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Responsabilita' del tecnico nella manutenzione della caldaia del riscaldamento


exspartacus

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Caldaia installata nuova settembre 2016(5 anni di uso) ,manutenzione in assistenza effettuata regolarmente ogni anno (anche se la legge prevede ogni 2 anni per caldaie fino a 35 kw,per controllo fumi etc.etc.) . 

A perfettamente funzionamento della caldaia ,dopo l'intervento del tecnico per la manutenzione in assistenza ordinaria ; Accade, dopo un'ora circa di funzionamento che la caldaia va in blocco ,e ad un mio controllo il manometro segna una pressione di zero Atmosfere. Dopo aver telefonato al tecnico, mi viene consigliato di caricare l'impianto caldaia ,azionando il rubinetto di carico,che eseguo immediatamente , la caldaia riparte . Dopo circa tre ore ,si ripete il blocco caldaia ,al quale chiedo altro intervento del tecnico  si presenta il giorno successivo(altro tecnico della stessa ditta) che ripete alcune operazioni di controllo, rialimentando con un piccolo compressore  il vaso di espansione e sostituendo la valvola di sicurezza ed il manometro posizionando la pressione a 2 atm.

Dopo circa due ore di funzionamento , il manometro segna 3,5 atm e la valvola di sfiato iniziava a gocciolare .dopo telefonata il tecnico consigliava di ridurre la pressione a circa 1atm spurgando dalla valvolina di sfiato di un calorifero.

Giorno successivo alle 5 del mattino la caldaia va ancora in blocco ,manometro a zero Atm. Ripristino della pressione dell'acqua a 0,75atm e la caldaia riparte. Richiamata del tecnico che arriva (altro tecnico della stessa ditta)verso le ore 10 ,il quale ripercorre le operazione fatte dagli altri due precedenti(ricarica del vaso di espansione,spurgo della caldaia e quant'altro non elencabile) aggiungendo alle sostituzioni di pezzi fatte dai precedenti tecnici la  sostituzione del rubinetto di carico.

CONSIDERAZIONI:  (CALDAIA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE PRIMA DELLA MANUTENZIONE) Se il primo TECNICO venuto a fare la manutenzione  abbia eseguito qualche manovra errata ,ad esempio, nel ricaricare d'acqua l'impianto,  abbia effettuato uno smisurato aumento di pressione che ha provocato lo sfondamento della membrana del vaso d'espansione, ed a cascata, la startatura del manometro e l'apertura e staratura della valvola di sicurezza.

A CHI ATTRIBUIRE LA RESPONSABILITA' ,I COSTI DEI PEZZI SOSTITUITI ,IL COSTO DELLA MANO D'OPERA DEI VARI INTERVENTI ?

COME E DA CHI FARSI RISPETTARE?DOPO AVER PAGATO IL COSTO DELLA MANUTENZIONE EFFETTUATA LA DITTA  CHIEDE ULTERIORE PAGAMENTI .

Grazie per consigli

 

          

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  Questo tuo è un problema ricorrente ,  non ha per nessuna ragione   responsabilità la ditta  che  fa  i controlli annuali .   Sono i passaggi ordinari  che vanno fatti in presenza del tuo problema .

 È stata  puramente  una coincidenza   ,ma più che altro il fato !  Che lui abbia caricato  di acqua la caldaia  e il rubinetto  già  compromesso ,  non ha più richiuso a dovere l'ingresso di acqua in caldaia .

 Poteva capitare   pure se l'avessi fatto tu il rabbocco .

Se leggi sul forum  , è pieno di discussioni dove si è dovuto sostituire il rubinetto ,  ma prima si consiglia di controllare il vaso di espansione .

 Poi riguardo al pagamento bisogna vedere  i termini del contratto  stipulato con la ditta .

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5 ore fa, exspartacus ha scritto:

nel ricaricare d'acqua l'impianto,  abbia effettuato uno smisurato aumento di pressione che ha provocato lo sfondamento della membrana del vaso

 

eeeeh, e poi? reazione termonucleare incontrollata no?

 

anche lasciando il rubinetto aperto ed andandosene al bar non possono esserci "smisurati aumenti" di pressione, primo perché la pressione dell'acquedotto non è di 1000 atmosfere ma al massimo 4, e poi perché comunque a 3 interviene la valvola di sicurezza: è lì apposta.

 

E a 3/4 atmosfere il vaso resiste

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Ringrazio ,innanzitutto l'amministratore per aver affrontato il mio quesito  , anzi il mio problema  anche per quanto riguarda la responsabilità della ditta che ha installato la caldaia circa 5 anni fà e che fino a prima di quest'ultima manutenzione funzionava perfettamente, la stessa ditta che ha eseguito tutti  i controlli periodici annuali.

 

Grazie anche all'utente Darlington perchè ha ragione di definire "Reazione termonucleare incontrollata", nella mia descrizione non avevo precisato,e mi scuso,(ahimè succube del fato) che smontando la valvola di scarico(tra l'altro valvola in materiale plastico), il secondo tecnico ha dichiarato che  la valvola NON ha funzionato, dicendo che il tubetto flessibile di scarico ad essa collegato era completamente asciutto.  

Oggi, utilizzando la doccia, ho potuto constatare che la caldaia  Non mantiene costante la temperatura dell'acqua calda, diventando per un'attimo bollente e subito dopo quasi fredda. 

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20 minuti fa, exspartacus ha scritto:

la valvola NON ha funzionato

 

anche ammesso che sia vero (i pezzi difettosi capitano), la pressione in caldaia fredda non può salire oltre quella dell'acquedotto, quindi caricando acqua è fisicamente impossibile rompere il vaso.

 

A caldaia accesa poi bisogna vedere quanto sale, ma anche nel caso peggiore, il vaso di espansione è testato per una pressione molto superiore a quella di esercizio, per fare una analogia la gomma dell'auto va gonfiata a 2 atmosfere, se ti sbagli e la gonfi a 4 non "dovrebbe" esploderti in faccia, se la gonfi a 10 allora si

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