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Sezione cavo


Enzo Ascione

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Salve a tutti, ho un quesito che per i più esperti sarà banale ma non lo è per me. Ho sempre avuto una curiosità e anche cercando nel forum non sono riuscito a soddisfarla. Non ho mai capito quanti ampere possono (anche solo teoricamente ) scorrere su ogni mm2 di cavo e quali calcoli ci sono dietro. Tempo fa chiesi ad un elettricista che mi rispose che i fattori erano molteplici e anche abbastanza complicati e che, in ragione di questo, lui calcolava generalmente 4 ampere per ogni mm2 di cavo. È corretto? 
Leggendo altre discussioni ho imparato che le protezioni a monte (mt) dovrebbero proteggere la linea, quindi cavo e presa… Se prendo per buono i 4 ampere su mm2 allora di conseguenza per una linea protetta da mt da 16 non potrò usare cavo di sezione inferiore a 4mm2.

Spero di essere stato chiaro, e di poter imparare qualcosa oltre a non aver posto una domanda stupida.

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Roberto Garoscio

Se vai sui siti dei produttori di cavi trovi le tabelle con riportato per ogni tipo di conduttore la portata massima.

I 4A a mmq. non sono giusti, se consideri che un filo N07vk da 1mmq. sopporta fino a 12A se libero in aria e come unico conduttore attivo come da tabella sotto.

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Modificato: da Roberto Garoscio
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21 ore fa, click0 scrisse:

il limite di portata di un cavo è essenzialmente dato dalle temperature che l'isolante che lo riveste riesce a sopportare 

Quindi in pratica i trefoli presenti all’interno che poi sono ciò che compone in effetti il cavo, riuscirebbero a sopportare qualsiasi corrente ?

 

19 ore fa, Roberto Garoscio scrisse:

Se vai sui siti dei produttori di cavi trovi le tabelle con riportato per ogni tipo di conduttore la portata massima.

Questo è interessante. Ho visto anche la tabella. Forse la mia domanda iniziale è mal posta. Diciamo che io mi ritrovo a passare una nuova linea e il generale di questa linea è da 10a. Non conoscendo il cavo che sezione useresti?  

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Un superconduttore sopporta correnti infinite a temperature prossime allo zero assoluto, ma in fisica.

Le normative elettriche sono ovviamente destinate all'applicazione in sicurezza, e i parametri fisici sono molto più bassi del limite pericoloso.

Dalla mia modesta esperienza (non sono un progettista elettrico) la norma generale, se non erro, impone la protezione della linea con:

1,5 mmq: 10 Ampere

2,5 mmq: 16 Ampere

4 mmq: 25 Ampere

6 mmq: 32 Ampere

31 minuti fa, Enzo Ascione scrisse:

il generale di questa linea è da 10a. Non conoscendo il cavo che sezione useresti?  

Quindi 1,5 mmq

 

Modificato: da patatino59
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Maurizio Colombi

Ai tempi dei cavi Pirelli, sulla confezione era riportato 7 A/mm2 che tendenzialmente non si discosta dal valore preso come riferimento per i calcolo delle protezioni.

7x1,5= 10,5

7x2.5= 17,5

7x4= 28

e via dicendo.

Io ho sempre tenuto in considerazione quel valore per fare calcoli spannometrici immediati.

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Vedo che più o meno i valori son sempre quelli in più risposte. Terrò conto quindi di 7A da adesso in avanti. In tutto questo, la distanza quanto e come influisce?

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Maurizio Colombi

La lunghezza di una linea elettrica influisce sulla tensione presente a fine linea a causa di un effetto chiamato "caduta di tensione". Questo effetto risulta fastidioso e controproducente sul buo risultato finale. Bisognerebbe fare un mezzo trattato di elettrotecnica per arrivare a capire come sopperire a questo inconveniente. Ti basta digitare "caduta di tensione" su qualsiasi motore di ricerca per trovare tutte le informazioni necessarie.

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Ciao Maurizio, scusami per la risposta tardiva.

Quindi mi confermi che la lunghezza di una linea non influisce sulla quantità di Ampere che possono scorrere al suo interno ma solo sulla tensione?

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36 minuti fa, Enzo Ascione scrisse:

a lunghezza di una linea non influisce sulla quantità di Ampere che possono scorrere al suo interno ma solo sulla tensione

ciao

chiariamoci bene la corrente che percorre un filo di rame viene determinato dal carico che si applica a valle, quindi in teoria su un filo da 1,5 mmq potresti far circolare anche 50 A, poi come già ti hanno detto il calore limiterebbe nel tempo questa possibilità. Premesso che in qualche normativa avevo letto che per legge è consentito far percorrere 2 A a mmq , ma la cosa è molto prudenziale, per me l'importante è se riesci a tenerci la mano sopra puoi andare avanti. 

Naturalmente tensione corrente  carico e lunghezza linea sono tutti collegati tra loro. infatti la caduta di tensione che si avrà è legata alla lunghezza della linea calcolandone la resistività R =  ρ*Lung./Sez dove  ρ è la conducibilità del materiale che usi per la linea,  il rame ha 0,0168 Ωmm2/m, Lung è la lunghezza in metri e Sez è la sezione in mmq, R è la resistenza del cavo in ohm. Resistenza che in base agli amper che ci circola determina la cdt.

 

Quindi la tua affermazione è del tutto sbagliata

Modificato: da rubio2002it
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Roberto Garoscio
20 ore fa, rubio2002it scrisse:

Premesso che in qualche normativa avevo letto che per legge è consentito far percorrere 2 A a mmq

Quindi significa che una presa da 10A necessita un cavo da 5mmq. 

Dove l’hai letta questa norma?

21 ore fa, Enzo Ascione scrisse:

Ciao Maurizio, scusami per la risposta tardiva.

Quindi mi confermi che la lunghezza di una linea non influisce sulla quantità di Ampere che possono scorrere al suo interno ma solo sulla tensione?

Esatto, più la linea è lunga più ci sarà una caduta di tensione. Per ovviare occorre aumentare la sezione del filo, significa che, potresti dover usare una sezione di filo sovradimensionato per la portata in corrente ma necessaria a non far cadere la tensione dovuta dalla resistenza offerta al passaggio. 

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6 ore fa, Roberto Garoscio scrisse:

una sezione di filo sovradimensionato per la portata in corrente ma necessaria a non far cadere la tensione dovuta dalla resistenza offerta al passaggio. 

Ciao Roberto, grazie per la risposta. Era esattamente quello che chiedevo, quindi la lunghezza di una linea provoca “solo” la caduta di tensione ma non inficia o almeno non del tutto la portata in corrente del cavo. 

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10 ore fa, Roberto Garoscio scrisse:

Esatto

No,

se aumenta la caduta di tensione ed il carico è sempre lo stesso il cavo si riscalda di più e per un po’ fin quando gli riesce a stare dietro la corrente aumenta

 

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2 ore fa, reka scrisse:

io sapevo che il calore è legato alla resistenza, che non cambia,

la resistenza varia in base alla lunghezza e sezione del cavo, come ho già detto sopra

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25 minuti fa, reka scrisse:

a parità di lunghezza e corrente.. perchè una maggior caduta di tensione darebbe u maggior riscaldamento?

Se la corrente e la lunghezza sono fissate come fa a variare la caduta di tensione ?

Il riscaldamento si ha per effetto Joule, ed è indipendente dalla differenza di potenziale della linea, ma solo dalla caduta di tensione sul singolo conduttore

Faccio un esempio:

Consideriamo un conduttore di lunghezza nota percorso da 10 Ampere, avente ai suoi capi una caduta di tensione di 10 volt (a causa ovviamente della sua resistenza di 1 Ohm)

Non fa nessuna differenza se stiamo parlando di una linea a 24 volt o a tremila.

Ovviamente a 24 volt avrò gli stessi 10 volt di caduta come a 3000, e stessa temperatura del cavo, ma con effetti differenti solo sul carico.

 

Modificato: da patatino59
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Roberto Garoscio
6 ore fa, rubio2002it scrisse:

No,

se aumenta la caduta di tensione ed il carico è sempre lo stesso il cavo si riscalda di più e per un po’ fin quando gli riesce a stare dietro la corrente aumenta

 

Se una data sezione supporta tot A. nessuna lunghezza ne diminuisce la portata. Un cavo 3x1,5 che nominalmente porta fino a 15,5A, li porta indifferentemente dalla lunghezza della linea, che sia un metro o che siano 100 metri, la cosa che cambia è solo la caduta di tensione a fine linea. La corrente è il risultato di tensione diviso resistenza I=V/R, quindi se su 230V con un carico di 23Ohm ho un passaggio di 10A sulla linea, nel caso che per la caduta di tensione a fine linea ho 200V sempre su un carico di 23Ohm la corrente che transiterà sarà di 8,69...A. O no?

Modificato: da Roberto Garoscio
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1 ora fa, Roberto Garoscio scrisse:

I=V/R, quindi se su 230V con un carico di 23Ohm ho un passaggio di 10A sulla linea, nel caso che per la caduta di tensione a fine linea ho 200V sempre su un carico di 23Ohm la corrente che transiterà sarà di 8,69...A. O no?

Modificato: 1 ora fa da Roberto Garoscio

Ti sei risposto da solo la corrente da 10 A è passata a 8,69 A . Quindi la lunghezza ha influenzato la corrente che circola nel cavo. 

Modificato: da rubio2002it
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Credo di aver posto male la domanda o che la stessa sia stata fraintesa. Io chiedevo se la lunghezza della linea ne inficiasse la portata, non quanta corrente poi sarebbe passata ecc. Credo che Roberto abbia riposto al mio quesito già qualche intervento fa.

La mia domanda credo si possa sintetizzare così: Se io mi trovo a dover tirare un ipotetica linea, che fa capo ad un generale (mt da 10a) che sezione di cavo uso? E in questo calcolo, la lunghezza della linea come influenza il risultato? Cioè se il cavo da 2.5 mm2 va bene per 50 m di tratta, andrà bene anche per 150? Era questa la domanda. Spero di averla chiarita con questo post.

Detto questo possiamo tornare a ragionarci, mi fa solo piacere, a quanto vedo una cosa che credevo potesse essere banale non sembra esserlo.

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Come ha spiegato Roberto la lunghezza della linea non influisce sulla portata del cavo. Influisce sulla corrente che scorre nel cavo e sulla tensione che lo alimenta.

Per spiegare il fenomeno: la corrente è data dalla legge di ohm ma non dipende dalla sola impedenza del carico ma anche da quella di linea, per cui l'impedenza reale che determina la corrente è la somma delle due. Se la linea è corta influisce molto poco e la sua impedenza si può trascurare ma se è abbastanza lunga da influire in modo consistente va considerata perché da un lato la caduta di linea riduce la tensione sul carico sottraendosi alla tensione di partenza e dall'altro si riduce anche la corrente a causa della maggior impedenza totale (carico + linea). Ne risulta che il carico avendo tensione e corrente minori svilupperà anche una potenza minore. In tal caso si aumenta la sezione per ridurre l'impedenza di linea così da ridurre la c.d.t. e riportare corrente e tensione sul carico a valori accettabili.

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2 ore fa, Enzo Ascione scrisse:

Cioè se il cavo da 2.5 mm2 va bene per 50 m di tratta, andrà bene anche per 150?

Come detto anche da hdfax, non va bene, nel senso se usi per il montante il 2,5 mmq con un carico da 500W allora si. Ti posso dire a casa mia per la linea dal gruppo di misura a casa che sono circa 40 ml per il classico 3 Kw ho usato il 10mmq

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Domenico Maschio

Signori , 

La legge di Ohm , che stà alla base di tutta l'elettrotecnica.

V = I x R .

Le tre grandezze sono correlate tra loro , al variare di uno cambia almeno un'altra.

Se teniamo una grandezza fissa , in genere è la resistenza , le altre due variano entrambe 

 

Modificato: da Domenico Maschio
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40 minuti fa, Domenico Maschio scrisse:

La legge di Ohm , che stà alla base di tutta l'elettrotecnica.

V = I x R

Quello che stiamo dicendo da un po’

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