Impianto elettrico studio dentistico

[andyp]

Buongiorno a tutti, 

Come da oggetto, per l impianto in questione ho 2 domandine...

La 1a riguarda il progetto, infatti l ingegnere che si sta occupando della pratica dice che per i 4,5kw il suo progetto non serve (io ricordavo di si boh..)

La 2a riguardava il radiografico... io infatti ricordo che l'ultimo studio dentistico che feci circa 6 anni fa, in aggiunta a tutta una serie di pratiche quali ad esempio collegamento equipoteziale all'interno dello studio dove si opera sul paziente, quadro elettrico dedicato allo studio, MTD su ogni linea (cose che mi impose il progetto sul quale lavoravo), c'era anche l accortezza di un comando a chiave per alimentare il radiografico, posto all'esterno della sala/paziente. Nello specifico, il radiografico in questione è composto dal classico macchinario col tubo e da un dispositivo a tasti (tipo centralina) separato, con un attuatore a pulsante attaccato con un cavo spiralato, tipo come se fosse una cornetta di un telefono x intenderci.

Ora .. dato che non ricordo minimamente la logica che dovetti usare all epoca, io pensavo di procedere cosi: esco dall MTD dedicato al radiografico e vado sul comando a chiave, dopodiché vado al tubo radiografico, in modo da fornire alimentazione a quest'ultimo solo dall esterno della sala.. qualcuno di voi si ricorda qualcosa in merito? Grazie!

Modificato: 8 aprile 2022 da andyp

[Maurizio Colombi]

7 minuti fa, andyp ha scritto:

per i 4,5kw il suo progetto non serve

È sempre un locale ad uso medico, riferito solo allo spazio intorno alla poltrona e non a tutti i locali e quindi il progetto serve dell'ing. serve.

10 minuti fa, andyp ha scritto:

un comando a chiave per alimentare il radiografico,

Non faccio molti "dentisti", l'ultimo un paio di anni fa, ma di chiave sul radiografo non ne ho mai messe...

[andyp]

Anche io sapevo cosi... ma lui dice che x metratura (50m2) e per fornitura (4,5kw) basta la mia Di.Co e la mia planimetria con indicato l impianto, il passaggio cavi ecc

 

Modificato: 8 aprile 2022 da andyp

[Elettroplc]

La faccio brevr..prendi un progettista che sa quando si doveva fare il progetto.

Secondo..consegnava lui la planimetria con la destinazione di uso dei locali, macchinari i installati e dove.

Documento PR ; prevenzione rischi.

Fornitura elettrica  che scegli..non di certo 4.5kw.

 

Il resto lo fa il progettista.

 

La parte impianto di terra e collegamenti Eqp e' la cosa principale.

 

X evitare problemi ...si tende a dare tutta l'area il livello 2 ..in quanto in un futuro il locale puo' subire modifiche logistiche.

 

Stessa cosa x i centri estetici.

[Maurizio Colombi]

8 ore fa, Elettroplc ha scritto:

Stessa cosa x i centri estetici.

Assolutamente no, o almeno non per tutti...

[Elettroplc]

no..ti sbagli...eh..ci sono delle cose che sfuggono...

 

Stessa cosa x i centri estetici.

Ma e un caso a parte

[andyp]

21 ore fa, Elettroplc ha scritto:

non di certo 4.5kw

Lo studio si è spostato... e la fornitura precedente era comunque 4,5kw. Anche perche a guardare i valori di targa dei vari riunito, radiografo, sterilizzatore ecc, non mi sono sembrati grandi assorbimenti..

comunque x tornare al radiografo, ricordo che la prescrizione del comando a chiave era motivata dal fatto che il dentista e chi lavora nello studio doveva chiaramente stare all'esterno dello studio (dove rimane il solo paziente) nel momento in cui si da l impulso per la radiografia. La cosa che ad oggi non comprendo nè ricordo, è che se è gia presente una centralina/pulsantiera esterna al radiografo, collegata ad esso con 3 fili, non basterebbe portare questa centralina subito fuori la porta dello studio, dato che l impulso lo si da proprio da lì?

Modificato: 9 aprile 2022 da andyp