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Impianto industriale trifase 400V: Dimensionamento taglia fusibili


birkof

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Buongiorno a tutti,

vorrei chiedere un chiarimento sulle normative CE per il dimensionamento dei fusibili di protezione di una macchina utensile.

La mia macchina, alimentata a 400V con trifase senza neutro, è costituita da un quadro principale e da altri dispositivi di contorno. I dispositivi sono connessi alla macchina e dalla macchina parte un'unica linea da connettere alla presa del cliente.

Come calcolo il valore dei fusibili per la presa del cliente? Attualmente sommo le correnti nominali della macchina e dei dispositivi di contorno e al valore di corrente totale sommo un 25% e poi scelgo la taglia di fusibile subito superiore a questo valore: E' corretto questo modo di procedere? Esistono norme più precise sul tema?

 

Grazie del supporto che mi potrete dare.

Saluti.

Fabrizio 

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se hai una connessione presa/spina

i fusibile del cliente, servono a proteggere solo tale connessione, non la tua macchina...

sapendo che presa c'è, si fa il dimensionamento dei fusibili

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  • 3 weeks later...

Eh il fatto è che devo dire io al cliente come dimensionare la sua linea e quindi quale presa con fusibile o interruttore magnetotermico deve montare.

E' ragionevole il calcolo che indico nel post iniziale?

 

Grazie.

 

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il 31/5/2021 at 14:50 , birkof scrisse:

Attualmente sommo le correnti nominali della macchina e dei dispositivi di contorno e al valore di corrente totale sommo un 25% e poi scelgo la taglia di fusibile subito superiore a questo valore

Che è il metodo più sbagliato che ci sia, senza offesa.

I fusibili sulla presa hanno la funzione di proteggere esclusivamente la presa, la spina e il conduttore che alla spina è collegato, non il carico collegato, e questo per ottime ragioni. Tale regola è ancor più valida se il carico è una macchina costituita da più circuiti distinti.

Rifletti un attimo: immagina di avere una macchina composta da tre "elementi" ciascuno con il suo assorbimento, ad esempio un motore da 10A, una resistenza da 4,5A, e una scheda di controllo di controllo da 0,8A per un assorbimento totale di 15,3A. Essendo l'alimentazione in comune, secondo il tuo ragionamento, scegli un fusibile da 20A. Questo da un lato ti costringerebbe a utilizzare una presa / spina da 32A e un cavo da 4mm2 - quando una 16A e un 2.5 mm2 sarebbero più che sufficienti visto l'assorbimento massimo - ma dall'altro sarebbe totalmente inutile ai fini della protezione dei circuiti macchina perché un fusibile da 20A difficilmente proteggerebbe efficacemente il circuito che ne assorbe 10. Se quest'ultimo a causa di un sovraccarico assorbisse 18A andrebbe in fumo e il fusibile non farebbe una piega, ci vorrebbe proprio un corto franco per farlo saltare. Ma di sicuro non proteggerebbe quello da 4,5 e tanto meno quello da 1,8.

In questi casi, i fusibili destinati a proteggere i vari circuiti della macchina si montano sulla macchina, ogni circuito deve avere il suo fusibile dedicato della giusta taglia.

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1 ora fa, hfdax scrisse:

In questi casi, i fusibili destinati a proteggere i vari circuiti della macchina si montano sulla macchina, ogni circuito deve avere il suo fusibile dedicato della giusta taglia

 

Concordo!

Lo impone anche la direttiva macchine.

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non devi calcolarle te le correnti della macchina... avrà una targa e un manuale con i dati necessari..  a seconda di questi decidi se usare una CEI 4p da 16 o da 32 oppure se passare a dei MT/diff con linea diretta.

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  • 2 months later...
Il 25/6/2021 alle 15:22 , hfdax ha scritto:

Che è il metodo più sbagliato che ci sia, senza offesa.

I fusibili sulla presa hanno la funzione di proteggere esclusivamente la presa, la spina e il conduttore che alla spina è collegato, non il carico collegato, e questo per ottime ragioni. Tale regola è ancor più valida se il carico è una macchina costituita da più circuiti distinti.

Rifletti un attimo: immagina di avere una macchina composta da tre "elementi" ciascuno con il suo assorbimento, ad esempio un motore da 10A, una resistenza da 4,5A, e una scheda di controllo di controllo da 0,8A per un assorbimento totale di 15,3A. Essendo l'alimentazione in comune, secondo il tuo ragionamento, scegli un fusibile da 20A. Questo da un lato ti costringerebbe a utilizzare una presa / spina da 32A e un cavo da 4mm2 - quando una 16A e un 2.5 mm2 sarebbero più che sufficienti visto l'assorbimento massimo - ma dall'altro sarebbe totalmente inutile ai fini della protezione dei circuiti macchina perché un fusibile da 20A difficilmente proteggerebbe efficacemente il circuito che ne assorbe 10. Se quest'ultimo a causa di un sovraccarico assorbisse 18A andrebbe in fumo e il fusibile non farebbe una piega, ci vorrebbe proprio un corto franco per farlo saltare. Ma di sicuro non proteggerebbe quello da 4,5 e tanto meno quello da 1,8.

In questi casi, i fusibili destinati a proteggere i vari circuiti della macchina si montano sulla macchina, ogni circuito deve avere il suo fusibile dedicato della giusta taglia.

Forse non mi sono spiegato: provo a chiarire meglio la questione partendo dall'esempio di hfdax.

I tre carichi menzionati vengono GIA' protetti dalle protezioni opportune es. il motore ha il suo magnetotermico, la resistenza e la scheda avranno il loro fusibile.

Il cliente a me chiede come dimensionare la protezione della SUA presa non dei miei dispositivi a cui penso io: la protezione da dimensionare di cui parlo serve a proteggere l'impianto del cliente di cui fa parte la presa comune a cui i dispositivi singoli sono connessi (ed evitare anche che gli scatti il magnetotermico in cabina).

 

Considerando il tuo esempio, che cosa consiglieresti al cliente che deve dimensionare la protezione della sua presa comune? Seguendo il mio ragionamento, io gli direi di sommare le correnti nominali dei dispositivi connessi alla presa comune (10+4.5+0.8=15.3A), gli consiglierei di aggiungerei un margine del 25% tanto per stare sicuro (19A) e poi sceglierei la protezione subito superiore (es. magnetotermico o fusibile da 20A). 

 

Cosa ne dite? 

 

Poi credo che io debba fornire al cliente solo il valore di potenza e corrente nominale del mio sistema e poi il dimensionamento della presa dovrebbe essere a carico del cliente: corretto? 

 

Grazie del supporto.

Fabrizio 

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nel manuale non specifichi l'allacciamento elettrico? 

 

il cavo che posa il cliente arriva a un generale a bordo macchina direttamente?

 

nel tuo caso chiedi una linea trifase minimo da 20A e sei a posto .. come farla dipende dal suo progettista (se vuole fare le cose serie) o, visto la potenza in gioco, può benissimo decidere di usare una presa cei rossa.

 

 

 

 

 

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27 minuti fa, birkof ha scritto:

Cosa ne dite? 

 

Che non ècorretto.

Come hanno già scritto i gusibili immediatamente a monte della presa hanno il compito di proteggere la presa, la spina e la linea elettrica che si diparte dalla spina.

Se hai una presa da 16A, per esempio, a monte monti o una terna di fusibili da 16A o uno MGT da 16A; se la presa fosse da 32 A fusibili o MGT da 32A.

Chi poi predisporrà spina e cavo dovrà dimensuionare la sezione del cavo in accordo con la corrente massima sopportaata da quella spina.

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19 ore fa, birkof ha scritto:

che cosa consiglieresti al cliente che deve dimensionare la protezione della sua presa comune? Seguendo il mio ragionamento, io gli direi di sommare le correnti nominali dei dispositivi connessi alla presa comune (10+4.5+0.8=15.3A), gli consiglierei di aggiungerei un margine del 25% tanto per stare sicuro (19A) e poi sceglierei la protezione subito superiore (es. magnetotermico o fusibile da 20A). 

gli chiederai che ti installi una presa da 32 A, al resto dovrà pensare lui!!!

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Il 17/9/2021 alle 16:42 , Livio Orsini ha scritto:

 

Chi poi predisporrà spina e cavo dovrà dimensuionare la sezione del cavo in accordo con la corrente massima sopportaata da quella spina.

La differenza è che il cliente chiede a me come dimensionare la spina. Spina, cavo e protezione non ci sono ancora e verranno predisposte in base alla corrente massimo che gli fornirò io. La domanda che cerco di illustrare è: come dovrei calcolare questa corrente massima da fornire al cliente? E' qui che vorrei condividere un processo che permetta ai tecnici di inserire dei suggerimenti oggettivi all'interno del manuale di installazione da fornire al cliente. La mia proposta credo di averla descritta e perdonatemi ma non capisco perchè non sia corretta: probabilmente mi sfugge qualcosa ma con un po' di pazienza magari si riuscirà a chiarire.

 

Posso chiederti Livio che tipo di protezione dimensioneresti sulla presa per collegare i tre carichi 10A, 4.5A e 0.8A dell'es. sopra? Sommeresti le tre correnti prendendo la presa e protezione subito superiore? Aggiungeresti un margine alla somma come suggerisco io oppure non lo ritieni necessario?

 

Grazie ancora per il supporto.   

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Il 17/9/2021 alle 16:42 , reka ha scritto:

 

nel manuale non specifichi l'allacciamento elettrico? 

 

il cavo che posa il cliente arriva a un generale a bordo macchina direttamente?

 

nel tuo caso chiedi una linea trifase minimo da 20A e sei a posto .. come farla dipende dal suo progettista (se vuole fare le cose serie) o, visto la potenza in gioco, può benissimo decidere di usare una presa cei rossa.

 

 

 

 

 

Ciao,

nel manuale si specifica la corrente nominale della macchina. La macchina ha un interruttore generale dentro i quadro: il cavo di allacciamento, la presa e la protezione del cliente sono a carico del cliente.

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