Vai al contenuto
PLC Forum


Collegamento Picchetti Di Terra - Collegamento picchetti di terra


Messaggi consigliati

Inserito:

Volevo chiedere se e' possibile collegare i picchetti di terra che circondano una casa, con del cavo N07V-K entro tubo.

Ogni picchetto e' stato piantato in un pozzetto ispezionabile e sono comunicanti attraverso il tubo interrato.

Grazie


Inserita:

Meglio collegare i picchetti con una corda in rame nudo da 25 o 50 mmq.

Piero Azzoni
Inserita: (modificato)

curiosa l'idea di collegare i picchetti di messa a terra con conduttore isolato intubato !

gia' che ci sei perche' non usi picchetti di porcellana ?

ora passiamo alla parte seria ........

immagina di avere 8 picchetti lughi 2 metri infissi nel terreno ad una distanza reciproca media di 15 metri

se la corda e' isolata e/o intubata hai una lunghezza di conduttore a contatto con il terreno di circa 16 metri (nominale, poi e' un po' di meno

se la corda e' nuda e direttamente interrata a decente profondita' solo quella ha un contatto di conduttore nel terreno di 105 m. molto piu' del picchetto

in pratica il conduttore (che immagino interrato a diretto contatto con il terreno ad almeno 80 cm.) disperde meglio del picchetto

in assoluto, in questa analisi di dettaglio sono i picchetti che possono anche non esserci !

usare una rete di terra isolata e' pura (... ommissis ...) per le ragioni che spero di aver espresso chiaramente.

se poi mi date spazio avrei da dire anche sui pozzetti ispezionabili, nessuno mi ha mai spiegato cosa dovrei ispezionare, quando, quanto e perche'

e per prevenire ..... se esiste qualche norma gentilmente (ringrazio preventivamente) alla citazione si aggiunga norma e capitolo .......... grazie

Modificato: da Piero Azzoni
Inserita:
se poi mi date spazio avrei da dire anche sui pozzetti ispezionabili, nessuno mi ha mai spiegato cosa dovrei ispezionare, quando, quanto e perche'

e per prevenire ..... se esiste qualche norma gentilmente (ringrazio preventivamente) alla citazione si aggiunga norma e capitolo .......... grazie

Non mi risulta che le norme richiedono che i dispersori debbano essere ispezionabili.

Elvezio Franco
Inserita:

Che sappia io l'ispezionabilita' non e' obbligatoria.

Il motivo per cui farlo penso essere la possibilita di collegamento futuro di altri picchetti in caso di mancato "tiraggio" di quelli esistenti.

Paolo Cattani
Inserita:

A me sembra dovesse essere ispezionabile solo il primo, quello di connessione fra l'impianto di dispersione ed il conduttore PE.

Inserita:

A me sembra che debba esistere un punto da cui sia possibile verificare il sistema dei dispersori, ma questo punto non coincide necessariamente con il primo di essi.

Inserita:
curiosa l'idea di collegare i picchetti di messa a terra con conduttore isolato intubato !

se è isolato è meno soggetto alla corrosione, almeno in teoria

quindi, se i picchetti sono più che sufficienti, si potrebbe preferire un conduttore isolato per ridurre il rischio di corrosione e, quindi, in definitiva, adottare una sezione minore a parità di tutto il resto

Inserita:

L'anello di collegamento si fa con una corda di rame, i picchetti sono di acciaio zingato, quando la corda è finita i picchetti non esistono più...

Inserita:
se poi mi date spazio avrei da dire anche sui pozzetti ispezionabili, nessuno mi ha mai spiegato cosa dovrei ispezionare, quando, quanto e perche'

e per prevenire ..... se esiste qualche norma gentilmente (ringrazio preventivamente) alla citazione si aggiunga norma e capitolo .......... grazie

Allora non esiste obbligo con le nuove norme di ispezionarlo, salvo che non ci fai i collegamenti alle calate di un impianto di scariche atmosferiche.

Perchè ispezionarlo? Beh siccome sto controllando degli impianti di terra a Venezia, posso assicurarti che dopo un paio di anni dei picchetti e anche dei cavi trovi un "qualcosa" di ossidato e corroso, che ovviamente non va bene.

Probabilmente dovevano farci un ingrassaggio dei dispersori.

Esistono poi la possibilità di avere un impianto vicino alla ferrovia, le correnti galvaniche possono letteralmente mangiarselo.

Quindi si controlla che esista ancora un sistema disperdente

Piero Azzoni
Inserita:

in relazione alle ispezioni

se ci sono fenomeni di corrosione da correnti vaganti il problema e' reale e grosso, ma non si risolve con i pozzetti in quanto le parti che si corrodono sono quelle in conduzione astretto contatto con il terreno, per esempio le paline per la parte infissa

la parte in aria, nel pozzetto non ha mai corrosione anodica per cui ispezionando non vedi nulla

Probabilmente dovevano farci un ingrassaggio dei dispersori

l'ho gia' sentita la metodica del grasso, fermo restando che sono un elettrotecnico, non un chimico, non ho mai capito la logica del grasso sulle connessioni di terra che qualcuno usa

se proprio si ritiene di "proteggere" le connessioni rame/rame dalla corrosione non sarebbe meglio la vernice ?

Quindi si controlla che esista ancora un sistema disperdente

questo controllo si chiama misura di terra e basta collegarsi opportunamente a uno / due / piu' (dipende dall'estensione dell'impianto) punti qualsiasi, in genere dove l'impianto utente di terra esci all'esterno e si collega all'impianto dispersore

nota: questa misura e' diversa e piu' semplice di quella ufficiale obbligatoria e periodica eseguita da ente abilitato e si puo' eseguire comodamente con un misuratore qualsiasi da parte di qualunque elettricista

quardare in un pozzetto la testa di un dispersore non serve a nulla ed a nessuno

Inserita:

Per quanto ne so io i pozzetti ispezionabili non sono necessari, perchè se uno deve fare una misura la fa sul collettore.

Comunque a volte basta la gabbia delle fondamenta come dispersore.

La soluzione dei cavi isolati potrebbe avere anche dei vantaggi ma lo svantaggio principale è: QUANTE PALINE DEVO METTERE????

Se uso la corda nuda potrebbe bastarmi anche un solo picchetto mentre se la corda è isolata i picchetti sono tanti, di coneguenza quali sono ireali vantaggi???

Inserita:

Qualche vecchio elettricista mi ha raccontato che il pozzetto ispezionabile serviva per buttarci acqua e sale e ridurre la resitenza di terra sotto i famosi 20Ohm quando arrivava l'ASL.

Ne sapete qualcosa??

Inserita:
... non ho mai capito la logica del grasso sulle connessioni di terra che qualcuno usa se proprio si ritiene di "proteggere" le connessioni rame/rame dalla corrosione non sarebbe meglio la vernice?

Ma lo scopo di un dispersore non è quello di disperdere? A meno di non usare una vernice conduttiva, o un grasso caricato con polvere conduttiva, entrambe le soluzioni isolano il dispersore dal terreno e quindi gli impediscono di svolgere il proprio compito, certamente lo proteggeranno dalla corrosione, ma a cosa serve così?

Forse il grasso serve solo sulla sede del contatto, in modo da rendere più agevole la sostituzione del pezzo logoro, sia esso la palina, o la corda. Trattandosi di una limitata superficie di contatto, l'isolamento locale è nell'insieme trascurabile, mentre il vantaggio descritto sopra è, invece, rilevante.

Inserita:
Forse il grasso serve solo sulla sede del contatto, in modo da rendere più agevole la sostituzione del pezzo logoro, sia esso la palina, o la corda. Trattandosi di una limitata superficie di contatto, l'isolamento locale è nell'insieme trascurabile, mentre il vantaggio descritto sopra è, invece, rilevante

Sono d'accordo!! B)

Luca Bettinelli
Inserita:
Qualche vecchio elettricista mi ha raccontato che il pozzetto ispezionabile serviva per buttarci acqua e sale e ridurre la resitenza di terra sotto i famosi 20Ohm quando arrivava l'ASL.

Confermo

Elvezio Franco
Inserita:
Forse il grasso serve solo sulla sede del contatto, in modo da rendere più agevole la sostituzione del pezzo logoro, sia esso la palina, o la corda.
......infatti....per lo stesso motivo per cui si ingrassa il dado del polo positivo sulle batterie delle automobili,o almeno su quelle a manutenzione.
Inserita:

Non serve che il pozzetto sia ispezionabile...

Agli ispettori asl ispesl interessa che ci sia la continuita' e che la resistenza di terra soddisfi questa relazione:

50V<RtxId per impianti ordinari .....25V<RtxId nei casi particolari......id= corrente differenziale degli interruttori.

I picchetti di terra possono essere collegati con il giallo/verde o con la treccia di rame nudo da 35mmq..

solo che nel caso della cordina il cavo e' considerato conduttore di terra e va protetto dagli sforzi meccanici......nel caso del rame bhe anchesso e' un dispersore di terra..........

La seconda soluzione e' migliore........per evidenti motivi...... ;)

Inserita:

Ciao a tutti,

in un terreno avente resistività 50 ohm/m, la resistenza di terra di un picchetto da 1 m è di circa 30 ohm, e quella di una corda da 35mmq avente lunghezza 50metri è di 2 ohm, ovvio cosa è più conveniente!

ma se si vogliono collegare alcuni dispersori intenzionali ( plinti di fondazione) la cui resistenza di terra è mediamente 10ohm, questi risultano più efficaci dei picchetti infissi.

Ma in questo caso come effettuare il collegamento tra i ferri d'armatura e il conduttore di terra ( o il dispersore ad anello)????

impiegando forse una piastra saldata ai ferri ed imbullonare il conduttore ad essa? ed in questo caso deve essere ispezionabile??

oppure è più conveniente annegare la connessione tra ferri e conduttore di terra nel cemento ed "uscire" dalle travature di fondazione con una treccia di rame nuda?

confidando nella Vs esperienza aspetto chiarimenti

Lampsssss

Inserita:

Ti do un suggerimento ma e' uno dei tanti......usa le bandelle e le muffole...

...non lasciare mai collegamenti a stretto contatto con il terreno e nessuno va piu' ad ispezionare i pozzetti.

  • 2 weeks later...
marco.riefolo
Inserita:

A che servono i picchetti? Li usate ancora? Sono utili in alcune particolari situazioni in MT, ma in bassa tensione una corda in rame interrata attorno al perimetro dell'edificio è quasi sempre più che sufficiente (sia nei TT che nei TN). E' chiaro che se ci si ricorda dell'impianto di terra ad edificio ultimato i picchetti diventano necessari. Peraltro la situazione non è delle migliori, perchè per ottenere un basso valore di resistenza occorre installare un certo numero di picchetti a certe distanze tra loro.

Faccio notare che da nessuna parte è scritto che i piccheti devono essere ispezionabili. Se un ispettore li richiede sta sbagliando.

Inserita:

PIENAMENTE D'ACCORDO !

anzi a questo proposito ricordo ai colleghi tutti che se esiste, MA DEVE ESISTERE, una bella pianta dove e' indicata con chiarezza la posizione dei picchetti (se ci sono ovviamente) i cartelli sono anch'essi una graziosa fantasia di qualcuno

nelle morme non c'e' traccia di cartelli su ogni singolo pozzetto, c'e' obbligo di pianta con indicazione della rete disperdente

e comunque se ci tenete ai cartelli la pianta dovete farla lo stesso

Inserita:
Faccio notare che da nessuna parte è scritto che i piccheti devono essere ispezionabili. Se un ispettore li richiede sta sbagliando.

Corretto quello che dici, salvo che come dice Piero Azzoni deve esistere una pianta dell'impianto dispersore.

In un edificio degli anni '60 i dispersori esisteranno? Diventa una questione di buon senso richiedere che ci sia un pozzetto ispezionabile, altrimenti quando uno fa le misurazioni rischia di misurare i collegamenti equipotenziali invece della messa a terra.

Inserita: (modificato)
A che servono i picchetti? Li usate ancora?

Certo ... per fissare la corda nel terreno ... in modo che nessuno te la porti via prima di aver chiuso lo scavo ! :D

Modificato: da robgvp
  • 3 months later...
Inserita:

Non vedo perchè non si possa usare un cavo N07V-K che nel pozzetto di derivazione viene sguainato per il collegamento al dispersore, ad eventuali masse metalliche e alla massa dell'apparecchio.

Naturalmente parlo di impianti non per edifici

Ciao :)

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...