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Illuminazione Domestica


mike68

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Per una corretta scelta delle lampade da usare in ambienti domestici ho calcolato il flusso luminoso totale che dovrei avere in una data camera (espresso in lumen) per ottenere determinati valori di illuminamento (per ipotesi 200 lux) considerando il fattore di utilizzo, il fattore di manutenzione e le dimensioni dell'ambiente.

A questo punto mi sono accorto che non tutti i produttori di lampade forniscono per i loro prodotti il valore del flusso (in lumen) ma alcuni danno solo indicazioni sul valore dell'intensità luminosa espressa in candele.

Partendo dal presupposto che in fisica il flusso luminoso e l'intensità luminosa sono due grandezze distinte, la mia curiosità è quella di sapere come scegliere in pratica una lampada piuttosto che un'altra?

Ringrazio in anticipo quanti vorranno rispondermi

Ciao

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Per gli ambienti domestici non credo che ci sia un'indicazione del valore di luminosità, ma solo dei consigli su quali aree e in quali momenti serve più luce e quando meno e la direzione della fonte luminosa (diretta per un risparmio energetico, indiretta per ottenere luminosità diffusa e un certo gradimento estetico).

A mio giudizio l'illuminazione deve essere selezionabile ed orientabile a seconda delle esigenze del momento.

L'INGRESSO

Per accogliere gli ospiti, o anche le persone di casa, e per congedarsi da loro, l'illuminazione deve essere la più intensa di tutta la casa: mette di buon umore e lascia un buon ricordo della casa visitata. I lunghi corridoi a luce diffusa indiretta mettono tristezza e danno a chi entra in casa un impatto tenebroso difficilmente recuperabile, anche perché sarà la stessa vista che si avrà in uscita, al termine della visita.

IN TINELLO

Quando hai degli ospiti e siete riuniti attorno al tavolo a chiaccherare, è probabile che abbiate bisogno di una illuminazione decisa su tutta la stanza, per dare la sensazione di spazio e per prevenire la sonnolenza (specie se non si è certi di riuscire a tenere sempre discussioni brillanti con i propri ospiti). Ma se poi decidete di guardare un film alla TV, oppure di visionare le diapositive con un proiettore, allora la luminosità deve ridursi drasticamente, anche se è bene mantenerne una tenue e diffusa, piuttosto che la sola luce dell'apparecchio.

IN CUCININO

C'è bisogno di una luce discreta su tutta la stanza, ma anche di luce diretta localizzata su alcune aree di lavoro, come per esempio sul piano di cottura, sul lavello, o sul piano dove prepariamo il cibo (lavare, tagliare, impastare, condire, ecc...)

IN SALOTTO

Qui generalmente si sta sul divano o in poltrona, ascolti la musica e sorseggi il liquore preferito, da solo o in compagnia. L'illuminazione di quest'area potrebbe essere indiretta, diffusa e piuttosto tenue. Per favorire la lettura di una rivista o un libro potresti prevedere una piantana alogena, per avere una fonte di luce diretta localizzata.

IN CAMERA DA LETTO

Beh, qui c'è bisogno di un po' di tutto, dipende anche se la usi solo per dormire o anche per altro ;)

Certamente avrai bisogno di luce diretta vicino al comodino, per leggere a letto. La luce centrale potrebbe essere dimmabile, così da poterla regolare secondo la necessità, ma anche una illuminazione indiretta lungo le pareti della stanza non è male, specie se non sono troppo cariche di mobilio.

Qualche considerazione andrebbe fatta anche sui punti di comando luci, che devono essere sempre accessibili (ho visto anche camere da letto che non avevano prese di corrente ai fianchi del letto e ma solo deviatori per accendere e spegnere la luce centrale: sai che goduria quando uno solo dei due si deve alzare la mattina presto per andare al lavoro!) e da ogni punto si dovrebbe poter accendere la luce della stanza che si sta per occupare e spegnere quella dalla quale si sta uscendo, con un'opportuna scelta di interruttori/deviatori/invertitori/relè.

Poi si può ancora fare un discorso di temperatura di colore, ma andiamo troppo sul tecnico e penso che per un uso domestico si rischia di esagerare, anche in termini di spesa.

Modificato: da nll
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Per gli ambienti domestici non credo che ci sia un'indicazione del valore di luminosità

io mi riferivo alle norme UNI 10380 nelle quali è riportata una tabella con i valori di illuminamento di vari ambienti (sia industriali che domestici) nonchè temperatura colore e resa cromatica

grazie comunque per la risposta

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Ti riferisci a questo, immagino (http://www.aem.it/download/risp_en14.pdf), ma come vedi ti da un range entro il quale fare la scelta.

Molto dipende se devi fare il lavoro per altri, o per te, in quanto altri potrebbero avere esigenze differenti dalle tue.

A volte basta il buon senso per rientrare nella norma UNI, pur senza conoscerla. Comunque è bene darle un'occhiata ed eventualmente correggere qualche nostra distorta convinzione (una volta andava di moda la luce indiretta in ogniddove, ora ci si è un po' ricreduti).

Temperatura di colore e resa cromatica sono importanti, ma, prenderle in seria considerazione per un uso domestico, ti costringe a mettere da parte il fattore economico, per indirizzarti verso negozi di illuminotecnica ben forniti e forse non propriamente a buon mercato.

Ricordati che comunque non c'è un valore assoluto che ti dica "questo è il valore giusto", escludendo tutti gli altri. Si tratta pur sempre di valori medi entro i quali effettuare la tua scelta in base ai criteri esposti prima e presenti nella norma.

A te la scelta.

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