beatrix3 Inserito: 8 agosto 2021 Segnala Inserito: 8 agosto 2021 Buongiorno, ho un impianto elettrico nuovo di cinque anni con sei punti d'illuminazione con strisce LED di circa 3/4 metri. Questi punti hanno cominciato quasi da subito a danneggiare gli interruttori con conseguente impossibilità ad accendere la striscia. Altri punti luce della casa con illuminazione tradizionale non hanno questo tipo di problematica. Mi sono rivolta all'elettricista che ha realizzato l'impianto e anche ad altri elettricisti e rivenditori ma nessuno capisce l'origine del problema (forse il trasformatore dei LED, forse i cavi, forse l'impianto in generale.....ma allora perché solo con i LED?). In pratica ogni mese circa gli interruttori, a rotazione, sono da sostituire perché non funzionano più. Qualcuno sa dirmi cosa potrebbe causare questo mal funzionamento e come risolverlo? Grazie
ROBY 73 Inserita: 8 agosto 2021 Segnala Inserita: 8 agosto 2021 Ciao beatrix3, per darti una risposta plausibile, dovremmo prima sapere marca e articoli precisi degli apparecchi, cioè pulsanti / interruttori, alimentatori dei led, se c'è un variatore di intensità per le strip led, potenze "in gioco". Meglio se fai delle foto di tutto e le posti e poi vediamo il da farsi, perché così è troppo vago il discorso, grazie
euth666 Inserita: 8 agosto 2021 Segnala Inserita: 8 agosto 2021 Probabilmente è dovuto alla corrente di spunto degli alimentatori switching delle strisce, che piano piano mangiano i contatti degli interruttori. Certo se durano un mese soltanto come dici, è davvero poco. Bisogna valutare bene onde evitare di spendere inutilmente soldi per altri alimentatori che magari hanno la stessa energivora corrente di spunto. Innanzitutto: ci sono più alimentatori comandati da uno stesso interruttore?
Maurizio Colombi Inserita: 8 agosto 2021 Segnala Inserita: 8 agosto 2021 Il 08/08/2021 alle 20:13 , euth666 ha scritto: Probabilmente è dovuto alla corrente di spunto degli alimentatori switching delle strisce, Expand Non probabilmente, ma con assoluta certezza! Il problema rimane sempre: Il 08/08/2021 alle 20:13 , euth666 ha scritto: ci sono più alimentatori comandati da uno stesso interruttore? Expand ... e credo che ce ne siano parecchi.
Livio Orsini Inserita: 9 agosto 2021 Segnala Inserita: 9 agosto 2021 Il 08/08/2021 alle 20:42 , Maurizio Colombi ha scritto: Non probabilmente, ma con assoluta certezza! Expand Sugli SMPS dovrebbe essere riportato, ben visibile, la corrente di "inrush" o di spunto. Questo valore serve anche per dimensionare la protezione magnetotermica. Oggi gli alimentatori SMPS di buona qualità hanno ciorcuiti di "sof starting", proprio per evitare questi problemi ma, spesso, sul mercato ci sono componenti la cui qualità è.....
beatrix3 Inserita: 16 agosto 2021 Autore Segnala Inserita: 16 agosto 2021 Allora provo a mandarvi ulteriori informazioni: la marca è la Living light, per gli alimentatori vi mando la foto e vi mando anche quella dell'interruttore danneggiato. Ogni interruttore/deviatore/alternatore comanda una sola striscia led lunga circa 3-4.5 metri, Vi ringrazio P.S. cosa sono gli SMPS?
Livio Orsini Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 (modificato) Il 15/08/2021 alle 23:31 , beatrix3 ha scritto: cosa sono gli SMPS? Expand SMPS = Switch Mode Power Supply <====> alimentatori con tecnologia a commutazione, detti anche switching. Questi alimentatori hanno un ponte che raddrizza la tensione di rete, a valle del ponte c'è un grosso condensatore che funge da bateria. Semplificando e banalizzando i concetti. Un interruttore posto immediatamente a valle del condensatore trasforma la corrente continua in una corrente alternata ad alta freqeunza; un trasformatore per alta frequenza riduce la tensione al valore necessario affinchè raddrizzando e filtrando si ottenga una corrente continua del valore desiderato (24V in questo caso). Un circuito misura il valore di questa tensione e, separandolo galvanicamente, va a comandare la larghezza degli impulsi generati dall'interruttore elettronico a monte del trasgormatore. Così facendo si mantiene la tensione di uscita al valore desiderato. Vantaggi. Rendimento elevato; in alcune condizioni si supera anche il 90%, mentre un alimentatore tradizionale non supera il 50% Peso ed ingombro molto ridotti perchè il trasformatore in HF è molto più piccolo e leggere del corrispondente a 50Hz Svantaggi. Emissioni di disturbi in HF sia irradiati che condotti. Per rientrare nelle normative ECM si devono usare filtri di rete e schermare bene l'intero apparato. Molto spesso sul mercato ci sono SMPS che non rientrano in queste normative e causano problemi agli altri apparati. Elevatissimo assorbimento di corrente all'accensione. Questo è dovuto a due fattori: la corrente di carica del grosso condensatore e l'innesco delle commutazioni. Per l'innesco delle commutazioni tutti i regolatori sono oramai provvisti del "soft starting" che riduce di molto questo assorbimento. Per limitarre la corrente di carica del condensatore si può interporre un un'induttanza in serie tra ponte e condensatore; nei dispositivi economici questo non avviene, quindi all'accensione il condensatore si presenta come un corto circuito e la corrente di carica è limitata solo dalla resistenza diretta del ponte, bassissima, e dalla resitenza serie del condensatore anch'essa bassisima, specialmente per i condensatori specifici per questo tipo di utilizzo. Per risolvere il tuo problema non hai molte soluzioni. Devi interporre tra l'alimentatore e l'interruttore un grosso relè che abbia i contatti in grado di commutare almeno 12A in AC3 ( anche se la classe corretta per questa applicazione sarebbe la AC7a, specifica per carichi capacitivi). La valutazione di 12A è piuttosto empirica; ho ricavato il valore dal dato di corrente assorbita dal tuo alimentatore, motiplicandolo per 10. Infatti la targa da come dato di corrente assorbita 1.2A. Dato che mi sembra un po' strano perchè la massima corrente di uscita è specificata in 2.5A. Con questo dato io mi aspetterei un assorbimento continuo in ingresso < 0.5A; ritengo quindi che il valore di 1.2A sia un dato ottimistico sulla corrente di spunto dell'alimentatore. Altra soluzione sarebbe sostituire gli alimentatori con altri che garantiscano una minore corrente di inrush. Sostituire le strisce con altre che accettano l'alimentazione dirattamente dalla rete a 230V (a mio parere questa sarebbe la soluzione ottimale) Modificato: 16 agosto 2021 da Livio Orsini corretti errori di dattilografia
del_user_293569 Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 Io avrei la curiosità di vedere i contatti di quell'interruttore, se sono platinati o meno. Ultimamente si vedono sempre più spesso contatti ..... ottone / ottone.
Livio Orsini Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 Ho trovato le specifiche di questo alimentatore. Interessante notare che, per partenze a freddo, la inrush current è data per ben 60A!!! Inoltre la nota 11 specifica che nella UE questo alimentatore non è usabile per illuminazione a LED.
elettromega Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 Ciao non mi stupirei che fossero come dice Francesco , visto" L'affidabilità" che ha raggiunto B Ticino
del_user_293569 Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 (modificato) Il 16/08/2021 alle 10:06 , elettromega ha scritto: visto" L'affidabilità" che ha raggiunto B Ticino Expand L'ultima volta che ho comprato quella marca, su 10 interruttori, due sfiammavano/friggevano quando aprivi il circuito. Vero che le lampade erano dei neon a risparmio energetico, però non giustifica il problema. Restituiti tutti e scelto un'altra marca. Modificato: 16 agosto 2021 da Francesco_54
Livio Orsini Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Inserita: 16 agosto 2021 Il 16/08/2021 alle 10:06 , elettromega ha scritto: visto" L'affidabilità" che ha raggiunto B Ticino Expand Con 60 A di corrente iniziale, anche se transitoria e di breve durata, un normale interruttore per luci fatalmente si guasta. Montare un interruttore bipolare per prese, di buona qualità, può prolungare la vita dello stesso, ma non avrà certo la durata che potrebbe avere commutando un carico resistivo da 16A.
Livio Orsini Inserita: 17 agosto 2021 Segnala Inserita: 17 agosto 2021 Il 16/08/2021 alle 12:08 , Dumah Brazorf ha scritto: Un soft starter? Expand Il 16/08/2021 alle 14:47 , Microchip1967 ha scritto: NTC in serie? Expand Basterebbe un comune induttore; se poi fosse un induttore differenziale, svolgerebbe anche un'ottima funzione filtrante. Basterebbe calcolarlo in modo tale che la sua reattanza causasse una cdt del 5% con l'assorbimento massimo, 0.35 A, a regime. Rimane il fatto che, come dichiara lo stesso venditore, si sta usando un componente non omologato per queste applicazioni.
beatrix3 Inserita: 17 agosto 2021 Autore Segnala Inserita: 17 agosto 2021 Vi ringrazio molto, tutti quanti, soprattutto Livio, perché finalmente ho cominciato a capirci qualcosa. Non so come procedere esattamente, o meglio dove intervenire, anche per una questione economica...ci penserò su ma credo che la soluzione ottimale (per me) sarà quella di mettere un relè fra l'interruttore e l'alimentatore....anche se non so quale mettere (come dimensionarlo). Per il contatto all'interno dell'interruttore vi rispondo fra due settimane (ora sono in ferie) e vi mando un immagine dell'interno. Grazie ancora B.
beatrix3 Inserita: 17 agosto 2021 Autore Segnala Inserita: 17 agosto 2021 Francesco scusa ma quale marca hai preso al posto della Bticino, che io uso da sempre per lavoro? faccio l'architetto e sotto il profilo estetico li trovo i meno "impegnativi"....
del_user_293569 Inserita: 18 agosto 2021 Segnala Inserita: 18 agosto 2021 (modificato) La marca non la ricordo, ero andato a Leroy-Marlin perchè era un lavoro improvviso d'urgenza da fare tra sabato e domenica. Quando li ho riportati indietro l'alternativa era questa marca, identica alla Bticino come estetica, ma di fabbricazione Rumena. Per via della provenienza sono stato tanto a pensarci però devo dire che a distanza di anni funzionano perfettamente. Ne ho montati qualcuno anche a casa mia. A differenza di altri hanno uno scatto molto deciso che preferisco perchè danno la sensazione di un contatto elettrico più stabile. Poi con calma ci farai le foto per curiosità, solo per approfondire; dalla foto dell'interruttore smontato che hai postato già vedo qualcosa che non mi piace ma aspetto le foto più in dettaglio per esprimermi. Modificato: 18 agosto 2021 da Francesco_54
Maurizio Colombi Inserita: 18 agosto 2021 Segnala Inserita: 18 agosto 2021 Il 17/08/2021 alle 21:46 , beatrix3 ha scritto: che io uso da sempre per lavoro? faccio l'architetto Expand Un connubio indissolubile...
Livio Orsini Inserita: 18 agosto 2021 Segnala Inserita: 18 agosto 2021 Il 17/08/2021 alle 21:33 , beatrix3 ha scritto: . Non so come procedere esattamente, o meglio dove intervenire, anche per una questione economica... Expand Un relè, tipo questo, dovrebbe garantirti almeno 100.000 accensioni.
Roberto Garoscio Inserita: 18 agosto 2021 Segnala Inserita: 18 agosto 2021 Volendo puoi sempre lasciare alimentato l’alimentatore ed interrompere la linea 24V.
beatrix3 Inserita: 3 ottobre 2021 Autore Segnala Inserita: 3 ottobre 2021 Scusate il notevole ritardo. In allegato, per chi me le aveva chieste, ci sono le immagini dell'interruttore smontato. Ovviamente la questione sta peggiorando. Come soluzione opto per quella dei relè, indicati da Livio, a cui devo però devo chiedere un altro favore. Di quei relè indicati, quale devo scegliere? Grazie in anticipo
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora