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PLC Forum


Fare un demo semplificata con lavatrice dove non c'è carico e scarico acqua


dariovicenzo

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Come da titolo, sono a chiedervi un consiglio, non su un guasto.

 

Dovrei fare una demo in università, facendo funzionare una lavatrice a carica laterale in un luogo in un luogo in cui non c'e' carico e scarico acqua.

Non ci sarebbe bisogno di fare un lavaggio completo, ma dimostrare che si carica dell'acqua e poi si scarica (oltre ovviamente ad un minimo di funzionamento motore, resistenza, ecc.).

 

La cosa non è di facile attuazione, ma come prima idea banalmente pensavo ad una sorta di contenitore posto sopra la lavatrive che per gravità fa scendere l'acqua una volta aperta l'elettrovalvola di carico. Poi l'ideale sarebbe che la pompa di scarico andasse a scaricare in tale contenitore, in modo da avere una demo facilmente ripetibile, ma non so se la forza è tale da far risalire a quella altezza l'acqua.

Potrei anche manomettere la lavatrice, inserendo all'interno una sorta di contenitore sagomato, ma credo che sia poca la quantità di acqua accumulabile visto lo spazio ridotto. Inoltre avrei il problema della gravità assente, all'altezza del tubo di carico. Da non trascurare la possibilità di inserire 1 o 2 elettropompe per agevolare il servizio sia per la soluzione "esterna" che per quella "interna".

 

Quasiasi idea vi venga è la benvenuta.

Grazie.

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Ciao

Le pompe di scarico arrivano ad una quota massima di 1 metro

Volendo, al posto dell'elettrovalvola potresti mettere una pompa che pesca da un secchio e versa nella vasca. Questa pompa la si può alimentare da un relè comandato dal segnale dell'elettrovalvola originale.

La lavatrice ha già una scheda elettronica o ha un timer? Per visualizzare lo stato della resistenza potresti connettere in parallelo un led o una lampada, per il motore direi che non c'è bisogno di fare altro che semplicemente visualizzare la puleggia che ruota

Posta una foto della lavatrice e dei comandi che ti aiuto volentieri

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Maurizio Colombi

... ma soprattutto dovrai tenere il tubo di scarico ad un'altezza tale da non far fuoriuscire l'acqua dal cestello, purtroppo la pompa di scarico non ferma l'acqua.

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  • 2 weeks later...

Grazie a tutti e scusate l'assenza.

La lavatrice è dotata di una scheda elettronica da me realizzata completamente da zero su un pcb professionale al momento con componenti tradizionali (volutamente) e pochissimi smd. Ho comprato una lavatrice nuova con controllo motore di precedente generazione (motore universale a spazzole) ed inserito dentro la mia scheda.

L'intento era quello di combattere l'obsolescenza programmata con un prodotto open sia in hardware che in firmware.

 

Ero stufo di leggere tante belle parole sul green da parte dei colossi e poi essere costretti ad elemosinare uno schema, con schede fatte a 3 layers per non farti scoprire il percorso delle piste, mastici bicomponenti per non farti dissaldare e via dicendo. Per non parlare dei mitici codici di errore introvabili e diversi per ogni lavatrice, fatti da una lettera ed un numero! Per un componente da 50 cent buttare 70kg di roba non si può sentire più oggigiorno.

 

Ma dati gli investimenti non banali per questo nobile intento visti i numeri in gioco per vendere un prodotto di massa, ho virato al momento per un uso ad investimento più limitato e didattico per scuole ed università. Sono un ingegnere e sarei in grado di fare lezioni sul funzionamento del prodotto da me realizzato (il pezzo di ferro conviene comprarlo già fatto, inutile reinventare la ruota!) oltre che fornire il prodotto ai corsi di elettronica industriale o agli istituti tecnici ITIS con relativi firmaware ed hardware open e manuali al docente. Il docente potrebbe fare lezioni ed esercitazioni sul prodotto, facendo scrivere il firmware o porzioni di esso agli studenti a facendolo caricare dalla porta usb frontale predisposta da me. Tutti i comandi vengono impartiti da app per smartphone sia in Bluetooth che in wifi, bypassando completamente il pannello comandi (che sarebbe eliminato in una versione definitiva) e offrendo quindi un altro pezzo di didattica per lo studente che vuole realizzare l'app da se. Sono alla prima demo per far conoscere l'idea, dopodichè necessità di capire gli investimenti necessari per una certificazione almeno CE e le altre sulla compatibilità elettromagnetica.

 

Grazie mille per i suggerimenti sul carico e scarico, il disegno concretizza benissimo l'idea per risolvere il problema. il tubo contrassegnato con "Tubo" lo collegherei direttamente al carico sul retro giusto? Non necessita quindi di inserirlo nella vaschetta se ho ben compreso.

 

Chi è interessato al progetto per collaborare o per suggerimenti è ben accetto.

 

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Alessio Menditto

Nota OT a margine, siccome sei un ingegnere e io di elettronica so veramente poco, la mitica “obsolescenza programmata” in realtà è poi tutta da dimostrare a processo,,.anche perché si chiama “truffa”.

Se io uso componenti scarsi per le cose, certo posso pensare che si rompano presto, ma QUANTO presto?

Tornando alle lavatrici, o c’è un “timer” nascosto che dopo tot lavaggi comincia a far dare i numeri alla scheda (io ho sempre pensato a questo), ma siccome tu sei uno pratico lo chiedo a te se c’è questo timer.

E se ci fosse questo timer, non pensi che le cause intentate dai consumatori farebbero passare la voglia di usarlo?

Io non vorrei che l’obsolescenza programmata fosse come una cosa che tutti sappiano c’è ma stranamente nessuno può provarla, oltre che, ultimo ma non ultimo, se gli elettrodomestici durassero come decenni fa, potrebbero benissimo chiudere Mediaworld, Comet, Unieuro ecc ecc, perché comprato l’elettrodomestico non si rompe più. 

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42 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

potrebbero benissimo chiudere Mediaworld, Comet, Unieuro ecc ecc, perché comprato l’elettrodomestico non si rompe più

OT

Fabbrichiamo, bruciamo e buttiamo tranquillamente.

Finita la Terra non ne abbiamo più.

Fine OT

 

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Alessio Menditto

Patatino è il prezzo da pagare per far lavorare più persone possibile…a me va benissimo tornare alle lavatrici col programmatore meccanico, con le vasche ultra resistenti e cuscinetto cambiabile da un bambino e il resto con materiali di prima qualità, e poi che succede?

Ne compri una e per 30 anni non la cambi più? 
A me andrebbe benissimo, chiediamolo però alle industrie e all indotto, e questo vale per tutte le macchine ed elettrodomestici.

 

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50 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Nota OT a margine, siccome sei un ingegnere e io di elettronica so veramente poco, la mitica “obsolescenza programmata” in realtà è poi tutta da dimostrare a processo,,.anche perché si chiama “truffa”

 

Alessio purtroppo è proprio una TRUFFA e ci sono state alcune sentenze che lo hanno confermato ed alcune leggi, anche europee, fatte per porvi un parziale rimedio.

 

E arcinoto la sentenza di condanna di APPLE perchè nel software dei suoi IPHONE c'era un modulo che, dopo un certo tempo dall'attivazione del telefono, cominciava a rallentarlo. La giustificazione di apple è stata: la batteria diminuisce le sue potenzialità nel tempo e questa funzione ne prolunga la vita. Fortunatamente non è stata creduta, è stata condananta ed ha dovuto rimuovere questa funzione.

 

Ci sono state alcune cause, promosse da associazioni di consumatori del nord Eurropa, contro produttori di elettrodomestici.

L'oggetto della causa era il fatto che, praticamente ogni anno, usciva un nuovo modello che differiva dal precedente di pochissimo. Però alcuni particolari meccanici, che erano progettati per una rapida usura, diventavano introvabili, rendendo irriparabile l'elettrodomestico.

Ci sono state alcune sentenze che obbligano le case costruttrici a mantenere ricambi suficienti per almeno 5 anni dopo la cessazione della produzione di un modello.

Dopo queste sentenze non si verificano più certe "morie" di particolari meccanici.

 

Capisco che con l'attuale filosfia basata sull'espansione infinita se, ad esempio, tutti hanno una lavatrice che non si guasta o si può facilmente riparare, le fabbriche che producono nuove lavatrici avrebbero la possibilità di produrre forse 1/100 dei volumi attuali.

Però non è possibile continuare su questa strada, urge un ripensamento globale della strategia economica.

 

Notizia forse sfuggita ai più.

Ieri, 13 Maggio, l'Italia ha terminato di consumare tutto quello che il nostro paese può produrre, in modo rinnovabile, in un anno!!!

Quindi sigifica che da oggi sino al 31 dicembre tutto quello che consumeremo non potrà più essere ricostituito in modo naturale dal territorio.

E come se, invece di vivere con i soli interessi del capitale, intaccassimo il capitale stesso.

Proprio come avviene nel caso finanziario, inteccando il capitale, gli interessi si riducono sempre di più, quindi nei prossimi anni il giorno in cui termineremo "gli interessi" sarà sempre più anticipato.

Solo all'inizio di questo secolo, questo giorno arrivava a fine Giugno. In 20 anni abbiamo anticipato di oltre un mese!!

 

La media globale del pianeta pone questa data nell'ultima decade di Agosto, quindi noi siamo anche molto più consumatori della media.

Ci sono nazioni come, ad esempio, la Finlandia che non solo raggiunge la fine anno, ma addirittura consuma meno risorse di quelle che il territorio può produrre.

E vero che la densità abitativa della Finlandia è molto inferiore alla nostra, però no dipende solo da questo, ma anche dallo stile di vita.

 

Fate osservazione al TG5, solitamente alle spalle del giornalista c'è una fotografia notturna, ripresa da un satellite, dell'Europa con l'Italia in primo piano. Notate che, mentre l'Italia è praticamente tutta illuminata tranne le zone montuose, tanto da poter riconosce molto bene l'arco alpino e la dorsale apenninica, le altre nazioni hanno molte più zone buoie di noi. Questo dovrebbe farci riflettere su come stiamo vivendo.

 

Adesso che anch'io ho contribuito all'OT, mi autosanzionerò

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Alessio Menditto
1 minuto fa, Livio Orsini scrisse:

Adesso che anch'io ho contribuito all'OT, mi autosanzionerò

😃

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Alessio Menditto

Si è vero Livio ci sono casi che riesci a dimostrare la truffa, però come hai ricordato loro si difendono sempre, e per il diritto penale (anche se sembra un paradosso) finché non c’è la confessione manca sempre un tassello fondamentale.

Ultimo OT, così tu sanzioni me e io sanziono te, siamo così sicuri che l’uomo ipocrita si priverebbe del godimento di cambiare “elettrodomestici” (in senso generalissimo) più spesso possibile?

Cosi pure scarpe e vestiti, che richiedono pure loro notevolissimo spreco di energie e materie prime?

Ma se non aspettiamo altro che finisca il lock down per tornare a spendere soldi che potremmo benissimo risparmiare, di cosa stiamo parlando?

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Varrebbe la pena di spostare questi OT in una nuova discussione su:

"Industria sostenibile o no ?"

Secondo me qualsiasi buona azione, individuale o collettiva, per "limitare" i danni al pianeta è come togliere un granello di sabbia nel deserto.

 

 

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Alessio Menditto

Si sì io e Livio abbiamo già finito con gli OT, siccome Dario aveva tirato fuori l’obsolescenza programmata ho voluto dire la mia.

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11 ore fa, dariovicenzo scrisse:

il tubo contrassegnato con "Tubo" lo collegherei direttamente al carico sul retro giusto?

 

Il problema è che, connettendo il tubo in quel modo, quando il livello dell'acqua nel contenitore diminuisce non riesce più ad entrare nella vaschetta. Per il carico si usa un elettrovalvola, non una pompa, quindi non c'è effetto risucchio

Io ti direi di usare una pompa sommergibile da 7/8 l/min (che rappresenta bene il flusso di un rubinetto domestico) e collegarla al posto dell'elettrovalvola, così da poter poggiare il secchio senza aver problemi con il carico

 

Nobile lo scopo del progetto, complimenti. Sono uno studente di Ingegneria e stavo pensando anche io di realizzare una scheda open source per lavastoviglie

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23 minuti fa, E685X scrisse:

Nobile lo scopo del progetto, complimenti. Sono uno studente di Ingegneria e stavo pensando anche io di realizzare una scheda open source per lavastoviglie

 

Qualche anno fa Diomede Corso, lavatricista storico, provò a fare qaulche cosa di simile su una vecchia Ignis.

Avere tempo, una persona con buone conoscene di elettronica ed automazione non incontrerebbe grosse difficoltà per la realizazione di un controllore dedicato per lavatrici, magari con prestazioni anche migliori di quelle in commercio.

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Ragazzi, concordo che il problema sia altamente complesso. Grazie per aver portato tutte le esperienze e considerazioni inclusa quella ampia di Livio.

Scusate anche me per l'OT.

 

Non credo ci sia un timer a stabilire il fine vita di questi prodotti, ma una serie di azioni dirette ed indirette, volute e non volute, a concorrere al problema. Dalla non riparabilità "per design" (mastici, strati di resina, 3 layer circuitali) alla progettazione volutamente debole (vedi problemi storici sugli alimentatori switching a bordo delle schede). Dalla mancanza cronica di schemi, alla tecnologia smd (quest'ultima per ragioni anche di EMC ed economie di scala, non solo per rendere difficile il compito di riparazione). 

Altra causa sono le "piattaforme" elettroniche sostituite un anno si e uno no, fanno si che la tua lavatrice ancora attuale in termini di elettronica, sia obsoleta in due anni perchè il pezzo di ricambio "scheda" esce fuori mercato pian piano, sostituito dal nuovo. Lo schema che avevi procurato con grande difficoltà non va bene più. L'esperienza di riparazione sulla scheda che ti eri fatto empiricamente non vale più. La miriade di modelli sostituiti con nuovi ogni anno porta a questo effetto di rendere il tutto poco riparabile. L'accordo, velato o meno, che l'assistenza ti debba dire che "ti conviene cambiarla con una più nuova ed efficiente perchè tanto spenderesti uguale" è un altro mantra che conosciamo bene e che contribuisce al problema: il consumatore rassegnato e senza alternative compra l'elettrodomestico nuovo.

 

Il problema alla fin fine, non è tanto che queste macchine si guastino, è anche normale dato il processo di usura che parti elettroniche e meccaniche subiscono negli anni. Quello che non è normale è che io non possa per scelta di altri, procedere a riparare per i motivi di cui sopra. Costretto a buttare via quel po po di roba per un triac smd da 50 cent. "Diritto alla riparazione" è un tema su cui si sta muovendo l'UE grazie a diverse no-profit e associazioni che fanno pressing, ma non credo risolveremo il problema se qualcuno non si rimbocca le maniche e apre la strada per risolvere il problema almeno in parte.

 

L'economia di questi colossi deve andare avanti è vero, lo stipendio a fine mese deve essere pagato pena il licenziamento. Il tutto a discapito però dell'ambiente e delle nostre tasche come diceva Livio.

Serve una via di mezzo che al momento non c'e'. E' tutto sbilanciato verso di loro e niente verso ambiente ed utente.

Vorrei ritornare ai tempi in cui mio padre negli anni fine 70 e 80 riparava TV b/n e colori grazie a quegli schemi e a piattaforme che non cambiavano ogni anno. Tornando ai giorni nostri, nel mio condominio ho fatto luccicare gli occhi ad alcuni condomini quando spacciati dall'assistenza e dai vari tecnici hanno visto ritornare in vita il loro frigo dopo una mia consulenza (gratuita). I miei 3 elettrodomestici hanno 16 anni ciascuno perchè riparati ognuno dalle 2 alle 3 volte (il mio frigo grazie anche al contributo di questo forum al primo guasto). Ecco vorrei che questa cosa diventasse sempre più normale, ma deve cambiare il contesto al contorno. Devono cambiare le macchine e quegli espedienti voluti e non voluti descritti sopra.

 

Io vorrei contribuire ad invertire questa tendenza in atto "per design" senza attendere che il problema venga risolto dai colossi in conflitto di interesse.

 

Partendo dal basso, con poco, ma con un buon bagaglio di conoscenze accumulate in anni di gestione di progetti hardware e software, sebbene non legati a questo mondo. Sulla parte meccanica e sulle tipologie di guasto indotte dalla meccanica sono carente. Ma tra voi c'e' gente con esperienza ben più ampia della mia!

Per adesso parto in ambito didattico con la "mia" piattaforma, verificando che apertura c'è nel mondo universitario e scuole superiori ad aprirsi alla materia. Aprendo un focus su questa materia, facendo formare persone che apprendano di cosa si parla, come funzionano le cose, cosa c'è dentro e di conseguenza come si riparano.

 

Per E685X, grazie per i suggerimenti, sono contento che ti piaccia il progetto. Visto che sei su questa strada potremmo unire le forze. Se ho ben capito, solo per le demo, preparo una lavatrice in cui sostituisco l'elettrovalvola di carico e al suo posto metto l'elettropompa (internamente alla lavatrice non all'esterno). All'esterno avrei solo il contenitore con 2 tubi, uno di carico connesso appunto al carico lavatrice e uno connesso allo scarico. Dovrei farcela con il triac predisposto per l'elettrovalvola ma dovrei verificare per via della componente induttiva maggiore. Il contenitore di carico/scarico esterno e ad un'altezza non superiore ad 1 metro. Corretto?

 

Buona giornata. 

 

 

 

 

 

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40 minuti fa, dariovicenzo scrisse:

Non credo ci sia un timer a stabilire il fine vita di questi prodotti,

 

La precedente lavatrice ho dovuto sostituirla, dopo circa 20 anni di onorato servizio, per un guasto al timer. Ho cercato prima dal ricambista che forniva ancora mio padre, poi in rete, ma il timer per quel modello era introvabile.

Notare che il programamtore era funzionante tranne che per i contatti che alimentavano il motore della centrifuga.

Se la mia vista e le mie dita fossero state ancora quelle, non dico della gioventù, ma della maturità avrei ancche riparato il timer per non dover buttare un elettrodomestico ancora perfettamente funzionante.

Analizzando quei contatti ritengo che io sia stato anche fortunato, perchè erano sottodimensionati per il valore di corrente da commutare.

Questo è quello che intendo io per obsolescenza programamta. Quei contatti eran dimensionati per un numero di manovre molto piccolo, non certo quello di un normale relè che commuta 3A in AC3, che è all'incirca la corrente nominale del motore della centrifuga.

 

In lavanderia abbiamo, come lavatrice di emergenza, una super automatica Ignis risalente a circa metà anni 60. Era la "macchina" che mio padre aveva comprato a mia madre. Nel corso degli anni mio padre prima, poi io e mio fratello, abbiamo fatto alcuni interventi di manutenzione compreso un paio di brasature della vasca in acciaio inox. Attualmente avrebbe bisogno di sostituire gli ammortizzatori ed un cuscinetto perchè quando è in centrifuga come rumure fa concorrenza ai jet della pattuglia acrobatica che, essendo prodotti a meno di 10km in linea d'aria da casa mia,ogni tanto ci sorvolano per i voli di collaudo e addestramento

 

 

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3 ore fa, dariovicenzo scrisse:

Se ho ben capito, solo per le demo, preparo una lavatrice in cui sostituisco l'elettrovalvola di carico e al suo posto metto l'elettropompa (internamente alla lavatrice non all'esterno). All'esterno avrei solo il contenitore con 2 tubi, uno di carico connesso appunto al carico lavatrice e uno connesso allo scarico

 

Esattamente

Una pompa sostituisce l'elettrovalvola e pesca dalla vasca esterna che contiene l'acqua. La pompa di scarico della lavatrice rimane adibita al suo scopo e il tubo di scarico finisce nel contenitore contenente la pompa di carico. Per il problema del carico induttivo potresti pensare banalmente ad un relè con bobina a 230V, alla fine il triac vede il relè e l'elettrovalvola come solenoidi, nulla di più

 

3 ore fa, dariovicenzo scrisse:

Visto che sei su questa strada potremmo unire le forze

 

Mi farebbe molto piacere, ma sono veramente incasinato per quanto riguarda studio, esami e vita privata. Se dovessi avere bisogno di consigli scrivi pure qui sul forum e cercherò di darti una mano se possibile 👍

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  • 2 weeks later...

Grazie E685 per i consigli e per la disponibilità, l'idea è buona, farò delle prove. Ti capisco, anche la mia vita come quella di ognuno di noi è complicatissima. La settimana lavorativa 10x5 con fine settimana in cui devi recuperare tutto non lascia spazio a tanti sogni. Per fortuna in questo periodo ho una forza interna che nonostante tutto non mi fa mollare su questo obiettivo.

 

Prima di andare oltre, chiedo gentilmente ai moderatori se è possibile spostare il topic con altro titolo, magari "La lavatrice libera", perchè vorrei continuare a chiedere i vostri preziosi pareri sui requisiti utente di alto livello che dovrà avere il prodotto finito. Pensare insieme se possibile ad un modello di business, che contempli l'obiettivo principale della riparabilità/open source, unito alla sostenibilità del progetto dal punto di vista economico.


Grazie.

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Alessio Menditto

Io farei invece una cosa migliore, chiudiamo questo e apri una nuova discussione, solo perché se in futuro qualcuno leggesse la discussione ( seppur col titolo cambiato), per una pagina non ci capirebbe niente.

Per cui questa la chiudiamo e ti aspettiamo nella nuova discussione col titolo mirato.

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