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Valvole di zona e circuiti di by-pass negli impianti moderni


agostino.dimeglio

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agostino.dimeglio

Ciao a tutti, 

 

apro questo thread per capire un pochettino meglio con voi le due implementazioni su impianti di riscaldamento moderni a radiatore

Dico questo perché alla luce delle soluzioni smart presenti sul mercato come quella della EvoHome o altre di altre marche, mi chiedo se ha più senso progettare impianti con valvole di zona comandate da termostati che non garantiscono mai la corretta gestione degli equilibri termici degli ambienti.

Ormai con relé wifi che opportunamente montato sul consenso della caldaia, quest'ultima può dialogare direttamente con le valvole termostatiche dei singoli radiatori, accendendo e spegnendo la caldaia all'occorrenza senza nemmeno preoccuparsi di dotare l'impianto di circuiti di by-pass.

E' troppo semplicistica come osservazione? Potrebbe aver senso secondo voi tralasciare l'installazione della valvola di zona sul collettore? 

Che ne pensate?

 

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3 ore fa, agostino.dimeglio ha scritto:

' troppo semplicistica come osservazione?

 

Quelle fetecchie hanno il solo, preciso, scopo di far spendere soldi al pi**a di turno che appena legge "smart" e "wireless" compra anche una pietra prezzata a 200€.

 

Una valvola elettrica, alimentata da RETE e collegata a CAVI, cosa che ha più senso di rottami vari a pile da installare in posizione fissa, è praticamente eterna e costa anche meno dello smart bidone da collegare alla smart valvola per lo smart radiatore nella smart stanza in modo che il dumb acquirente possa fare cose inutili tipo regolare la temperatura al miliardesimo di grado per ogni stanza o accendere il riscaldamento della casa a Milano mentre è a mangiare una pizza a Napoli, o accendere il riscaldamento giusto 5 minuti e 38 secondi prima di arrivare a casa, ovviamente MANUALMENTE ma con l'iphone, perché farlo automaticamente con un cronotermostato che non richiede connessione internet e un server all'altro capo del mondo non è abbastanza smart.

 

Una valvola elettrica salvo difetti di fabbrica, funziona sempre e non ha inutili pile da cambiare o problemi di poco segnale della smart rete wireless fuffa special 50 px.

 

La tua è la classica soluzione "marketing" : perché mettere una cosa che costa 3 e vale 5, quando puoi metterne una che vale 3 e costa 10 perché c'è scritto smart sopra?

Modificato: da Darlington
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agostino.dimeglio

Ho capito il tuo punto di vista e lo condivido ma sinceramente non sono completamente d'accordo con te.

Le soluzioni smart hanno benefici indubbi e su questo credo che siamo tutti d'accordo. Non si tratta infatti di regolare al 'miliardesimo di grado ogni stanza' ma di bilanciare in modo più reale il riscaldamento di casa. E' inutile girarci intorno ma il termostato posizionato in un punto X della casa non ti garantisce affatto questo, quindi non liquiderei le soluzioni smart con così tanta facilità.

La mia domanda comunque era più orientata a capire se alla luce di una scelta 'smart' da applicare all'impianto di riscaldamento avesse senso (o fosse necessario) montare comunque le funzionalità 'standard' come valvole di zona o altro.

 

A

 

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8 ore fa, agostino.dimeglio ha scritto:

Le soluzioni smart hanno benefici indubbi

 

benefici dei rottami "smart":

 

- fare il figo con gli amici per cinque minuti facendo vedere che controlli la temperatura con l'iphone

- ingrassare i produttori di pile visto che quei cessi sono per la quasi totalità alimentati a pile

- il display a colori è carino

 

poi? altra roba non ottenibile con sistemi convenzionali?

 

8 ore fa, agostino.dimeglio ha scritto:

e su questo credo che siamo tutti d'accordo


sei d'accordo tu, e basta

 

l'unico caso in cui quegli affari possono tornare utili sono casi limite tipo riscaldamento nella casa in montagna che può aver senso accendere a distanza, ed in quel caso non serve neanche un bidone smart, un cronotermostato gsm con una sim m2m costa molto meno, pagherai tipo 10€ all'anno, una qualsiasi connessione internet per attivare lo smart-cesso una volta l'anno costa sicuramente di più

 

8 ore fa, agostino.dimeglio ha scritto:

il termostato posizionato in un punto X della casa non ti garantisce affatto questo

 

si, su questo sono d'accordo, ma per equalizzare le temperature esistono già:

 

- le valvole termostatiche, che non richiedono corrente, fili e pile, e funzionano

- i termostati di zona, che tra l'altro nei nuovi impianti è obbligatorio installare (o almeno creare le predisposizioni), collegati a FILI ed alimentati a RETE

 

senza contare poi gli impianti, tipo pavimento, che non vanno controllati a temperatura (anche se il 99% di chi li realizza se ne frega e li considera termosifoni, tanto poi mica ci deve vivere lui) per i quali si equalizza facendo un bilanciamento adeguato

 

in tutto questo, i cessi smart a che servono? a farti spendere di più per ottenere le stesse cose che otterresti in altre maniere più economiche, più affidabili e che non richiedono cambi di pile?

 

sono come quegli "antifurto" che vengono pubblicizzati con caratteristiche salienti del tipo: sono wireless e non richiedono fili.

 

Il cliente tipo ci sbava sopra perché si immagina già muri sventrati per installare l'antifurto, indice del fatto che di antifurti non ne capisce una ceppa, e compra una roba che non è un antifurto ma un giocattolo che suona. Però oh è wireless e ha la fondamentale app per il cellulare, perché se non hai lo smart-sciacquone non sei nessuno, e che siamo nella preistoria che bisogna premere il pulsante col dito? e annamo.

 

8 ore fa, agostino.dimeglio ha scritto:

alla luce di una scelta 'smart'

 

hai già deciso, allora compra tutti i rottamoni, una scarriolata di pile e poi abbassa di un grado la temperatura a 600 km di distanza, così finalmente sarai """"""""smart"""""""

 

io preferisco roba semplice e che funziona, di fare il figo con l'iphone mi interessa il giusto

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agostino.dimeglio

Bhe.... direi di chiuderla qui perché se non entra qualche altra opinione non serve a nulla questo post 'sfogo' dei conservatori d'impianti.

@Darlingtondopo lo sfogo mi sarei aspettato una riflessione più tecnica e professionale sulla mia richiesta piuttosto che buttare fango sui sistemi smart e su chi li sceglie! 

 

Il 10/12/2021 alle 22:44 , Darlington ha scritto:

io preferisco roba semplice e che funziona, di fare il figo con l'iphone mi interessa il giusto

 

Non mi ritengo affatto uno che fa il figo con l'iphone per far vedere agli amici che gestisce la temperatura col telefono, questione di scelte. La mia vale almeno quanto la tua!

Sulle pile ti do ragione ma sinceramente ho solo fatto due calcoli e predisporre un collettore con valvole di zona, termostati, valvole termostatiche e quant'altro mi costa di più che comprare un termostato smart centrale (anche cablato) che dialoga direttamente con le valvole ... orrore!! 

 

Va bhe per me si può chiudere qui.

Cercherò altrove su questo tema.

A

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Alessio Menditto
Il 10/12/2021 alle 10:19 , agostino.dimeglio ha scritto:

valvole di zona comandate da termostati che non garantiscono mai la corretta gestione degli equilibri termici degli ambienti.

Questo però è il punto, e in generale è il problema di tutta la questione, ossia dov’è il punto esatto nel quale il termostato deve dare la lettura mediamente esatta?

Da studi fatti, il termostato dovrebbe essere appeso a metà altezza tra soffitto e pavimento nel mezzo della stanza, ogni altro posto falsa la lettura.

La questione che ha sollevato con veemenza Darlington però c’è, effettivamente tutta l’elettronica possibile fatica un po’ a sopperire alla lettura giusta del termostato, valvole termostatiche sono un compromesso, che però come giustamente dici hanno la controindicazione che nel caso fossero tutte chiuse, la pompa scoppierebbe senza che la caldaia sappia che deve fermarsi, però in fin dei conti un bypass è più semplice che tutta una rete di segnali Wi-Fi.

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