fa2 Inserito: 3 novembre 2021 Segnala Share Inserito: 3 novembre 2021 Salve, vorrei ritardare la diseccitazione di un relè a 230 V CA di almeno 20 secondi. E' possibile ottenere questo risultato con un condensatore? E se si , come? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2021 Meglio se usi un relè con contatti ritardati. Avendo una bobina a 230V dovresti usare un grosso condensatore, grosso soprattutto come dimensioni fisiche. Tanto per avere un'idea verifica sul data sheet del relè la resistenza della bobina e la tensione minima di mantenimento. Ammesso che la tensione minima sia di 180V, e che la tensione di rete sia al valore nominale, bisognerebbe mettere un condensatore di capacità tale che dopo 20" la sua tensione sia diminuita di soli 50V, ovvero di circa il 22%. Considera che il condensatore ha una scarica esponenziale e che dopo una costante di tempo la sua tensione è scesa del 63%. Se consideri 100 ohm di valore di resistenza della bobina, per avere una costate di tempo di 20" bisognerebbe avere un condensatore di capacità di 0.2Farad, ovvero un superconbdensatore. Ma questi componenti sopportano tensioni di pochi volt! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_293569 Inserita: 3 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2021 (modificato) 1 ora fa, fa2 ha scritto: vorrei ritardare la diseccitazione di un relè a 230 V CA E' possibile ottenere questo risultato con un condensatore? 230V Corrente Alternata. Attenzione che fai 💥 🔥 ☠️ Modificato: 3 novembre 2021 da Francesco_54 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fa2 Inserita: 3 novembre 2021 Autore Segnala Share Inserita: 3 novembre 2021 Grazie Livio, avevo visto in una discussione ormai chiusa uno schemino che ho provato a realizzare, visto che si diceva che aumentando la capacità aumentavano i tempi ho provato a salire. Ma mettendo entrambe i condensatori a 68 micro Farad saltano i diodi oltre che al magnetotermico. Dove sbaglio? Questo non è che un vago esempio, visto che non fornisci specifiche sulle tensioni di alimentazione, ma come principio è valido per un po' tutti i tipi di tensioni, eventualmente sarà da cambiare qualche valore, ma in sostanza si tratta di un'attivazione a carica capacitiva, la quale tanto più dura, quanto più è elevato il valore capacitivo. http://upload.plcwww.com/files/20/Imp%20plcforum.jpg Saluti Mirko Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_293569 Inserita: 3 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2021 (modificato) 20 minuti fa, fa2 ha scritto: http://upload.plcwww.com/files/20/Imp plcforum.jpg Questo schemino e' corretto , però manca una resistenza limitatrice di protezione tra il ponte di diodi e il primo condensatore per limitare il picco di corrente iniziale quando dai tensione. Il condensatore quando e' scarico, nell'istante in cui il circuito viene alimentato, si comporta come un corto circuito e ti fa saltare i diodi che lo precedono. Modificato: 3 novembre 2021 da Francesco_54 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 3 novembre 2021 24 minuti fa, fa2 ha scritto: Ma mettendo entrambe i condensatori a 68 micro Farad saltano i diodi oltre che al magnetotermico. Ogni volta che dai tensione i condensatori rappresentano un corto circuito, la corrente è praticamente limitata solo dalla resistenza diretta dei diodi. maggiore è la capacità, maggiore è il tempo in cui la corrente ha un valore elevato. Durante la carica la corrente del condensatore diminuisce con valore espnenziale, secondo la costante di di tempo di carica. E ovvio che aumentando la capacità il tempo per cui lacorrente assume valori molto elevati è sufficiente a fondere i diodi ed a far intervenire il magneto termico. Si dovrebbe inserire un resistore di limitazione, resistore che va poi bypassato a carica avvenuta. A parte il fatto, che io ho anche qualche dubbio sulla funzionalità di quella circuitazione. Comunque con 20" con solo condensatore è un tempo un po' troppo lungo, come ti ho spiegato in precedenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fa2 Inserita: 4 novembre 2021 Autore Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) 23 ore fa, Francesco_54 ha scritto: Questo schemino e' corretto , però manca una resistenza limitatrice di protezione tra il ponte di diodi e il primo condensatore per limitare il picco di corrente iniziale quando dai tensione. Il condensatore quando e' scarico, nell'istante in cui il circuito viene alimentato, si comporta come un corto circuito e ti fa saltare i diodi che lo precedono. Capisco, grazie delle informazioni, ma mi sorge un dubbio, secondo te andava aumentato il valore di entrambe i condensatori o bastava quello in serie alla bobina del relè per aumentare il ritardo ? Inoltre , di che valore dovrebbe essere la resistenza limitatrice? Modificato: 4 novembre 2021 da fa2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fa2 Inserita: 4 novembre 2021 Autore Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) Grazie ad entrambi per le risposte. Ho visto un aggeggio su internet e vorrei provare a costruirlo. Avete per caso uno schema testato per realizzarlo? E' piccolino e starebbe comodamente in una cassetta portafrutti. Modificato: 4 novembre 2021 da fa2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 4 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) 29 minuti fa, fa2 ha scritto: Avete per caso uno schema testato per realizzarlo? Se vai alla sezione "elettronica" ed "elettronica fai da te" facendo una ricerca trovi parecchi schemini di questi dispositivi. Comunque in questa sezione non si trattano problemei relativi all'autocostruzione di apparecchi elettronici. Qui si trattano solo problemi relativi alla illuminazione di interni e da ia relativi componenti. In una scatola portafrutti puoi benissimo mettere un relè ritardato universale; funziona bene, è molto più affidabile ed anche più piccolo. Modificato: 4 novembre 2021 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_293569 Inserita: 4 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) 1 ora fa, fa2 ha scritto: Capisco, grazie delle informazioni, ma mi sorge un dubbio, secondo te andava aumentato il valore di entrambe i condensatori o bastava quello in serie alla bobina del relè per aumentare il ritardo ? Inoltre , di che valore dovrebbe essere la resistenza limitatrice? La resistenza da aggiungere dovrebbe essere da 330 ohm per stare larghi. Il condensatore da aumentare per raggiungere i 20 secondi e' solo il primo. Per il secondo condensatore e la resistenza in parallelo (560Kohm) la storia e' più lunga: La bobina del relè , essendo un induttore, in C.A. ai fini della circolazione della corrente oppone una impedenza (Z) costituita dalla somma della resistenza ohmica (ohm) + la reattanza capacitiva (Xc) In C.C la reattanza capacitiva e' nulla perchè direttamente proporzionale alla frequenza: F=0 --> Xc=0 Peraltro la tensione continua presente sul primo condensatore è circa uguale al valore di picco della tensione CA, ovvero 230 x 1.41= 324Vcc Pertanto un relè che in CA è idoneo a funzionare a 230Vca, per l'effetto combinato della tensione di alimentazione in CC aumentata e la diminuzione della resistenza equivalente , alimentato in CC vi scorrerebbe una corrente notevolmente maggiore di quella prevista in fase di dimensionamento del conduttore della bobina con conseguente bruciatura. Questo il motivo della presenza della resistenza da 560 Khom (..però a occhio mi sembra esagerata come valore) . Il secondo condensatore presente nel circuito, quello in parallelo alla resistenza da 560K, serve a dare un picco di corrente istantaneo per rendere piu' veloce la commutazione del relè. Modificato: 4 novembre 2021 da Francesco_54 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_293569 Inserita: 4 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) 1 ora fa, fa2 ha scritto: Avete per caso uno schema testato per realizzarlo? E' piccolino e starebbe comodamente in una cassetta portafrutti. Credo sia realizzato utilizzando un NE555, cerca sul web con questa chiave e troverai una infinità di circuiti. P.S. molto meglio un temporizzatore con NE555 che quello precedente, le temporizzazioni sono stabili e indipendenti dalla tensione di alimentazione Modificato: 4 novembre 2021 da Francesco_54 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_293569 Inserita: 4 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 (modificato) 5 ore fa, Francesco_54 ha scritto: la reattanza capacitiva (Xc) Opsss.. ...sostituire con reattanza induttiva (Xl) parlando del condensatore ho fatto confusione. Modificato: 4 novembre 2021 da Francesco_54 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 4 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 4 novembre 2021 5 ore fa, Francesco_54 ha scritto: Questo il motivo della presenza della resistenza da 560 Khom (..però a occhio mi sembra esagerata come valore) . Serve anche a determinare la costante di tempo di scarica del primo condensatore. Con 560K la resistenza in serie, della bobina del relè, è trascurabile; con 10µF di capacità la costante di tempo di scarica è nominalmente pari a 5.6 secondi. In altri termini, il condensatore caricato ad una tensione nominale di 323V, dopo 5.6" dalla disalimentazione, avrà raggiunto un valore di tensione pari a 87V circa. La corrente circolante nel relè è nominalmente pari a 0.57mA; anche se l'eccitazione dovrebbe essere assicurata dall'iniezione della corrente di carica del secondo condensatore, bisogna comunque disporre di un relè che necessiti di una corrente di mantenimento abbastanza piccola. Si può diminuire il valore del resistore, però si diminuisce anche la costante di tempo di scarica del condensatore, quindi per mantenere la medesima temporizzazione bisogna aumentare proporzionalmente la capacità che causa il riuardo alla diseccitazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maxpala2003 Inserita: 18 novembre 2021 Segnala Share Inserita: 18 novembre 2021 Il 4/11/2021 alle 11:36 , Livio Orsini ha scritto: Se vai alla sezione "elettronica" ed "elettronica fai da te" facendo una ricerca trovi parecchi schemini di questi dispositivi. Comunque in questa sezione non si trattano problemei relativi all'autocostruzione di apparecchi elettronici. Qui si trattano solo problemi relativi alla illuminazione di interni e da ia relativi componenti. In una scatola portafrutti puoi benissimo mettere un relè ritardato universale; funziona bene, è molto più affidabile ed anche più piccolo. E se posso permettermi, un relè commerciale è anche testato, certificato e garantito, cosa più importante non mette fuori norma il tuo impianto... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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