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PLC Forum


Conformità vecchio cancello automatico


ottovalvole

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Scrivo per un quesito al quale non riesco a dare una risposta univoca. Sono installatore elettrico ( lettere A ,B, G) e mi hanno chiesto di certificare una vecchia automazione Faac ( motori 402 + centralina Mps452/455). Il cancello ad ante si presenta meccanicamente a posto con la doppia coppia di fotocellule. Fino ad ora ho certificato automazioni da me installate con fascicolo tecnico, prove con impattometro e piano di manutenzione.  Questa è stata installata nei primi anni 2000 da non si sa chi è la centralina non ha gli encoder ma si può solo agire coi bypass idraulici e non credo che lo strumento dia test superato. D'altro canto non vorrei far spendere un'esagerazione al committente cambiando la centralina. C'è una via di mezzo?Ovviamente tutelandomi legalmente. Grazie.

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Roberto Garoscio

Ti ho spostato nella sezione dei cancelli dove è più indicato per l’argomento.

Resta inteso che tu non puoi certificare un impianto creato 22 anni fa.

Tu puoi solo dichiarare che risponde alle disposizioni di allora.

Se fai dei miglioramenti nella sicurezza puoi /devi dichiarare le migliorie.

In che contesto è collocato?

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Scusa la sezione errata. Il cancello fa parte di un complesso di uffici pubblici in affitto e la certificazione mi è stata commissionata dal padrone del sito. Cioè,  per capire, non posso rilasciare nulla? Quindi che gli rilascio? La mia idea era quella di installare le funi anticaduta e verificare le forze di impatto. Proprio la vetustà dell'automazione mi ha fatto salire dubbi su dubbi su cosa fare e quindi scrivere qui. Grazie della risposta 

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Ciao, come prima cosa io farei una attenta analisi dei rischi, per valutare tutte le distanze e le quote per lo schiacciamento, cesoiamento ecc… sicuramente dovrai installare gli encoder, anche perché al rilevamento dell’ostacolo ci deve essere l’inversione del moto per liberarlo. Sul sito assistenzatecnicafaac.it trovi tutta la documentazione, compreso l’analisi dei rischi che ti spiega tutto quello che c’è da fare.

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Grazie.  Pensavo/speravo che in contesti così datati ci fosse modo di non sfasciare praticamente tutta l'automazione ma ci fosse una procedura più "snella" per mettere relativamente in sicurezza per quanto possibile il manufatto tipo la DiRi per gli impianti elettrici datati. Mettere gli encoder vuol dire cambiare la centralina e mettere coste sui bordi o gonne di gomma vuol dire mettete mano alla Carpenteria. 

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Roberto Garoscio
23 ore fa, ottovalvole ha scritto:

tipo la DiRi per gli impianti elettrici datati.

È quello che ti ho detto, se devi mettere l’impianto a norma vigente, devi rifare tutto come se fosse un impianto nuovo e quindi dichiararlo, se aggiungi delle sicurezze che a parer tuo sono sufficienti a garantire la sicurezza lo puoi fare dichiarandole. Le norme non sono un obbligo di legge sono un’indicazione di buona installazione certificata, nessuno può contestare altre metodologie di installazioni dichiarate sicure da chi le mette in opera 

assumendosene quindi le responsabilità.

Se tu ritieni che l’automazione non presenta rischi per le persone (i mezzi non sono considerati) puoi benissimo dichiarare che l’automazione risponde alle norme installative dell’epoca, sempre se realmente è così (devi logicamente informarti su cosa richiedevano allora).

Se il proprietario invece vuole che dichiari che sia a norme vigenti, devi fare tutte le modifiche richieste da queste ultime e quindi dichiararle.

Modificato: da Roberto Garoscio
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Ieri mi sono incontrato col Cliente. Mi metto nei sui panni: lui ha un'automazione che ha sempre funzionato e ora gli devo sostituire la centralina con una dotata di encoder, modificare la carpenteria per alloggiare le coste di sicurezza, mettere delle gonne di gomma per i piedi, mettere i cavetti ecc.. Giustamente si è un attimino spaventato per la spesa che dovrà sostenere. Però io non posso assumermi la responsabilità (penale) se il cancello non è ragionevolmente in sicurezza

 

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So che non è facile, ma il cliente dovrebbe capire che, con tutto quello che ha risparmiato non facendo una manutenzione semestrale per molti anni, probabilmente si paga la messa a norma, e sopratutto che in caso di infortunio, nel penale ci va lui… a maggior ragione se si tratta di contesto pubblico..

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Roberto Garoscio
Il 15/2/2022 alle 21:43 , ottovalvole ha scritto:

Il cancello fa parte di un complesso di uffici pubblici in affitto

Lo pagano l’affitto? Non puoi solo incassare devi anche investire...in sicurezza.

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Ma la manutenzione ordinaria dell'automazione non spetta al conduttore dell'impianto (l'inquilino)? Comunque siamo arrivati ad una quadra: sostituzione centralina con una dotata di encoder, costa sul bordo di chiusura, cavetti di sicurezza e cartelli ammonitori dove non è possibile eliminare a zero  il rischio. Grazie comunque del Vs punto di vista 

Modificato: da ottovalvole
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