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Appartamento Su Contatore Trifase


loryfrank

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Salve a tutti!

Innanzitutto mi complimento con i partecipanti a questo Forum, ed in particolare a chi lo gestisce, perchè lo trovo veramente interessante ed utile per tutti coloro che vogliono trattare i vari argomenti in maniera seria ed istruttiva.

Ho un quesito da porre, anche se in parte è stato già trattato in altri topic, così come ho visto dalla ricerca effettuata sul sito.

Premetto che sto aprendo un'impresa individuale, ma, naturalmente, ancora conosco al meglio le varie normative: sto facendo un nuovo impianto elettrico ad un appartamento di un mio amico, il quale possiede già nella palazzina un laboratorio alimentato da contatore trifase; mi ha chiesto se è possibile alimentare l'appartamento tramite questa linea, visto che anche lui sta per aprire un'attività in proprio e questo gli darebbe la possibilità di scaricarsi fiscalmente il tutto. Parlando con un consulente di un'azienda che vende materiale elettrico nella nostra zona, mi è stato detto che è possibile farlo solo se l'appartamento viene caricato su una sola fase; quindi la mia idea di distribuire le varie linee nel centralino pare che non sia valida. Mi sembra strano, dal momento che diverse ville sò che sono alimentate con la trifase. A detta del consulente sembra che questo è possibile farlo solo oltre una determinata potenza.

Cosa potete dirmi al riguardo, visto che poi dovrò rilasciare la Dichiarazione di Conformità e non voglio fare cose strane?

Cosa dice la normativa in merito? Grazie anticipate a chi mi fà sapere qualcosa.

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Attenzione è possibile che ci sia la trifase con tre contatori. A casa mia è così: c'è un'utenza intestata a me, un'altra intestata amio fratello ed una terza per le parti comuni (ingresso, scale, caldaia, etc.). Arrivano 3fasi + neutro ed ogni contatore è posto su di una diversa fase.

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Ciao Livio! Grazie per essere stato così tempestivo.

Il contatore trifase alimenta solo una ex officina del padre; mentre l'appartamento dove già vivono ha un contatore monofase proprio, che alimenta anche l'ingresso e le scale.

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Ragazzi, pensavo di avere un aiuto un pò più consistente.

Nessuno sà dirmi altro?

Scusate il tono forse un pò antipatico, ma è solo una tattica per ricevere qualche altro aiuto.

Grazie a tutti!

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PLC Forum non ha fini di lucro, e va considerato come l'equivalente di un bar sport virtuale, dove si parla di automazione e di problemi tecnici invece che di calcio e ciclismo (© by Livio Orsini).

Se hai un problema, un dubbio, una necessita' o solo una semplice curiosita' e invii un messaggio con una richiesta,

non devi pretendere di avere una risposta!

In PLC Forum risponde chi e quando vuole. Qui nessuno e' pagato per rispondere a qualsiasi domanda e non devi lamentarti se nessuno ti risponde. I motivi del perche' nessuno ha risposto, possono essere diversi.

Per esempio:

- nessuno conosce l'argomento

- chi conosce l'argomento non ha letto la tua domanda

- chi conosce l'argomento non ha avuto tempo di rispondere (ti ricordo che nessuno posta in PLC Forum per lavoro...)

- chi conosce l'argomento non ha voglia di scrivere (ebbene si, ogni tanto capitano giornate storte a chiunque...)

- ...[mille altri motivi]

In ogni caso, ricordati che PLC Forum non e' un callcenter, e non si deve pretendere una risposta, tantomeno immediata!

E non aggiungo altro!

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Ciao,tutto é fattibile,ma é altamente sconsigliato,non per una questione tecnica,ma per una questione FISCALE.

Se il tuo amico fattura poco Il fisco controlla anche le suo bollette dell'attivita',alla fine risulta che lui lavora perché

consuma ma non fattura...,vagli a spiegare che il consumo é dell'appartamento! che per altro dall'ente é vietato allaciare

un utenza casalinga su un contatore per uso diverso,(lavorativo con tariffe diverse) tanti lo fanno e nessuno per questo dice nulla

ma non conviene per i motivi fiscali specialmente se artigiano.

Ciao

ps. se decidi di farlo devi almeno dividere l'impianto di casa in tré zone e bilanciare i carichi sulle tré fasi e non su una sola,

ad esempio su una fase ci colleghi tutte le prese su un altra le luci e sull ultima forno ecc, o su due se coi sono parti comuni come caldaia luci ecc,

anche i neutri devono essere separati,in appartamenti nuovi basta ricablare il centralino in quelli vecchi che magari hanno solo due circuiti é piu difficile,ma comunque l'impianto va rivisionato e controllato bene completamente.

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Grazie Murdock per il tuo intervento molto chiaro.

Naturalmente è gradito il parere di chiunque abbia da aggiungere ancora particolari sull'argomento.

CIAO!

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Del_user_23717

Se il negozio si trovasse a 500m di distanza dall' abitazione, ti avrebbe chiesto di costruire un cavidotto ad hoc per eseguire il collegamento??

Se poi il contratto del negozio è quello per le botteghe artigiane, e quindi defiscalizzato penso che stiamo parlando di truffa, il che vuol dire che anche se possibile farlo tranquillamente, ciò non può essere avallato da chi risponde su questo forum.

Questa è la mia opinione, poi.....

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Ciao, attilio fiocco. Capisco che il quesito che ho posto può sembrare un invito a chiunque ad incoraggiare un lavoro fuori dalla legalità. Non era questo il mio intento; altrimenti non avrei nemmeno reso pubblico qualcosa del genere. Era solo un chiarimento soprattutto dal punto di vista normativo; d'altronde se la cosa non è possibile già per il solo fatto che l'ente non permette l'allaccio sullo stesso contatore per usi diversi, il discorso è chiuso. Grazie, comunque, per i vostri interventi senz'altro utili. Ciao a tutti!

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Stavo per inserire nel forum una questione analoga a questa che ci ha presentato il nostro "amico".

Ebbene sto seguendo i lavori di ristrutturazione di un vecchio complesso parrocchiale che deve essere rimesso a nuovo.

Nel mio caso, come in quello dell'altro signore, sono installati due contatori: uno trifase ed uno monofase.

Al primo erano collegati la chiesa, il salone parrocchiale e vari motori trifase.

Al secondo tutti quanti i piani della casa parrocchiale.

Ora, la casa parrocchiale è stata ristrutturata e al nuovo parroco è stato destinato un bell'appartamento all'ultimo piano, mentre gli altri sono ad uso della parrocchia.

INTERRATO+PIANO TERRA+1° PIANO: uso parrocchiale

2° PIANO+SOFFITTA: residenza parroco

Ogni piano è alimentato tramite una propria linea monofase che parte da un centralino generale posto al pian terreno. L'elettricista voleva collegare tutto al contatore dell'abitazione e per questo ha cablato tutto col sistema monofase. Con esperti abbiamo deciso di collegare al contatore dell'abitazione SOLO la parte residenziale mentre il resto al contatore trifase della parrocchia. Ci siamo pertanto chiesti se era il caso di ricablare il centralino col sistema trifase per quanto riguarda le utenze parrocchiali, ma alla fine potremmo anche collegare tutto quanto ad una sola fase poiché con i nuovi contatori puoi prelevare tutta la potenza disponibile anche su una singola fase, non nessariamente devi ripartire i carichi. Tuttavia il montante dal contatore al centralino generale è trifase+neutro, quindi è possibile che ripartiremo i carichi sulle tre fasi.

Poi, ovviamente c'è il montante monofase per l'abitazione che mai ci passerebbe in testa di collegare al contatore "che non è suo".

In conclusione, il fatto che non sia possibile collegare un'abitazione al contatore trifase per usi non civili, non dipende da ragioni di sicurezza, ma da ragioni puramente fiscali,

Spero di esser stato esauriente.

Ciao

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concordo con quanto già detto non è fondamentalmente un problema di natura tecnica ma fiscale è illegale collegare un utenza privata ad un utenza che viene fiscalmente detratta e ti conviene guardarti bene dal rilasciare una dichiarazione di conformità

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