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Schema Unifilare? O No?


pfa

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buongiorno cari colleghi!

ho da porvi una domanda.

mi trova nella situazione di dover fare degli schemi di alcuni imianti da me fatti, da allegare alla dichiarazione di conformità.

ho gia scaricato tiplan, e cercherò di arrangiarmi con quello, che credo vada bene.

ad ogni modo, la mia domanda è: che tipo di schema devo realizzare? unifilare? multifilare? con la planimetria? totalmente buio su questo argomento. attendo vostre delucidazioni

thx

un salutoz

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Alessandroni Matteo

Che sappia io per l'ambito civile non è obbligatorio produrre la planimetria con gli schemi dell'impianto.

Se però la vuoi fare potresti produrre una documentazione tipo progetto del professionista ovvero una planimetria con le apparecchiature dislocate (e per questo va bene Tiplan) e lo schema dei quadri e delle linee con le relative sezioni e protezioni realizzato con Tisystem

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Vorrei precisare una cosa:

Che sappia io per l'ambito civile non è obbligatorio produrre la planimetria con gli schemi dell'impianto

è obbligatoria produrre una descrizione dell'impianto, anche se uno è libero di scegliere il modo che preferisce, al limite anche descrivendolo a parole.

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Alla dichiarazione di conformità vanno sempre acclusi tutti gli allegati richiesti. Non la prendere come una scocciatura, ti aiuta a difendere il tuo buon operato nel caso di future contestazione. Un consiglio: descrivi correttemente l'impianto con uno schema planimetrico indicante l'impianto di illuminazione e quello di forza motrice. Allega uno schema unifilare de centralino elettrico che hai realizzato e fa un elenco con tutte le apparecchiature che hai installato, indicando la tipologia e la sigla. Ovviamente se, come ti auguro hai realizzato un impianto molto complesso, che come tale richiede il progetto da parte di un professionista iscritto all'albo, barra la voce RISPETTATO IL PROGETTO e rifericiti agli elaborati grafici sulle quali puoi mettere la sigla "AS BUILT" (come costruito). Ovviamente in quest'ultimo caso rispermi tutto il lavoro grafico e dovrai allegare solo l'elenco materiale.

Saluti,

Ing.Pascucci

Modificato: da ing.bennyp
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Premessa: per il solo piacere della discussione.

descrivi correttemente l'impianto

Impianto elettrico monofase 230 Vca su edificio adibito a comune abitazione, progettato, a richiesta del cliente per una potenza contrattuale di 6 Kw.

schema planimetrico indicante l'impianto di illuminazione

L'appartamento è li e non si muove di certo. La disposizione dei corpi illuminanti viene decisa dal cliente. Contento lui, contenti tutti. Non è un posto di lavoro dove tutto deve essere mirato alla sicurezza (sicurezza del lavoro intendo) ed alla funzionalità.

Allega uno schema unifilare
Oppure (sempre per il piacere della discussione) una breve relazione tecnica del tipo.:

Lunghezza montante di linea luce metri x, protezione yA per unca cdt % =2 sezione = n mm2.....e via di questo passo ( ah!.....l'arte di complicarsi la vita :lol:

Ed i dispositivi? Forniti dal cliente, marca sconosciuta, assemblaggio da schifo. Garantisco solo l'esecuzione meccanica ( il lampadario non cadrà in testa a qualcuno). Prese ed interruttori? Peggio che andar di notte. Da schifo e forniti dal cliente. Morale della favola: garantisco solo che l'impianto è ben dimensionato ed adeguatamente protetto

NB. pfa....,ovviamente è come ha scritto l'ing. pascucci

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ovviamente è come ha scritto l'ing. pascucci

Scusami Nino,ma è giusto per chiarire,non vorrei passare per il burocrate del gruppo.

Le annotazioni che ho fatto sono le minime che richiede la normativa e non le ho imposte io,mi sono semplicemente limitato a indicarle. Quando ho detto fa lo schema dell'impianto di illuminazione mi riferivo unicamente alla indicazione della montante luce, se vuoi alle cassette di connessione e al punto luce al centro della stanza o dovunque sia ubicato.Sicuramente non mi riferivo ai corpi illuminanti.Circa la bontà dei dispositivi forniti dall'utente è una tua scelta, se li reputi pessimi o non sicuri, non li installare,tutto qui.

Cordialmente,

Ing. Pascucci

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ma è giusto per chiarire,non vorrei passare per il burocrate del gruppo.

Non era assolutamente la mia intenzione. Mi riflettevo nella normativa in generale. Per un artigiano c'è sempre il pericolo del "se non lo fa lei cerco un'altro" ovvero è un cliente perso. Forse è il solito discorso sulla normativa, la sua burocraticità e le sue falle (delle normativa ...non le sue.

Esempio: Mio impianto completato in un villino. Tutto a posto. Modifica dell'ultimo momento voluta dal cliente: la vasca ad idromassaggio. Un giocatollino made in China " che è costato pochissimo".

Mia soluzione: l'ho collegata......ma non l'ho accesa. Ed in fattura? " Manodopera installazione lampadario" :D

Diamine: ho storto il muso perchè fu la modifica (laboriosa) dell'ultimo momento, ho storto il muso sulla qualità del dispositivo, ... con una battuta gli ho detto l'accenda lei quasi a volermi estraneare, ma mettere per iscritto quella porcata neanche per idea. Va da se che sto uscendo fuori discorso, ma questo lo avevo premesso nel primo post.

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