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Problem Merker Nel Passaggio Da 314c-2dp A 315-2dp


lrappin

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Salve a tutti!

Qualche mese fa con l'aiuto di un collega ho creato un progetto STEP7 destinato ad una CPU 314C-2P: dopo la necessaria fase di sviluppo, adesso tutto funziona correttamente. E fin qui tutto bene :-)

Mi é stato chiesto di utilizzare, modificando se necessario, lo stesso progetto per una CPU315-2DP: io ho iniziato eseguendo i ricablaggi di ingressi ed uscite.

Recentemente si é verificato più volte lo stesso problema riguardante i merker:

Esempio

Nel vecchio progetto per CPU314C-2DP il merker M45.2 era associato ad un SET-RESET: il merker andava ad 1 all'arrivo di un fronte di salita sull'igresso SET e manteneva questo valore (indipendentemente dal successivo valore dell'ingresso SET) fino all'arrivo di un fronte di salita sull'ingresso RESET (a seguito del fronte di salita su RESET il merker andava a 0).

Adesso caricando il tutto sulla CPU 315-2DP ho notato che il SET-RESET associato a M45.2 non svolge la sua funzione, cioé il merker va ad 1 all'arrivo di un fronte di salita sull'igresso SET ma non riesce a mantenere il valore, ovvero se l'ingresso SET passa a 0 (senza alcun cambiamento dell'ingresso RESET) anche il merker M45.2 passa a 0.

Ho provato a sostituire M45.2 con M207.2 ed i problemi sono spariti: il merker M207.2 va ad 1 all'arrivo di un fronte di salita sull'igresso SET e mantiene questo valore (indipendentemente dal successivo valore dell'ingresso SET) fino all'arrivo di un fronte di salita sull'ingresso RESET.

Mi sapreste spiegare questo fatto?

Per caso nella CPU 315-2DP solo determinati merker (come ad esempio M207.2) possono essere associati a dei SET-RESET, al contrario di altri (come M45.2)?

Grazie a tutti anticipatamente

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Matteo Montanari

prima di dare la colpa alla CPU, che non ha area di memoria o dati diversi (solo i timer e contatori sono stati aumentati nella serie "C") prova a controllare che il merker non sia utilizzato (come "bobina") in altri segmenti (sia come merker singolo(bit) sia come Byte, Word, Dword).

un altra cosa da controllare è l'area di ritenzione (configurabile nell'hardware della CPU).

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Giusto oggi impazzivo su una variabile string.

Sullo schermo dell'OP leggevo un codice diverso da quello che leggevo nella cPU.

Praticamente il byte che contiene il numero di caratteri della stringa andava ad 1 e mi visualizzava un carattere solo.

Ho dato la colpa ad alcuni indirizzamenti indiretti al Db e, dopo aver modificato il programma mi accorgo, facendo una ricerca più accurata, che il byte veniva sovrascritto per errore da una DW indirizzata sbagliata.

Vedendo quello che succede a te penso abbia ragione keosmm

prova a controllare che il merker non sia utilizzato (come "bobina") in altri segmenti (sia come merker singolo(bit) sia come Byte, Word, Dword).

Usa i rif incrociati e vedi subito se il tuo M45.2 è utilizzato come bobina in altri punti del programma e vedi anche se è utilizzato all'interno di un MB (MB42)

O di una word (MW41 - MW42) on in una DW (MD39 - 40 - 41 - 42).

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prima di dare la colpa alla CPU, che non ha area di memoria o dati diversi (solo i timer e contatori sono stati aumentati nella serie "C") prova a controllare che il merker non sia utilizzato (come "bobina") in altri segmenti (sia come merker singolo(bit) sia come Byte, Word, Dword).

un altra cosa da controllare è l'area di ritenzione (configurabile nell'hardware della CPU).

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A Presto

Matteo

Grazie per i consigli! Siccome non sono espertissimo potresti indicarmi come posso andare a controllare l'area di ritenzione?

Grazie, a presto

Luca

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Matteo Montanari

selezioni Hardware -> viene lanciato il programma configurazione hardware

selezioni la CPU

tasto destro del Mouse -> propietà oggetto

selezioni la finestra ritenzione e controlli.

ma per il tuo problema è più facile che sia utilizzato in un altro punto del programma, di fatti se cambi indirizzo il problema non si presenta.

prova ad elaborare solamente il blocco dove hai il SR della memoria incriminata...

(magari con un semplice copia ed incolla in OB1 seguito da un bel BEA)

e tienici aggiornati sui progressi...

non è detto che verrà dato il tuo nome a questo "baco", il "lrappin-bug" se di disfunzione si tratta...

Modificato: da keosmm
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  • 2 years later...

Ciao a tutti,

spero possiate darmi delucidazioni in merito. Ho appena terminato il calcolo elettrico di un piccolo albergo e come previsto ho considerato per ogni ambiente almeno un corpo di illuminazione d'emergenza. Il fatto e' che ho considerato corpi di classe II con autonomia di 60 minuti, ma non so se erroneamente, ed ecco il punto della domanda, li ho inseriti nella linea "luce" che e' protetta con un interruttore magnetotermico differenziale. Cioe' con lo stesso interruttore ho considerato luce normle e d'emergenza.La norma lo proibisce o va bene cosi'?

Grazie a tutti per eventuali chiarimenti.

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nessuna norma ti vieta di mettere la linea luci d'emergenza e quella normale sotto lo stesso mgt;se lo si fa è solo per una questione di sellettività

io ti consiglierei di mettere le lampade d'emergenza sotto un magnetotermico a parte;non c'è bisogno del differenziale perchè non ci sono masse

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io ti consiglierei di mettere le lampade d'emergenza sotto un magnetotermico a parte

scusa, mi sembra molto più logico inserire una base con fusibile per le lampade d'emergenza OVVIAMENTE A VALLE DEL GENERALE LUCI, altrimenti che senso avrebbe mettere le lampade d'emergenza se non a valle del generale luci?

Se dovesse intervenire il generale luci e hai collegato le lampade d'emergenza a valle di un altro circuito mi spieghi a cosa servono? I clienti rimarrebbero nella più completa oscurità... :blink: :ph34r:

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Intanto vi ringrazio per la risposta celere che mi avete dato. Forse pero' mi sono espresso male e non ho chiarito bene il punto della domanda.

La protezione differenziale e' consentita per le luci d'emergenza? Ve lo chiedo perche' qualcuno mi ha detto che tale protezione per le luci di classe II è vietata per norma. E' chiaro che sotto uno stesso mgt si possono mettere sia luci normali che d'emergenza, la cosa potrebbe cambiare pero' se l'interruttore di protezione e' un mgt diff.; anche se non vedo cosa possa cambiare.

grazie ancora per eventuali e ulteriori delucidazioni.

Modificato: da enrix
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La protezione differenziale e' consentita per le luci d'emergenza? Ve lo chiedo perche' qualcuno mi ha detto che tale protezione per le luci di classe II è vietata per norma

Da quale norma?

Ovviamente se gli apparecchi sono a doppio isolamento non NECESSITANO di differenziale, però il circuito luce ha un suo differenziale, giusto? Collega le lampade direttamente a valle di questo con una bella base con fusibili e sei a posto

Se poi come qualcuno ti dice CHE E' VIETATO PER NORMA :ph34r: :ph34r: :ph34r: cosa fai una linea privilegiata solo per le lampade d'emergenza che parte direttamente dal contatore a monte pure dell'interruttore generale dell'albergo nel caso sia provvisto di differenziale? :lol:

Modificato: da Cipone
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esatto....la linea luce e' protetta da un magn. diff.; se lasciassi le cose come stanno( luce normale + emergenza sotto lo stesso interruttore) senza considerare una piastra con fusibili cosa potrebbe accadere?

ancora grazie.

P.S. Non so a quale norma facciano riferimento, tant'è che proprio per non aver trovato nulla in merito ho chiesto a voi ulteriori delucidazioni.

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quello che ti hanno detto è una delle tante fantanorme...

L'interruttore deve essere adatto a proteggere la sezione della linea delle luci d'emergenza. Che tipo di interruttore e sezione hai utilizzato?

La sezione minima utilizzabile è solitamente di 1,5mmq ed essendo la linea non particolarmente lunga e non soggetta a sovraccarico, il magnetotermico può essere anche da 16A. Se possibile evita di utilizzare un differenziale da 30mA se si tratta solo della linea luci.

Modificato: da Cipone
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Per la linea luci ho utilizzato un magn. diff. da 10A, con dorsale di partenza 2,5 mmq, che dalla cassetta di derivazione fino al terminale sara' di 1,5 mmq.

La linea (trattandosi comunque di piccoli ambienti) e'stata dimensionata tra i 200 w e i 400 w(comprensivi di luci d'emergenza che comunque assorbono in maniera poco significativa).

Penso sia un dimensionamento corretto, anche perche' la lunghezza delle linee e' dell'ordine dei 10-15 mt totali e la c.d.t. e' minima.

Aspetto comunque un vostro conforto in merito.

Grazie

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Carlo Albinoni
Se possibile evita di utilizzare un differenziale da 30mA se si tratta solo della linea luci.

Bravo e..... coraggioso! ;)

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La protezione differenziale e' consentita per le luci d'emergenza? Ve lo chiedo perche' qualcuno mi ha detto che tale protezione per le luci di classe II è vietata per norma.
Probabilmente si e' confuso con la messa a terra, che e' vietata per gli apparecchi con doppio isolamento o isolamento rinforzato.

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