Michele77 Inserito: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserito: 20 aprile 2007 Ciao,scusate l'ignoranza ma in uno di questi post ho trovato le sigle MT 10A - MT16A ,una per la luce e una per la forza da applicare a seconda della stanza, a cosa si riferiscono?Non penso che sia il magnetotermico(salvavita)perche' come so' io e' unico e si mette a monte dell' impianto.Spero in un vostro aiuto anche con qualche link utile.Grazie a presto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite overland Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Si tratta di semplici magnetotermici (non salvavita che poi in realtà si chiamano differenziali) da 10A e 16A, ovvero con correnti nominali accettate di 10A e 16A oltre le quali (se assorbite) i suddetti interruttori secondo la loro curva caratteristica intervengono sganciandosi e aprendo il circuito collegato a valle di essi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michele77 Inserita: 20 aprile 2007 Autore Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 (modificato) Ciao,grazie per avermi risposto,quindi quando nella centralina principale oltre al differenziale(salvavita)ci sono tutti quei interuttori che ognuno corrisponde a una zona o linea dell'appartamento sono tutti interuttori magnetotermici??!!Spero in un tuo ulteriore aiuto.Grazie Modificato: 20 aprile 2007 da Michele77 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gianluca1976 Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Magnetotermici,temporizzatori,timer,crepuscolari....ecc ecc comunque di solito son quasi tutti MT Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite overland Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 I differenziali si differiscono (visivamente) dai magnetotermici inanzitutto perchè sono provvisti di un pulsantino recante la scritta "T" o "TEST" che serve a provare meccanicamente lo sgancio del "salvavita"... e poi perchè a differenza dei magnetotermici, da qualche parte sul modulo trovi scritta la dicitura Idn=0,03A dove la d spesso è il triangolo delta, e il valore 0,03A o 30mA è il valore comunemente usato nei centralini domestici di corrente di dispersione nominale, al raggiungimento della quale il differenziale si apre... quindi quelli posti dopo probabilmente sono tutti magnetotermici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Scusate la precisazione, ma il salvavita in buona sostanza non è un differenziale, ma un "magnetotermico differenziale" un apparecchio che associa le caratteristiche di entrambi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite overland Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Tu intendi il "salvavita" inteso come prodotto b ticino con marchio registrato.... ma io penso che michele intendesse un comune differenziale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Il salvavita indipendentemente dal nome del costruttore è inteso come "magnetotermico differenziale" se vai dal rivenditore e richiedi un salvavita lui non ti da certamente un differenziale (almeno il mio). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michele77 Inserita: 20 aprile 2007 Autore Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Infatti ho visto nella mia abitazione che c'e' scritto sul salvavita-magnetotermico differenziale- quindi gli altri interuttori magnetotermici sulle altre zone servono solo ad individuare la zona dov'e' scattato,questo solo quando c'e' un sovraccarico di tensione ma in caso di dispersione scatto solo il salvavita.E' cosi??Grazie per le info. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Il salvavita indipendentemente dal nome del costruttore è inteso come "magnetotermico differenziale" se vai dal rivenditore e richiedi un salvavita lui non ti da certamente un differenziale (almeno il mio).No. Ti posso assicurare che in BTicino, gli unici titolati ad utilizzare questi termine giacchè l'hanno inventato loro, con "salvavita" intendono sia i differenziali puri che i differenziali magnetotermici, di qualunque sensibilità.Visto che questo termine è un mero nome commerciale di un costruttore, e continua a creare incomprensioni, propongo di abolirlo una volta per tutte.E' anche molto mistificatorio perchè il "salvavita" di per sè, non salva affatto la vita.Si utilizzino i termini del gergo tecnico "interruttore differenziale", puro o magnetotermico.Oppure quelli ufficiali di norma "interruttore differenziale con protezione da sovracorrente", "interruttore differenziale senza protezione da sovracorrente". Oppure gli acronimi inglesi utilizzati in letteratura: RCCB, RCBO.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 sono provvisti di un pulsantino recante la scritta "T" o "TEST" che serve a provare meccanicamente lo sgancioNon solo meccanicamente ma anche elettricamente.Tant'è che se il differenziale non è alimentato il pulsantino non funziona. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 20 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Allora, ci sono prodotti che si riconoscono dal nome, questo nome non è altro che il marchio del produttore principale di tale prodotto.La stragrande maggioranza delle persone chiama scoth il nastro adesivo, faac il cancello automatico, gli anziani chiamano stotz il limitatore dell'energia elettrica, gli addetti chiamano ampex la registrazione video e revox il registratore a bobine grandi. Così è anche per il salvavita che come nome è diventato simbolo di un "interruttore magnetotermico differenziale".Non solo meccanicamente ma anche elettricamenteSolo elettricamente, la meccanica ne va al seguito: se mantieni sollevata la levetta del differenziale e pigi il tasto il circuito si apre ugualmente, così come se i contatti o un contatto si "attacca" la levetta si abbassa ugualmente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michele77 Inserita: 20 aprile 2007 Autore Segnala Share Inserita: 20 aprile 2007 Grazie,ora mi sono chiare molte cose,ma avete detto che il salvavita di per se' non salva la vita.Perche'??Devo preoccuparmi anche se e' installato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 Il motivo per cui il salvavita non salva la vita andrebbe spiegato con l'ausilio di calcoli basati sul periodo della corrente alternata, sul battito cardiaco e sulla resistenza media di attraversamento della corrente elettrica nel corpo umano. Ti dico solamente (in parole povere) che se prendi la scossa da un qualsiasi elettrodomestico, la prendi e basta il salvavita non fa una piega. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 Grazie,ora mi sono chiare molte cose,ma avete detto che il salvavita di per se' non salva la vita.Perche'??Devo preoccuparmi anche se e' installato?Innanzitutto perché la sicurezza elettrica non è mai assoluta.Così come non lo sono gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano, che variano da individuo a individuo.Io per esempio prendo spesso la scossa direttamente dalla rete, ma non mi succede niente di grave. Ma sconsiglio vivamente gli altri dal fare altrettanto!!!!Poi perché la sicurezza elettrica non la ottieni con un singolo dispositivo di protezione, anche se noto al grande pubblico col nome allettante di "salvavita" (come certi farmaci....).La ottieni tramite impianti e apparecchi che nel loro complesso sono a "regola d'arte".Non ultimo è necessaria una certa ragionevole dose di prudenza da parte dell'utilizzatore. Per esempio nei luoghi umidi, o immersi in acqua, la corrente elettrica è particolarmente pericolosa. Per questo è necessario che apparecchi elettrici e acqua stiano a debita distanza, anche col "salvavita".Purtroppo è ancora diffusa l'errata idea che con il "salvavita" si mette rimedio ad ogni difetto dell'impianto e ad ogni imprudenza dell'utente. "Tanto c'è il salvavita" si sente dire ancora, come se fosse una sorta di assicurazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michele77 Inserita: 21 aprile 2007 Autore Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 Si e' vero in giro si sentono queste cose ed ero convinto anch'io fino a 5 minuti fa.Ma gli elettricisti dicono anche che e' importantissimo la messa a terra di un impianto perche' e' complementare al differenziale e che da una scossa ci si salva a secondo dove va a scaricarsi la corrente.Penso che in parte sara' vero questo.Che ne dite? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Del_user_23717 Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 Io non me la menerei più di tanto sul nome con cui "comunemente" viene chiamato l'interruttore differenziale, probabilmente con il suo avvento massiccio in ambito civile, molti incidenti che prima si rivelavano fatali, sono proporzionalmente diminuiti, logicamente non è il solo differenziale che ha contribuito a ciò, bisogna sempre considerare l'efficacia dell' impianto di terra (soprattutto) altrimenti il differenziale entra in gioco solo dopo esserci presi già una bella botta, e poi il sistema di isolamento generale delle apparecchiature elettriche.Il fatto che si enfatizzi chiamandolo salvavita, ha in fondo una sua logica a patto che venga precisato che in particolari condizioni neanche il "salvavita" può assolvere al suo compito "nominale", tuttavia in parecchi casi invece capita il contrario, e con la cordinazione degli altri dispositivi di protezione si riesce a ridurre i danni... Io per esempio prendo spesso la scossa direttamente dalla rete, ma non mi succede niente di grave. Ma sconsiglio vivamente gli altri dal fare altrettanto!!!! Vorrei capire meglio, tempo fa mio cognato mi raccontava che una o più volte (per cause fortuite, non fatto di proposito ovviamente), tenendo fase e neutro spellati ciascuno in una mano con linea sotto tensione e lui bene a terra, non prendeva la 220... però forse si accendeva! succede lo stesso anche a te? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 da una scossa ci si salva a secondo dove va a scaricarsi la corrente. Penso che in parte sara' vero questo.Sì, un po' è vero. Ma molto impreciso. Perché quando il differenziale è complementare alla messa a terra, la scossa non avviene ma la previeni.Almeno un certo tipo di scossa.Però, vedi, un corso di sicurezza elettrica non può essere riassunto in poche righe. Comunque anche questo non è sufficiente..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 x attilio:cio' che e' successo a tuo cognato e' successo anche a me' : i casi sono due: 1) non era la nostra ora, 2: la pelle era talmente asciutta da essere un buon isolante.comunque meglio evitare , ma a volte capita.ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 21 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2007 Vorrei capire meglio, tempo fa mio cognato mi raccontava che una o più volte (per cause fortuite, non fatto di proposito ovviamente), tenendo fase e neutro spellati ciascuno in una mano con linea sotto tensione e lui bene a terra, non prendeva la 220... però forse si accendeva! succede lo stesso anche a te?Guarda se hai la pelle spessa e bella secca, magari callosa, come quella dei contadini di una volta, senti poco o niente.Ma per piacere, nessuno provi.... :ph34r: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Piero Azzoni Inserita: 28 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 28 aprile 2007 gia' cia ha in parte risposto, ma ci tengo a precisare :Ma gli elettricisti dicono anche che e' importantissimo la messa a terra di un impianto perche' e' complementare al differenzialenulla di piu' sbagliato !!!!e' la protezione differenziale ad essere complementare alla protezione n. 1 , LA MESSA A TERRA ! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 28 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 28 aprile 2007 e' la protezione differenziale ad essere complementare alla protezione n. 1 , LA MESSA A TERRA !Verissimo, ma limitatamente ai contatti di tipo indiretto.In casa si prende la scossa spesso per contatto diretto:- prese che si staccano dal muro o dalla prolunga- apparecchi immersi- cordoni logori- lampadine cambiate senza staccare l'alimentazione- elettricisti improvvisati che lavorano sotto tensioneIn questi casi la terra non serve a nulla.La protezione numero uno, è cordoni a posto, prese fissate bene, doppio isolamento quando possibile, tanto buon senso e prudenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luca Bettinelli Inserita: 29 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 29 aprile 2007 CIA+-->CITAZIONE( CIA)Ma anche il differenziale in questi casi potrebbe servire a poco o nulla !! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 29 aprile 2007 Segnala Share Inserita: 29 aprile 2007 Ma anche il differenziale in questi casi potrebbe servire a poco o nulla !!In questo caso il differenziale può servire come "paracadute", come protezione addizionale.Se è a "sensibilità fisiologica" (30mA o meglio 10mA).Che preferibilmente non andrebbe installato come protezione generale, ma solo sulle utenze effettivamente soggette a questo tipo di rischio: prese e bagni. In ogni caso, le protezioni passive, sono quelle fondamentali. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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