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Dimensionare Interruttore Montante - sareste così gentili da spiegarmi?


albicocco

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salve a tutti, mi presento sono albicocco :P

avrei un bel dubbio...sareste così gentili da aiutarmi?

vorrei capire con quale criterio o con quale formula..si dimensionano gli interruttori differenziali che vanno a valle del contatore enel...e come mai si scelgono questi. grazie

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mmmm...... :huh:

Gli interruttori differenziali a valle degli interruttri Enel ?

Sarebbe più utile sapere a monte di che cosa, cioé che cosa devono proteggere e da che....

In generale, subito a valle di un contatore per proteggere il montante, non è necessario alcun differenziale...

Serve se il montante non è a doppio isolamento, per esempio in un cavodotto metallico.

Allora metti, come sempre, un differenziale coordinato con la terra.....

Modificato: da ClA
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un interruttore a protezione degli altri interruttori di sezionamento..ad es in un centralino di un abitazione civile...contatore enel--->(interruttore generale)------->interruttre prese----->interruttore illuminazione etc...come faccio a dimensionare l'interruttore generale che mi divide il centralino dal contatore? come faccio a sapere di quanti A devo metterlo? c'è un modo?

per contatore ad es di 3 kw o 6 kw monofase

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Del_user_23717

Per avere un idea basta che dividi la potenza apparente installata (3300W nel caso di contatore da 3,3 kW) per la tensione di esercizio, 230V e dividi per il fattore di potenza che consideri circa 0.9, ti viene fuori un valore teorico di corrente, su quella puoi basarti per scegliere le taglie delle protezioni.

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Del_user_23717

L' interruttore comunque serve per proteggere il tuo impianto di casa, quindi la taglia deve essere considerata in relazione alla portata di corrente effettiva dei conduttori ovvero delle sezioni di essi.

In pratica, potresti anche montare un generale di una o due taglie superiori a patto di ricalcolare le sezioni dei conduttori, ma questo avrebbe senso soltanto se intendi un domani aumentare la potenza richiesta al fornitore di energia....che non sia proprio il tuo caso?? ;)

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Sì, non facciamo errori di sbaglio! :)

Il montante deve essere dimensionato sulla potenza che vuoi disporre in base al tuo contratto, ed anche essere abbondante per eventuali futuri aumenti.

Una volta stabilita la sezione del montante, dovrai stabilire la protezione (se necessaria...) in base alle caratteristiche del montante.

Sarebbe un errore grave stabilire la protezione in base al contratto, senza badare alla sezione del montante....

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Del_user_23717

Comunque il mio era un discorso in generale, non solo per la linea montante, ero convinto che si riferisse alle protezioni d'appartamento, ma vale lo stesso discorso...

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grazie della risposta...comunque la mia era soo pura curiosità..pensavo ci fosse un modo per dimensionare gli interruttori...e se ad es la linea che passa tra contatore e interrurttore generale fosse di 6mm2 ?

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Di botto potrei dirti: 6mm x 6 A/mm x 0.9 cosfi = 32,4A però devi tener conto della caduta in percentuale, quindi della lunghezza della linea per la corrente media che la attraversa, e ti ritrovi che i calcoli che hai fatto 32A in una conduttura da 6 millimetri non vanno bene per la lunghezza della linea.........non ti passa più.......ci vuole più tempo a dirlo che a farlo (con tutti i dati giusti però)

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mzara grazie...la cosa che vorrei capire...non è tanto cosa mettere o di quanto metterlo...la cosa che vojio provare a capire è..come si fanno sti calcoli...il mio è + uno sfizio per arricchire le mie conoscenze...non devo montare nessun interruttore. :P

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la cosa che vojio provare a capire è..come si fanno sti calcoli

Bene. Il dimensionamento delle condutture, in particolare del montante, è un argomento apparentemente banale, in realtà nasconde molte insidie.

Di solito che fa questi conti, un progettista, non li fa a mano ma con appositi software.

Supponiamo di fare le cose per bene, come insegnano i libri di impianti elettrici e le norme.

Innanzitutto bisogna considerare la portata del cavo.

Essa dipende dalla sezione e si trova in tabelle.

Dipende anche dal tipo di cavo, dal tipo di posa, etc

Poi bisogna anche considerare la caduta di tensione, qui entra in gioco la lunghezza e fare qualche calcolo.

Infine bisogna considerare l'eventuale protezione da corto circuito del cavo, cioé il famoso i2t (energia specifica passante).

Tanto per farla breve: per i semplici impianti domestici o similari (piccola industria) non ci si mette a fare tutti questi conti, di solito.

Gli elettricisti si affidano a delle "regolette", riportate qua e là, che di solito, se soddisfatte, permettono di ottemperare ai requisiti di cui sopra, nel 99% dei casi.

Tuttavia queste regolette non sono ufficiali, ognuno c'ha le sue, e non le trovi scritte da nessuna parte.....

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