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PLC Forum


Consumo Elevato Di Corrente


Michele77

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Del_user_23717

Su termostati montati su scaldabagni dici?? :huh:

Io non ne ho mai visti... <_< O forse non ci ho mai fatto caso...

Modificato: da attilio fiocco
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Dato che ho trovato il colpevole delle mie bollette salate dopo quanti anni di utilizzo si deve pulire un scaldabagno per evitare un eccessivo consumo di corrente?

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Mi dici la procedura corretta per svuotarlo e rimontare tutto e le cose da evitare per non fare pasticci?Un grazie anticipatamente

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Del_user_23717

Innanzi tutto se il tuo scaldabagno ha la spina, staccala, se invece è collegato direttamente tramite interruttore, spegnilo o per sicurezza togli tensione a tutto l'impianto di casa, smonti il coperchio in plastica dove solitamente è collegata anche la spia di funzionamento dello scaldabagno e a quel punto vedrai che i fili che lo comandano arrivano direttamente al termostato oltre la terra che invece è collegata su un morsetto sulla carcassa del boyler stesso.

A questo punto, stacca dal termostato i due fili che vanno alla lampadina, e sfila il termostato stesso tirandolo verso il basso.

E' importante essere sicuri che non ci siano conduttori in tensione mi raccomando.

A quel punto prima di smontare la flangia, procurati un grosso recipiente da posizionare sotto lo scaldabagno, o se hai la vasca tanto meglio... sarebbe bene attrezzarti con un bel tubo per scaricare l'acqua del boyler.

Per prima cosa esegui l'operazione quando l'acqua si è abbastanza raffreddata ovvero dopo aver tenuto il boyler spento per almeno una giornata, assicurati di chiudere l'alimentazione di acqua fredda allo scaldabagno, poi considerando che esso resterà praticamente pieno sistemati in modo da non allagare il bagno e svita il flessibile dell' uscita acqua calda, quello con la valvola di ritegno e di sicurezza per intenderci... l'acqua inizierà a uscire pian piano, per aumentarne il deflusso svita l'altro flessibile, quello dell' ingresso dell' acqua, in modo che il boyler prenda aria. I flessibili devi staccarli lato scaldabagno, non lato muro...

Attendi di avere scaricato quasi la totalità dell' acqua, ma considera che ce ne saranno almeno altri 5/10 litri che usciranno appena smonterai la flangia.... per smontare questa, devi svitare i bulloni che la serrano al corpo del boyler, il sistema di fissaggio però varia da modello a modello...

Quando hai svitato tutti i bulloni, devi smuovere un pò la flangia, perchè sicuramente la guarnizione e lo sporco l'hanno bloccata... quando riesci ad estrarla, mettila da parte per verificare poi lo stato della resistenza...

Verifica la quantità di calcare infilando la mano all' interno del serbatoio, è una bella sensazione quella di ripulirlo da tutta quella zozzeria... :) Dovrai levarne di incrostazione, ma solitamente se la camicia è porcellanata, i sedimenti non si attaccano più di tanto e vengono via facilmente.

Una volta ripulito l'interno, smonta la resistenza dalla flangia (svitando due perni) e togli anche la guarnizione, il mio consiglio dato il costo, è quello di sostituirle entrambe, le trovi presso qualsiasi negozio di idraulica... La resistenza se vuoi la conservi come fosse un corallo caraibico... :lol:

Il termostato probabilmente è ancora buono, ma se avesse problemi potrai sostituirlo in un secondo tempo.

Per il rimontaggio esegui le stesse operazioni in senso inverso.

La resistenza probabilmente avrà forma diversa dall' originale, ma non fa niente, ri impernala sulla flangia..

E' importante che la guarnizione non sia molto più fina di quella originale, in caso puoi sovrap**e due...

Non serrare troppo forte i bulloni della flangia per evitare il rischio di spanarli, e stringili sempre ad incrociare...

Ricollega i flessibili e lascia scollegata solo la parte elettrica.

Apri l'acqua diretta affinchè il boyler si riempia e verifica che non ci siano perdite dalla guarnizione della flangia...

Apri i rubinetti dell' acqua calda in modo che venga spurgata l'aria del boyler...

Se tutto è ok, puoi ricollegare il termostato, chiudere il coperchio e riaccendere tutto, stando attento che non ci siano conduttori o parti elettriche bagnate o umide...

In bocca al lupo....

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Smontare e pulire gli scaldaacqua è facile.....il difficile è rimontarli. Personalmente chiamo sempre il tubista perchè ho sempre sgocciolii d'acqua.

Torniamo al consumo. Vi fu un periodo in cui volavano alti,molto alti, non gli scaldabagni ma i soldi. Di necessità virtù ci organizzammo.

Sveglia al mattino ed accensione dello scaldaacqua da cucina. Avanti ed indietro dal bagno adiacente per la toeletta.

Mezzogiorno: accensione dello scaldaacuqa all'ora di pranzo, vlavaggio delle stoviglie e suo spegnimento.

Pomeriggio: ci organizzavamo per la doccia ed accendevamo lo scaldabagno per tempo. Durante la settimana (d'inverno ...d'estate il bisogno no c'era e non c'è) telefonata a mia moglie per accenderlo, a seconda del lavoro che quel giorno avevo fatto.

Apparentemente può sembrare scomodo ma non lo fu e non lo è più di tanto. La bolletta (quasi) si dimezzò....ora con i figli grandi è tornata a livelli alti <_<

Morale: nessun artificio tecnico solo qualche piccolissimo sforzo.

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Del_user_23717
Smontare e pulire gli scaldaacqua è facile.....il difficile è rimontarli. Personalmente chiamo sempre il tubista perchè ho sempre sgocciolii d'acqua.

Effettivamente oltre alla guarnizione della flangia, ho dimenticato di dire che prima di ricollegare i flessibili, è necessario guarnire i filetti del boiler con canapa e pasta verde... :)

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Io, nell'81-'83 abitavo a Roma in un fabbricato inizio anni '60 con impianto elettrico già vecchio nonché obsoleto, nel 1981. Non aumentavano i consumi elettrici, ma il sottodimensionamento dei conduttori comportava surriscaldamento, fine precoce delle spine e, molto spesso, sgancio del magnetotermico. Tragico il "coprifuoco" del 15 settembre '81 ma non certo per la vigilia del rientro a scuola, 4^elementare; potevamo tenere acceso il forno e una sola luce. Non si poteva fare altro; questo silenzio in casa e il magnetotermico che emetteva un rauco ronzio. Ma i progettisti degli anni '60 non avevano pensato a fare un impianto che si sarebbe mantenuto sempre al passo coi tempi? Mah...

Modificato: da virgilio72
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Del_user_23717

Non saprei, forse è come le strade del centro storico... chi poteva pensare cent' anni fa che oggi ci sarebbe stato tutto questo traffico!!! I vicoli e i vicoletti sono stati fatti per camminarci a piedi o in bicicletta... e triste vedre oggi i borghi della mia città con macchine posteggiate rasenti ai muri, e altre che vi camminano dovendo fare anche manovra per infilarsi in una traversina...

Ma del resto è il progresso... e nessuno vuole rinunciare alle piccole comodità quotidiane...

Per esempio, in questo momento c'è un amico che mi aspetta perchè nel rifacimento dell' impianto ho dovuto staccargli alcuni punti... pensando che il frigo gli bastasse... invece mi ha chiamato tutto isterico perchè è senza luce... e pensare che cent' anni fa c'erano i lumi a petrolio e non esisteva la televisione...

Forse sono andato troppo OT.... :(

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