sandro_g Inserito: 2 novembre 2005 Segnala Share Inserito: 2 novembre 2005 Ciao a tutti,vorrei chiedervi qualcosa sul "solito" argomento della messa a terra citando un caso concreto: in un condominio che per qualche oscuro motivo ancora non ha la messa a terra, un appartamento "A" ha regolarmente il proprio salvavita nel quadro interno all'appartamento stesso. Alcuni appartamenti del suddetto condominio sono stati ristrutturati, altri hanno mantenuto l'impianto originale di oltre trent'anni fa. Se in un qualsiasi altro appartamento "B" del condominio si verifica un cortocircuito, questo può avere degli effetti anche nell'appartamento "A" nel caso che qualcuno venga a contato con una parte metallica che malauguratamente si trova sul percorso della scarica? Il salvavita che c'è nell'appartamento "A" basta o è meglio provvedere ad una messa a terra autonoma?Grazie per le risposte, ciao! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 2 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 2 novembre 2005 In termini del tutto generali la risposta è SI.Se per esempio, il guasto nell'appartamento B provoca un innalzamento di tensione dell'impianto idrico, che è comune....Ovviamente bisogna vedre cosa è stato combinato nell'appartamento B perchè un guasto elettrico coinvolga l'impianto idrico. Per esempio che l'elettricista dell'appartamento B abbia usato l'impianto idrico come dispersore di terra. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_23717 Inserita: 2 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 2 novembre 2005 Credo che tu confonda cortocircuito e dispersione... nel primo caso accade che la fase e il neutro (o la fase e un'altra fase) vengono a contatto per un motivo x determinando il corto.. con sgancio del magnetotermico, quindi finchè il danno non viene riparato non c'è possibilità di riarmare il MT senza evitare nuovi danni.Nella dispersione di corrente invece capita generalmente che vi sia la perdita dell' isolamento di un conduttore (che sia la fase o il neutro) il classico esempio è quello delle resistenze, ma si potrebbero fare altri esempi, in questi casi succede che una parte della corrente si disperde attraverso la carcassa a cui il conduttore è solidale, il differenziale (in collaborazione col sistema di messa a terra) effettua una comparazione tra le differenze di potenziale tra fase e terra e tra neutro e terra (per la legge che vuole che la quanto entra tanto esce) non appena questo valore in termini di corrente raggiunge il valore minimo di 0,03 A il differenziale apre il contatto, questa corrente di dispersione grzie al filo di terra (che praticamente altro non è che un collegamento di massa alla carcassa dei vari utilizzatori) viene scaricata tramite l'apposito impianto dotato di dispersore finale nel terreno, evitando che noi toccando inavvertitamente la parte in dispersione nel caso che qualcuno venga a contato con una parte metallica che malauguratamente si trova sul percorso della scarica possiamo fungere da "terra umana".Ora, se l'impianto è comunque suddiviso correttamente, tu nel tuo appartamento non dovresti potere venire a contatto con nessun elemento attivo dell' impianto di un tuo vicino che magari ha l'impianto ancora senza terra e senza salvavita.. ne tantomento delle eventuali dispersioni o corti di quest'ultimo dovrebbero causare danni al tuo impianto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 2 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 2 novembre 2005 comunque se il condominio e' stato adeguato alla 46 90 ogni contatore viene seguito da un differenziale che annulla il pericoloivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sandro_g Inserita: 2 novembre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 2 novembre 2005 Opps, hai ragione af78, in realtà intendevo disspersione, il cortocircuito è una condizione di "caso migliore". Riallacciandomi a quanto hai detto, quindi, se il condominio non ha una linea dedicata alla dispersione di terra, questa potrebbe avvenire tramite i tubi dell'impianto idrico o chi per loro, con conseguente possibilità che un nugolo di elettroni liberati da qualche dispersione decidano di venire a scaricarsi proprio su chi in quel momento sta toccando il termosifone/rubinetto/ecc. Niente male come prospettiva, non c'è che dire... In conclusione ne deduco che per essere sicuri al 100% l'unica soluzione è realizzare la messa a terra del condominio e collegarvi tutti gli impainti il prima possibile.Grazie a tutti! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 2 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 2 novembre 2005 In conclusione ne deduco che per essere sicuri al 100% l'unica soluzione è realizzare la messa a terra del condominio e collegarvi tutti gli impainti il prima possibile.Si, va bene. Ma se per ipotesi qualche condomino, pur disponendo della terra centrale, è ancora attaccato con la terra al rubinetto, sei ancora in una condizione di rischio.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_23717 Inserita: 3 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2005 Ringraziamo gli sciagurati che allacciano la terra nel primo elemento metallico che trovano.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gimma Inserita: 3 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2005 Scusa ClA,ma quando scrivi Si, va bene. Ma se per ipotesi qualche condomino, pur disponendo della terra centrale, è ancora attaccato con la terra al rubinetto, sei ancora in una condizione di rischio....Intendi se qualcuno e' ancora attaccato SOLO al rubinetto, vero ?Se fosse ancora attaccato ANCHE al rubinetto, ma ANCHE alla terra condominiale il problema non ci sarebbe, tanto e' vero che, come da altri thread sui collegamenti equipotenziali, l'impianto idrico si troverebbe comunque collegato all'impianto di terra; o no ?Conosco poco di questo campo specifico e puo' darsi abbia un po' di confusione in testa .... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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