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Come Si Misura La Resistenza Di Terra?


Giorgio Demurtas

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Giorgio Demurtas

Concettualmente so cos'è, e ho chiaro in mente il circuito di guasto.

Ma la misura della resistenza di terra, come si fa?

Perchè un estremità del misuratore (ohmmetro specifico) la collego al PE, e l'atra?

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Nel misuratore di terra che ho usato io devi collegare dei picchetti a 10 e 30 metri di distanza dal picchetto di terra che vuoi misurare, per ogni picchetto hai un filo da collegare allo strumento il quale ti dà la resistenza di terra di norma deve essere < 20 ohm.

Ciao

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Uno è il sistema di misura volt-amperometrico, consiste nel far circolare una corrente di misura (generata dallo strumento di prova) attraverso l'impianto di messa a terra da provare. Si dispone di due sonde una di tensione e una di corrente, entrambe infisse nel terreno. La sonda di corrente serve a richiudere il circuito di prova sul generatore dello strumento, mentre quella di tensione misura la ddp tra il punto in cui è piantata e l'impianto di terra che si sta provando a cui è connessa, il rapporto fra questa tensione e la corrente di misura fornisce il valore della Rt.

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Il D.P.R. n. 462/2001 introduce rilevanti innovazioni e semplificazioni nel procedimento per la denuncia di installazione e la verifica periodica della messa a terra degli impianti elettrici, dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e degli impianti elettrici collocati in luoghi di lavoro pericolosi.

collocati in luoghi di lavoro pericolosi

Appunto, ma se parliamo di ambito civile vale Rt=50V/Idn

quella dei 20 ohm che citi effettivamente era vera fino a parecchi anni fa...

Modificato: da attilio fiocco
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Infatti è un valore limite nel caso di differenziale da 30mA, alla tensione massima ammessa di 50V...

Considera che nella maggior parte dei casi collegando il PE ad un unico dispersore a 1-1,5 mt di profondità sei di parecchio sotto a questo valore (1666 ohm)

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Giorgio Demurtas

Ok, 10 e 30 metri. La geometria di questi due picchetti è molto determinante ai fini della misura. Quali sono le dimensioni?

Se l'impianto di terra è una maglia, da dove si misurano i 10 e 30 metri?

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i picchetti ausiliari hanno dimensioni modeste (non piu' di 50cm) , e vanno bene per gli impianti BT.

la distanza tra loro e l'impianto deve essere pari ad almeno 5 volte la diagonale dell'impianto disperdente

per fornire misure affidabili.

tieni presente che nel caso di impianti MT (neutro isolato o compensato) potrebbe essere necessario misurare le tensioni di passo e contatto ed in questo caso lo strumento deve fornire una corrente di prova di almeno 5A.

nelle reti AT ( neutro francamente a terra ) dove le misure di passo e contatto sono SEMPRE obbligatorie, lo strumento deve fornire una corrente di prova di almeno 50A, quindi diventa ( per le tensioni che si possono creare nei pressi dei dispersori ausiliari) molto pericolosa.

ivano65

Modificato: da ivano65
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Sicuramente Giorgio si immedesima in un ingegnere che deve progettare un capannone industriale.

Giorgio, attento all'esatto contrario. Non sempre puoi piantare dei picchetti. Esempio?

Un casetta ristrutturata nel centro storico, prima gli edili piazzano pilastri e muri e poi chiamano l'elettricista che si dannerà l'anima su dove piantare il picchetto. Sul suolo pubblico? Ovvero marciapiede. Bella gatta da pelare. E se piazzato un picchetto la misura non và bene? Fai diventare un colabrodo tutto il marciapiede?.

Morale della favola: Non sempre si ha a disposizione lo spazio di un capannone industriale o il giardino di una villetta. :D

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Un casetta ristrutturata nel centro storico
.........devi sperare che abbia una cantina o un garage .............raggiungibili.
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Allora Giorgio lo risolvi il problema pratico della casa in centro storico? Niente cantina o seminterrato ma un bel vespaio(1) di 1,5 metri pieni di sassi. :rolleyes:

1) Dopo aver fatto lo scavo si riempe di sassi per poi gettare la "platea".

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Pierluigi Borga

Ci restano sempre le armature metalliche della platea e dei plinti di fondazione, alle quali connettersi con saldatura forte.

Ciao <_<

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Giorgio Demurtas

Beh, mi sposto dal vespaio, a costo di aprire il marciapiede e metterci un pozzetto.

Posso collegarmi alla puntazza di un lampione? (o mettere una puntazza nello stesso pozzetto?)

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Posso collegarmi alla puntazza di un lampione? (o mettere una puntazza nello stesso pozzetto?)

Se parli di un lampione della pubblica illuminazione, ovviamente la risposta è NO, sia per il collegamento alla puntazza, che per l'infissione di un'altra puntazza nello stesso pozzetto. Il motivo: non è di tua proprietà!

Ciao, Benny

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Esatto. Il lampione non è tuo. Passiamo ora al marciapiede. Nemmeno quello è tuo. Devi recarti al municipio, impazzire un pò, nella burocrazia è d'obbligo , lasciare una cauzione che ti verrà restituita......ma il tecnico del comune verrà a mettere una segno sul marciapiede ? O vai alla ventura? L'acquedotto municipale, la linea della pubblica illuminazione, la line enel, la telecom, il gas...riuscirai a "beccare" una di queste utenze oppure no? E se le "becchi" cosa succede ?

Ma ammesso che riesci a piantare il picchetto a che pro misurarla? Se la misura non ti piace che fai?

(C'è l'aiula comunale a tre a passi di distanza......lo metto? non lo metto? lo metto? non lo metto? Peccato che nelle icone manca la margherita :lol: )

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oltre che essere del comune , c'e' un grosso problema ad andare in strada a mettere paline; metti che come dici tu utilizzi la terra del lampione, chi ti garantisce che non vada in tensione?

identico discorso se metti il tuo paletto vicino al lampione, in caso di andata in tensione di uno inevitabilmente ci va' anche l'altro.

secondo me' devi usare il sotto pavimento di tua proprieta'.

ivano65

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Giorgio Demurtas

Aggiudicato, noleggio un trapano carotatore con una fresa diamantata di 15 cm e scendo fino a trovare terra.

Magari spendo molto, ma ho risolto.

chi ti garantisce che non vada in tensione?
Ragionando così, sarebbe sbagliato fare i collegamenti equipotenziali fra le masse. :blink:
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Ragionando così, sarebbe sbagliato fare i collegamenti equipotenziali fra le masse.
E no Giorgio, non è così. Se utilizzi la terra del lampione, in caso di dispersione e di mancato intervento della protezione differenziale, tutto il tuo impianto di terra si porta alla tensione dell'impianto di terra del lampione. Pertanto non è una cosa molto sensata collegare le tue masse a un impianto sul quale non puoi scvolgere alcuna zione di controllo. Quindi la domanda di Ivano:
chi ti garantisce che non vada in tensione?

è più che legittima.

Un po' meno l'altra affermazione:

se metti il tuo paletto vicino al lampione, in caso di andata in tensione di uno inevitabilmente ci va' anche l'altro.

Da un punto di vista puramente teorico quanto afferma Ivano è giusto, ma sfido chiunque a dimostrarmi che quando va a piantare una puntazza si preoccupa che in quella zona ci sia un altro impianto di terra che renderebbe il suo impianto di terra non indipendente dal primo.

Basta addurre l'esempio di chi fa l'impianto di terra per una bottega, solitamente si pianta il picchetto a dx o sx della porta di ingresso del negozio, ovviamente anche in questo caso si verificherebbe quanto paventato da Ivano....

Ciao, Benny

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saluti e auguri a tutti.

per quanto gli impianti di terra dovrebbero essere lontani e indipendenti, a volte si e' costretti a fare cio' che dice l'ing bennyp.

pero' ormai gli impianti di terra negli edifici sono coordinati col sistema di interruzione della corrente ( differenziali o MT adeguati)

nel caso dell'iluminazione stradale ( vedasi casi di cronaca) non sempre e' cosi', per cui meglio fare cio' che ha detto giorgio e si sta ' tranquilli.

ivano65

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