Bluivan Inserito: 25 luglio 2005 Segnala Inserito: 25 luglio 2005 Buongiorno a tutti.Avrei una domanda: Nei giorni scorsi ma hanno chiamato in un cantiere perche' dovevo mettere a terra la gru e il quadro elettrico generale di cantiere.L'ho fatto,adesso mi chiedono una dichiarazione di conformita', ma devo usare il classico modello di dichiarazione che si conpila alla fine dei lavori (ad es. per un appartamento)? Oppure basta fare 2 righe in cui si dice che la messa a terra è stata eseguita?
Dario Valeri Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 ciaoio usavo lo stesso modello .....ma quanto dura il cantiere?ci sono dei limiti di tempo che non ricordo.se il cantiere non dura molto mi smbra non serva inviare la dichiarazioneciaodario
robgvp Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 Devi fare il "classico " modello che si compila quando si realizza un impianto , allegandoci lo schema e tutto quanto è richiesto dalla 46-90 . Anche perchè l' impianto del cantiere è poi soggetto a verifica dell' ispels .
Blu Elettrico Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 Mi sbaglio o il cavo di terra deve essere antiabrasivo?Blu Elettrico
Alessandroni Matteo Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 Ma non si doveva compilare il mod. A e B dell' ISPSEL adesso ARPA? Non ci vuole un perito che faccia dei calcoli, specie per la gru, per il calcolo dei fulmini in base alla zona dov'e' il cantiere?
Dario Valeri Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 ciaodi che sesso sono gli angeli?dario
Blu Elettrico Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 che forse abbiamo esagerato? Mi sa che bluivan stanotte va a smontare tutto quello che aveva installato SalutiBlu Elettrico
enx3 Inserita: 25 luglio 2005 Segnala Inserita: 25 luglio 2005 I modelli A e B sono stati sostituiti.messa a terra e DPR 462: le nuove procedure per la verifica degli impianti di terra, protezione dai fulmini e impianti elettrici pericolosi PREMESSAIn data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R. 22 ottobre2001 n. 462, concernente il «Regolamento di semplificazione del procedimento per ladenuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, didispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi».Il Regolamento è entrato in vigore il 23 gennaio 2002 e si applica anche agli impianti giàdenunciati secondo le vecchie procedure. Con il nuovo regolamento si vogliono semplificarele procedure di denuncia e di verifica degli impianti, stabilite dal D.P.R. 27 aprile 1955, n.547, «Norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro», riguardanti gli impianti di terra, gliimpianti di protezione dai fulmini e gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione.LE NUOVE DISPOSIZIONISecondo la nuova procedura, l’omologazione dell’impianto di terra e di protezione dai fulminisi considera di fatto effettuata con la verifica dell’installatore che rilascia la dichiarazione diconformità.Vengono in tal modo abrogati i modelli A e B di denuncia degli impianti; al datore di lavororimane l’obbligo di mettere in esercizio gli impianti solo dopo aver fatto eseguire la verificadall’installatore che rilascia la dichiarazione di conformità.Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro ha l’obbligo diinviare la dichiarazione di conformità alla ASL (o ARPA) e all’ISPESL competente perterritorio. L’ISPESL, d’intesa con le singole regioni, in relazione al tipo di impianto, suadestinazione e rischio specifico, esercita attività di controllo e sorveglianza medianteverifiche a campione sulla conformità alla normativa vigente.Le verifiche periodiche sono a cura del datore di lavoro che le deve effettuare a intervallinon superiori a cinque anni. Rimangono biennali le verifiche degli impianti a maggior rischioelettrico, come i cantieri, i locali ad uso medico e gli ambienti a maggior rischio in caso diincendio.Per l’effettuazione delle verifiche periodiche il datore di lavoro si rivolge alla ASL (o ARPA) oad eventuali organismi individuati dal Ministero delle attività produttive.A differenza degli impianti di terra e protezione dai fulmini, dove la prima verifica vieneeffettuata a campione, per gli impianti elettrici installati nei luoghi con pericolo di esplosione,la prima verifica sulla conformità alla normativa vigente deve essere effettuata dalla ASL ( oARPA), su tutti gli impianti.Il datore di lavoro deve perciò inviare, entro trenta giorni dalla messa in eserciziodell’impianto, alla ASL (o ARPA) competente per territorio, la dichiarazione di conformitàdell’installatore, in sostituzione del modello C, che è stato anch’esso abrogato.Le verifiche periodiche, biennali, sono a cura del datore di lavoro, che si deve rivolgere,come per gli altri impianti, alle ASL (o ARPA) o a organismi individuati dal Ministero delleAttività produttive.Le disposizioni del nuovo regolamento Impianti di messa a terra e protezione dai fulminiOmologazione L’omologazione avviene con la verifica dell’installatore che rilascia la dichiarazione diconformità.Sono abrogati i modelli A e B di denuncia degli impianti.A chi va inviata la dichiarazioneEntro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il datore di lavoro invia ladichiarazione di conformità all’ISPESL ed alla ASL o all'ARPA territorialmentecompetenti, o allo Sportello unico per le attività produttive, dove attivo.Organi di verifica L'ISPESL effettua a campione la prima verifica sulla conformità alla normativavigente degli impianti .Per l'effettuazione della verifica, il datore di lavoro si rivolge all'ASL o all'ARPA oad eventuali organismi individuati dal Ministero delle Attività produttive.Periodicità Le verifiche sono a cura del datore di lavoro che le deve effettuare a intervalli nonsuperiori a cinque anni. Rimangono biennali le verifiche degli impianti a maggiorerischio elettrico, come i cantieri, i locali ad uso medico, e gli ambienti a maggiorerischio in caso di incendio. Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosioneOmologazione L’omologazione viene effettuata dall’ASL o dall’ARPA territorialmente competenti.È stato abrogato il modello C.A chi va inviata la dichiarazioneEntro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ISPESL ed alla ASL o all'ARPA territorialmente competenti, o allo Sportello unico per le attività produttive, dove attivo.Organi di verifica La prima verifica sulla conformità alla normativa vigente deve essere effettuata dalla ASL o ARPA su tutti gli impianti.Periodicità Le verifiche sono biennali e a cura del datore di lavoro. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 ottobre 2001, n. 462 (segue testo del decreto, che non incollo... se vi interessa, ditemelo...)
serafinof Inserita: 12 settembre 2005 Segnala Inserita: 12 settembre 2005 La dich. di conformità è su tutto l'impianto e non solo sulla messa a terra.Tuttavia gli impainti di terra sono soggetti al DM 462 se il cantiere in ogeetto ha durata superiorea ai 2 anni. Questo significa denincia dello stesso e verifica periodica (ogni due anni).
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