Vai al contenuto
PLC Forum


Rendere A Norma Imp D'ascensore


kojak

Messaggi consigliati

Buon giorno a tutti,vorrei sapere quali dispositivi elettrici di protezione si devono istallare per rendere

a norma un impianto elettrico trifase di un ascensore istallato nel 1980.

Nel quadro di comando ci sono vecchi relè con maccanismi a vista,le uniche protezoni sono due vecchi interruttori trifase fusibilati Ticino,situati al piano terra ed in prossimità dell'unità di comando dell'argano sollevatore.

Giovanni

Link al commento
Condividi su altri siti


vorrei sapere quali dispositivi elettrici di protezione si devono istallare per rendere

a norma un impianto elettrico trifase di un ascensore istallato nel 1980.

Ciao Giovanni,

il mio consiglio è il seguente: compra un testo sugli ascensori pubblicato di recente, le normative di cui tener conto per mettere a norma un ascensore sono tali e tante, parlarne in modo sintetico in un 3D non credo sia la cosa migliore. Leggilo e poi ne parliamo.

Ciao, Benny

Link al commento
Condividi su altri siti

Nel mio condominio è presente un ascensore installato nel 1981. Per l'adeguamento hanno eseguito i seguenti lavori:

1)Installazione di una lampada di emergenza sia nella cabina che nel locale macchine

2)Applicazione di una protezione per il quadro di manovra

Probabilmente manca ancora qualcosa, ma dicono che è sufficiente.

Ciao. :)

Modificato: da LB81
Link al commento
Condividi su altri siti

Una curiosità. Ma luce e fm dell'ascensore devono essere comandate da due magnetotermici? In tutti i condomini dove sono stato, curiosando nel quadro comune, ho visto che ci sono due mt. E vedevo che, quando veniva messo fuori servizio l'ascensore, la luce della cabina restava accesa mentre si spegnevano quelle delle pulsantiere di piano.

Link al commento
Condividi su altri siti

luce e fm dell'ascensore devono essere comandate da due magnetotermici?

Sì, occorre tener separate le sezioni luce e fm, infatti quest'ultima, prima di arrivare al quadro ascensore, passerà per il sezionatore (interruttore, interruttore automatico) posto in prossimità del piano terra in un quadretto con vetro frangibile, per consentire, in caso di emergenza, la disalimentazione della sola sezione f.m.

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
Link al commento
Condividi su altri siti

L'interruttore con vetro da rompere in caso di emergenza è quindi "a valle" rispetto a quello che si trova in sala macchine, non è vero? Mi pare di capire che il pannello della sala macchine sia collegato alla linea Enel (trifase, di solito; chissà se ci sono ascensori a 220 V monofase...).

Un mio compagno di scuola diceva che, a fine anni '80, con i lavori di restauro del loro appartamento (splendida casa, all'epoca), quando montarono l'impianto a pompa di calore, esso utilizzava la trifase e la prendevano...dall'ascensore. Mi domando...come...Magari "tirando" un cavo di sezione adeguata dalla sala macchine dell'ascensore. E che tipo di contratto avevano..mah...

Se un utente domestico avesse bisogno di utilizzare a casa sua apparecchi trifase (e a piena potenza, senza usare il condensatore per ricavare la fase mancante) cosa dovrebbe fare? Richiedere un allaccio trifase e ripensare l'impianto per contemperare utilizzatori da 230 e 400 V oppure fare un allaccio trifase apposta per quell'utilizzatore che lo richieda, avendo quindi due contatori e due contratti?

Link al commento
Condividi su altri siti

L'interruttore con vetro da rompere in caso di emergenza è quindi "a valle" rispetto a quello che si trova in sala macchine, non è vero?
Solitamente, il sezionatore sotto carico o interruttore non automatico, installato nella cassetta con vetro frangibile è A MONTE di quello installato in sala macchine.
Mi pare di capire che il pannello della sala macchine sia collegato alla linea Enel (trifase, di solito; chissà se ci sono ascensori a 220 V monofase...).

Non credo ci siano ascensori a 230 V monofase, forse in qualche casetta di Barbie chissà...... :lol:

Ciao, Benny

Modificato: da ing.bennyp
Link al commento
Condividi su altri siti

Bisogna inanzi tutto precisare di quale impianto e quadro si deve adeguare, se parliamo del quadro interruttori di alimentazione ascensore quello può essere di competenza dell'elettricista, mentre il quadro elettrico di manovra (quello che è raffigurato nella foto del link) è di sola competenza della ditta di manutenzione ascensore e la valutazione della sua "messa a norma" compete solo ed esclusivamente all'organismo notificato che ha in incarico l'impianto di ascensore e di nessun altra figura che verifichi ad esempio lo stato dell'impianto condominiale. Fatta questa precisazione, presumo che si tratta di regolarizzare l'impianto elettrico di alimentazione dell'ascensore. Il quadro nel locale macchine deve essere così strutturato -

Interruttore Magnetotermico Forza motrice tripolare

Interruttore generale luce differenziale In 0,03

Interruttore Magnetotermico Luce locale/presa

Interuttore Magnetotermico Luce cabina

Interruttore Magnetotermico luce vano

Essendo un'impianto collaudato con dpr1497/63 al piano principale deve esserci un 'interruttore per inibire il funzionamento dell'ascensore, tale interruttore viene considerato da tutti un interruttore di "emergenza" ma non è così,esso deve essere posto sotto vetro e a posizione permanente (non è consentito ad esempio l'uso di un pulsante che cambia posizione rompendo il vetro) ale interruttore può essere un semplice sezionatore, un interruttore che aziona un telecomando, un interruttore valvolato, ad esso non è dato il compito di protezione della linea di alimentazione.

Nel caso nel quadro generale esista il differenziale che controlla il montante nel locale macchine possono essere utilizzati solo magnetotermici.

per la linea montante ci possono essere 2 soluzioni

1a) montante forza motrice 3 fasi e montante luce fase+neutro

2a) montante 3fasi + neutro

nel primo caso è necessario proteggere i due montanti con interruttori differenziali separati (e magnetotermici in locale macchine)

nel secondo caso si utilizza un differenziale prima del montante e nel locale due differenziali distinti per la forza motrice e per il circuito luce coordinati con il differenziale principale questo perchè nel caso di un guasto in un circuito non venga pregiudicata l'efficienza dell'altro.

Questa motivazione nasce dal fatto che all'epoca della promulgazione della norma le lampade di emergenza non erano utilizzate e si voleva che l'utente chiuso nella cabina ascensore potesse avere l'illuminazione.

In pratica è preferibile mettere nel locale macchine nella linea luce un differenziale da 0,003 in modo che anche una piccola dispersione non pregiudichi il funzionamento dell'ascensore.

Per quanto riguarda il discorso delle lampade di emergenza l'obbligatorietà è solo enlla cabina ascensore per i nuovi impianti in regime della 95/16 anche se è consigliabile alla luce del rispetto della 626 l'installazione sian in cabina che nel locale machine.

Spero di essere stato d'aiuto

Ciao

Gigiox

Link al commento
Condividi su altri siti

Se un utente domestico avesse bisogno di utilizzare a casa sua apparecchi trifase (e a piena potenza, senza usare il condensatore per ricavare la fase mancante) cosa dovrebbe fare? Richiedere un allaccio trifase e ripensare l'impianto per contemperare utilizzatori da 230 e 400 V oppure fare un allaccio trifase apposta per quell'utilizzatore che lo richieda, avendo quindi due contatori e due contratti?

A meno che il contatore trifase è già di sua proprietà in genere non è ammesso l'utilizzo di una linea elettrica comune per un utilizzo privato :ph34r:

E' quindi d'obbligo la richiesta di un contatore trifase all'ente erogatore cheandrà ad esempio a sostituire quello monofase già in essere ( il contatore trifase ha anche il neutro)

Ciao

Gigiox

Modificato: da gigiox
Link al commento
Condividi su altri siti

Quindi, uno dovrebbe ripensare l'impianto elettrico per utenze trifase e monofase; chissà quale famiglia si comprerebbe un "girapolli" o una lavapiatti a 400 V. Eppure, in grandi ville (con altrettanto grandi cucine) c'è l'allaccio trifase e le utenze monofase si "tirano" dalla trifase; ovviamente è di rigore una potenza impegnata piuttosto alta!

Modificato: da virgilio72
Link al commento
Condividi su altri siti

Non credo ci siano ascensori a 230 V monofase, forse in qualche casetta di Barbie chissà...... laugh.gif

Ciao, Benny

Una ricca amica di mia madre ha un montacarichi, che c'è forse dal '78. Se ne trovano di modelli a 230 V?

Link al commento
Condividi su altri siti

Attualmente alcune piattaforme elevatrici funzionano con il 220V monofase, anche piccoli montacarichi con portata di circa 300Kg possono funzionare idraulicamente con motori monofase.

Credo che esistino ancora delle aree dove viene distribuita il trifase a 220V.

In genere quando ci sono potenze in gioco superiori a 6 kw anche le utenze private richiedono il contatore trifase, per via di pompe sommerse, caldaie ecc. e per equilibrare i carichi di illuminazione e prese, per non parlare poi della cucina dove si trovano facilmente friggitrici, lavastoviglie e ammenicoli vari che richiedono la trifase.

Principalmente per una questione di potenza, alimentando a 380V c'è bisogno di meno corrente.

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono le leggi della fisica (e anche della matematica)!!!

3000 W/230 V=13.04 A

3000 W/400 V=7.5 A

La caldaia a gasolio del condominio del mio ex-domicilio (Reggio Calabria), ora smantellata a favore di caldaie a metano per ogni appartamento, era a 220 V; così pure quella di un altro edificio dove abitavo. Forse la potenza del bruciatore non è tale da giustificare l'alimentazione a 380-400 V. La pompa dell'acqua, sempre di quest'altro edificio, andava a 380 V, invece!

Poi so che certe idropulitrici vanno a 380-400 V; ebbi un sogno, il 20 giugno '85 di una ragazza che utilizzava un'idropulitrice chiaramente alimentata in trifase (una carina compagna di classe di mio fratello, unico difetto...si mangiava le unghie). Nel sogno potevo vedere proprio lei, con un accento nordico e poi un grosso cavo che terminava con una spina...nera! Non era una spina CEE, erano quelle venerande spine di gomma per alimentare questi carichi "impegnativi"; se ne vedevano tantissime in giro!

Non penso che un'impresa pulizie vada in giro con un'idropulitrice a 400 V, almeno di non portarsi dietro un gruppo elettrogeno termico! Ma come dico io...alchimie dei sogni!

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono le leggi della fisica (e anche della matematica)!!!

3000 W/230 V=13.04 A

3000 W/400 V=7.5 A

In entrambe le formule manca il cos(fi) e nella seconda anche la radice di tre al denominatore

Virgilio dietro la lavagna......ovviamente, senza Paola la rossa :P

......ebbi un sogno, il 20 giugno '85 di una ragazza che utilizzava un'idropulitrice chiaramente alimentata in trifase (una carina compagna di classe di mio fratello, unico difetto...si mangiava le unghie). Nel sogno potevo vedere proprio lei, con un accento nordico e poi un grosso cavo che terminava con una spina...nera!

Chissà come avrebbe interpretato Freud tale sogno, nel grosso cavo ci avrebbe visto un riferimento fallico? :lol:

Ciao, Benny

PS. Una curiosità, dormi tantissimo per ricordare così bene tutte le date assieme a tutti i particolari?

Link al commento
Condividi su altri siti

Dopotutto studio informatica (da laureato in economia); faremo qualcosa di elettrologia in fisica, l'anno prossimo.

Perciò le correzioni (ma non le punizioni) sono benvenute.

Quella notte dormì un bel po', una di quelle notti tiepide in cui mi godevo la promozione in terza media.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...