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Campanello E Pulsante Luci Scale Nella Stessa 503 - cosa dice la normativa?


Billy Corgan

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Salve, vi pongo il seguente quesito riguardante l' impianto di un condominio...vorrei sapere se secondo la normativa il pulsante delle luci scale condominiale puo' essere montato nella stessa scatola 503 dove e' montato il campanello dell'appartamento...in pratica, il neutro del pulsante ed il campanello a 12v provenienti da corrugati diversi possono essere montati nella stessa 503? grazie!

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Ciao,

secondo me utilizzando nella scatola gli appositi separatori che dividono il frutto a 230V da quello a 12V non ci sono problemi. BTicino ha in catalogo i separatori sia per le "vecchie" 503, quelle un po' piu' strette, sia per le "nuove" 503, in giro oramai da un paio d'anni o piu' e un po' piu' larghe.

Inoltre i fili a 12V e 230V potrebbero anche arrivare dallo stesso corrugato: l'importante e' che i fili abbiano tutti isolamento adatto alla massima tensione presente. Ovvero se usi per i 12V gli stessi cavi che usi per il 230V (che hanno quindi isolamento adatto) non c'e' problema.

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Il problema non è dato tanto dal fatto che i due circuiti "arrivano da corrugati diversi" o che hanno tensioni diverse (se il problema fosse questo basterebbe seguire i consigli di gimma), bensì dal fatto che i due circuiti arrivano da forniture diverse (il campanello è alimentato dalla fornitura dell' appartamento mentre il pulsante luci scale è alimentato dalla fornitura condominiale).

Questo, IN GENERALE, è in contrasto con la norma CEI 64-8 Parte 4, la quale afferma che ogni circuito deve poter essere sezionato dall' alimentazione (462.1). In questo caso ciò non è possibile: se un installatore apre la scatola 503 per effettuare una manutenzione pensando di aver sezionato i circuiti (magari agendo sull' interruttore generale dell' impianto condominiale), si trova in realtà dei conduttori non sezionati perchè provenienti da un' altra fornitura.

La stessa Norma dice anche che quando un componente o un involucro contengano parti attive collegate a più di una alimentazione deve essere posta una segnalazione in posizione tale per cui qualsiasi persona sia avvertita della necessità di sezionare tutte le alimentazioni (462.3).

Una "scappatoia", che normativamente sarebbe corretta, potrebbe essere quella di apporre un bel cartello a fianco della 503 con scritto "ATTENZIONE: LA SCATOLA A FIANCO CONTIENE CIRCUITI ALIMENTATI DA DIVERSE FORNITURE". Un po' antiestetico, direi, per un impianto civile :D .

Quanto detto finora è valido come "regola generale", passiamo al problema specifico:

Nella scatola 503 (situata presumo nel vano scale, quindi in "zona condominiale") si trova un circuito a 220V alimentato dal contatore condominale (e fin qui tutto OK) ed un circuito a 12V alimentato dal contatore dell' appartamento. Questo è da ritenersi normativamente corretto se il circuito a 12V è "a bassissima tensione di sicurezza", cioè se il trasformatore che genera la 12V risponde ai requisiti richiesti dalla normativa per tali circuiti. Il tasformatore, in pratica, deve garantire un isolamento adeguato tra il primario ed il secondario: in tal modo anche se nella scatola 503 arrivano dei conduttori a 12V non sezionati, questa tensione non è considerata pericolosa ed è considerato trascurabile il rischio che tali conduttori vengano portati a contatto con la 220V dell' appartamento per il cedimento dell' isolamento degli avvolgimenti del trasformatore.

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Mirco, grazie come sempre delle info; io quanto sopra proprio non lo sapevo.

Ma per quello che tu scrivi / la norma dice :

ogni circuito deve poter essere sezionato dall' alimentazione (462.1)
La stessa Norma dice anche che quando un componente o un involucro contengano parti attive collegate a più di una alimentazione deve essere posta una segnalazione in posizione tale per cui qualsiasi persona sia avvertita della necessità di sezionare tutte le alimentazioni (462.3)

come comportarsi quindi per una scatola che contiene sia interruttori (circuito luci) e prese (circuito prese), ovvero una situazione comune ?

Inoltre :

Il tasformatore, in pratica, deve garantire un isolamento adeguato tra il primario ed il secondario: in tal modo anche se nella scatola 503 arrivano dei conduttori a 12V non sezionati, questa tensione non è considerata pericolosa ed è considerato trascurabile il rischio che tali conduttori vengano portati a contatto con la 220V dell' appartamento per il cedimento dell' isolamento degli avvolgimenti del trasformatore

significa che cio' non richiederebbe neppure l'uso di separatori ?

Ciao e grazie.

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come comportarsi quindi per una scatola che contiene sia interruttori (circuito luci) e prese (circuito prese), ovvero una situazione comune ?
Comune ... non più di tanto. Io in genere preferisco le scatole con i comandi per le luci e le scatole con le prese. Tuttavia si trovano anche scatole con sia un interruttore sia un presa (e questo non è certo vietato).

Nei confronti dell' Art. 462.1 non vedo il problema: ogni circuito deve poter essere sezionato, e così è (se è presente un interruttore per la linea luci ed uno per la linea prese, o anche uno unico per entrambe le linee, ovviamente).

Nei confronti dell' Art 462.3 ... sinceramente non mi ero mai posto il problema. Comunque (e questa è una mia interpretazione) ritengo che la "segnalazione" richiesta dalla norma sia implicitamente fornita dalla tipologia stessa dei frutti: un "frutto presa" è ovvio che sia collegato sotto la linea prese così come un "frutto interruttore" è ovvio che sia collegato su un circuito luci.

Una cosa secondo me molto importante, a tal proposito, è la chiara identificazione degli interruttori nel quadro generale (o centralino che sia) riguardo la loro funzione. Ad esempio un interruttore battezzato "prese cucina" deve effettivamente alimentare le prese cucina, e in cucina non devono essere installate prese collegate ad un' altra linea (cosa che invece a volte si vede fare). Allo stesso modo, se per un qualche motivo si collega una presa sotto la linea luce (cosa che si può benissimo fare) è bene che l' interruttore a monte riporti la dicitura "linea luce e presa xxx" e non solo "linea luce", ecc.

Diverso è il caso di una scatola 503 che contiene linee provenienti da più forniture: il manutentore non può certo immaginarsi questa situazione, anche staccando l' interruttore generale dell' impianto ci sarebbero comunque conduttori attivi alimentati (da un altro impianto).

significa che cio' non richiederebbe neppure l'uso di separatori ?
No, un circuito "a bassissima tensione di sicurezza" (SELV), per essere considerato tale, deve avere: trasformatore di sicurezza, separazione di protezione nei confronti degli altri circuiti, nessun punto del sistema a terra.
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  • 2 weeks later...

Grazie per il chiarimento, beh escludo di poter affiggere un cartello nelle scale con la dicitura da te citata! quindi optero' per due 503 distinte...il problema che il costruttore non ha proprio considerato i campanelli e nell'ottimizzare gli spazi in pratica non c'e quasi posto per le scatole...una cosa non mi e' chiara...anche utilizzando i trasformatori di sicurezza,bisogna comunque segnalare le due alimentazioni con un cartello?

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una cosa non mi e' chiara...anche utilizzando i trasformatori di sicurezza,bisogna comunque segnalare le due alimentazioni con un cartello?
Direi proprio di no.

Se una stessa scatola 503 contiene apparecchi alimentati a 220V (tensione proveniente dalla fornitura relativa all' ambiente in cui si trova installata la scatola) e apparecchi alimentati a 12V mediante un circuito SELV (tensione proveniente anche da altra fornitura situata in altro luogo) non vedo il pericolo: la tensione 12V non è considerata pericolosa, ed è considerato trascurabile il rischio che i conduttori del circuito SELV vengano portati a contatto con conduttori a 220V per il cedimento dell' isolamento dei cavi o degli avvolgimenti del trasformatore.

Ovviemente devono essere rispettate le prescrizioni per i circuiti SELV. Non ci sono certamente problemi se il circuito a 220V ed il circuito a 12V vengono portati nella scatola mediante tubazioni diverse.

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