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Impianto Di Terra Condominiale - valori tipici


ClA

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Ho una domanda da porre agli elettricisti.

Vorrei sapere quali sono i valori tipici della resistenza di terra dell'impianto di terra condominiale, per un condominio di nuova costruzione, di una ventina di appartamenti.

Non mi interessa la Norma, ma la prassi comunemente adottata oggi secondo le vostre esperienze

Grazie

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se non ti interessa la normativa decidi tu il valore

non mi interessa nel senso che do per scontato che sia rispettata

mi chiedevo quanto si va oltre la richiesta normativa

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Anche se non sono propriamente un elettricista ;), considero mediocre un impianto di terra con Rt=20 ohm. Se scendiamo a 2 ohm già sono più contento. Quando entro nel dominio dei soli decimali di ohm sono decisamente soddisfatto! :D

Lavoro a parte, Rt di casa mia misurata con il metodo dell'anello di guasto (cabina Enel a circa 150 m di distanza): 0,36 ohm. Dati salienti: terreno argilloso, 8 dispersori a picchetto da 1500 mm e circa 200 m di anello in treccia di rame non rivestita da 35 mm². Il tutto interrato a circa 70 cm di profondità. Collegamenti equipotenziali con la struttura in c.a. e le varie tubazioni (sto litigando solo con quelli di Enelgas... tanto il tubo in rame va a terra comunque all'interno della caldaia).

CIA dirà: fatica sprecata... ci sono i differenziali! :lol: (ovviamente scherzo!)

Ciao.

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CIA dirà: fatica sprecata... ci sono i differenziali!

Invece io dico: o si ha una terra ottima oppure, piuttosto che una terra mediocre, meglio non averal affatto.

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a casa mia sono riuscito a raggiungere 2.5 homm, realizzando un anello perimetrale e conficcando diverse

paline.

un'opinione mi permetto di chiederla anchio.

la cabina di trasformazione e' uno dei miei confinanti. un giorno durante dei lavori in detta un addetto enel mi ha fatto notare che i due impianti di terra si interferiscono. alla mia risposta che non vedevo grandi problemi,

in quanto detta cabina e' alimentata in cavo e quindi presumo che la resistenza di terra sia molto bassa e quindi difficilmente poteva creare forti potenziali nel terreno circostante , l'addetto si trovava daccordo , pero' mi ha invitato a far richiesta ad enel per collegare i due impianti di terra .

a questo punto vi chiedo : ha qualche controindicazione detto collegamento? oppure ha dei vantaggi?

per ora enel tace, pero' potrebbe darsi che in futuro mi sia rifatta la richiesta.

ivano65

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Invece io dico: o si ha una terra ottima oppure, piuttosto che una terra mediocre, meglio non averal affatto.

come si fa a dare simile affermazione? in taluni casi (edifici storici, terreni rocciosi, etc...) l'impianto di terra comporta alcune complicazioni di dispersione causa il terreno, l'estensione limitata dell'impianto, e quindi un impianto di terra con valore alto E' SEMPRE MEGLIO DI NIENTE (fermo restando che rimane obbligatorio!). E poi il valore della RT per normativa non deve essere più sotto i 20 Ohm, bensì deve rispettare questa piccola formula: RT<=50/Idn

quindi con l'utilizzo di un differenziale con sensibilità di 0,03 A il valore può essere elevato fino a 1666 Ohm!!!!!

E ovvio che il valore tra 100 e 200 Ohm è facilmente ottenibile con un inpianto mediocre.

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come si fa a dare simile affermazione?

"chi non ha visto i cadaveri non conosce l'elettrotecnica" ripete sempre un noto ingegnere quasi novantenne (ma in gambissima), perito del tribunale, specialista in sicurezza elettrica, che io conosco.

Io cadaveri non ne ho visti, ma di persone che hanno preso la scossa tramite una terra non buona ne ho viste.

Una volta è capitato a me: prendere la scossa per un guasto alla mia lavatrice lo accetto, ma prendere la scossa per un guasto alla lavatrice del vicino no!!!!

L'impianto di terra (v. p.es. Carrescia, Sicurezza Elettrica) non è privo di controindicazioni.

Tant'è che in situazioni particolari il collegamento a terra è vietato (isolamemento in classe II).

In particolare, l'impianto di terra collettivo di un condominio, può essere alquanto subdolo.

Dieci mA di qua, dieci di là, portano in tensione la terra a tutto il condominio.

Se poi un condòmino ha il differenziale guasto....

Il requisito RT<=50/Idn (con Idn pari alla maggiore di tutti i differenziali), ancorchè normativamente accettabile, è del tutto inadeguato in un condominio.

Spero che presto venga rivisto.

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Caro CIA

ovviamente è imprescindibile considerare di eseguire un impianto di terra nel modo più corretto possibile.

Resta il fatto che dovendo scegliere tra avere un impianto con resistenza elevata o non averlo affatto, sceglo la prima ipotesi. E' ovvio che se nel condominio qualcuno ha problemi di cedimento nell'isolamento il problema viene riportato a tutti, però tu m'insegni che 1 condominio equivale ad 1 impianto di terra!!!!!e questo rimane un fatto.

Mi capita spesso di dover fare i salti mortali per cercare (nelle case vecchie o peggio in centro storico) una soluzione al problema, però purtroppo a volte bisogna scegliere il compromesso. Io come installatore NON POSSO consegnare un impianto nuovo senza protezione (e mai mi sognerei di farlo), quindi se dovessi eseguire un impianto con valore 200 Ohm (caso che fino ad ora MAI è successo pur avendo ristrutturato diverse abitazioni in centro) non esiterei minimamente a certificarlo.

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Io come installatore NON POSSO consegnare un impianto nuovo senza protezione (e mai mi sognerei di farlo), quindi se dovessi eseguire un impianto con valore 200 Ohm (caso che fino ad ora MAI è successo pur avendo ristrutturato diverse abitazioni in centro) non esiterei minimamente a certificarlo.

Caro Dario, capisco il punto di vista dell'installatore.... se dicesse "piuttosto che una terra mediocre, meglio non averal affatto" verrebbe subito fucilato!

Io, che installatore non sono (ma non sono estraneo al mondo della Sicurezza Elettrica), ho un altro punto di vista.

E mi posso permettere di dire "piuttosto che una terra mediocre, meglio non averla affatto".

La stessa 46/90 lascia uno spiraglio alla non obbligatorietà dell'impianto di terra con quel "o di altri sistemi equivalenti di protezione". Spiraglio che dovrebbe essere approfondito dalle aziende costruttrici.

Comunque 200 Ohm mi pare un valore ragionevole, sicuramente molto meglio di quel famoso 1666 Ohm.

Piuttosto mi pare essenziale garantire la continutà nel tempo della terra.

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Tra i vari compiti del mio studio ( prima della 462 ) era quello di effettuare verifiche di terra per le industrie;

Negli impianti TN era normale avere valori inferiori ai 2 Ohm, per gli impianti TT ( palazzine ) il valore era attorno ai 6 Ohm, per le abitazioni o case piccole sugli 8 Ohm, per le industrie ( piccole ) a seconda del terreno si passava da qualche Ohm fino a 17 Ohm ( valore massimo misurato ).

Mi è capitata solo una volta di leggere 150 Ohm, ma era un ripetitore sulla punta di una montagna.

Saluti

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