Alessandroni Matteo Inserita: 26 ottobre 2005 Segnala Share Inserita: 26 ottobre 2005 Hai colto nel segno!!!!!!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andariel Inserita: 26 ottobre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 26 ottobre 2005 Matteo, ti amo... E' esattamente quello che volevo sapere...Quindi, ricapitolando, in presenza di:- un interruttore magnetotermico dedicato all' insegna esterna (Mirkoelektra)- una protezione differenziale contro la dispersione di corrente nella parte AT (si monta sotto il coperchio del trasformatore stesso) (Matteo)- una protezione differenziale contro la dispersione come quella precedente con in aggiunta la protezione per funzionamento a vuoto (cavo tagliato o tubo al neon rotto) (Matteo)- una adeguata protezione ignifuga (con materiale certificato) della cassa dell'insegna (è quella il "trafo" ?) (Paolo)la rottura dei tubi al neon non dovrebbe generare alcun incendio della insegna stessa ? Giusto ? (Vorrei il cortese parere di tutti, grazie...) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mircoelektra Inserita: 27 ottobre 2005 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2005 Direi che siamo giunti ad una conclusione .Vorrei solo porre in evidenza la (eventuale, non è detto che esista) distinzione tra chi costruisce l' insegna e chi la installa.Il primo soggetto deve preoccuparsi di utilizzare i materiali adatti e di assemblarli come prescritto dalle disposizioni normative in merito, il secondo deve preoccuparsi di realizzare l' impianto elettrico di alimentazione dell' insegna a regola d' arte.A riguardo delle caratteristiche specifiche dei trasformatori AT, delle loro protezioni, della loro installazione, ecc. potresti consultare il sito di qualche produttore specializzato di queste apparecchiature, ad esempio questo. Trovi parecchie informazioni utili (sull' installazione dei trasformatori, sulle protezioni citate da Matteo, ecc.). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andariel Inserita: 27 ottobre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2005 Ok. Ho controllato il sito che mi hai segnalato, ed anche questo mi è utile.Grazie a Te ed a Tutti per le preziose informazioni.Un saluto cordiale a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano_ Inserita: 8 febbraio 2006 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2006 scusate se come spesso accade mi intrometto per tentare di capire qualcosa ma in questo specifico caso il problema sarebber che una volta rotto il neon la tensione è talmente alta che "rompe" l'isolamento dell'ario tra i capidel neon creando una arco e successivamente un incendio ????????????Ho detto delle cavolate varo ???grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paolo Cattani Inserita: 8 febbraio 2006 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2006 Non è proprio così.Se l'isolamento del filo cede o viene tagliato, o l'isolamento della connessione al tubo si carbonizza, o il tubo si rompe in corrispondenza dell'elettrodo, allora l'arco è di qualche centimetro ed innesca sicuramente un surriscaldamento del punto di scarica, se questo non è sufficientemente lontano.Se invece si rompe il tubo a metà, certamente non scocca nessuna scarica, specialmente alla pressione atmosferica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
stefano_ Inserita: 8 febbraio 2006 Segnala Share Inserita: 8 febbraio 2006 ciao e grazie, sei stato "come sempre" gentilissimo,un'ultima cosa....cosa intendete per protezione dal funzionamento a vuoto ??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kevinpirola Inserita: 1 aprile 2010 Segnala Share Inserita: 1 aprile 2010 Il funzionamento a vuoto è quello senza il tubo di neon (ovvero di tubo rotto ovvero di guasti tra le giunzioni tubo-trasformatore che ne impediscono il corretto collegamento) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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