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PLC Forum


idee su come individuare se un cavo è stato "modificato"


ilfreddy

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Buonasera a tutti, cerco un'idea. Lo scenario è il seguente:

ho un cavo lungo circa 10 metri, composto da 4 conduttori che collega un sensore ad un dispositivo a microcontrollore. Uno di questi conduttori trasporta un'onda quadra. L'onda quadra è proporzionale alla velocità con cui gira una ruota dentata. La velocità viene quindi misurata contando il numero di impulsi in un dato tempo.

Per motivi che esulano dalla discussione, in alcune situazioni il conduttore che trasporta l'onda quadra viene manomesso, inserendo in un punto non conosciuto il contatto di un relé, per poter così interrompere a piacere il conteggio degli impulsi da parte di chi ha manomesso il conduttore.

Avendo la possibilità di scollegare il cavo sia dal lato del sensore, sia dal dispositivo, potrei fare delle misure ai due capi del cavo.

E' ovvio però che quando il sistema viene controllato, tutto funziona correttamente, perché il "furbacchione" disattiva il relé chiudendo quindi il circuito.

Sto cercando una idea per scoprire se il cavo è alterato dal relè senza dover sfilare tutto il cavo.

Una proposta potrebbe essere quella di fare l'analisi in frequenza del cavo: se il cavo non è alterato, la risposta in frequenza tra due coppie qualunque dovrebbe essere la stessa, mentre se c'è il relé su un conduttore, forse, noterei delle differenze.

Che ne pensate? Avete idee più interessanti e credo efficaci?

 

Vi ringrazio

1.jpg

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Non potresti implementare nel software un controllo di coerenza? Se la macchina in funzione ti aspetti di leggere qualcosa. Se entro tot secondi non arriva blocchi tutto.

Oppure avere una tensione "di minima" sempre presente per cui se scollegano il cavo te ne accorgi. Un po' come un antitamper dei sensori cablati degli allarmi.

Modificato: da Dumah Brazorf
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Potresti provare a usare un convertitore a loop di corrente. Fa passare il segnale da onde quadre in tensione a onde quadre in corrente. Inoltre spesso hanno una corrente minima (simile al 4-20mA) che permette di individuare la disconnessione.

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Rispondo alle utili proposte:

1. Il software non lo posso modificare in quanto il dispositivo è una "scatola chiusa"

2. La frequenza dell'onda quadra è nell'intervallo 0-5KHz

3. non ho capito come posso utilizzare il convertitore a loop di corrente: vorresti dire che a corrente costante riesco a vedere se il relé è presente oppure no?

 

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3 minuti fa, ilfreddy ha scritto:

vorresti dire che a corrente costante riesco a vedere se il relé è presente oppure no?

Se il relè è presente c'è circolazione di corrente, altrimenti no.

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1 ora fa, Livio Orsini ha scritto:

Se il relè è presente c'è circolazione di corrente, altrimenti no.

In realtà il problema è capire se il relé è presente (con il contatto chiuso) oppure se il filo è integro. nei due casi la corrente è praticamente uguale oppure c'è modo di rilevare una piccola diferenza sul cavo blu (vedi disegno) rispetto agli altri conduttori?

 

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Se il tuo segnale a riposo fosse tenuto alto invece che basso te ne accorgeresti subito se la connessione non fosse presente ma da quel che capisco tu non hai accesso all'hardware o al software mentre loro se ne fregano e fanno quello che vogliono.

Modificato: da Dumah Brazorf
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Mettere un altro contatore (immagino si tratti di un contatore acqua calda o qualcosa del genere) in parallelo/serie all'esistente per confrontare le letture?

Modificato: da drn5
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Se come dici, sono 10m di cavo, il Relè presumo sia in una delle Cassette di Derivazione

intermedie che dovrebbe essere ispezionabile. 

In un caso simile ho  posato un 2° Cavo uguale (collegati entrambi), seguiva un percorso

differente come se fosse diretto altrove. 

Così l' interruzione di un Filo non impediva la segnalazione. 

Se invece il percorso è obbligato, posi 2 Cavi LAN identici invertendo opportunamente i Colori

collegati. Affinché nei punti intermedi non siano riconoscibili. 

Si potrebbe fare un tentativo di misura mediante un Ecometro, solitamente ne dispongono ditte

di Impianti Telefonici. 

Buona giornata ! 

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2 ore fa, Peper ha scritto:

Vuoi scoprire se un cronotachigrafo di un autoveicolo e' stato manomesso?

Il concetto è simile. Non posso modificare/aggiungere alcun cavo o strumento all'impianto esistente. Posso soltanto fare una verifica ad impianto fermo, senza la presenza di punti di ispezione intermedi. è come avere una black box con 4 fili da una parte e 4 dall'altra. Se la black box non è manomessa, i 4 fili dovrebbero passare da una parte all''altra attraverso un cavo a 4 connettori. Se è manonessa, uno di questi 4 fili passa attraverso un contatto, come in figura.

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Capito perfettamente il problema.

Ti servirebbe, come hai già intuito, un riflettometro. Ma ha un costo inaccessibile. 

Anni fa, la rivista Nuova Elettronica, aveva pubblicato un kit, non so quanto affidabile e comunque serviva un oscilloscopio. 

Se i connettori di partenza e arrivo si possono staccare puoi tentare una misura di resistenza.

Cortocircuiti da un lato tutti i pin di un connettore, sull'altro connettore  prendi un filo di riferimento, possibilmente quello collegato a massa e lo usi come filo comune per la misura e poi batti gli altri 3. Se c'e' una derivazione e la presenza di contatti di un relè, dovresti rilevare sul filo incriminato una differenza di resistenza rispetto agli altri di qualche decimo di ohm. Troppo pochi per avere una certezza, ma tentar non nuoce, magari trovi un lavoro fatto male con resistenze di giunzioni cavo rilevanti..

Per i cronotachigrafi in campo auto-motive, chi fa i controlli quando ha il sospetto di una manomissione, fa una segnalazione alla polizia stradale. Loro le trovano le manomissioni. 
 

Modificato: da Peper
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In ambiente industriale per verificare l'integrità dei cavi con localizzazione dell'anomalia, parliamo di cavi di varie decine, centinaia e migliaia di metri, si usano dei strumenti costosi e sofisticati. Il principio è, a cavi scollegati alle stremità di misurare l'impedenza della linea. Potendo sfruttare anche altri cavi paralleli che possono fare da misura di riferimento. Qualsiasi variazione di impedenza-resistenza lungo il percorso, giunzione crimpata, giunzione saldata o integrità alterata, viene visualizzato in un oscilloscopio con indicazione della distanza esatta della variazione. L'ho utilizzato molti anni fa per la diagnostica di cavi a lunga distanza con strumenti decisamente costosi.  Sono strumenti che vengono utilizzati anche in campo telefonico. devi analizzare il tuo caso e i costi - benefici che ne ottieni.

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Mi e' venuta un'altra idea:  se il cavo corre in una canalina puoi fare una prova di "sfilamento".
Basta tirare 1/2 metro. Se di mezzo c'e' un "intoppo" non viene via.

Poi rimetti a posto tutto tirando una cordicella che avrai legato preventivamente all'altro capo del cavo. 
 

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Se hai un dispositivo sicuramente integro puoi rilevare la corrente che circola nel cavo, poi per comparazione capisci se il cavo è integro o se è stato manomesso.

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  • 2 weeks later...

Grazie a tutti dei contributi. 

In base alla situazione che ho, credo che il tentativo più adatto sia quella di usare un riflettometro. Adesso devo trovare il modo di procurarmene o di autocostruirlo 

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Il 14/2/2022 alle 14:06 , Peper ha scritto:

Anni fa, la rivista Nuova Elettronica, aveva pubblicato un kit, non so quanto affidabile e comunque serviva un oscilloscopio. 

Per conferma a cio' che ricordava Peper

Saluti Roberto.

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