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Intervento Salvavita In Più Abitazioni


Emilio Bordono

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Emilio Bordono

Salve a tutti. Vorrei chiedere un aiuto sul mio problema. Nel mio condominio, composto da villette a schiera con circa 2 anni di vita, periodicamente interviene il salvavita in molte abitazioni contemporaneamente, in momenti normali, senza particolari eventi esterni. L'elettricista che ha fatto l'impianto dise di aver controllato la messa a terra, che è regolare. L'Enel non interviene perchè non è un problema di sua competenza. In altri messaggi ho letto di problemi sul dispositivo a riarmo automatico della Gewiss, che avevo pensato di installare. Cosa suggerite di fare? E di chi è la responsabilità, dell'Enel che "propaga" i disturbi o di chi ha fatto l'impianto?

Grazie

Emilio

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Emilio Bordono

Per CIA:

è difficile cambiare elettricista DOPO che ha fatto l'impianto in tutte le abitazioni.... Lui è e lui dobbiamo tenerci. Comunque, secondo te, dove sbaglia?

Per Luca Bettinelli:

ho letto TUTTI i messaggi che ho trovato sul forum, ma non mi sembra di aver visto la risposta.

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Aggiungo due parole.

Di elettricisti poco competenti se ne è parlato varie volte.

Così come varie colte si è parlato degli scatti intempestivi del differenziale, delle sue cause e delle possibili soluzioni (lameno in ambito domestico).

Ebbene, mi rendo conto che questo problema, decisamente importante dal punto di vista pratico, è sempre più diffuso.

Malgrado ciò la maggior parte degli elettricisti "brancolano nel buio" senza saper proporre alcuna soluzione oppure - peggio - propongono delle soluzioni del tutto

prive di fondamento.

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Emilio Bordono

Per CIA:

ti ringrazio, avevo già letto quei messaggi, ma cercavo di capire ed approfondire:

- perchè su 20 abitazioni in circa metà salta e nelle altre no: tolleranze?

- l'Enel si tira fuori perchè risponde fino al contatore: ma chi se non l'Enel mette in comunicazioni abitazioni ed impianti differenti?

- tra un salvavita protetto dai disturbi ed un interruttore auto riarmante, a me sembrava più "interessante" il secondo, perchè copriva una casistica più ampia. Sbaglio?

Era in questo senso che non avevo trovato risposte. Comunque, grazie per le segnalazioni.

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- perchè su 20 abitazioni in circa metà salta e nelle altre no: tolleranze?

Innazitutto possono essere diversi gli interruttori differenziali. I fenomeni che causano gli scatti intempestivi non sono conosciuti così in dettaglio, nel senso che la loro forma d'onda non è così ben definita. I vari modelli di interruttore non si comportano sempre allo stesso modo (non sono forme d'onda con i quali vengono testati in laboratorio!). Anche le piccole differenze sull'impianto (es. la sua estensione e le diverse impedenze verso a terra a valle dell'interruttore), contribuiscono a fare la differenza di comportamento.

- l'Enel si tira fuori perchè risponde fino al contatore: ma chi se non l'Enel mette in comunicazioni abitazioni ed impianti differenti?

Temo che questo argomento sia "terra di nessuno". L'Enel, se non è provato diversamente, rispetta la legge, quindi....

- tra un salvavita protetto dai disturbi ed un interruttore auto riarmante, a me sembrava più "interessante" il secondo, perchè copriva una casistica più ampia. Sbaglio?

Sicuramente! ma è anche una soluzione più ingombrante, più costosa, più soggetta ad eventuali guasti... Chiaramente un apparecchio tradizionale (non autorichiudente) che limita a priori la possibilità di scatto intempestivo, è una soluzione più pulita. Meglio evitare la mancanza di energia, piuttosto che stare per un po' di secondi senza. Inoltre, in attesa di una norma chiara su questo tipo di apparecchio, non mancano dubbi sulla sicurezza di questa soluzione, soprattutto in ambito domestico. In ogni caso, le due soluzioni, non si escludono a vicenda.

Io personalmente consiglio il differenziale altamente resistente ai disturbi in tutti i casi standard. solo nei casi più ostici (es zono molto soggette a forti temporali), l'autorichiudente.

Modificato: da Gabriele Corrieri
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Insinsi un pò con l'enel se in dieci gli chiedete spiegazioni, uno non fa niente dieci magari si.

Comunque se riuscite fate verificare la messa aterra della cabina Enel, ho avuto problemi simili per un dado ossidato, un al'tro utente creava "correnti di guasto" ma essendoci il dado ossidato andava a finire sull'impianto del vicino e scattavano i differenziali.

Pazienza, Tanta Pazienza, quella volta ho chiamato l'Enel tante volte anche con in mano i dati rilevati con vari strumenti dopo qualche mese sono arrivati hanno cambiato il bullone e magicamente tutto è tornato alla normalità

Ciao e buona fortuna.

Per curiosità che marca sono i diff???

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Per curiosità che marca sono i diff???

Ehm, sempre per curiosità.

La marca non basta: mi piacerebbe sapere anche il modello..... e possibilmente l'anno di produzione.

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Emilio Bordono
Meglio evitare la mancanza di energia, piuttosto che stare per un po' di secondi senza. Inoltre, in attesa di una norma chiara su questo tipo di apparecchio, non mancano dubbi sulla sicurezza di questa soluzione, soprattutto in ambito domestico. In ogni caso, le due soluzioni, non si escludono a vicenda.

Insinsi un pò con l'enel se in dieci gli chiedete spiegazioni, uno non fa niente dieci magari si.

Mi sembrano buoni suggerimenti... :adesso chiederò al costruttore la sostituzione del differenziale ed all'Enel la verifica della terra.

Per poter avere il meglio dei due sistemi (immunità ai disturbi - riarmo automatico) mi chiedevo: ma non c'è qualcosa che filtri questi disturbi senza essere un differenziale? Questo consentirebbe di montare un auto riarmante che sarebbe però protetto da un "lavoro eccessivo". Forse chiedo troppo

Ehm, sempre per curiosità. La marca non basta: mi piacerebbe sapere anche il modello..... e possibilmente l'anno di produzione.

Sono andato giù a vedere proprio adesso, si tratta di un ABB F362. L'anno di produzione non mi sembra visibile dall'esterno. Comunque, come ulteriore dettaglio, posso aggiungere che si tratta di due lotti di villette a schiera, costruite 12 prima e 8 poi, più un condominio di 40 appartamenti. Il condominio ha risentito per primo del problema. Per le villette non sembra esserci una distinzione tra primo e secondo lotto, ma succede in entrambi i lotti e generalmente negli stessi posti. Probabilmente, si tratta effettivamente di tolleranza.

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Prova a sostituirlo con un magnetotermico+differenziale, magri da meno problemi!!

Da che punto di vista? degli scatti intempestivi? no, proprio no.

Anzi, semmai potrebbe essere il contrario nel caso dei magnetotermici-differenziali più piccoli perché per esigenze di spazio bisogna scendere a compromessi nella parte differenziale.

Ovviamente, poi ogni interruttore e ogni disturbo fa storia a sè e non si sa mai. Ma, come è già stato detto varie volte, nel caso degli scatti intempestivi conviene utilizzare gli interruttori altamente resistenti ai disturbi (nel caso degli ABB si chiamano AP-R, per gli altri esistono denominazioni commerciali diverse)

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ma non c'è qualcosa che filtri questi disturbi senza essere un differenziale?

Per la verità mi riferivo a differenziali altamente resistenti ai disturbi con dispositivo di autorichiusura, non a filtri esterni.

Questi "filtri" esterni potrebbero essere gli SPD montati a monte del differenziale. In teoria potrebbero scaricare a terra il disturbo (di tipo impulsivo) evitando lo scatto del differenziale stesso. In realtà ho molti dubbi che ciò possa funzionare /(anche se lo dicono alcuni cataloghi): lo scopo vero degli SPD è un'altro, proteggere da rotture l'impianto in caso di sovratensioni molto forti.

Questo consentirebbe di montare un auto riarmante che sarebbe però protetto da un "lavoro eccessivo".

Il problema di questi dispositivi non solo lavorare troppo, ma anche lavorare troppo poco e restare addormentato quando dovrebbe lavorare (esperienza personale....).

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Probabilmente, si tratta effettivamente di tolleranza.

Ma non devi vedere la "tolleranza" degli interruttori nel senso di regolazione della soglia di intervento (es 25 mA o 22 mA).

Questi misteriosi disturbi che causano gli scatti intemepestivi, sono correnti differenziali verso terra che raggiungono i kiloampere di intensità (per la durata di poche decine di microsecondi).

In linea di massima, più è tarato alto l'interruttore e meno scatta. Ma non sono pochi milliampere di differenza che giustificano un comportamento sostanzialmente diverso con queste correnti. Dipende da tanti altri fattori: ritardo all'attivazione, filtraggio sulle frequeze, tosatura del segnale, etc. Quindi può benissimo capitare che un differenziale tarato a 25 mA si comporti peggio di uno da 20...

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