Giuliano1969 Inserito: 13 agosto 2021 Segnala Share Inserito: 13 agosto 2021 (modificato) Buonasera a tutti ! Ho un problema con il previsto rifacimento PARZIALE impianto: Edificio MONOfamiliare, dispostto su DUE piani, 200 m² 6 kW ; Unico contatore; distribuzione “radiale” dove ciascuno dei due piani ha il suo quadro; anche servizi generali (Cantina, citofono, scale) hanno un ulteriore quadro separato. L'impianto non dispone di progetto nè di di.co. Causa superbonus, il SOLO piano terra viene “sventrato” e viene rifatta la parte di impianto elettrico di tale piano. Causa fotovoltaico, il contratto passerà a 10 kW trifase IL PROBLEMA Ora, il piano primo, che non è oggetto di intervento ma fa parte dell’unico impianto, ha i cavi posati in tubi protettivi sottomalta, secondo la VECCHIA norma CEI CEI 64-8/3 -37,2 , ossia diametro interno tubi protettivi 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi. MA la nuova CEI, richiede il diametro di 1,5x il fascio cavi; I cavi sono i “vecchi” N07VK. DOMANDO -Da un punto di vista progettuale, va “esteso” il progetto anche al primo piano (adeguamento cavidotti, luci emegenza, numero di prese/pti luce minimi etc etc…) , o si può escludere la parte di impianto NON oggetto di intervento ? -per la DI.CO bisogna applicare anche al primo piano la nuova CEI, che richiede il diametro di 1,5x il fascio cavi si può parlare di zona NON oggetto di intervento ? SE bisogna adeguare il diametro dei tubi protettivi, ed occorre aprire tutti i muri del primo piano…. -C’è modo di non toccare i tubi protettivi del primo piano, mantenendo il numero di cavi presenti ? Grazie dell''aiuto Giuliano Modificato: 13 agosto 2021 da Maurizio Colombi Unificata la formattazione del testo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 13 agosto 2021 Segnala Share Inserita: 13 agosto 2021 10kw trifase ricadi in ogni caso obbligo di progetto, senti il progettista che dice Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giuliano1969 Inserita: 13 agosto 2021 Autore Segnala Share Inserita: 13 agosto 2021 Ciao Click Purtroppo superati i 6kW il progetto diviene neccessario 😞 Stavo ragionando intanto a livello di DI.CO. , e sul fatto da un lato che l'impianto è unico, dall'altro che vi sono piani non oggetto di intervento, e che quindi l'installatore non tocca... Smurare 100m² di cavidotti non è uno scherzo... 😞 Qualcuno ha affrontato situazioni simili ? Giuliano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 13 agosto 2021 Segnala Share Inserita: 13 agosto 2021 sarà il progettista a decidere come muoversi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Microchip1967 Inserita: 16 agosto 2021 Segnala Share Inserita: 16 agosto 2021 A parte che il progetto è sempre necessario (cambia solo chi lo firma) in questo caso il tutto potrebbe essere inquadrato come ampliamento con rifacimento parziale. Il progettista inserirà un'interruttore che alimenta la parte esistente.L'impianto attualmente esistente deve avere in essere una sua Ddc o una sua Ddr all quale farà poi riferimento l'installatore nella sua ddc per la parte non interessata alla lavorazione. Se invece l'impianto attuale non ha niente.la redazione di una ddr (se antecedente al 2008) con relativi collaudi e verifiche dei coordinamenti delle protezioni è il minimo da fare per evitare casini futuri. Il fatto che siano N07VK, se testati correttamente per quanto riguarda l'isolamento, non influisce sulla possibilità della redazione della ddr in base alle normative in vigore al momento della realizzazione dell'impianto. Questo anche per quanto riguarda il riempimento dei tubi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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