mario 87 Inserito: 19 luglio 2005 Segnala Inserito: 19 luglio 2005 ciao a tutti ho appenamodificato l'impianto e l'eletticista mi ha inserito un magnetotermico pel la linea forza (prese cucina e bagno) quando accendo condizionatore ferro e come di consueto è acceso anche il boiler che è in bagno mi salta tutto sia il differenzialemagnetotermico che il magnetotermico da 10A e l'altro magnetotermico da 15A un po di tempo fa ho creato un cortocircuito per testare l'impianto sia magnetotermico differenziale che magnetotermico mi saltano,ho riattivato il differnziale magnetotermico e il magnetotremico da10A ed è saltato lo riattivato e ora funziona puo essere che appaena ho alzato ha sentito il sovraccarico?secondo me l'elettricista ha sbagliato a mettermi un magnetotermico da 10Aper il bagno e la cucina per me servirebbe quello da 15A voi cosa ne pensate
ClA Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 I magnetotermici non si provano con il corto circuito.E' un po' come provare i fiammiferi, se si accendono.....
Cipone Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 un po di tempo fa ho creato un cortocircuito per testare l'impianto sia magnetotermico differenziale che magnetotermico mi saltano, :ph34r: :ph34r: :ph34r: Il magnetotermico si danneggia se viene fatto intervenire per cortocircuito franco soprattutto quando la corrente di cortocircuito è vicino al potere di interruzione dell' interruttore.Mi è capitato di vedere e smontare molti interruttori con i contatti colati anche solo dopo un cto di forte intensità
ClA Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 (modificato) Mi è capitato di vedere e smontare molti interruttori con i contatti colati anche solo dopo un cto di forte intensitàVedessi come escono (se escono) dalle prove di cto cto in laboratorio.... :ph34r: Modificato: 19 luglio 2005 da ClA
ivano65 Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 (modificato) come hanno gia' detto gli altri fare un corto vuol dire accorciare talvolta di molto la vita del magnetotermico.che senso ha poi la prova non si capisce.semmai si provano tutti i principali carichi e si vede se l'interruttore tiene.una domanda a CIA : da che fonte vengono alimentati durante le prove in laboratorio?tener presente che le correnti di corto circuito in questi anni sono aumentate in seguito agli aumenti di potenza dei trasformatori delle cabine di distribuzione.quindi se una volta gli elettricisti usavano fare questa prova oggi la ritengo da evitare.DA NON CONFONDERE CON LA PROVA DI INTERVENTO DIFFERENZIALI, dove nell'impianto di tipo TT le correnti sono solitamente basse e non distruttive, anche facendo corto netto tra fase e terra.ivano65 Modificato: 19 luglio 2005 da ivano65
ivano65 Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 (modificato) fortunatu tu che sei riuscito ad ottenere una terra di simile valore.puoi dire come l'hai realizzata?non e' che abiti in un palazzo con cabina propria ?tieni presente che avresti un falso TT ( piuttosto un TN mascherato da TT.)ivano65 Modificato: 19 luglio 2005 da ivano65
ClA Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 da che fonte vengono alimentati durante le prove in laboratorio?Se vuoi sapere i dettagli tecnici mi cogli impreparato.Dipende comunque, dall'intensità del corto richiesta.Sono apparati molto particolari e intrasportabili, con trasformatore direttamente alimentato in media tensione.Alcuni sono dotati di volano, che costituisce un accumulatore di energia meccanica.
ClA Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 DA NON CONFONDERE CON LA PROVA DI INTERVENTO DIFFERENZIALI, dove nell'impianto di tipo TT le correnti sono solitamente basse e non distruttive, anche facendo corto netto tra fase e terraBe', nemmeno questo mi sembra molto salubre per il differenziale (dipende, ovviamente dalla corrente di corto effettiva).La prova di intervento del differenziale (quella classica a bordo dell'interruttore stesso), è effettuata fra fase e neutro, con una resistenza che limita la corrente a un valore non superiore a 2.5 volte la corrente differenziale nominale.
ivano65 Inserita: 19 luglio 2005 Segnala Inserita: 19 luglio 2005 la prova che ho descritto e' brutale e poco sensato , comunque per quanto alta la corrente non e' paragonabile a quella di corto tra fase e neutro.per provare il differenziale va' fatta circolare la corrente di intervento nominale, ma molti ritengono valida quella sopra descritta.ivano65
Cipone Inserita: 20 luglio 2005 Segnala Inserita: 20 luglio 2005 L'impianto di terra è stato rifatto di recente perchè quello di prima non "tirava" a sufficienza (60-70 ohm). Prima ogni scala aveva il proprio dispersore poi hanno utilizzato dei dispersori collegati ad anello con corde nude da 50mmq e hanno messo anche i collegamenti equipotenziali che prima non esistevano. Ora la messa a terra si che tira!!! Comunque anche a casa di un mio parente mancavano i collegamenti equipotenziali collegati a terra e aveva una resistenza piuttosto elevata. Appena li ho installati la rt è scesa a circa una decina di ohm. (sarà dovuto ai vecchi tubi tutti in rame)
ivano65 Inserita: 6 agosto 2005 Segnala Inserita: 6 agosto 2005 (modificato) probabilmente il contributo maggiore l'ha data la rete idrica comunale, che e' collegata ai tubi dell'acqua che tu hai collegato a terra con i collegamenti equipotenziali.secondo me' la cosa (intendo parlare della bassa resistenza offerta dalla rete idrica comunale) sta perdendo efficacia oltre che essere possibile fonte di pericolo.secondo voi se la tratta di tubo sotterraneo ancora in metallo occupa una sola via(il resto in pvc) ,e se qualche utente non ha il differenziale ma solo la messa a terra (o pseudotale) collegata all'impianto idrico , in caso di guasto cosa succede agli abitanti di detta via? forse sarebbe meglio che sui contatori idrici fossero inseriti giunti di plastica che isolino l'impianto utente dal resto( in modo relativo , in quanto l'acqua e' conduttrice)ivano65 Modificato: 6 agosto 2005 da ivano65
Cipone Inserita: 6 agosto 2005 Segnala Inserita: 6 agosto 2005 io preferirei avere il differenziale senza la messa a terra piuttosto che averla allacciata all'impianto idrico senza avere il differenziale... (con evidenti conseguenze in caso di dispersione per sé stessi e per i vicini)
ivano65 Inserita: 7 agosto 2005 Segnala Inserita: 7 agosto 2005 (modificato) IL VERO PROBLEMA E' QUESTO.noi ci curiamo che ci siano tutte le protezioni del caso, e francamente subire dei danni a causa d'altri darebbe molto fastidio, come saprai ci sono persone che se ne sbattono della ******** (l'azienda ha richiesto la rimozione di questo marchio su PLC Forum)pria ed altrui, tanto dicono non e' mai successo niente, peccato che quando accade sia troppo tardi, e anche perche' il colpevole sarebbe di difficile individuazione.forse sarebbe il caso che gli enti dell'acquedotto facessero una ricerca accurata di queste situazioni, cosa peraltro molto costosa, ma si risolverebbe il problema una volta per tutte, altrimenti mettano i giunti plastici come sul metano e vietino NEL MODO PIU' ASSOLUTO qualsiasi collegamento elettrico prima del giunto.dove abito io l'impianto idrico interno e' in materiale plastico e quindi il problema e' automaticamente risolto, ma dove gli impianti sono tutti in metallo il problema e' ben presente.ivano65 Modificato: 7 agosto 2005 da ivano65
ClA Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 io preferirei avere il differenziale senza la messa a terra piuttosto che averla allacciata all'impianto idrico senza avere il differenziale... (con evidenti conseguenze in caso di dispersione per sé stessi e per i vicini) Anche io scrissi tempo fa che, piuttosto che una messa a terra mediocre, è molto meglio non averla affatto ed utilizzare differenziali da 30mA o 10mA. Fui vivacemente smentito da chi non era d'accordo con questa affermazione....
ClA Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 forse sarebbe il caso che gli enti dell'acquedotto facessero una ricerca accurata di queste situazioni, cosa peraltro molto costosa, ma si risolverebbe il problema una volta per tutte, altrimenti mettano i giunti plastici come sul metano e vietino Come dicevi tu in precedenza, la soluzione sarebbe solo parziale. L'acqua non è un buon isolante. Inoltre non si potrebbe escludere che del materiale a contatto all'esterno con il giunto di plastica possa fungere da ponte conduttivo (terreno, cemento, acqua....). Il rischio che l'impianto idrico possa portare una tensione pericolosa dall'esterno dell'edificio resta comunque, per questo le norme prevedono il collegamento equipotenziale alla terra. Non pensare solo al caso dell'impianto idrico utilizzato come dispersore ma a tante altre possibili evenienze, rare ma non impossibili. Guasti a cavi elettrici interrati vicino all'acquedotto, fulminazioni che si scaricano nel terreno, etc
bred76 Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 Bè io più che preoccuparmi di tutte queste prove, valuterei il dimensionamento dell'impianto. Se l'elettricista ha messo un interurrore magnetotermico da 10A, le motivazioni possono essere due:1. Ha considerato che la corrente assorbita dai carichi a valle fosse inferiore ai 10A, e quindi ha ritenuto fosse sufficente 10A. In questo caso lo si può sostituire con uno di potenza superiore, assicurandosi che i fili conduttori possano sopportare tale corrente.2. é stato installato uno da 10A semplicemente perchè l'impianto è stato dimensionato per quella potenza, oppure è un impianto molto vecchio quindi con conduttori piccoli. In questo caso non si può sostituire, in quanto i fili conduttori non sopporterebbero il carico a cui verrebbero sottoposti. se è proprio necessario sostituire il magnetotermico, bisogna intervenire anche sul resto dell'impianto.
ivano65 Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 comunque sembra strano che un elettricista mette un 10amp per la cucina,ben sapendo che il forno(anche se non presente attualmente lo puo' essere in futuro) assorbe quasi 3000watt.quindi se lavorava a dovere doveva adottare tutte le misure (compreso il cambio prese e cavi) al fine di installare interruttori da 16 amper.ivano65
bred76 Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 ti do ragione, ma fidati che io ho conosciuto molti elettricisti un pò traghettini che pur sapendo di dover cambiare i fili non lo fanno, e per essere sicuri mettono un magnetico più basso!e intanto intascano i soldi..... poi se lo vuoi più grosso si fa un altro interventonon ci sarebbe niente da stupirsi.... purtroppo!!!! W l'italia
Jakala Inserita: 8 agosto 2005 Segnala Inserita: 8 agosto 2005 non e' che abiti in un palazzo con cabina propria ?tieni presente che avresti un falso TT ( piuttosto un TN mascherato da TT.)ivano65In questo caso che problemi ci sarebbero ad avere un TN mascherato??Credo che il problema più grave sia la possibilità di un guasto a terra della cabina del trasformatore?? o sto dicendo una sciocchezza?
ivano65 Inserita: 9 agosto 2005 Segnala Inserita: 9 agosto 2005 (modificato) visto che le cabine per essere messe in funzione devono aver collaudi ben specifici la cosa non rappresenta problematiche del genere.comunque un impianto del genere , specialmente nei grossi palazzi cittadiniaventi cabina propria rappresenta spesso la regola e se ben fatto alla fine e' piu' sicuro di un TT vero e proprio.il vero problema ormai e' rappresentato da cio' che ho detto a proposito dei tubi, dove controlli sicuri non possono essere fatti.ivano65 Modificato: 9 agosto 2005 da ivano65
sspedicato Inserita: 12 agosto 2005 Segnala Inserita: 12 agosto 2005 Salve a tutti.Io avrei da proporvi un quesito su cui non ho trovato ancora la giusta risoluzione...Nella mia abitazione ho il contatore elettronico messo all'ingresso sulla colonna del cancello.La casa si trova a 100 metri dopo aver percorso tutto il viale, dove ho installato il quadro generale con in ordine un differenziale (0,03 A) + una serie di magnetotermici, uno per ogni zona, da 10 e 16 A.Il problema è il seguente:quando il carico di potenza supera i 3 Kw (+ tolleranza Enel) scatta la protezione del contatore, come è giusto che sia.Il fastidio è andare fuori al cancello e ripristinare l'interruttore del contatore elettronico.Come posso evitare la passeggiata fuori per ridare tensione al mio impianto... chiaramente senza farmi aumentare la fornitura di energia dall enel ?Va bene mettere un magnetotermico generale da 16 A a monte di tutte le diverse zone ?Grazie per la collaborazione.
ivano65 Inserita: 12 agosto 2005 Segnala Inserita: 12 agosto 2005 una soluzione sono le apparecchiature che staccano i carichi automaticamente.guarda sul sito bticino.ivano65
Gabriele Corrieri Inserita: 12 agosto 2005 Segnala Inserita: 12 agosto 2005 Ciaoio propongo un bel magnetotermico 3~ da 17A, di quelli tipo salvamotore, con corrente di sgancio aggiustabile, ovviamente cablato con il "cavallotto" per usare tutti e 3 i termici interni, messo in casa, a quel punto se salta qualcosa ti salta in casa, lo regoli sperimentalmente poco prima dello sgancio enel, è una soluzione già provata da me su impianti di persone in situazioni simili.Ciao
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora