre un po’ aperte (per avere ricambio di aria), e nonostante entri aria gelida tutta la massa del pavimento e di quello che c’è sopra “irradia” calore come una coperta, tanto che alcuni vicini in questi anni mi hanno chiesto come era possibile vedere le mie finestre aperte, quando loro con i termosifoni devono tenere finestre, doppi vetri e tapparelle chiuse al massimo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Domenico Maschio Inserita: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 Anch'io sto ragionando da alcuni mesi sul riscaldamento fatto a pannelli radianti . Sto ristrutturando un appartamento e sto combattendo con la cultura dei termotecnici che ragionano con il vecchio sistema della caldaie e radiatori. Ho fatto tante ricerche, mi sono documentato , ho visto tanti video su internet , mi sono fatto fare diversi preventivi e sono arrivato alla conclusione di , come suggerito da Alessio Menditto, non stare a sentire nessuno e farmi il riscaldamento ( se fossi capace ) da solo . Io sono più favorevole , visto ciò che ho capito , al pannello radiante a soffitto o a parete invece di quello a pavimento . Tra i primi discorsi che ti fanno per avvalorare la loro tesi è che l'aria calda tende a salire , per cui facendo il riscaldamento a soffitto non ti riscalderebbe la stanza. E' vero che l'aria calda tende a salire ,ma il pannello radiante ( sia a pavimento che a soffitto ) non produce aria calda come un termosifone che si surriscalda ed arriva ad una temperatura di 70-80 gradi , ma irradia il calore come fa il sole quando ti ci esponi . Mentre per calcolare quanti termosifoni e di che grandezza essere occorrono i metri cubi di una stanza ( perchè deve produrre aria calda per riscaldarla) , per calcolare quanti pannelli radianti mettere ,occorre sapere solo i metri quadrati della superficie della stanza. Hanno sperimentato anche che mettendo i pannelli a soffitto si ha lo stesso risultato fino a 18 metri di altezza ( nelle piscine , palestre o chiese ) . Ovviamente quanta più superficie viene pannellata tanto piu presto si raggiunge la temperatura benessere , oltre ad un perfetto isolamento termico della casa . Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
robertice Inserita: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 Mi permetto di esprimere un mio parere Premetto che realizzo impianti a pavimento da più di 20 anni e ne ho fatti di tutti i tipi e grandezze, per appartamenti, ville a più piani, chiese e capannoni solo cado e anche freddo con deumidificatori (sempre con l'acqua dell'impianto) con caldaie, solare termico e PdC Nei bagni ho sempre fatto il circuito a terra e messo anche un termoarredo collegato con linea a parte dal collettore con acqua a BASSA temperatura Non ho mai messo le valvole motorizzate sul collettore con un termostato per stanza perchè sono inutili, ma un cronotermostato generale va messo Sono sempre supportato dall'ufficio tecnico della marca che utilizziamo (che ci fornisce direttamente senza passare da rivenditore) tutti i materiali, il tipo di pannello e la piantina con metratura dei circuiti e passo differente (anche nella stessa stanza) e posizione di tutti i flussimetri per bilanciare l'impianto Molti impianti hanno la pompa di rilancio e compensatore sul collettore con regolazione a punto fisso o variabile, perchè la pompa della caldaia può farcela solo con un collettore in un appartamento La temperatura di mandata non deve superare mai i 40° e va impostata come sicurezza in caldaia e dove c'è la regolazione a temperatura scorrevole con valvola a tre vie sonde e termostato ambiente, il display del modulo che indica la temperatura di mandata va dai 27° a massimo 35° (dopo due giorni) Il cronotermostato generale serve perchè devi comunque avere un freno che ognuno imposta a seconda delle proprie esigenze Ho letto e partecipato a diverse discussioni dove dicevano di essere costretti a mettere la mandata a 60° per averne 40° sul rilancio del collettore o circuiti in parte freddi o mandata e ritorno invertiti ... etc, nessuno mai ci ha contestato una virgola sul confort o gestione o qualsiasi altra cosa ma anche con l'esperienza che ho acquisito non mi sognerei mai di realizzare un qualcosa senza il supporto di chi mi calcola il tutto. Come ultimo pensiero dico che non è tutto oro, non esiste un impianto che va bene per tutti infatti a casa mia non ho voluto fatte il radiante e ho messo i radiatori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 27 marzo 2021 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 L’amico Robertice è sceso nel dettaglio, cosa che io non posso fare perché non li costruisco né li progetto, ma solo posso aiutare, (come dico sempre nelle decine e decine di discussioni sulla risoluzione dei problemi) “togliendo” roba in più. Se i tecnici fossero coscienziosi e seri come lui, ci risparmiamo tanti problemi. Appunto come dicevo nell altra discussione, bisogna per forza passare per i tecnici, essendo obbligatorio per legge progetto stesura ecc, basta solo trovare il tecnico giusto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rubio2002it Inserita: 27 marzo 2021 Autore Segnala Share Inserita: 27 marzo 2021 41 minuti fa, Alessio Menditto scrisse: basta solo trovare il tecnico giusto. Caio, fosse facile😭 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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