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Detentori tiepidi, valvole calde.. temperatura ritorno alta, vaillant ecotec plus vmw30


alessandro16578

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Ciao, sicuro di non avere in giro qualche bypass che si apre e ti fatornare acqua calda in caldaia? 

 

La pompa è giusta regolarla a pressione costante. 

 

Prova a far lavirare le valvole termostatiche su tutti i termosifoni e lascia accese le due zone 24 ore su 24. Inoltre riattiva la sonda climatica con valori corretti. 

Vedrai che riuscirai ad avere comfort consunando poco gas. 

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8 ore fa, alessandro16578 ha scritto:

Cosa intendi per anelli?

 

Io ho 7 termosifoni nella zona giorno comandati da una valvola di zona e da un termostato, e poi altri 7 nella zona notte, comandati da un altro termostato e un altra valvola di zona.

 

Che si accendono a temperature preimpostate (più o meno tra 18.5 e 19.5 in vari momenti della giornata con un differenziale di 0.5)

Tu mi sembra di capire che invece accendi per x ore a prescindere dalla temperatura?

 

Che consumi hai? Io in media sia con la climatica che senza, sono sui 12/14m3 giorno.

 

L'anello di un impianto monotubo è il circuito idraulico che parte dal collettore di mandata e alimenta 2 o più termosifoni messi in serie e poi termina il suo giro nel collettore di ritorno.

Le valvole sono differenti da quelle dell'impianto bitubo perchè non chiudono il flusso ma lo bypassano all'uscita, motivo per cui a caloriferi spenti l'acqua circola comunque nell'anello interessato procurando perdite termiche non trascurabili a seconda delle lunghezze.

 

Io ho 12 caloriferi su 5 anelli, tre dei quali ora dotati di valvole che chiudono il flusso per limitare le perdite inutili degli anelli non utilizzati, la prossima estate automatizzerò 4 dei 5 anelli con elettrovalvole.

 

Confermo che non vado in on/off ma sfrutto la regolazione della T di mandata in funzione della T esterna e di quella interna rispetto il set point che posiziono leggermente sopra la temperatura voluta.

 

I consumi giornalieri nei mesi più freddi sono stati 5-6 metri cubi nelle giornate lavorative (circa 7-8 ore di accensione) e di circa 10 mc il fine settimana per stare attorno ai 18.5-19 mediamente nel 60% della casa (180mq).

 

Con le temperature attuali consumo circa un 40% in meno.  

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alessandro16578

Io sono sui 220 m2.. 

Dovrei provare a lasciare le valvole di zona aperte e collegare la multimatic 700 facendogli leggere la temperatura solo in un punto.. per vedere se la situazione cambia. Magari non ho una regolazione precisa sui due piani, ma se mi parli di questi consumi. Io sono molto lontano. Pur essendo ben isolato (casa recente del 2019).

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Come ho detto non scaldo mai contemporaneamente tutti i locali della casa e comunque solo in alcune fasce orarie, mi sembra di capire che tu invece tieni acceso in più locali per più tempo, per darti un'idea nel bimestre novembre e dicembre 2021 ho consumato 450mc di cui circa 25 per l'acqua sanitaria, se avessi tenuto acceso 12-14 ore al giorno in tutti i locali, tutti i giorni, sicuramente avrei raggiunto tranquillamente i 1000 mc.

 

Non avendo all'epoca un contratto di fornitura a tariffa bloccata sono stato parco e ho preso l'abitudine di mettere il maglioncino in casa, cosa che non facevo quando abitavo in un appartamento in classe B di circa 120 mq (riscaldamento a pavimento) dove con una media di 4mc e picchi di 8mc stavo in canotta e mutande 24/7 ovunque e sempre  🙂

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Un termosifone ben bilanciato deve avere il ritorno 10° più freddo della mandata per caldaie tradizionali e 20° per condensazione.

Naturalmente se la T media del termosifone è di 55° (T di progetto del radiatore), va da se che si avrà la parte superiore a circa 68° e la parte inferiore a circa 52°.

 

Gli impianti in cui il termo è bollente interamente sono mal bilanciati (e comunque sprecano energia in pompaggi), se occorre alzare la T media del radiatore perchè non scalda. Lasciando tutto aperto i termo "vicini" alle montanti hanno portate enormemente superiori al necessario, questo richiede che la pompa lavori maggiormente e il ritorno complessivo sarà più caldo.

 

L'ideale sarebbe che ogni termosifone ffosse tarato per la massima potenza possibile e con valvole "resistenti" ai cambi di portata. Gli impianti a portata costantte si facevano decenni fa, oggigiorno sono obsoleti.

 

Rimando alla rivista Caleffi per approfondimenti

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Con l'impianto monotubo è molto più complesso ottimizzare la temperatura di ritorno, soprattutto se monti valvole termostatiche ed il fattore di bypass cambia continuamente e le regolazioni sono interdipendenti, ovviamente si agisce sul detentore del calorifero di testa dell'anello cercando un compromesso, alla fine dei smanettamenti ho i  termosifoni  mediamente caldi per circa i 2/3 dell'altezza e tiepidi sotto.

 

Detto questo, un ritorno in caldaia a 50 errotti gradi non produce certo un livello di condensazione determinante per i consumi, motivo per cui personalmente non mi faccio problemi con ritorni più alti.

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Alessio Menditto
Il 23/2/2022 alle 14:10 , alessandro16578 ha scritto:

Bitubo, con tubi multistrato da 20, collettori da 3/4, tubazioni di collegamento tra caldaia e collettori da 26. Suddiviso in 2 zone con valvole di zona e collettori separati

Ragazzi io vi lascio parlare, ma non capisco perché si parla di monotubo quando lui ha il bitubo…prendo atto che non hai ancora fatto il bilanciamento, vedo che ogni tanto apri a casaccio qualche detentore, io non capisco come sia possibile regolare un impianto sbilanciato, o se il tuo è bilanciato bisogna però esserne sicuro.

Comunque non c’è fretta, diciamo il limite è a 5 pagine di discussione, oltre il quale si comincia a dimenticare tutto e vedere gli unicorni volare, aspettiamo pure, magari arriva l’estate.

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6 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ragazzi io vi lascio parlare, ma non capisco perché si parla di monotubo quando lui ha il bitubo…prendo atto che non hai ancora fatto il bilanciamento, vedo che ogni tanto apri a casaccio qualche detentore, io non capisco come sia possibile regolare un impianto sbilanciato, o se il tuo è bilanciato bisogna però esserne sicuro.

Comunque non c’è fretta, diciamo il limite è a 5 pagine di discussione, oltre il quale si comincia a dimenticare tutto e vedere gli unicorni volare, aspettiamo pure, magari arriva l’estate.

 

Alessio, 

 

il bilanciamento dell'impianto dovrebbe essere a cura di chi realizza e consegna l'impianto, peccato che 9 casi su 10 non lo fa e apre tutto, poi l'utente che ha sborsato il quattrino sonante si ritrova ad arrangiarsi come può.

 

Riguardo al discorso del monotubo l'ho tirato in ballo per dare senso ai numeri che riportavo, che non sono direttamente confrontabili con quelli del bitubo, non penso questo possa essere considerato dannoso. 

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Alessio Menditto

Si sì ma sono d’accordo, però ad esempio con gli impianti a pavimento (statistiche del forum) 9 su 10 non sono bilanciati, certo che dovrebbe farlo l’installatore figuriamoci se non sono d’accordo!, ma se non lo fa che facciamo?

Regoliamo un impianto sbilanciato?

È come costruire una casa su fondamenta storte, e poi dando per buono che ‘installatore di questo impianto abbia bilanciato, il nostro amico prima ha scritto che ha smanettato sui detentori, quindi il bilanciamento non c’è più.

Ho preso atto che non si è verificato il corretto bilanciamento di questo circuito, per il monotubo va bene parlare ma secondo me ne avete parlato tutti troppo, forse mi sbaglio ma siccome ormai capisco quando la discussione tende impercettibilmente a deragliare l’ho fatto notare.

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IL titolo era ampio ... 🙂  comunque sì, quello che c'era da dire di importante è stato detto, lascio Alessandro a divertirsi con le sperimentazioni.

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alessandro16578

Allora faccio un veloce riepilogo

Così come mi è stato lasciato l'impianto, vi è l uniformità del riscaldamento dei radiatori (per intenderci tutti caldi allo stesso modo). 

Il dubbio che mi é venuto però era se fosse corretto avere i detentori appena tiepidi e  i radiatori freddi per quasi la metà verso il basso.

Chiaramente vi erano dei settaggio della caldaia (che ripeto nella mia zona nessuno conosce) che sicuramente hanno contribuito in  quanto aumentando la pressione differenziale della pompa, i radiatori sono diventati più caldi anche nella parte inferiore.

 

La situazione prima di mettere le mani alla pompa era con t mandata impostata a 60

Mandata misurata su radiatore con termometro infrarossi 55/58 gradi 

Temperatura ritorno misurata sul radiatore 28/32 gradi avendo però ripeto detentori freddi e termo mezzo freddo.

Il ritorno però in caldaia era comunque altino, tipo 60 - 42.

 

Mi chiedo se quindi questa condizione sia corretta

 

Attualmente quando i due circuiti sono aperti, la portata va dai 1000 ai 1200 l/h.

E i detentori sono rimasti come in origine, quasi tutti al 50% aperti, un paio appena aperti che erano quelli che si scaldavano più di tutti, e 2 completamente aperti. 

 

L unico dubbio che mi è venuto per il ritorno un po alto è se magari i 2 termoarredo e 1 radiatore da 4 elementi che hanno gli attacchi in basso, possano magari in qualche modo favorire il ritorno più veloce dell'acqua tramite il ritorno. Dato che i tubi sono "in linea"

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