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Nuovo Impianto - chiedo consiglio


giactor

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visto che mi sembra una bella casona un giorno un estroso architetto potrebbe anche avere l'idea di montare una serie di tesate o faroni da 1000w e a quel punto diventa pericoloso e a quel punto diventa pericoloso xche' in fase di lavorazione non si e' voluto seguire la "convenzione" di dividere luci e prese con i relativi mt

Penso che lampade da 1000W siano ben oltre le "convenzioni" degli impianti elettrici usuali.

Se qualcuno volesse metterle dovrebbe in ogni caso farsi carico di verificare ed adeguare l'impianto pesantemente elettrico, anche qualora fosse già diviso fra luci e prese.

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Si cia ma devi comunque rompere x adeguare.....oppure prevedere gia da ora un quadro con parecchi moduli vuoti e tubi belli grossi, e allora mi chiedo xche' non farlo da subito.......visto che ci si guadagna anche in caso di guasti nella ricerca e tutti i vantaggi che non sto qui a ripetere......

Cioe' non so' se mi sono spiegato x me un buon impianto mi permette di fare QUASI qualunque cosa venga in mente in un futuro alle mogli :lol: senza toccare nemmeno un muro(che reputo un fastidio enorme visto che odio i ritocchi e amo le pareti decorate con le attuali tecniche tipo stucchi, spatolati ecc ecc e tutti sappiamo quanto costano)

Penso che lampade da 1000W siano ben oltre le "convenzioni" degli impianti elettrici usuali.

Si ma partendo da un impianto convenzionale lo puoi fare se invece ho una linea da 1,5 sotto un mtda16a che comanda anche le prese e voglio aggiungere una linea dedicata per i faroni del salone (facciamo zona1)...dovro' passare una nuova linea e probabilmente nei tubi ci passa(sempre che qualcuno visto che in origine era prevista luce e prese insieme non sia partito da una presa x andare al centrovolta(da me l'hanno fatto quasi su tutte),e gia qui ci potrebbero essere problemi) e aggiungere un MT nel quadro e anche qui aggiungi oggi aggiungi domani......meglio riempirlo subito e un domani togliere il superfluo se si ha bisogno.

comunque come dici te si puo' adeguare anche dopo a patto che tubi e quadro siano grandi e passati a dovere ma sai com'e' quando vedi che se parti dalla presa risparmi 10m....!! la fatica si fa' sentire dopo un po' che scavi anche se e' casa tua :P e allora si dice x adesso facciamo cosi poi si vedra'.....

x giactor

mi sono stufato di MT o differenziali che saltano quasi ogni volta che si accende il forno (come succede nella casa in cui abito ora).

bhe questo e' un inconveniente che non dipende dall'impianto tranne in alcuni casi di errori grossolani...

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Torno sulla questione del differenziale... ho letto precedenti thread, ma c'e' qualcosa che mi sfugge.

Mi sembra di capire che:

- in un impianto esteso e' probabile l'ntervento intempestivo del differenziale, per es. in occasione di temporali;

- per limitare questo fenomeno e' opportuno impiegare, come protezione generale, un diff selettivo da 300mA;

- per proteggere da contatti accidentali e' bene collocare, a valle, differenziali da 30 mA sulle singole linee (o gruppi di linee).

- In questo modo, in caso di dispersioni accidentali non scatterebbe il generale, ma il diff della linea interessata.

Domanda:

A questo punto a che serve il diff generale? Intervverrebbe comunque solo il diff interessto senza provocare un blackout.

Dove sbaglio?

Saluti

giactor

P.S. resto in attesa di suggerimenti pratici sulle lampade di emergenza.

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- in un impianto esteso e' probabile l'ntervento intempestivo del differenziale, per es. in occasione di temporali;

- per limitare questo fenomeno e' opportuno impiegare, come protezione generale, un diff selettivo da 300mA;

Per evitare interventi intempestivi dei differenziali per effetto di temporali devi usare differenziali resistenti ai disturbi che non centrano niente con i selettivi.

- In questo modo, in caso di dispersioni accidentali non scatterebbe il generale, ma il diff della linea interessata.

Domanda: A questo punto a che serve il diff generale?

A protezione delle masse comprese fra il differenziale generale e i differenziali di zona, nel tuo caso fra il contatore e il centralino della casa. In caso usassi un cavo a doppio isolamento per l'alimentazione e il quadro principale fosse a doppio isolamento potresti usare un magnetotermico invece di un differenziale, fatte una serie di considerazioni da sviluppare.

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Per evitare interventi intempestivi dei differenziali per effetto di temporali devi usare differenziali resistenti ai disturbi che non centrano niente con i selettivi.

Se puoi usa pure un selettivo, che sicuramente è molto robusto contri i disturbi.

Se non è possibile/opportuno utilizza un 30mA "robusto".

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A protezione delle masse comprese fra il differenziale generale e i differenziali di zona, nel tuo caso fra il contatore e il centralino della casa

Questo differenziale (o addirittura fusibili?) andrebbe quindi collocato immediatamente a valle del contatore, mentre nel centralino di casa ci sarebbero i differenziali delle singole linee.

Giusto?

utilizza un 30mA "robusto".

Con "robusto" ti riferisci alla resistenza ai disturbi o ad altro?

Come si riconosce un MTD resistente ai disturbi (per es. dalle scritte sulla scatola)?

saluti

giactor

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Pierluigi Borga

Stai facendo confusione, stiamo parlando di interruttore differenziale (protegge dalle dispersioni di corrente), il magnetotermico come i fusibili protegge dai cortocircuiti.

I diff. robusti sono quelli di classe A e si riconoscono da un simbolo posto sul fronte dell' apparecchio.

Non riesco ad allegare il file con il simbolo

Modificato: da gigiborga
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i differenziali altamente resistenti ai disturbi hanno una sigla che varia da costruttore a costruttore:

HPI di Bticino

SI di Merlin Gerin

HI di Hager

AP-R di Abb

...

I diff. robusti sono quelli di classe A

Questi differenziali non sono il mezzo adatto per poter risolvere il problema degli scatti intempestivi e sono molto più soggetti ad essi che quelli in classe AC. I differenziali altamente resistenti ai disturbi hanno un leggero ritardo nell'intervento (mi pare sia di circa 10msec) ed è questo che li rende più immuni.

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Pierluigi Borga

Quelli di cui parli tu sono esattamente differenziali di classe A, infatti recano il simbolo della sinusoide (corrente alternata) e semionda continua(corrente unidirezionale pulsante).

Sta poi ai costruttori ingolosire il cliente creando versioni più o meno resistenti agli scatti intempestivi con sigle fantascientifiche.

Fatto sta che gli AC scattano spesso e gli A rarissimamente, sempre in condizioni ordinarie di esercizio.

Ciao

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Quelli di cui parli tu sono esattamente differenziali di classe A, infatti recano il simbolo della sinusoide (corrente alternata) e semionda continua(corrente unidirezionale pulsante).Sta poi ai costruttori ingolosire il cliente creando versioni più o meno resistenti agli scatti intempestivi con sigle fantascientifiche.

Fatto sta che gli AC scattano spesso e gli A rarissimamente, sempre in condizioni ordinarie di esercizio.

Tutto sbagliato. Ha ragione Cipone.

Se poi qualche tipo A "normale" è più immune di qualche tipo AC "normale", questa circostanza non può essere generalizzata.

Moltissimi tipo AC in commercio sono dei tipo A declassati e venduti come AC. Curioso che si comportino in maniera diversa!!!!

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Pierluigi Borga

Insomma proprio non ci capiamo, io sono convinto di ciò, mi sembra assurdo essere ancora qui a parlare.

Forse uso la parola sbagliata dicendo classe, facciamo come siemens e dico tipo.

Ci sono 3 grandi famiglie di diff.

-tipo AC più usati ed economici,

-tipo A più costosi( almeno il doppio degli AC) tra questi troviamo gli HPI Bticino, i SI merlin gerin, i K siemens ecc,

-tipo B specifici per correnti continue, a protezione di inverter, ecc e dispersioni ad alta frequenza

Non parlo di qualità o bontà del dispositivo, ma di tipo di corrente dispersa rilevata.

Non è così? Amen

Ciao

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Se mi parli di corrente differenziale rilevata è come dici tu: tipo AC, tipo A e tipo B (classi di corrente sempre più vasta).

Ma se mi parli di robustezza contro gli scatti intempestivi andiamo a vedere una diversa classificazione.

E' vero che quelli "robusti" (gli HPI Bticino, i SI merlin gerin, i K siemens, gli AP-R di ABB ecc) per lo più rientrano fra i tipo A (essenzialmente per motivi commerciali) ma questo non significa affatto che tutti i tipo A siano così!

Viceversa esistono anche differenziali "robusti" di tipo AC o di tipo B.

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Ancora un quesito sul quale vi chiedo cortesemente di illuminarmi :rolleyes:

A proposito della portata dei differenziali:

Se vi sono 3 linee prese (MT 16A) che fanno capo a un unico differenziale-linee-prese, questo deve essere anch'esso da 16A o piu' "potente"?

Allo stesso modo: che differenziale per 2 linee 16A+1 linea 10A (utenze all'esterno)?

Quale criterio si applica?

Saluti

giactor

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gigiborga Insomma proprio non ci capiamo, io sono convinto di ciò, mi sembra assurdo essere ancora qui a parlare.

Forse uso la parola sbagliata dicendo classe, facciamo come siemens e dico tipo.

E invece è bene essere qui ancora a parlarne ;) allora le norme CEI parlano di TIPO (AC intervento per correnti di dispersione alternate, A correnti alternate con componenti pulsanti, B anche per correnti continue) anche se usualmente si può trovare il termine CLASSE. Importante è capire che si sta parlando del comportamento degli interruttori differenziali in presenza di correnti con componenti pulsanti unidirezionali e/o continue.
C|A Ma se mi parli di robustezza contro gli scatti intempestivi andiamo a vedere una diversa classificazione.
Infatti qui si passa a parlare delle possibili perturbazioni in rete che possono causare scatti intempestivi dei dispositivi differenziali. Tutt'altra cosa quindi, invece di trovare interruttori differenziali standard troviamo quelli superimmunizzati (anche se poi i nomi variano da produttore a produttore) nei quali, usualmente (almeno schneider fa così) si inserisce tra il toroide e il relé di sgancio un filtro elettronico che introduce un leggero ritardo (usualmente 10ms) allo sgancio del relé; questo ritardo consente al differenziale di sopportare tutti i fenomeni transitori, garantendone comunque l'intervento in tempo utile qualora ce ne sia la necessità.

I differenziali SI poi usano filtri di tipo passa basso e quindi attenuano gli effetti delle componenti ad alta frequenza della corrente di dispersione verso terra e sono in grado di realizzare un "declassamento in frequenza", adattando la soglia di sgancio alla frequenza della corrente di dispersione.

Poi, per scelte di mercato, quasi tutti i differenziali superimmunizzati sono di tipo A

ma se vale SI --> tipo A non è necessariamente valida la corrispondenza tipo A --> SI.

Ecco, niente di nuovo...era giusto per fare un attimo il punto!

ciao!

Modificato: da a9967
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Pierluigi Borga

Grazie del punto ingegnere, da tempo parlo di diff. e CIA e CIPONE mi segano le gambe, finalmente mi hanno capito!

Per Giactor

Se hai più mt da 16 ti conviene utilizzare un diff. con corrente nominale di almeno 25A o anche 32A, dipende anche dall' assorbimento complessivo dei mt, (fattore di contemporaneità) cmq sempre meglio avere un diff. che porta correnti elevate rispetto a quelle di utilizzo, dura di più e scalda meno, saranno poi i mt a proteggere le linee in uscita.

Ciao

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dipende anche dall' assorbimento complessivo dei mt, (fattore di contemporaneità)

Dovendo proteggere un differenziale puro dalle sovracorrenti, che è assimilabile a una tratta di conduttura, eviterei di utilizzare fattori di contemporaneità, utilizzerei differenziali puri la cui In sia >= alla somma delle In dei magnetotermici a valle, senza fattori di contemporaneità.

Non si tratta di dimesionare una linea ove, in caso di non rispetto della contemporaneità si ha un fuori servizio, ma di proteggere un interruttore da eventuali cotture.

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Pierluigi Borga

Mi riferivo proprio all' In dei mt posti sotto al diff. puro, bisogna stabilire un In massima in funzione dei carichi, se sono 3mt da 16 vien fuori 48A, stabilito un fattore di contemporaneità a 0,6, otteniamo 28,8A quindi un diff. con In 32 A va bene e se cablato con cavo da 6mmq è protetto dal mt generale del quadro, quanto detto da verificare con la fornitura Enel e con l' MT generale e il cablaggio del quadro.

Ciao

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