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Sigle Mt10a-mt16a


Michele77

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Ciao,scusate l'ignoranza ma in uno di questi post ho trovato le sigle MT 10A - MT16A ,una per la luce e una per la forza da applicare a seconda della stanza, a cosa si riferiscono?Non penso che sia il magnetotermico(salvavita)perche' come so' io e' unico e si mette a monte dell' impianto.Spero in un vostro aiuto anche con qualche link utile.Grazie a presto. :unsure:

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Ospite overland

Si tratta di semplici magnetotermici (non salvavita che poi in realtà si chiamano differenziali) da 10A e 16A, ovvero con correnti nominali accettate di 10A e 16A oltre le quali (se assorbite) i suddetti interruttori secondo la loro curva caratteristica intervengono sganciandosi e aprendo il circuito collegato a valle di essi...

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Ciao,grazie per avermi risposto,quindi quando nella centralina principale oltre al differenziale(salvavita)ci sono tutti quei interuttori che ognuno corrisponde a una zona o linea dell'appartamento sono tutti interuttori magnetotermici??!!Spero in un tuo ulteriore aiuto.Grazie

Modificato: da Michele77
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Ospite overland

I differenziali si differiscono (visivamente) dai magnetotermici inanzitutto perchè sono provvisti di un pulsantino recante la scritta "T" o "TEST" che serve a provare meccanicamente lo sgancio del "salvavita"... e poi perchè a differenza dei magnetotermici, da qualche parte sul modulo trovi scritta la dicitura Idn=0,03A dove la d spesso è il triangolo delta, e il valore 0,03A o 30mA è il valore comunemente usato nei centralini domestici di corrente di dispersione nominale, al raggiungimento della quale il differenziale si apre... quindi quelli posti dopo probabilmente sono tutti magnetotermici.

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Scusate la precisazione, ma il salvavita in buona sostanza non è un differenziale, ma un "magnetotermico differenziale" un apparecchio che associa le caratteristiche di entrambi.

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Il salvavita indipendentemente dal nome del costruttore è inteso come "magnetotermico differenziale" se vai dal rivenditore e richiedi un salvavita lui non ti da certamente un differenziale (almeno il mio).

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Infatti ho visto nella mia abitazione che c'e' scritto sul salvavita-magnetotermico differenziale- quindi gli altri interuttori magnetotermici sulle altre zone servono solo ad individuare la zona dov'e' scattato,questo solo quando c'e' un sovraccarico di tensione ma in caso di dispersione scatto solo il salvavita.E' cosi??Grazie per le info.

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Il salvavita indipendentemente dal nome del costruttore è inteso come "magnetotermico differenziale" se vai dal rivenditore e richiedi un salvavita lui non ti da certamente un differenziale (almeno il mio).

No. Ti posso assicurare che in BTicino, gli unici titolati ad utilizzare questi termine giacchè l'hanno inventato loro, con "salvavita" intendono sia i differenziali puri che i differenziali magnetotermici, di qualunque sensibilità.

Visto che questo termine è un mero nome commerciale di un costruttore, e continua a creare incomprensioni, propongo di abolirlo una volta per tutte.

E' anche molto mistificatorio perchè il "salvavita" di per sè, non salva affatto la vita.

Si utilizzino i termini del gergo tecnico "interruttore differenziale", puro o magnetotermico.

Oppure quelli ufficiali di norma "interruttore differenziale con protezione da sovracorrente", "interruttore differenziale senza protezione da sovracorrente". Oppure gli acronimi inglesi utilizzati in letteratura: RCCB, RCBO....

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sono provvisti di un pulsantino recante la scritta "T" o "TEST" che serve a provare meccanicamente lo sgancio

Non solo meccanicamente ma anche elettricamente.

Tant'è che se il differenziale non è alimentato il pulsantino non funziona.

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Allora, ci sono prodotti che si riconoscono dal nome, questo nome non è altro che il marchio del produttore principale di tale prodotto.

La stragrande maggioranza delle persone chiama scoth il nastro adesivo, faac il cancello automatico, gli anziani chiamano stotz il limitatore dell'energia elettrica, gli addetti chiamano ampex la registrazione video e revox il registratore a bobine grandi. Così è anche per il salvavita che come nome è diventato simbolo di un "interruttore magnetotermico differenziale".

Non solo meccanicamente ma anche elettricamente

Solo elettricamente, la meccanica ne va al seguito: se mantieni sollevata la levetta del differenziale e pigi il tasto il circuito si apre ugualmente, così come se i contatti o un contatto si "attacca" la levetta si abbassa ugualmente.

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Grazie,ora mi sono chiare molte cose,ma avete detto che il salvavita di per se' non salva la vita.Perche'??Devo preoccuparmi anche se e' installato?

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Il motivo per cui il salvavita non salva la vita andrebbe spiegato con l'ausilio di calcoli basati sul periodo della corrente alternata, sul battito cardiaco e sulla resistenza media di attraversamento della corrente elettrica nel corpo umano. Ti dico solamente (in parole povere) che se prendi la scossa da un qualsiasi elettrodomestico, la prendi e basta il salvavita non fa una piega.

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Grazie,ora mi sono chiare molte cose,ma avete detto che il salvavita di per se' non salva la vita.Perche'??Devo preoccuparmi anche se e' installato?

Innanzitutto perché la sicurezza elettrica non è mai assoluta.

Così come non lo sono gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano, che variano da individuo a individuo.

Io per esempio prendo spesso la scossa direttamente dalla rete, ma non mi succede niente di grave. Ma sconsiglio vivamente gli altri dal fare altrettanto!!!!

Poi perché la sicurezza elettrica non la ottieni con un singolo dispositivo di protezione, anche se noto al grande pubblico col nome allettante di "salvavita" (come certi farmaci....).

La ottieni tramite impianti e apparecchi che nel loro complesso sono a "regola d'arte".

Non ultimo è necessaria una certa ragionevole dose di prudenza da parte dell'utilizzatore. Per esempio nei luoghi umidi, o immersi in acqua, la corrente elettrica è particolarmente pericolosa. Per questo è necessario che apparecchi elettrici e acqua stiano a debita distanza, anche col "salvavita".

Purtroppo è ancora diffusa l'errata idea che con il "salvavita" si mette rimedio ad ogni difetto dell'impianto e ad ogni imprudenza dell'utente. "Tanto c'è il salvavita" si sente dire ancora, come se fosse una sorta di assicurazione.

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Si e' vero in giro si sentono queste cose ed ero convinto anch'io fino a 5 minuti fa.Ma gli elettricisti dicono anche che e' importantissimo la messa a terra di un impianto perche' e' complementare al differenziale e che da una scossa ci si salva a secondo dove va a scaricarsi la corrente.Penso che in parte sara' vero questo.Che ne dite?

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Del_user_23717

Io non me la menerei più di tanto sul nome con cui "comunemente" viene chiamato l'interruttore differenziale, probabilmente con il suo avvento massiccio in ambito civile, molti incidenti che prima si rivelavano fatali, sono proporzionalmente diminuiti, logicamente non è il solo differenziale che ha contribuito a ciò, bisogna sempre considerare l'efficacia dell' impianto di terra (soprattutto) altrimenti il differenziale entra in gioco solo dopo esserci presi già una bella botta, e poi il sistema di isolamento generale delle apparecchiature elettriche.

Il fatto che si enfatizzi chiamandolo salvavita, ha in fondo una sua logica a patto che venga precisato che in particolari condizioni neanche il "salvavita" può assolvere al suo compito "nominale", tuttavia in parecchi casi invece capita il contrario, e con la cordinazione degli altri dispositivi di protezione si riesce a ridurre i danni...

Io per esempio prendo spesso la scossa direttamente dalla rete, ma non mi succede niente di grave. Ma sconsiglio vivamente gli altri dal fare altrettanto!!!!

Vorrei capire meglio, tempo fa mio cognato mi raccontava che una o più volte (per cause fortuite, non fatto di proposito ovviamente), tenendo fase e neutro spellati ciascuno in una mano con linea sotto tensione e lui bene a terra, non prendeva la 220... :blink: però forse si accendeva! :rolleyes:

succede lo stesso anche a te?

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da una scossa ci si salva a secondo dove va a scaricarsi la corrente. Penso che in parte sara' vero questo.

Sì, un po' è vero.

Ma molto impreciso. Perché quando il differenziale è complementare alla messa a terra, la scossa non avviene ma la previeni.

Almeno un certo tipo di scossa.

Però, vedi, un corso di sicurezza elettrica non può essere riassunto in poche righe. :rolleyes:

Comunque anche questo non è sufficiente.....

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x attilio:

cio' che e' successo a tuo cognato e' successo anche a me' : i casi sono due: 1) non era la nostra ora, 2: la pelle era talmente asciutta da essere un buon isolante.

comunque meglio evitare , ma a volte capita.

ivano65

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Vorrei capire meglio, tempo fa mio cognato mi raccontava che una o più volte (per cause fortuite, non fatto di proposito ovviamente), tenendo fase e neutro spellati ciascuno in una mano con linea sotto tensione e lui bene a terra, non prendeva la 220... però forse si accendeva!

succede lo stesso anche a te?

Guarda se hai la pelle spessa e bella secca, magari callosa, come quella dei contadini di una volta, senti poco o niente.

Ma per piacere, nessuno provi.... :ph34r:

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gia' cia ha in parte risposto, ma ci tengo a precisare :

Ma gli elettricisti dicono anche che e' importantissimo la messa a terra di un impianto perche' e' complementare al differenziale
nulla di piu' sbagliato !!!!

e' la protezione differenziale ad essere complementare alla protezione n. 1 , LA MESSA A TERRA !

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e' la protezione differenziale ad essere complementare alla protezione n. 1 , LA MESSA A TERRA !

Verissimo, ma limitatamente ai contatti di tipo indiretto.

In casa si prende la scossa spesso per contatto diretto:

- prese che si staccano dal muro o dalla prolunga

- apparecchi immersi

- cordoni logori

- lampadine cambiate senza staccare l'alimentazione

- elettricisti improvvisati che lavorano sotto tensione

In questi casi la terra non serve a nulla.

La protezione numero uno, è cordoni a posto, prese fissate bene, doppio isolamento quando possibile, tanto buon senso e prudenza.

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Ma anche il differenziale in questi casi potrebbe servire a poco o nulla !!

In questo caso il differenziale può servire come "paracadute", come protezione addizionale.

Se è a "sensibilità fisiologica" (30mA o meglio 10mA).

Che preferibilmente non andrebbe installato come protezione generale, ma solo sulle utenze effettivamente soggette a questo tipo di rischio: prese e bagni.

In ogni caso, le protezioni passive, sono quelle fondamentali.

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