giorgiodavid Inserito: 1 settembre 2005 Segnala Inserito: 1 settembre 2005 Salve a tutti, mi sono laureato da poco in ingegneria elettrica triennale, ma ancora devo fare l'esame di stato.... quindi immagino che non sono ancora ne carne ne pesce... sarò un pollo? La domanda è la seguente:1. La famiglia della mia ragazza sta costruendo una casetta a Fiuggi completamente da zero su un terreno recintato e a debita distanz da altre abitazioni... già è stata fatta la fondazione ed il piano terra. Dovendo progettare un nuovo impianto elettrico chiedo, prima di tutto, se lo posso fare io ed ovviamente non rilascio nessuna dichiarazione di conformità visto che non lo posso ancora fare, inoltre è tutto in famiglia, quindi a chi gliene frega?2. Ovviamente si chiederà una fornitura all'ENEL a 230V monofase, quindi immagino che il sistema sia TT, giusto?3. Se la risposta alla domanda 2 è positiva, mi sorge il dubbio che occorra fare anche l'impianto di terra, percui occorrerebbe installare dei picchetti appositi in base al tipo di terreno ecc.... ma inquesto caso, se è necessario fare l'impianto di terra, mica tocca consegnare la denuncia di tale impianto all'Ispesl??? Tanto è tutto in famiglia!!! E poi non l'ha posso fare!Fateme sapè qualcosa, grazie! :ph34r:
nll Inserita: 1 settembre 2005 Segnala Inserita: 1 settembre 2005 Dai post di precedenti discussioni credo che ti sei fatto le domande e dato anche le risposte, in particolare con la conclusione...mica tocca consegnare la denuncia di tale impianto all'Ispesl??? Tanto è tutto in famiglia!!! E poi non l'ha posso fare!Se hai l'amico di turno che possa firmarti l'impianto (eventuale progetto, se necessario, ma meglio averlo anche se non sei obbligato, e ditta abilitata alla realizzazione e quindi anche al rilascio del certificato), potresti provvedere tu a tutto, ma ufficialmente tu non devi risultare, anche se "Tanto è tutto in famiglia".Certamente qualcuno ti saprà argomentare il mio intervento, anche con dovizia di particolari e codici di legge, oppure potresti utilizzare la funzione "CERCA" del forum e trovarti tutte le discussioni al riguardo.
serafinof Inserita: 1 settembre 2005 Segnala Inserita: 1 settembre 2005 Per cortesia posta che era uno scherzo il fatto che hai un dubbio sul fatto di realizzare un impianto di terra...
ivano65 Inserita: 1 settembre 2005 Segnala Inserita: 1 settembre 2005 1 visto che e' in famiglia non si puo' soprassedere per quanto riguarda la dichiarazione, in quanto casa in costruzione.a meno che trovi qualcuno che firma, altrimenti potrebbe essere negata l'abitabilita'.PER QUANTO RIGUARDA L'IMPIANTO DI TERRA:non solo e' necessario ma INDISPENSABILE, tuttavia essendo per civile abitazioneva' solo certificato ai fini della 46/90 ( compreso quindi nel certificato della stessa)ivano65
Jakala Inserita: 1 settembre 2005 Segnala Inserita: 1 settembre 2005 Dovendo progettare un nuovo impianto elettrico chiedo, prima di tutto, se lo posso fare io ed ovviamente non rilascio nessuna dichiarazione di conformitàAl massimo tu non puoi firmare il progetto. La dichiarazione di conformità la rilascia la dittà che esegue fisicamente il lavoro. Se l'impianto elettrico ve lo "fate in famiglia" ovviamente non rilasci niente, solo che mi pare per avere l'abitabilità forse il comune ve lo chiede il pezzo di carta.Sulla necessità o meno dell'impianto di terra, ti consiglierei di riguardare i tuoi appunti dell'università, magari trovi degli spunti interessanti.
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Allora, mettiamo in odrine le cose.....Prima di tutto vorrei dire che ho sempre avuto una certa difficolta nell'apprendere l'impianto di terra all'università... anche perchè non è che ce l'abbiano spiegato proprio bene! comunque mi sono comprato il libro "Impianti di terra" che prima o poi leggerò! Sicuramente non ci hanno mai spiegato le norme e questo è un argomento che mi sta sui c....i!!! Troppe norme, troppe complicazioni e sopratutto troppe variazioni, inoltre, dopo aver letto un po' di forum e qualche rivista Tuttornomel, sono giunto alla conlcusione che in giro, sulle norme e non solo, c'è molta confusione e pareri contrastanti.... tant'è che diviene difficile dire chi ha ragione e chi no.... in questi casi ho imparato a fare come mi dice la testa anche se non condiviso.Per quanto riguarda l'impianto di terra, per rispondere, prendo una decisione (come risposta) che sia giusta ho sbagliata: essendo per me un sistema TT devo fare l'impianto di terra "immergendo" i dovuti picchetti nel terreno.... se fosse stato un sistema TN-S non avrei fatto l'impianto di terra in quando il conduttore PE già mi arrivava dall'Ente. Rimane il fatto che "sembra" mi servi comunque una dichiarazione, allora mi sa che tocca per forza dare mandato di progetto/costruzione dell'impianto di terra ad una ditta abilitata: chissà quanto costa!Invece, per quanto riguarda l'impianto elettrico dentro casa ed in giardino, intendevo che non solo farei il "progetto fittizio", ma lo monterei io di persona: canale, cavi, ecc.! In questo caso si che lo posso fare visto che è tutto in famiglia, no? P.S. Ma se io progettassi, e montassi da me l'impianto di terra, non avendo l'abilitazione, e di conseguenza non denunciassi tale impianto, chi è che rischia di prenderlo nel .........??????
Alessandroni Matteo Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 (modificato) Forse ancora non ti sono chiari alcuni concetti di fondo. Ivano 65 già ti aveva accennato al fatto che essendo la tua una civile abitazione non è richiesto il progetto dell'impianto elettrico (che comprende l'impianto di messa a terra) da parte di un progettista abilitato. Questo da un punto di vista "ufficiale" di pratica cartacea.Ora, nel tuo caso, non hai specificato chi farà l'impianto elettrico (ma si presume una ditta abilitata). comunque se l'impianto elettrico lo volessi fare tu (cosa che vivamente sempre comunque e ovunque è sconsigliato, per non dire vietato) tu fai riferimento ad una progettazione dell'impianto di terra solo per una tua modalità d'esecuzione e qui, sicuramente, il libro a cui fai riferimento troverai sicuramente tutto.In definitiva, a livello "cartaceo" per essere in regola con la tua civile abitazione, al termine dei lavori dovrai avere, come documento, la dichiarazione di conformità che deve essere rilasciata dalla ditta che esegue l'impianto (che copre anche l'impianto di terra)Ti consiglio di cercare sul web legge 46/90 e il relativo regolamento di attuazione (si trova su molti siti ed è scaricabile ed in qualche caso è anche commentato).Sul testo della 46/90 troverai anche dove esiste l'obbligatorietà del progetto. Modificato: 2 settembre 2005 da Alessandroni Matteo
serafinof Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Rimembranze scolastiche :Negli impianti elettrici BT alimentati dal Distributore Pubblico, viene generalmente utilizzato il modo TT : neutro e masse connessi a impianti di terra separati, poiché il Distributore pubblico non garantisce il neutro dall'assunzione di tensioni pericolose essendo le masse collegate al neutro. L'importanza della terra non stà nella scelta del tipo d'impianto.
mircoelektra Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 sono giunto alla conlcusione che in giro, sulle norme e non solo, c'è molta confusione e pareri contrastanti.... tant'è che diviene difficile dire chi ha ragione e chi no.... Che in giro ci sia confusione può essere vero, ed è anche frequente sentire pareri contrastanti. Ma questo è dovuto alla non conoscenza delle Norme stesse, non tanto al fatto che queste sono confuse o poco chiare! O almeno per quanto riguarda le "Norme di base" (come la CEI 68-8, che è la "bibbia" per chi si occupa di impianti elettrici!). E' poi vero che a volte le Norme si contraddicono, sono ambigue, ecc., ma solo in casi particolari. I fondamenti della sicurezza elettrica devono essere ben chiari, soprattutto a chi lavora nel settore! E non ci sono ambiguità!essendo per me un sistema TT devo fare l'impianto di terra "immergendo" i dovuti picchetti nel terreno.... Ok, fin qui ci siamo .se fosse stato un sistema TN-S non avrei fatto l'impianto di terra in quando il conduttore PE già mi arrivava dall'Ente ?!?Rimane il fatto che "sembra" mi servi comunque una dichiarazione, allora mi sa che tocca per forza dare mandato di progetto/costruzione dell'impianto di terra ad una ditta abilitata: chissà quanto costa! Il "progetto/costruzione" dell' impianto di terra va fatto nell' ambito del "progetto/costruzione" di tutto il resto dell' impianto elettrico. Non sono cose separate!Il progetto non è richiesto in tutti i casi, ma solo in quelli indicati dalla Legge 46/90.Invece, per quanto riguarda l'impianto elettrico dentro casa ed in giardino, intendevo che non solo farei il "progetto fittizio", ma lo monterei io di persona: canale, cavi, ecc.! In questo caso si che lo posso fare visto che è tutto in famiglia, no? No (o almeno non ufficialmente). L' impianto elettrico di un' abitazione deve essere eseguito da una ditta abilitata, la quale al termine dei lavori rilascerà una Dichiarazione di Conformità ai sensi della Legge 46/90. Il Comune solitamente richiede tale certificato prima di rilasciare l' abitabilità!Per poter rilasciare una Dichiarazione di Conformità bisogna essere abilitati, non è indispensabile essere ingegneri, periti o quant' altro, ma è necessario avere i requisiti descritti nella solita Legge 46/90.Ma se io progettassi, e montassi da me l'impianto di terra, non avendo l'abilitazione, e di conseguenza non denunciassi tale impianto, chi è che rischia di prenderlo nel .........?????? La Dichiarazione di Conformità dell' impianto elettrico citata sopra funge anche da "omologazione" dell' impianto di terra. Tale impianto va denunciato, come dici tu, nel caso di esistenza di lavoratori subordinati, che tipicamente non è il caso di un' abitazione civile. Pertanto non devi denunciare a nessuno l' impianto di terra. Ma devi avere la dichiarazione di conformità, che tu non puoi firmare, anche se sei ingegnere.Essendo ingegnere potresti firmare il progetto (se sei iscritto all' Ordine), ma in questo caso probabilmente il progetto non serve.Se conosci un elettricista abilitato puoi fare da te l' impianto e farti firmare da lui la dichiarazione di conformità (come se lo avesse fatto lui). Questo ovviamente non è legale, ma è diffuso ... vedi altre discussioni sull' argomento.
serafinof Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Spero che nessuno se ne avrà a male per i miei interventi, ma sempre in quasa "casa" ma in un altro forum, ebbi modo di esprimere come fosse vietato realizzarsi gli impianti da se.Ciò non toglie che uno a casa sua si pianti i picchetti oppure si faccia le tracce rompedo i muri a forza di mazzetta : molti elettricisti affidano tali lavori a muratori in quanto non sono tecnicamente qualificanti (e sono faticosi) ed avendo un progetto ben fatto ove siano indicate le tracce dell'impianto con quote etc per scatole e derivazioni e l'indicazione del tipo di picchetto e di dove e come piantarlo (ecco perchè vivamente consigliabile), uno può farsi da se tali lavori.SI risparmia e si lascia la parte tecnica a chi di dovere.Gli esperti del settore (di cui certo non faccio parte) mi correggeranno se dico che nessuno si offende se il committente, su loro indicazione, fa trovare il picchetto piantato, i tubi oppure le 504 fissate.
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Tralasciando se va o no fatto l'impianto i terra nel senso di "picchettare", vorrei ribadire il fatto che, sarò più esplicito e rude, voglio fare io i buchi sui muri, fare passare le canaline, comprare e montare gli inturruttori, le prese, le lampadine, ecc. ecc..... era quetso lo scopo iniziale della mia domanda: lo posso fare visto che siamo in famiglia e nessuno si rivale sull'altro!?Se vi venisse il dubbio che non sono capace: errate! L'unica cosa che mi manca è l'abilitazione!! Per il resto non ho problemi, le cose le so fare! Quindi, perchp Alessandro mi sconsigli di farlo? Se non posso fare neanche questo, che campo a fa? Semnre ribandendo il "tutto in famiglia". Insomma, se io a casa mia voglio rifare le canalizzazione ecc, che me lo impedisce: sono a casa mia e faccio il mio comodo! Mica mi autodenuncio se il differenziale non scatta!
serafinof Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Ultimo poi chiudo la discussione perchè sennò viene a noia sto argomento.Un giorno tu vendi la tua bella casetta, ed io ti chiedo la dic. di conf dell'impianto che hai fatto. E se non segui strade truffaldine qui descritte, non ce la puoi avere.Ancora meglio, faccio fare una perizia, e se non è conforme non ti compro la casa.Tu mi dirai : che me ne frega, io non la venderò mai...come dicono tuttiOppure che me ne frega...io la vendo ad un'altro che non mi chiede la dich di conf.OK, vendila ad un'altro.Io sarei per far pagare di tasca propria (per mezzo di opportune assicurazioni obbligatorie) gli incidenti domestici a chi li subisce.vuoi mai che li riduciamo....Piuttosto c'era da chiedersi (ed in parte ho risposto io in altro forum) perchè una persona competente avente i req. necessari di un resp. tecnico come indicati nella 46/90 non possa dichiarare conforme l'impianto di casa propria (e solo quello!).Esiste forse che un medico si paghi per prescrivere una visita a sua figlia??Come in un precedente forum .... rinuncio.
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Scusate, ma il mio ultimo topic è arrivato dopo tre vostre risposte, mentre doveva arrivare prima... ho la rete in ufficio che non ve bene.In conclusione sembra proprio che in qualsiasi caso non possa fare come mi pare a casa mia, lameno che non trovo un amico che è disposto a firmare la dichiarazione di conformità che, se ho capitobene il Comune pretende!Per quanto riguarda una argomento di cui mi è stato risposto ?!? da mircoelektra, vorrei dire che ho parlato di Ente, ma solo così in modo generico... so che l'ente, come ACEA, ho ti consegna in BT con TT oppure in MT con IT.... io intendevo che se avessi avuto una consegna da un qualche "Ente" che mi portasse a casa fase/neutro/PE non avrei avuto la necessità di fare l'impianto di terra. Tale "Ente" probabilomente non esiste! Per esmpio mi viene in mento l'impotesi di un terreno su cui sono costruite du e case.... una cabina MT/BT e sistema TN-S... le condutture potrebbero partire dall acabina al primo palazzo e dal primo palazzo al secondo!Domanda: a breve dovrò fare l'esame di stato, se lo supero ho l'abilitazione di default? Sono costretto ad iscrivermi all'ordine per avere l'abilitazione? Ed ovviamente spero basti al massimo fare queste due cose esame/ordine!
mircoelektra Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 (modificato) Caro giorgiodavid,In conclusione sembra proprio che in qualsiasi caso non possa fare come mi pare a casa mia Giusta o sbagliata che sia, questa è la legge (sul forum trovi diverse discussioni sull' argomento, ad esempio questa).Domanda: a breve dovrò fare l'esame di stato, se lo supero ho l'abilitazione di default? Sono costretto ad iscrivermi all'ordine per avere l'abilitazione? Ed ovviamente spero basti al massimo fare queste due cose esame/ordine! Se per "abilitazione" intendi l' abilitazione a rilasciare la Dichiarazione di Conformità ai sensi della Legge 46/90, la risposta è NO: ne' superando l' esame di stato ne' iscrivendoti all' ordine la otterrai.Per poter avere l' abilitazione a firmare una Dichiarazione di Conformità devi essere iscritto nel registro delle ditte della Camera di Commercio, o nell’ albo provinciale delle imprese artigiane (oltre ovviamente ad avere i requisiti).Il fatto di essere ingegnere ti da "gratuitamente" i requisiti necessari (anche senza esame di stato).L' esame di stato (e l' iscrizione all' Ordine) ti danno invece l' abilitazione a firmare progetti, ma NON a realizzare impianti (e quindi NON a rilasciare Dichiarazioni di Conformità). Ti sembra assurdo? Forse lo è, ma è la legge.Che ne dici di darci un' occhiata a questa benedetta Legge 46/90 ? Modificato: 2 settembre 2005 da mircoelektra
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Assurdo!!! Che logica c'è se un ingegnere può fare il progetto, ma non può montare quello che ha creato?Ste leggi sono sbagliate! Dovrebbe essere che più hai "titolo di studio" e più puoi fare!Immagino che per iscriversi alla Camera di commercio occorra possedere una P.IVA e non basti rilasciare una R.A. e magari st'iscrizione si paga pure! E poi ci lamentiamo che i lavori ci costano un'enormità! Paga questo e paga quest'altro....Assordo! :ph34r:
mircoelektra Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 (modificato) Assurdo!!! Che logica c'è se un ingegnere può fare il progetto, ma non può montare quello che ha creato? La legge 46/90 ha le sue incongruenze e assurdità, ma anche i suoi meriti. E' stata la prima Legge a regolamentare in modo preciso la realizzazione di impianti: prima della sua comparsa nel settore regnava l' anarchia più totale. Certo che ormai è una legge vecchia (ha 15 anni!), ed è ora di rinnovarla. Questo dovrebbe essere il compito del DPR 380 (Testo unico sull' edilizia), che ingloba la lagge sull' impiantistica (per l' entrata in vigore bisogna attendere il luglio 2006 ... salvo ulteriori proroghe). Dovrebbe essere che più hai "titolo di studio" e più puoi fare! Ne sei sicuro? Tu, da ingegnere neolaureato quale ti dichiari di essere, ti senti in grado di realizzare con le tue mani un impianto elettrico, nel pieno rispetto di tutte le regole di sicurezza?Io penso che sia corretto dare il giusto peso all' esperienza in materia.Sarebbe forse giusto dare un peso ancora maggiore a corsi di formazione specifici, corsi di specializzazione, ecc.D' altro canto le problematiche che una legge deve tenere in considerazione sono parecchie ... oltre gli aspetti tecnici deve considerare la tutela delle varie categorie ... non è certo facile fare una legge perfetta per tutti.Tieni presente che la Legge 46/90 ha contribuito anche a contrastare il "lavoro nero" nell' impiantistica: se uno vuole farsi realizzare un impianto elettrico deve farlo fare ad una ditta autorizzata, che rilascerà la Dichiarazione di Conformità, e che sarà quindi controllabile (in una certa misura) da un punto di vista fiscale (se c' è Dichiarazione di Conformità deve esserci anche la fattura ...).Se una nuova legge autorizzasse gli ingegneri a rilasciare Dichiarazioni di Conformità, pensi che gli impiantisti sarebbero contenti?Certo, si potrebbe ammettere la realizzazione di un impianto in casa propria, ma anche in tal caso tu non saresti in regola: l' impianto che devi realizzare non è in casa tua ma in quella della tua ragazza, no?In linea di principio anch' io sono della filosofia che "uno in casa propria può fare quello che vuole", poi se ne assumerà le responsabilità ...Ma la Legge non la vede così . Modificato: 2 settembre 2005 da mircoelektra
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Concordo col fatto che essendo neolaureato ho ancora un bel po' di lacune... concordo anche sul fatto che l'esperienza la fa da padrona, ma allora che c.... mi sono laureato a fa? Tanto vale che facevo l'elettricista! Se non facciamo distinzione di titoli, a che serve perdere tempo all'università?Quindi penso che titoli ed esperienza debbano andare parallelamente, ma ad un certo punto chi ha titoli (poi se è capace e meno sono altri discordi) deve essere almeno un po' superiore....Ora dico un'altra cosa che mi farà mandare gli accidenti di parecchi.... io farei come hanno fatto i commercialisti.... non darei + le abilitazioni ai diplomati, ma solo ai laureati (3 e 5 anni) o almeno limitare i diplomati agli impianto BT escludendoli dalla MT e superiori.Rimango comunque del parere che dobrebbero far si che l'esame di stato dovrebbe valere come abilitazione definitiva per poter fare qualunque cosa nella propria materia, magari anche con il rilascio di un patentino come ho letto altrove.
Jakala Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Per quanto riguarda una argomento di cui mi è stato risposto ?!? da mircoelektra, vorrei dire che ho parlato di Ente, ma solo così in modo generico... so che l'ente, come ACEA, ho ti consegna in BT con TT oppure in MT con IT.... io intendevo che se avessi avuto una consegna da un qualche "Ente" che mi portasse a casa fase/neutro/PE non avrei avuto la necessità di fare l'impianto di terra. Tale "Ente" probabilomente non esiste!In Italia non risulta che esistano enti fornitori di energia che ti danno un sistema TN, cioè facendosi carico della sicurezza elettrica. Al massimo ti danno la fornitura di energia e sei tu a preoccuparti della sicurezza.Ora dico un'altra cosa che mi farà mandare gli accidenti di parecchi.... io farei come hanno fatto i commercialisti.... non darei + le abilitazioni ai diplomati, ma solo ai laureati (3 e 5 anni) o almeno limitare i diplomati agli impianto BT escludendoli dalla MT e superioriIo farei come in America, ognuno può lavorare liberamente, se sbaglia qualcosa ci sono gli avvocati che lo eliminano dal mercato.Sarai laureato, ma prima di mettere mano all'impianto elettrico fa un favore di ripassare quale libro, di sicurezza elettrica mi sembri poco ferrato.
Alessandroni Matteo Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Il fatto che un ingegnere (classificata come professione intellettuale) non possa aprire un'impresa non è legge.....è ben di più......è semplicemente il Codice Civile (Se non vado errato da rimembranze scolastiche Libro V) ed è, oltrechè un fondamento più che logico del diritto civile, un fondamento basilare del codice deontologico dell'ordine degli ingegneri e/o periti.Comunque, sapere fare gli impianti elettrici non è solo saper montare un punto luce deviato o invertito.....è ben altro. Significa fare più esperienze di cantiere, infilare chilometri di cavi e fare centinaia di giunte (che non sono cose troppo scontate). In ultimo, vorrei precisare che farsi fare le certificazioni "false" (unica parola che posso trovare per questi pastrocchi), personalmente, non ne vedo la convenienza in quanto, a seguito di una dichiarazione di conformità l'installatore dovrebbe anche rilasciare una adeguata fattura e, di conseguenza essere rimborsato dell'IVA dal clientePer quello che riguarda poi la combutta fra periti ed ingegneri non voglio intervenire (sono perito elettrotecnico con 8 anni di operaio elettricista alle spalle e so la differenza fra progettare e installare) per non cadere nell' insulto.Ribadisco poi che qui non c'e' combutta fra periti o ingegneri ma fra azienda e ingegnere. L'abilitazione alla dichiarazione di conformità non necessita il diploma o di iscrizione all'albo dei periti ma necessita di requisiti professionali come INSTALLATORE (che è roba ben differente dal progettare nel senso che sono due cose completamente differenti)
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Che sia poco ferrato è ovvio.... è anche vero che spesso ogniuno dice la sua e che i libri in materia non siano priprio chiari, anzi a volte ti fanno sorgere anche dei dubbi.comunque giuro che appena posso mi leggo quel bel mattone di libro "Impianti di terra" della TNE.Nel frattempo continuerò a svolgere il mio lavoro, primo lavoro momentaneo, che è quello di progettista impianti elettrici in galleria. Questo passa il convento!Sbagliando si impara!
giorgiodavid Inserita: 2 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Va be, allora una domanda secca e chiara: per fare sia l'Ingegnere progettista che l'installatore cosa mi occorrerà in futuro? Non ditemi che non si può fare, come mi sembra di aver, spero capito male, da Alessandro.
mircoelektra Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Il fatto che un ingegnere (classificata come professione intellettuale) non possa aprire un'impresa non è legge.....è ben di più......è semplicemente il Codice Civile (Se non vado errato da rimembranze scolastiche Libro V) ed è, oltrechè un fondamento più che logico del diritto civile, un fondamento basilare del codice deontologico dell'ordine degli ingegneri e/o periti. Puoi spiegare meglio questa tua affermazione?
oigio Inserita: 2 settembre 2005 Segnala Inserita: 2 settembre 2005 Se posso consigliarti un libro dello stesso editore (TNE) sull'argomento allora prova FONDAMENTI DI SICUREZZA ELETTRICA di V. CARRESCIAè un bel mattoncino ma ti chiarisce numerosi concetti riguardanti la progettazione degli impianti elettrici con particolare riferimento al coordinamento tra l'impianto di terra e gli interrutori automatici. Scivola abbastanza facilmente, peraltro l'autore è tra i più stimati professionisti del settore (è anche prof. universitario).In bocca al lupo per tutto
giorgiodavid Inserita: 3 settembre 2005 Autore Segnala Inserita: 3 settembre 2005 Ovviamente il libro già l'avevo acquistato per studiare all'università! Grazie!
serafinof Inserita: 3 settembre 2005 Segnala Inserita: 3 settembre 2005 Un'ingegnere può realizzare tutti gli impianti elettrici che gli pare, progettati da lui o meno, a patto che sia titolare, socio etc di un'impresa installatrice iscritta negli appositi albi.Motivo : la libera professione di ingegnere prevede una prevalenza intellettuale dell'attività. Non si può certo dire che posare tubi sia prevalentemente intellettuale come attività.sul discorso che maggiori sono gli studi, maggiori sono le abilitazioni, la 46/90 lo conferma.Sulle capacità relaizztive di un progettista, ho dei seri dubbi legati alla pratica sul campo : la pratica specializa ed affina
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