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PLC Forum


SALTA LA CORRENTE COLPA DEL SALVAVITA?


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 Ciao a tutti 

Mi capita almeno 2 volte a settimana che mi salta la corrente in appartamento, a volte è il salvavita che va giù e a volte l’interruttore automatico a valle del contatore.

Ho scollegato a uno a uno gli elettrodomestici per vedere se fossero quelli (frigo forno ecc) ma mi salta lo stesso, credo che sia colpa del salvavita che ha un bel po’ di anni sulle spalle, è un Bticino art.8125.

Voi che ne pensate?

Grazie per le risposte!

 

 

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se a volte salta quello al contatore allora non darei la colpa a lui..

 

potresti essere più preciso su cosa sarebbero questi automatici che saltano?

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Dumah Brazorf

Succede intorno alla stessa ora? Hai fotovoltaico? Condizionatore acceso?

Modificato: da Dumah Brazorf
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Evitiamo per favore il termine salvavita (che è un marchio registrato Bticino) e utilizziamo il più generico "differenziale". Molte persone si confondono pensando che i salvavita siano solo quelli su cui è scritto "salvavita" senza sapere che in realtà si tratta di interruttori differenziali e ve ne sono molti che sono tali anche se non hanno tale scritta.

Prima di tutto bisogna stabilire che tipo di interruttori sono quelli che scattano (differenziali o magneotermici) altrimenti siamo nel campo delle sette pertiche.

Quindi serve una descrizione dettagliata dei dispositivi, in particolare delle scritte stampigliate sugli stessi. L'ideale sarebbe una foto ma attualmente non si riesce a postare immagini.

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11 ore fa, reka ha scritto:

se a volte salta quello al contatore allora non darei la colpa a lui..

 

potresti essere più preciso su cosa sarebbero questi automatici che saltano?

Non daresti la colpa al salvavita? Perché?

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11 ore fa, Dumah Brazorf ha scritto:

Succede intorno alla stessa ora? Hai fotovoltaico? Condizionatore acceso?

No ora a caso, no fotovoltaico, no condizionatore 

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10 ore fa, GENODAVE ha scritto:

Non daresti la colpa al salvavita? Perché?

Perché in genere quello sotto il contatore è solo un magnetotermico, il quale scatta per ragioni diverse dal differenziale. Se invece fosse un magnetotermico differenziale sarebbe altro discorso. Ecco perché:

21 ore fa, hfdax ha scritto:

...serve una descrizione dettagliata dei dispositivi, in particolare delle scritte stampigliate sugli stessi.

Senza, è inutile star quì a fare ipotesi campate in aria.

Modificato: da hfdax
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Il 26/7/2021 alle 12:11 , reka ha scritto:

se a volte salta quello al contatore allora non darei la colpa a lui..

 

potresti essere più preciso su cosa sarebbero questi automatici che saltano?

Quello in casa è un bticino art. 8125 25A i=0.03 220V, quello a valle del contatore è un ABB  DS642 C20 230V i=0.03 purtroppo non riesco ancora a postare immagini. 

Modificato: da GENODAVE
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sono due differenziali con la stessa sensibilità quindi è normale che possa saltare uno o l'altro.. se è così il problema potrebbe essere proprio di un raggiunto limite di dispersioni e ogni tanto qualcosa fa l0effetto della classica goccia che fa traboccare il vaso.

 

io valuterei se cambiare entrambi mettendone una coppia coordinata ma col rischio che comunque quello in casa salti ancora... l'ideale, se davvero il problema è quello che ipotizzo io sarebbe anche quello quello di metterne due in casa 

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aggiungo a quanto e stato già detto e solo a scopo di precisazione:

Ci sono due possibilità:

1) vi è da qualche parte dell'impianto, probabilmente in qualche elettrodomesticco, un cedimento dell'isolamento (quindi un guasto) che causa una  dispersione verso terra che supera 30mA. Dunque uno dei due differenziali scatta. I "colpevoli" più probabili sono: forno elettrico, lavatrice e lavastoviglie. Basta staccare la spina di ogni elettrodomestico per identificare facilmente quello incriminato.

2) vi sono parecchi elettrodomestici moderni (caratterizzati dal fatto di avere una dispersione funzionale non indifferente). Tutte queste dispersioni si sommano fino a raggiungere e superare il valore di scatto del differenziale. In questo caso non si tratta di un guasto e l'unica soluzione è dividere l'impianto in 2 (o più) sezioni ciascuna protetta dal proprio differenziale.

Però il magnetotermico differenziale a monte (ABB) andrebbe sostituito con un semplice magnetotermico che - se la protezione differenziale è richiesta - andrebbe associato ad un blocco differenziale selettivo, perché in queste condizioni, con una dispersione superiore a 30mA l'attuale ABB comunque scatterebbe.

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Ciao ipotesi più probabile se scatta mattina o sera, sono disturbi sulla rete che si sommano alla dispersione naturale dell'impianto. Soluzione, mettere un  differenziale immunizzato  fatto apposta per questi problemi. 

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Il 28/7/2021 alle 21:44 , elettromega ha scritto:

Ciao ipotesi più probabile se scatta mattina o sera, sono disturbi sulla rete che si sommano alla dispersione naturale dell'impianto. Soluzione, mettere un  differenziale immunizzato  fatto apposta per questi problemi. 

Ciao, se fossero dispersioni ne!la rete non dovrebbero scattare anche agli altri condomini? 

Invece mi dicono di no....

Quali sarebbero questi differenziali immunizzati? 

Il 28/7/2021 alle 14:11 , hfdax ha scritto:

aggiungo a quanto e stato già detto e solo a scopo di precisazione:

Ci sono due possibilità:

1) vi è da qualche parte dell'impianto, probabilmente in qualche elettrodomesticco, un cedimento dell'isolamento (quindi un guasto) che causa una  dispersione verso terra che supera 30mA. Dunque uno dei due differenziali scatta. I "colpevoli" più probabili sono: forno elettrico, lavatrice e lavastoviglie. Basta staccare la spina di ogni elettrodomestico per identificare facilmente quello incriminato.

2) vi sono parecchi elettrodomestici moderni (caratterizzati dal fatto di avere una dispersione funzionale non indifferente). Tutte queste dispersioni si sommano fino a raggiungere e superare il valore di scatto del differenziale. In questo caso non si tratta di un guasto e l'unica soluzione è dividere l'impianto in 2 (o più) sezioni ciascuna protetta dal proprio differenziale.

Però il magnetotermico differenziale a monte (ABB) andrebbe sostituito con un semplice magnetotermico che - se la protezione differenziale è richiesta - andrebbe associato ad un blocco differenziale selettivo, perché in queste condizioni, con una dispersione superiore a 30mA l'attuale ABB comunque scatterebbe.

Ho provato a staccarlo uno a uno anche il frigo, ma niente.... 

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Ciao, tutti i produttori vendono specifici differenziali immuni a scatti dovuti  alla rete. Hanno al loro interno dei filtri che eliminano picchi veloci o alti che i normali differenziali interpretano male. La distribuzione dalla rete viene fatta su 3 fasi e suddivisa sui vari utilizzatori. Se il disturbo è sulla tua fase non è detto che i tuoi vicini siano collegati alla stessa. Altro problema suddividere l'impianto su più differenziali. Da qualche anno devono essere  almeno 2. Ogni impianto ha una minima dispersione, se vi sono apparecchi elettronici aumenta con i filtri per i disturbi che scaricano verso terra. Ogni impianto è un caso a sé, normalmente dalle prove che faccio con la pinza per dispersioni un impianto senza problemi ha  circa 3 ma di dispersione. 

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10 ore fa, GENODAVE ha scritto:

Ho provato a staccarlo uno a uno anche il frigo, ma niente.... 

Dunque potrebbe essere vera l'ipotesi nr 2. Ma anche quella di Elettromega, soprattutto se gli scatti intempestivi tendono a verificarsi sempre alla stessa ora.

Ricorda anche che ogni impianto è a se stante e ci sono sempre delle differenze di sensibilità tra differenziali anche di pari marca e modello. 30mA è un indicazione di riferimento della sensibilità minima. Quella reale sarà sempre leggermente diversa e diversa anche da un esemplare all'altro. Dunque il medesimo disturbo nella rete può benissimo far scattare il tuo e non quello del vicino.

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17 ore fa, GENODAVE ha scritto:

Ciao, se fossero dispersioni ne!la rete non dovrebbero scattare anche agli altri condomini? 

Invece mi dicono di no....

Quali sarebbero questi differenziali immunizzati? 

Ho provato a staccarlo uno a uno anche il frigo, ma niente.... 

Mi sono accorto che ho sempre anche attaccato un PC ma che tengo in ibernazione, potrebbe essere quello? 

Il 28/7/2021 alle 21:44 , elettromega ha scritto:

Ciao ipotesi più probabile se scatta mattina o sera, sono disturbi sulla rete che si sommano alla dispersione naturale dell'impianto. Soluzione, mettere un  differenziale immunizzato  fatto apposta per questi problemi. 

Ciao, se fossero dispersioni ne!la rete non dovrebbero scattare anche agli altri condomini? 

Invece mi dicono di no....

Quali sarebbero questi differenziali immunizzati? 

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Ciao i motivi ti sono stati spiegati. i vari produttori non identificano  in modo univoco il loro prodotto immunizzato, bticino sono hpi, abb con un altro nome ecc. Già suddividere su due differenziali potrebbe risolvere parzialmente, oppure un tipo a pure parzialmente. Sicuro il prezzo del immunizzato non è uguale al ac ma almeno 4 volte. Se si fa una prova con la pinza per dispersioni si capisce subito. Se di base ti trovi 9 ma, un piccolo disturbo dall'esterno lo fa intervenire,dalle mie prove non è mai 30 ma ma molto meno qui bisogna capire da dove arriva la dispersione. Se non eliminabile si suddivide su più differenziali. 

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Il 31/7/2021 alle 21:29 , elettromega ha scritto:

Ogni impianto è un caso a sé, normalmente dalle prove che facciocon la pinza per dispersioni

un impianto senza problemi ha  circa 3 mA di dispersione

A cui bisogna aggiungere:

1) circa 1÷2 mA dovuti ai condensatori di ogni filtro antidisturbo presente negli utilizzatori. anche quando il carico è in stand by;

(sono collegati direttamente al cordone di alimentazione) 

2) 2 mA/ kW mentre le resistenze corazzate riscaldano, se i comandi interrompono la Fase. 

3) che diventano addirittura 4 mA / kW proprio in stand by se i comandi unipolari si vengono a trovare  sul Neutro e le resistenze rimangono sotto tensione verso Terra

4) altra fonte di dispersione e di pericolo possono essere alcune

ciabatte con interruttore luminoso, ma unipolare che non ti saresti aspettato da marche come vmr o btcn.! 

Allo spegnimento della spia, ritieni di aver tolto tensione a valle, invece, venendo a mancare il Neutro, la dispersione tra Fase e Terra può addirittura raddoppiare.! 

Morale: " prima di toccare i circuiti controlla due Volt-e" 

5) in alcuni schemi, che si potrebbero definire " da Bestiario", 

per risparmiare sui componenti, le resistenze vengono alimentate alla stregua di una porta logica "x=F . N  ", cioè, comunque giri la polarità, due comandi unipolari indipendenti: commutatore e termostato, relè e sensore di livello, si danno il cambio :prima uno interrompe il Neutro, poi la resistenza riiscalda, quindi l' altro interrompe la Fase , mentre questa funzione dovrebbe essere demandata ad un relé bipolare ! 

6) Può tornare utile un semplice strumento : una spina e una presa schuko, collegate mediante 3 spezzoni di filo elettrico, un marrone e un blu di 30 ÷ 40 cm+ un giallo-verde leggermente più lungo per la Terra ; a metà del G. V. Si interpone un resistore da 1.000 Ohm 10W tramite un morsetto mamut a 2 poli, poi vi si inserisce un tester in Volt Alternata. 

Il tutto viene usato come "prolunga" per l' elettrodomestico da testare ; 

Sul tester si legge direttamente in Volt quanti mA passano sul filo di Terra in stand by e durante il funzionamento. 

Infine si ripete il test staccando la spina e riinserendola ruotata di 180 ° per invertire Fase e Neutro. 

 

 

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58 minuti fa, piergius ha scritto:

6) Può tornare utile un semplice strumento : una spina e una presa schuko, collegate mediante 3 spezzoni di filo elettrico, un marrone e un blu di 30 ÷ 40 cm+ un giallo-verde leggermente più lungo per la Terra ; a metà del G. V. Si interpone un resistore da 1.000 Ohm 10W tramite un morsetto mamut a 2 poli, poi vi si inserisce un tester in Volt Alternata. 

Il tutto viene usato come "prolunga" per l' elettrodomestico da testare ; 

Sul tester si legge direttamente in Volt quanti mA passano sul filo di Terra in stand by e durante il funzionamento. 

Infine si ripete il test staccando la spina e riinserendola ruotata di 180 ° per invertire Fase e Neutro.

Onde evitare fraintendimenti chiarisci se vuoi che vengano misurati i Volt (e quindi metti il tester in parallelo alla resistenza) oppure se vuoi che vengano misurati i mA (e quindi metti il tester in serie alla resistenza) ... oppure se intendevi altro.

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La soluzione e la seguente, chiama dei professionisti veri ...e non sti infilafili ....

E sempre la sol8ta storia...

Il forum e sempre a disposizione , ma e sempre la stessa storia, impianti fatti dal ammico o dal dal cugino tuttofare...

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3 ore fa, max.riservo ha scritto:

Onde evitare fraintendimenti chiarisci se vuoi che vengano misurati i Volt (e quindi metti il tester in parallelo alla resistenza)

 Nel caso particolare R = 1000 Ohm, la caduta di tensione  misurata ai capi della resistenza, V = R x I   sarà di un Volt ogni mA circolante. 

Es. : 2V~/1000 Ohm=2mA~;  5V~/1000 Ohm=5mA~;  10V~/...... 10mA~ etc. 

Quindi anche chi ha un tester da pochi € senza mA~ può eseguire le prove suddette. 

Anche un'eventuale milliamperometro posto in parallelo al resistore da 1000 Ohm 

avrà una buona precisione, avendo resistenza interna 50 ÷ 100 volte minore di esso

Individuando il comportamento dei   carichi più "disperdenti" che ha in casa, deciderà se necessitano di una revisione, modifica o riparazione. 

Concludendo direi: "Se salta la corrente dipende dal l'intensità della corrente consumata o sprecata come dispersione spesso evitabile con semplici accorgimenti. 

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19 ore fa, soltec ha scritto:

????

Mentre scrivevi stavo  inviando la spiegazione.

Sul tester si legge direttamente in Volt quanti mA passano sul filo di Terra ?

L' uovo di Colombo : Nel caso particolare R = 1000 Ohm,10W,

la caduta di tensione  misurata ai capi del resistore, V = R x I   sarà di un Volt ogni mA circolante.

Da cui,  I = V/ R   Es. : 2V~/1000 Ohm = 2mA~;  5V~/1000 Ohm = 5mA~;  10V~/...... 10mA~ etc. 

Quindi anche chi ha un tester da pochi € senza mA~ potrà eseguire le prove suddette. 

Invece chi dispone di una pinza milliamperometrica può omettere il resistore, lasciando intero il giallo-verde.

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4 ore fa, piergius ha scritto:

Mentre scrivevi stavo  inviando la spiegazione.

Sul tester si legge direttamente in Volt quanti mA passano sul filo di Terra ?

L' uovo di Colombo : Nel caso particolare R = 1000 Ohm,10W,

la caduta di tensione  misurata ai capi del resistore, V = R x I   sarà di un Volt ogni mA circolante.

Da cui,  I = V/ R   Es. : 2V~/1000 Ohm = 2mA~;  5V~/1000 Ohm = 5mA~;  10V~/...... 10mA~ etc. 

Quindi anche chi ha un tester da pochi € senza mA~ potrà eseguire le prove suddette. 

Invece chi dispone di una pinza milliamperometrica può omettere il resistore, lasciando intero il giallo-verde.

Il procedimento adesso è chiaro, nutro qualche dubbio sull'inserzione di una resistenza in serie alla resistenza dell'impianto di terra.

Con un differenziale da 30 mA la norma ( vedi Guida CEI 64-12 ) ammette una resistenza di terra di max 50V/0,03 A (quindi 1666 ohms), aggiungendo 1000 Ohms rischi di andare oltre il valore limite ammesso ma, anche considerando una resistenza di terra bassa come ci si potrebbe aspettare/auspicare rimane, secondo me e oserei dire anche secondo la legge di Ohm da te citata, una variazione della resistenza totale tale da modificare la corrente di dispersione verso terra rendendo così non corretta la misura.

 

Il 2/8/2021 alle 14:21 , piergius ha scritto:

Anche un'eventuale milliamperometro posto in parallelo al resistore da 1000 Ohm 

avrà una buona precisione, avendo resistenza interna 50 ÷ 100 volte minore di esso

Nutro anche qualche dubbio sull'utilità di misurare la corrente in parallelo alla resistenza : il tester, per misurare la corrente e influire il meno possibile sulla variabile in misura, deve avere una resistenza interna che tende a zero Ohm ... mettere il tester (in Ampere) in parallelo ad una resistenza 100/1000 volte superiore alla resistenza interna del tester equivale a cortocircuitare la resistenza stessa rendendola di fatto superflua.

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