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Chiarimento - interruttori tetrapolari


uccio111

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ciao a tutti volevo avere solo un chiarimento. se ho un magnetotermico tetrapolare da 16 A e a valle di esso collego 3 prese monofasi sempre da 16 A (una su ogni fase più naturalmente il neutro), quanta corrente posso prelevare max da ogni presa?

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ciao non ne sono sicuro al 100% perchè non ho mai avuto a che fare con magnetotermici tetrapolari ma se la la materia non è cambiata tu in teoria puoi sommare 16 A su una presa ma in questo caso sulle altre 2 non puoi assorbire niente .o altrimenti metti sempre per esempio un utilizzatore di 4 a su ogni presa :D

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in realta' e' molto piu' complicato, partiamo dalla teoria

15 a in una presa, questo e' il caso piu' semplice e funziona sempre, anche in pratica

se si passa a una presa per ogni fase dipende dal carico, visto che ho 15 a sul neutro

immaginiamo che il carico sia resistivo ed ho 7,5 A. per presa

(e' un caso che sembra semplice (sembra soltanto), dipende dal fatto che l'angolo di base del vettore e' di 60 gradi)

ma se diventano 3 sulle tre fasi potrei tornare a 15 A per presa

in realta' non e' nemmeno cosi' perche' i carichi non sono mai ben equilibrato ne' sono mai resistivi per cui ogni volta ci sarebbe da fare un calcolo molto complesso

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quindi se prelevo 16 A da una presa monofase, le altre due non posso utilizzarle, mentre se ne prelevo ad esempio 8 A, le altre le posso ancora utilizzare giusto?

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quanta corrente posso prelevare max da ogni presa?

16A da ogni presa. Se prelevi più di 16A da una sola presa, il magnetotermico sgancia (ovviamente aprendo tutti i poli).

Ciao. :)

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se l'interruttore MT e' da 16 amper puoi prelevare 16 A da ogni presa .

tieni presente che (AD ECCEZIONE DI CARICHI CHE PROVOCANO ARMONICHE) la corrente sul neutro

e' la somma vettoriale delle correnti di fase, quindi sara' sempre inferiore alla massima corrente monofase.

ivano65

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la corrente sul neutro e' la somma vettoriale delle correnti di fase, quindi sara' sempre inferiore alla massima corrente monofase

scusate se mi intrufolo ma la cosa mi interessa.

Se non ho capito male, se voglio alimentare 3 prese monofase ognuna da una fase diversa, il neutro va messo in comune ad ogni presa (ovviamente per avere la tensione stellata 230v dai 400v trifase).

Ma la sua sezione, puo' essere uguale a quella delle fasi o deve essere maggiore?

Mi pare d'aver capito che puo' essere uguale a quella delle fasi, essendo la corrente sul neutro mai uguale alla corrente massima sulle fasi...

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Mio Dio che confusione.... :P

Riassumo brevemente, da un MT tetrapolare 4x16A potrei prelevare, per mezzo di tre circuiti monofase 16 A per polo. Ovviamente se i cosfi dei tre circuiti monofase fossero uguali o all'incirca uguali, nel neutro non circolerebbe corrente (essendo la corrente nel neutro la somma vettoriale di 3 correnti uguali sfasate nel tempo di 120°).

La sezione del neutro deve essere uguale a quella di fase, poichè, nel caso di massimo squilibrio: su tre circuiti monofase solo uno sta assorbendo corrente, la corrente nel neutro è uguale a quella di fase.

Ovviamente se uno solo dei tre circuiti monofase assorbe una corrente superiore a 16 A si va in sovraccarico e interviene lo sganciatore termico dell'interruttore.

Chiaro? :D

Ciao, Benny

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....., quindi sara' sempre inferiore alla massima corrente monofase .....

NO

se l'assorbimento e' su un sola fase il neutro e' uguale

se l'assorbimento e' [circa] equiliabrato sula tre fase il neutro e' inferiore

se l'assorbimento e' su due fasi il neutro E' PIU' ALTO

questa osservazione vale anche per l'intervento di benny

il caso peggiore un e' la concentrazione su una fase ma la concentrazione su due fasi

e' pur vero che l'impianto si protegge da solo perche' la protezione scatta (a 15 A)

il problema del dimensionamento del neutro in caso di armoniche e' piuttosto complesso, meriterebbe una discussione tutta sua

ti basti sapere che una forte presenza della terza armonica pio' arrivare a portare, in carico equilibrato, una corrente di neutro quasi doppia di quella delle fasi equilibrate

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personalmente ho sempre contestato la mancanza, in quadri importanti alimentanti circuiti con problemi, dell'amperomentro di neutro

fonora l'unica cosa che ho ottenuto e' quella di essere considerato matto, sono proprio l'unico del pianeta a pensarla cosi' ?

Modificato: da Piero Azzoni
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il caso peggiore un e' la concentrazione su una fase ma la concentrazione su due fasi

Ciao Piero,

come fai a fare questa affermazione? Sì, sono d'accordo che per angoli tra i due vettori corrente minori di 120° la corrente risultante che si chiude nel neutro è piu' grande della singola corrente di fase, ma anche il caso di tre correnti trifase fortemente squilibrate, pensa ad esempio a tre vettori corrente sfasati tra di loro di 30° darebbe luogo ad una risultante, cioè ad una corrente nel neutro piu' grande della corrispondente bifase.

Ciao, Benny

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in assoluto la tua affermazione e' corretta

ma la premessa dell'evoluzione di questa discussione e' stata quella di semplificare, immaginare carichi analoghi e ommettere considerazioni sulla armoniche

in quest'ottica esaminare i risultati in funzione del diverso carico

in questo senso le mie considerazioni

se consideriamo carichi significativamente diversi nella loro natura, magari diversi anche per le armoniche generate potremmo scrivere un libro

(allora non dimentiachiamo in una trattazione cosi' completa l'amperometo di neutro)

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ma la premessa dell'evoluzione di questa discussione e' stata quella di semplificare, immaginare carichi analoghi e ommettere considerazioni sulla armoniche

Sono d'accordo con te, Piero. La mia era solo una precisazione, anche se puramente teorica.

Comunque per quanto concerne l'amperometro sul neutro, sono d'accordo anche io.....si vede che non sei il solo pazzo :P

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grazie a tutti delle spiegazioni...

ora vorrei andare un attimo oltre e chiedervi: in ambito civile dove si abbia il solito contratto monofase, quindi non e' sempre detto che la corrente sul neutro sia la stessa che sulla fase, perche' cio' dipende anche dallo squilibrio della distribuzione dei carichi fatta da enel?

Estremizzo una situazione per farmi capire: se in questo momento io assorbo 2,5kw e i miei vicini che sono rispettivamente sulle altre due fasi assorbono 100watt la corrente sul neutro sara' maggiore rispetto al caso in cui sia io che i miei vicini stiamo assorbendo ugual potenza (facciamo il caso limite che io e i miei vicini fossimo gli unici carichi sulle fasi)...

grazie.

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Estremizzo una situazione per farmi capire: se in questo momento io assorbo 2,5kw e i miei vicini che sono rispettivamente sulle altre due fasi assorbono 100watt la corrente sul neutro sara' maggiore rispetto al caso in cui sia io che i miei vicini stiamo assorbendo ugual potenza (facciamo il caso limite che io e i miei vicini fossimo gli unici carichi sulle fasi)...

In un circuito monofase la corrente nel neutro è uguale a quella nella fase :D

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Il tuo neutro diventerà quello dell'Enel, sino al collegamento al centro stella i tuoi due cavi (sei un'utenza monofase, ricordalo) saranno percorsi dalla stessa corrente (a meno di guasti, ovviamente :D ).

In pratica: sopra al quadripolare hai l'alimentazione trifase Enel, sotto hai 3 utenze monofase ciascuna da 16A; la corrente che percorre il neutro sopra al quadripolare è la somma vettoriale delle correnti che percorrono i 3 neutri delle 3 utenze; in caso di 3 fasi e 3 carichi perfettamente equilibrati e tali per cui ogni fase assorbe 16A, al quadripolare avrai di sotto 3 cavi percorsi da 16A, di sopra 1 cavo percorso da niente... ;)

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  • 2 months later...

Scusate, ma quando parlate di carichi equilibrati intendete simmetrici ed equilibrati?

Lo chiedo perche siccome si parla di sfasamenti delle tre correnti diversi da 120° mi sembra confonda lo squilibrio con l'asimmetria in quanto ricordo che:

carico simmetrico ed equilibrato = le correnti delle tre fasi sono uguali in intensità e sfasate di 120°

carico simmetrico e squilibrato = correnti diverse in intensità ma sfasate di 120°

carico asimmetrico ma equilibrato = correnti di uguale intensità ma con sfasamenti diversi da 120° ( credo siano casi rarissimi)

carico asimmetrico e squilibrato = diversa intensità e sfasamento diverso da 120°

(reminiscenze scolastiche)

o ricordo male?

Dax

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Scusate, ma quando parlate di carichi equilibrati intendete simmetrici ed equilibrati?

Nello specifico si, si vuole sottolineare come si possa ottenere corrente nulla sul neutro ENEL ma corrente uguale a quella di fase sul neutro di casa.

Il carico, che deve essere inteso come impedenza, è una entità vettoriale, esprimibile quindi in modulo e fase.

La resistenza ha fase 0°, l'induttanza e la capacità hanno fase 90° (+ e -).

Caso di impedenze ideali.

Il modulo della resistenza è il suo valore ohmico.

Il modulo di induttanza e capacità dipende dalla frequenza della corrente che li percorre: 2*pigreco*f*L e 1/2*pigreco*f*C rispettivamente. Nota che con frequenza 0 (corrente continua) l'induttanza è un corto circuito (modulo = 0) e la capacità è un circuito aperto (modulo = infinito).

Caso di impedenze reali.

In generale, deve essere calcolato vettorialmente il contributo della combinazione delle 3 tipologie.

Il tuo post è corretto, sottolineo solo che la corrente consegue all'applicazione di una tensione sul carico: applicando una terna di tensioni simmetriche ed equilibrate a un carico simmetrico ed equilibrato ottengo una terna di correnti simmetriche ed equilibrate, etc.

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