Vai al contenuto
PLC Forum


Impianto Nuovo - applicazione legge 46/90


ClA

Messaggi consigliati

Ad un mio amico hanno consegnato l'appartamento nuovo di zecca.

L'impianto elettrico, ovviamente, è stato realizzato da una impresa abilitata che ha rilasciato la famosa dichiarazione di conformità (pardon, certificazione di conformità, come la chiamano gli elettricisti).

Ebbene, per prima cosa l'installatore non ha rispettato i requisiti (in termini di suddivisione dell'impianto) che erano stati specificati dal proprietario, ha fatto di testa sua.

Poi: un po' di prese non funzionano. Significa, quanto meno, che l'elettricista non ha controllato il suo lavoro dopo averlo terminato. :angry:

Infine, la famosa dichiarazione è piuttosto vaga e generica. Non c'è lo schema elettrico dell'impianto, non c'è l'elenco dei materiali utlizzati (è solo specificato che si è usata la serie Living, con tanto di fotocopia del catalogo allegata), non c'è nulla sul centralino e sulle protezioni. :huh:

C'è solo lo schema elettrico dell'"avanquadro" (il centralino posto vicino al contatore), ma è sbagliato, perché non corrisponde a come è stato realizzato effetivamente. :blink:

Questo è ciò che è saltato fuori da un esame molto veloce....

Chiaramente il mio amico, di fronte a tanta superficialità ed imprecisione, controllerà scatola per scatola l'impianto, e se lo modificherà a suo piacimento.... :rolleyes:

E un esempio sul quale riflettere. :ph34r:

Link al commento
Condividi su altri siti


Nella sfortuna di aver trovato un elettricista un pò improvvisato ... il tuo amico ha la fortuna di avere tra le mani un documento col quale può far valere i suoi diritti .

Nelle mani di un buon avvocato potrebbe chiedere i danni e mettersi al riparo da eventuali guai in caso dei ( futuristici ) controlli !

Purtroppo queste cose succedono anche perchè i requisiti sono dati senza un effettivo controllo sulle capacità del richiedente e perchè i controlli ad oggi .... non esistono !

Non vorrei essere cattivo ma credo che il 50% delle dichiarazioni di conformità sia simile a quella del tuo amico .

Link al commento
Condividi su altri siti

Microchip1967

Se vuoi un consiglio:

1) evita ASSOLUTAMENTE di toccare l'impianto elettrico esistente

2) chiama un Perito e fai fare una perizia sullo stato dell'impianto

3) con questa perizia, fai una Raccomandata RR con cui contesti l'esecuzione del lavoro in base alla perizia e richiedi la sistemazione entro 15gg delle anomalie rilevate, richiedendo inoltre il risarcimento delle spese.

Nel caso di non adempimento, ti riservi di agire per vie legali e con relativo inoltre della pratica alla camera di commercio.

La raccomandata ri serve inoltre per interrompere il periodo di prescrizione per la contestazione di vizi sull'impianto (2 anni e 2 mesi per impianti ad uso privato, 1 anno per uso professionale)

L'importante e' non modificare lo stato dell'impianto.

Saranno cavoli dell'installatore dimostrare come ha fatto l'impianto (se non ha allegato disegni, calcolo 23-51 del quadro, verifiche finali)

Per quanto riguarda le richieste del proprietario, o lo stesso ha un documento firmato dall'elettricista o avra' problemi a contestare questo punto.

Quello su cui invece potra' puntare e' il rispetto delle normative CEI

Purtroppo il problema e' che sono pochi gli installatori che lavorano seriamente.

Attualmente la percentuale delle DDC "fasulle" sfiora il 70%, soprattutto se ci sono di mezzo imprese costruttrici poco serie.

Saluti

Bruno

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per le risposte.

Lo stato dell'impianto non è drammatico, sono solo alcune prese che non vanno e che sicuramente verranno risistemate dall'installatore che è già stato avvisato.

Il danno, quindi, è irrisorio.

E' la lacunosità della dichiarazione, e il non avere rispettato le richieste del cliente, che lasciono perplessi.

Non so se le richieste fossero state messe per iscritto (penso di sì), in ogni caso dovrebbero valere anche quelle a voce (quando chiamate l'imbianchino, se volete la tinteggiatura giallina, lo mettee sempre per iscritto?).

Il fatto è che l'installatore, probabilmente, non è capace di fare alcuna variante rispetto a come ha imparato a fare a memoria. Penso che sia inutile insistere....

Comunque, sistemate le cose che non vanno, rivedremo per bene tutto l'impianto, facendo tutte le modifiche che ci piacciono.

Accipicchia, siano due ingegneri laureati e abilitati, entrambi lavoriamo da anni nel mondo della sicurezza e degli impianti elettrici.

E, viste le premesse, ci fidiamo solo del lavoro fatto con le nostre manine.

Il mio amico la famosa dichiarazione ce l'ha, questo è ciò che gli importa.

Interessante la vostra affermazione 50-70% di dichiarazioni fasulle.

Viva il fai da te, allora!

Link al commento
Condividi su altri siti

Accipicchia, siano due ingegneri laureati e abilitati, entrambi lavoriamo da anni nel mondo della sicurezza e degli impianti elettrici.
Quel povero installatore è capitato proprio male ... :P:P:P

Scherzi a parte, la conclusione tratta da ClA è triste ma, purtroppo, è reale.

Non dico che le Dichiarazioni di Conformità siano al 50-70% fasulle, ma sicuramente imprecise e superficiali.

E l' "utente medio" non ha mezzi per tutelarsi ... :angry: (l' installatore deve sperare di non incappare in un esperto).

Leggendo su questo forum ci si rende conto tuttavia che esistono anche installatori seri e competenti, ma dall' esperienza di tutti i giorni pare che questi siano la minoranza.

La legge 46/90, di cui si è molto discusso anche in questo forum, putroppo presenta diverse carenze e contraddizioni ... attendiamo l' entrata in vigore del DPR 380/2001 e speriamo che le cose migliorino ...

Link al commento
Condividi su altri siti

Luca Bettinelli

Purtoppo all'entrata in vigore della 46/90 chiunqe era in grado di dimostrare di avere acquistato del materiale elettrico è diventato automaticamente installatore abilitato.

Conosco tanti artigiani che non hanno mai fatto uno straccio di impianto elettrico, non sarebbero stati nemmeno in grado, che fattura alla mano hanno dimostrato di evere acquistato del materiale elettrico, ed hanno avuto l'abilitazione per realizzare impianti elettrici civili dalla sera alla mattina.

Per fortuna molti non hanno mai preteso di diventare impiantisti, ma altri si sono buttati a fare impianti elettrici senza neppure sapere cosa è la portata di un cavo o cosa sia un interruttore differenziale.

Link al commento
Condividi su altri siti

Secondo il mio pensiero sarebbe meglio querelare subito l'installatore... chissà magari visto le sue prodezze ha già qualche procedimento pendente, ad un certo punto la quantità farà (si spera) scaturire una sospensione dall'albo delle imprese.

Il fatto che abbia riparato i problemi non vuol dire che tutto è fatto a regola d'arte per esperienza se già alla partenza delle cose non vanno probabilmente ci sono delle altre "cagate" latenti.

Anche se si tratta di un mio collega diretto... personalmente non avrei nessuna clemenza, le norme CEI ci sono e vanno rispettate, trà le quali la CEI 0-3 la quale è una guida alla compilazione della dichiara 46/90

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche se si tratta di un mio collega diretto... personalmente non avrei nessuna clemenza, le norme CEI ci sono e vanno rispettate, trà le quali la CEI 0-3 la quale è una guida alla compilazione della dichiara 46/90

Ma non dovrebbe essere la camera di commercio a controllare come sono redatte?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma non dovrebbe essere la camera di commercio a controllare come sono redatte?
La Camera di Commercio potrà al massimo effettuare un controllo sugli aspetti formali e burocratici (compilazione di tutti i campi, presenza degli allegati, ecc.), non ha certo le competenze per giudicare uno schema elettrico, e tantomeno le capacità di controllare se quello che è dichiarato coincide veramente con quanto realizzato.

Se è per questo la Dichiarazione di Conformità dovrebbe essere firmata anche dal committente, ma neanche lui tipicamente ha le competenze per giudicare il certificato da un punto di vista tecnico!

Il "cittadino medio", dopo essersi fatto realizzare un impianto ed aver ottenuto la Dichiarazione di Conformità dovrebbe interpellare un professionista per controllare la corrispondenza di quanto dichiarato con ciò che è stato realizzato :blink: !

Sarebbe invece più logica (ed utile) l' istituzione di organismi abilitati ad effettuare le verifiche sugli impianti di cui vengono rilasciate le Dichiarazioni di Conformità. Ma queste verifiche ... chi le paga :ph34r: ?

Modificato: da mircoelektra
Link al commento
Condividi su altri siti

Concordo con il parere di mircoelektra, sarebbe utile un organismo di controllo che a sorpresa vada a controllare cosa c'è scritto sulle dichiarazioni e cosa c'è veramente attaccato ai muri del cliente, sicuramente cadrebbero molte teste tra le file degli installatori, nella fattispecie detti anche "cantinari".

Chi le paga? risposta difficile... personalmente se vi fosse un organismo di controllo efficente ed in grado di comminare sanzioni, sarei quasi... contento di finanziarlo con un % estratto direttamente dalle mie tasche... ma quanti lo farebbero? credo che il costo verrebbe ripagato comunque dal beneficio di non avere più dei concorrenti sleali...

La domanda sei disposto a finanziare un organismo di controllo per la 46/90 con i soldi di tasca tua potrebbe essere materia per fare un sondaggio sul forum... forse ne vediamo delle belle...

Link al commento
Condividi su altri siti

in teoria il controllo dovrebbe essere fatto attualmente da uffici competenti delle ASL, i quali dovrebbero controllare almeno la parte generale dell'impianto (presenza differenziale, funzionalità dello stesso, presenza impianto di terra, presenza della messa a terra di tutte le prese, altezza delle scatole ecc).

il problema é che questi uffici (che organizzativamente esistono nelle ASL ma che attualmente non sono operativi) per operare dovrebbero essere finanziati dalle eventuali multe date ai proprietari o agli installatori (a secondi di chi sia la colpa delle mancanze), ma finché non iniziano a fare i controlli non potranno mai dare multe, e finché non avranno gli introiti delle multe non inizieranno i controlli!!!! :D

E' il classico indovinello un po' rivisto: :nascerà prima l'uovo o la gallina?"

Link al commento
Condividi su altri siti

Premesso che l'installatore dovrebbe essere il primo controllore del suo lavoro, mi sembra a dir poco esagerato un controllo sul controllo, con l'inevitabile conseguenza di far salire i costi.

Anche se non piacerà a molti installatori, io ho un'idea completamente diversa.

Innazitutto liberalizzare questa attività.

Ognuno sia libero di fare o far farsi l'impianto come meglio crede, assumendosene tutte le responsabilità.

Visto che gli impianti realizzati dagli installatori abilitati, nella media, non mi sembrano il massimo della qualità.

Ancora, non capisco come mai il sottoscritto, che spesso è chiamato ad insegnare ad elettricisti, non sia abilitato a afrsi in casa propria l'impianto, e debba farselo fare a pagamento da qualcun altro, che lo farà nella migliore delle ipotesi di testa sua. Nella peggiore con errori grossolani.

Ovviamente non sono l'unica persona in queste condizione: ne concosco innumerevoli.

Per chi lo desidera, realizzare un albo di installatori qualificati dotati di "patentino", in grado di rilasciare un "certificato" facoltativo. Tuttavia, l'ammissione a questo albo deve essere giustamente selettiva, con esami seri e la possibilità concreta di revoca del "patentino" in caso di errore.

Link al commento
Condividi su altri siti

Premesso che l'installatore dovrebbe essere il primo controllore del suo lavoro, mi sembra a dir poco esagerato un controllo sul controllo
E' vero che l' installatore deve controllare il suo lavoro (sulla Dichiarazione di Conformità dichiara, tra l' altro, di aver eseguito i controlli necessari); in linea di principio direi che sempre, in qualunque campo, una persona deve controllare quello che fa! E nessuno farà un lavoro per un cliente per poi dire "ho fatto un pessimo lavoro".

Quando un installatore emette la Dichiarazione di Conformità significa che ha eseguito e controllato l' impianto. Se poi la dichiarazione di conformità è "fasulla" (nel senso che non è corrispondente a quanto realizzato) o l' impianto non è conforme alle normative, questo può essere dovuto sostanzialmente a due motivi:

1) L' installatore è incompetente (ovvero crede di fare bene ma non conosce la normativa, quindi sbaglia in buona fede).

2) L' installatore agisce in malafede (ovvero sbaglia sapendo di aver sbagliato e sapendo che il cliente non ne capisce niente e così facendo magari perde meno tempo e guadagna di più).

Non so quale dei due casi sia il peggiore :ph34r: .

Il controllo di cui parlavo, quindi, non lo vedrei come un "controllo sul controllo", ma un controllo eseguito da una seconda persona su quello che fa una prima persona.

Concordo invece PIENAMENTE con ClA sull' idea di liberalizzare l' esecuzione dell' impianto elettrico in casa propria (ovviamente previa assunzione di tutte le responsabilità del caso), o di realizzare un albo di persone (con le dovute competenze) abilitati a realizzare impianti e rilasciare certificati.

Da sempre sostengo queste idee!

Magari su questo non saranno d' accordo gli installatori, che vedrebbero aumentare i concorrenti :D .

D' altro canto penso che la Legge 46/90 sia nata più che per motivazioni tecniche per motivazioni "fiscali", per evitare l' esecuzione di lavori "in nero".

Una volta (parlo della realtà di paese, da cui provengo) un personaggio qualunque con qualche conoscenza di elettrotecnica veniva ingaggiato per realizzare l' impianto elettrico nell' abitazione nuova, e questo non emetteva di certo fattura al cliente!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ancora, non capisco come mai il sottoscritto, che spesso è chiamato ad insegnare ad elettricisti, non sia abilitato a afrsi in casa propria l'impianto, e debba farselo fare a pagamento da qualcun altro, che lo farà nella migliore delle ipotesi di testa sua. Nella peggiore con errori grossolani.

Ovviamente non sono l'unica persona in queste condizione: ne concosco innumerevoli.

Il ragionamento non fà una grinza .... ma tu sei un "addetto ai lavori " , la stragrande maggioranza dei committenti però non ha le capacità di farsi l' impianto . Se venisse abolita la dichiarazione di conformità si tornerebbe al punto di partenza e queste persone non avrebbero nessuna tutela !

Ad oggi , grazie alla 46-90 la situazione impiantistica Italiana è migliorata , sicuramente si potevà fare di più ma non scordiamoci che siamo pur sempre in Italia ! :angry:

Secondo me una soluzione potrebbe essere quella di pretendere un collaudo dell' impianto a fine lavori , in questo modo la verifica sarebbe svolta da professionisti con almeno 10 anni di attività ( si spera quindi si tratti di persone capaci ) , e si potrebbe eliminare la dichiarazione di conformità e tutti gli oneri che sicuramente sono poco simpatici agli installatori .

Tornare alla giungla pre-90 sarebbe un errore gravissimo !

La verifica di un impianto da parte di chi l' ha fatto ... è la cosa più inutile che si potesse inventare , e come se ogniuno di noi si correggesse da solo il compito di matematica o peggio ancora il tema di italiano !

Link al commento
Condividi su altri siti

ma tu sei un "addetto ai lavori "

Sicuramente, ma nemmeno penso di essere una mosca bianca.

Per realizzare - o riparare - un impianto elettrico domestico non servono molte nozioni, nè particolari attrezzature.

Bisogna sapere poche cose, ma quelle poche saperle bene ed applicarle correttamente.

Forse prima degli anni '90 c'era la jungla.

Ma oggi c'è... la beffa.

Di chi rivolge al signor installatore abilitato, con tanto di timbri e dichiarazioni, senza avere alcuna certezza di un lavoro ben fatto.

Comunque a me sta benissimo la possibilità di una "certificazione" dell'impianto da parte di un professionista veramente "qualificato", per chi ha particolare esigenze di tutela (anche obbligatorio in situazioni particolari: scuole, cinema, etc). Ma trovo ingiustificato che ciò sia obbligatorio in ogni abitazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque a me sta benissimo la possibilità di una "certificazione" dell'impianto da parte di un professionista veramente "qualificato", per chi ha particolare esigenze di tutela (anche obbligatorio in situazioni particolari: scuole, cinema, etc). Ma trovo ingiustificato che ciò sia obbligatorio in ogni abitazione.
Mi associo.

E' assurdo che uno non possa realizzare un impianto in casa propria, se è capace di farlo.

Se poi sbaglia e gli va a fuoco la casa ... sono cavoli suoi: se ne assumerà tutte le responsabilità!

Link al commento
Condividi su altri siti

E' assurdo che uno non possa realizzare un impianto in casa propria, se è capace di farlo.

Se poi sbaglia e gli va a fuoco la casa ... sono cavoli suoi: se ne assumerà tutte le responsabilità!

Su questo non sono tanto d' accordo , se prende fuoco il mio appartamento e tu stai sopra di me ......... credo che cambieresti idea ....o sbaglio ?

Se costruisci casa ... oltre a tutte le tasse che devi pagare ... devi prima fare il progetto edile perchè sei obbligato , come mai nessuno si lamenta ? neanche i muratori che poi si costruiscono la propria casa ! Perchè noi installatori o esperti del settore invece pretendiamo di non avere regole ?

E poi sappiamo benissimo che la maggior parte di incidenti in campo elettrico avviene nelle abitazioni ... ci sarà pure un motivo !

Ma oggi c'è... la beffa.

Di chi rivolge al signor installatore abilitato, con tanto di timbri e dichiarazioni, senza avere alcuna certezza di un lavoro ben fatto.

Caro CIA ogni tanto esageri ... sappiamo tutti che esistono questi casi ... ma credo che la maggioranza delle persone riesca a farsi fare l' impianto a regola d' arte ... queste persone silenziose chiaramente non si lamentano e quindi noi non viviamo la realtà per intero .

Proviamo a contare quanti casi di installatori come quello in cui è incappato il tuo amico esistono intorno a noi .... io conosco almeno una 20ina di colleghi e ti assicuro che pesterei le dita solo a uno max 2 persone.

Proprio due giorni fà ho partecipato ad un convegno dove hanno esposto i dati relativi al miglioramento degli impianti in italia da quando è entrata in vigore la 46-90 , è risultato che per esempio l' impianto di terra ora esiste nell' 80% delle abitazioni. A me sembra un buon risultato !

Senza contare che anche sul forum parecchia gente chiede consigli .... e questo è sinonimo di " voglia di sicurezza " .

Sono comunque dell' idea che se la 46-90 fosse stata fatta chiedendo i pareri degli adetti ai lavori ....... oggi avremmo avuto una situazione migliore !

Pace a tutti gli installatori di buona volontà ! :D

Link al commento
Condividi su altri siti

Su questo non sono tanto d' accordo , se prende fuoco il mio appartamento e tu stai sopra di me ......... credo che cambieresti idea ....o sbaglio ?
Anche questa è un' osservazione (forse un po' estrema :P ...) ma giusta.

D' altro canto un' incosciente potrebbe provocare un incendio in casa propria anche senza tirare in ballo l' impianto elettrico ... la responsabilità sarebbe solo sua, e il condomine che abita sopra di lui non sarebbe ugualmente contento!

Perchè noi installatori o esperti del settore invece pretendiamo di non avere regole ?
Il progetto è richiesto anche per l' impianto elettrico oltre certi limiti; al di sotto di tali limiti non è ritenuto necessario.

E' sbagliato non avere regole, ma le regole dovrebbero servire per aumentare effettivamente la sicurezza, e si dovrebbe farle rispettare.

Da questo punto di vista dato che la Dichiarazione di Conformità è una "autocertificazione", tutto viene lasciato alla coscienza dell' installatore.

Sarebbe forse più corretto istituire un organismo per la verifica degli impianti realizzati (di tutti, non a campione), indipendentemente dal fatto che questi siano stati realizzati da un "installatore professionista" o da un privato. In tal modo il "certificato di collado" darebbe l' effettiva garanzia che l' impianto è realizzato correttamente.

La Legge 46/90 secondo me è nata più per motivazioni "fiscali" che di "sicurezza dell' impianto".

credo che la maggioranza delle persone riesca a farsi fare l' impianto a regola d' arte ...
Questo forse è vero, ma la situazione descritta da ClA non è poi molto rara. Senza contare un' altra pratica parecchio diffusa (almeno dalle mie parti), cioè quella di realizzarsi l' impianto elettrico e poi farsi firmare una Dichiarazione di Conformità da un installatore abilitato, sotto adeguato compenso :ph34r: .

Proprio due giorni fà ho partecipato ad un convegno dove hanno esposto i dati relativi al miglioramento degli impianti in italia da quando è entrata in vigore la 46-90
Questo è sicuramente vero, ma dagli anni 90 in poi sono cambiate parecchie cose: la Legge 46 ha sicuramente contribuito all' aumento delle sicurezza degli impianti ma non penso sia stato l' unico fattore.

Senza contare che anche sul forum parecchia gente chiede consigli .... e questo è sinonimo di " voglia di sicurezza " .
In molte discussioni a dire la verità mi sembra anche di vedere molta "voglia di fai da te" :D .

Comunque mi rendo conto che la situazione è complessa, trovare una soluzione GIUSTA sotto tutti i punti di vista è tutt' altro che semplice, i fattori da prendere in considerazione sono parecchi!

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 months later...
ma credo che la maggioranza delle persone riesca a farsi fare l' impianto a regola d' arte ... queste persone silenziose chiaramente non si lamentano e quindi noi non viviamo la realtà per intero .

Proviamo a contare quanti casi di installatori come quello in cui è incappato il tuo amico esistono intorno a noi .... io conosco almeno una 20ina di colleghi e ti assicuro che pesterei le dita solo a uno max 2 persone.

Accipicchia: non contesto i tuoi dati, quindi sarebbero ben il 10% gli installatori abilitati incapaci.

Mi sembra una percentuale altissima! e temo che siano ancora un po' di più.

Aggiungo, però, che l'installatore elettricista, non deve limitarsi a fare l'impianto a "regola d'arte" ma deve comunque (sempre nel rispetto della regola d'arte) soddisfare le richieste e le esigenze del committente, anche prospettando soluzioni alternative, illustrando i vantaggi e gli svantaggi delle varie possibilità.

Spesso, l'elettricista fa solo "come vuole lui" per ignoranza o per negligenza.

Tanto per fare un esempio banalissimo. Avevo suggerito ad una mia amica arredatrice di far mettere le Schuko per gli elettrodomestici della cucina. Ebbene sembra che l'elettricista le avesse risposto che non era a norma o non era possibile. Gli ho telefonato io e tutti i problemi sono spariti.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 weeks later...

però, giusto per smetterla un po con il tiro all'elettricista

un impianto a milano costa 35 euro a punto mediamente (a frutto intendo)

se metti prodotti di qualità , contatelo come volete ma ti costa almeno 10 euro a punto tra cavo , scatola supporti e frutti , costi indiretti come trasporto e tempo di acquisto , e non parliamo di capitolati da 200.000 euro con altre economie di scala

su un impianto da 40 punti dopo avere penato l'inferno a ricablare tutto aggiungendo una terra che non c'era , ho due persone che ci hanno messo tre giorni e non poltrendo, ci metto un muratore che richiude dove ho aperto devo passare tre ore tra dichiarazione, relazione tecnica e rapporto di verifica (ce le vogliamo mettere 600 euro di costo manodopera?)

io poi per vizio regalo sempre un rilevatore fughe di gas e una elettrovalvola a tutti i miei clienti , nella speranza che lassù qualcuno mi sconti le bestemmie che tiro

forse mi restano 400 euro prima delle tasse e di qualche accantonamento se non prendo multe e non ho imprevisti , e non sempre li prendo

in più ho la responsabilità penale di quello che ho scritto , quindi non scrivo stupidaggini, dimenticavo ho il costo degli aggiornamenti tecnici , delle norme che compro e leggo, degli strumenti che compro e uso

sono così disdicevole ?

poi non credo che un impianto elettrico fatto da un bue sia meno pericoloso di un impianto gas, basta che prenda fuoco un appartamento in una vecchia casa .....

lo stato mi obbliga a mettermi il casco in moto per ridurre il mio costo di infortunato in moto, perchè non dovrebbe imporre al privato di affidarsi a un capace artigiano per evitargli un infortunio??

Link al commento
Condividi su altri siti

perchè non dovrebbe imporre al privato di affidarsi a un capace artigiano per evitargli un infortunio??

Per due motivi.

Primo perché quello che viene considerato "capace artigiano" - di fatto - tanto capace non lo è sempre (rileggiti tanti casi, qui è in altre discussioni....). Del resto, non mi risulta che esistano esami severi per diventare elettricisti abilitati, nemmeno che qualcuno sia stato privato della qualifica per gli errori commessi (i medici ogni tanto sì, vengono radiati o sospesi dall'ordine nei casi più gravi!).

Se la Legge mi dice che solo chi "è abilitato" può fare una certa cosa, e a tutti gli altri è proibito, allora io mi aspetto una abilitazione giustamente severa e selettiva. Se no non vale!

Secondo perché esistono innumerevoli figure professionali (professionisti, elettricisti aziendali, elettricisti in pensione, tecnici in genere) che - di fatto - sono altrettanto preparati se non di più.

Si dice, allora, che così si incentiverebbe il lavoro nero. Certo: è proprio qui la questione, lo scopo della 46/90 non è più (solo) la sicurezza, ma qualcosa d'altro.

Ma la discussione nasceva a riguardo di colui che si fa l'impianto per sè, o per amici, senza scopo di lucro.

Circa le altre cose che scrivi, in particolare le tariffe, non ho nulla da dirti. Lodevole poi l'iniziativa di regalare il rilevatore di gas!

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite ANTONIOMANCA
i medici ogni tanto sì, vengono radiati o sospesi dall'ordine nei casi più gravi!

ma cosa dici; neanche i medici Spallone sono stati radiati, dopo essere stati beccati a praticare aborti clandestini nella loro clinica privata!!!! Negli ospedali c'è tanta di quella incompetenza che Dio ce ne scampi!! altro che elettricisti.

L'unico radiato da un ordine professionale che conosco è ....... Paolo Brosio, radiato dall'ordine dei giornalisti!!!!

Invece di radiare gente per incompetenza, smantelliamo gli Ordini Professionali, compreso quello degli ingegneri! magari quelli che hanno permesso di costruire un piano di una scuola crollata per un terremotino che ha ammazzato 35 bambini! altro che elettricisti. ovviamente smantelliamo anche le abilitazioni professionali e che tutti possano fare tutto: al controllore le verifiche e la mano pesante.

Link al commento
Condividi su altri siti

Benissimo. Però allora che ne facciamo del "controllore" ? non solo dovrebbe essere una persona veramente preparata ed equilibrata, ma soprattutto dovremmo sicneraci che non ha alcun collegamento con gli elettricisti....

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao

Io sono del parere che non bisognerebbe istigare al fai-da te.

Il bagaglio culturale che un elettricista si porta dietro non è indifferente.

E' vero...molte cose vengono fatte male da chi si ritiene professionista, ma molte cose sono fatte bene, e il cliente accontentato non dice nulla e vive sereno con il suo impianto.

Il cliente insoddisfatto riempie questo forum.

Non facciamo i pessimisti. La dich. di conformità è un utile strumento per spingerti a documentarti e fare le cose in regola, poi entra in gioco la buona creanza.

Negli impianti fai da te si vedono quadri elettrici pieni di MT differenziali e quanto altro.

Le linee derivate sono da 4mm e le linee montati da 2,5mm...le terre che si interrompono, nodi eqiupotenziali murati, seconde accensioni del lampadario del salone ricavate con il cavo di terra ecc. ecc. ecc.

Meditiamo.

Saluti

Link al commento
Condividi su altri siti

Il bagaglio culturale che un elettricista si porta dietro non è indifferente.

Casomai parliamo di consocenze tecniche, la cultura è un'altra cosa.

Molti sicuramente le hanno a sufficienza per fare l'elettricista. Ma tanti altri... beh, lasciamo perdere,basta sentire le domande che ogni tanto mi fanno. Basta vedere i lavori che ho visto...

Modificato: da ClA
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...