alessiob Inserito: 8 novembre 2005 Segnala Share Inserito: 8 novembre 2005 (modificato) pur sembrando ovvia la domanda , tuttavia la pongola cei 23_2 classifica gli interruttori automatici e ne indica le caratteristiche il tipo B è il più lento il tipo D è il più velocema non significa che interviene prima , solo che interviene non oltre ... i 45 o 15 o 4 secondi giusto ???ma il problema è , quando per un corto (che è meglio se non c'è ma a volte vanno in corto anche i lumini per bambini, ed è quello che mi è successo) salta il contatore prima di un MTDiff da 16A 0,03 curva B 4500 ....risolvo se metto un curva D ?????o cambio il valore di corrente nom di cortocircuito ? Modificato: 8 novembre 2005 da alessiob Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 8 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2005 Gli sganciatori magnetici dei magnetotermici in curva D intervengono tra 10 e 14 In (corrente nominale dell'interruttore) quindi sono i più "Lenti".Curva B intervengono tra 3 e 5 InCurva C intervengono tra 5 e 10 InCurva K intervengono tra 10 e 14 InCurva Z intervengono tra 2,4 e 3,6 In (I più "veloci") Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oiuytr Inserita: 8 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 8 novembre 2005 Non e' che sono lenti o veloci, cambia la soglia di intervento. Se hai p.es. un interruttore 2x16D e a valle un 2x10C risulta che il primo non interviene sicuramente per correnti di cto.cto inferiori a 160A (10*In), e interviene sicuramente per correnti superiori a 224A (14*In); il secondo, non interviene sicuramente per correnti di cto.cto inferiori a 50A (5*In), e interviene sicuramente con correnti superiori a 100A (10*In). Se avviene un corto circuito con corrente, p.es. di 700A, non hai la certezza che apra solo l'interruttore 2x10C, ma potrebbe intervenire il 2x16D o entrambi. Dipende dalla velocita' di apertura del primo interruttore che interviene se e' sufficientemente elevata per evitare l'intervento dello sganciatore magnetico del secondo interruttore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
alessiob Inserita: 9 novembre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 riassumendose a valle del diff principale, i miei magnetotermici differenziali fossero tutti in curva k o z ridurrei i rischi di veder intervenire il contatore enel ?l'obiettivo è non tornare in cantina al prossimo caso di corto circuito (sperando non ci sia) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 Ne abbiamo appena discusso:guarda quiLe selettività certa fra magnetotermici per ciò che riguarda il corto circuito non è possibile, e forse non è nemmeno auspicabile (stiamo parlando dell'impianto elettrico di casa!). Quanto meno è incerta e parziale, a meno di non utilizzare i costosi ed ingombranti magnetotermci selettivi....Possibile che i corto circuiti siano così diffusi in casa? se capita mi preoccuperei seriamente affinchè non avvengano! e non mi preoccuperei per evitare che mi scatti un magnetotermcio in più, forse questi lumini per bambini vanno rottamati con urgenza!!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michele Cirasola Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 Una domanda.....la differenza tra un magnetotermico in curva A ed uno in curva C? Quale tra questi due è il più sensibile? Il curva C giusto? A che valore di In interviene il primo ed a quale il secondo? Michele Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 (modificato) Ridurrei i rischi di veder intervenire il contatore enel ?Da questa affermazione mi pare di capire che c'è ancora installato il vecchio gruppo di misura dell'enel con limitatore magnetotermico da 16A. Se è così aspetta che installino il gruppo di misura elettronico con interruttore magnetotermico da 63A curva C o D. Facendo così in caso di cto a valle del magnetotermico differenziale da 16A interverrà quasi certamente solo lui. (E' uno dei pochi pregi dei nuovi gruppi di misura elettronici almeno per me) Modificato: 9 novembre 2005 da Cipone Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 E' uno dei pochi pregi dei nuovi gruppi di misura elettronici almeno per meAccipicchia: ma avete tutti dei cortocircuiti frequenti in casa????? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 in questa come nell'altra discussione citata da cia emerge una gran confusione tra le tre fondamentali protezionila protezione differenzialesu questa si puo' realizzare un'ottima selettivita', sia nei valori di corrente di intervento, sia nel tempoil nome stesso indica che la protezione valuta la differenza vettoriale delle correnti che normalmente e' uguale a zero, quando non lo e' interviene al valore e nel tempo taratotipicamente interviene per guasto verso terrala protezine termicaimportante che si chiama ancora termica anche se il rele' puo' non essere basato su deformazione termicainterviene quando la corrente supera una certa soglia in un tempo che e' CIRCA (molto importante il circa, bisogna esaminare la curva che e' una parabola) inversamente proporzionale alla correntesi riesce a ottenere una buona selettivita' ma bisogna ragionarci bene, non e' cosi' banale come per la protezione differenzialela protezione magneticaanche in questo caso si chiama magnetica anche se avolte non si basa piu sul fenomeno dell'attrazione magneticainterviene per correnti decisamente [relativamente] altein questo caso riconosciamo due casictocto franco, la corrente e' la massima corrente che il circuito riesce a dare, e' molto piu' alta della corrente nominale la selettivita' non e' garantita, il piu' delle volte non c'e', a volte con alcuni accorgimenti la si ottiene ma NON e' certactocto non franco, la corrente e' nettamente piu' alta della corrente nominale ma non e' la massima, in questo caso gli accorgimento di cui sopra lavorano non po' meglio, comunque la selettivita' continua a non essee certagli accorgimenti sono dueil primo e' di scalare la caratteristica, tipicamente d --> c --> b --> z il secondo di scalare il potere di interruzionesottolineo che dal punto di vista rigorosamente tecnico TUTTI E DUE FUNZIONANO A VOLTE PER CASO, NON SONO "SICURAMENTE FUNZIONANTI" ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 9 novembre 2005 Segnala Share Inserita: 9 novembre 2005 Accipicchia: ma avete tutti dei cortocircuiti frequenti in casa?????No assolutamente. Ma ricordo che, quando ero alle prime armi, facendo un cto nel box ho lasciato al buio pure l'appartamento per l'intervento del limitatore da 16A del gruppo di misura oltre che all'mtd del box. Ora con un 63A a monte ho una bella selettività anche in caso di cto franco oltre che in caso di dispersione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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