Vai al contenuto
PLC Forum


Sensori induttivi con uscita di contatto a relè


Messaggi consigliati

Inserito: (modificato)

Buona Pasqua a tutti!

 

Vorrei chiedere come mai siano così poco presenti sul mercato sensori di prossimità induttivi con uscita a relè (contatto pulito), quindi con il circuito di alimentazione ed il circuito di uscita totalmente separati fra loro (collegamento quindi con 4 conduttori se uscita solo NO o solo NC, oppure con 5 conduttori se uscita NO+NC).

Cercando fra i principali brand del settore dei sensori di prossimità (Sick, Balluff, Omron, Pepperl+Fuchs, Ifm, Schneider/Telemecanique, ecc.) mi risulta che solo Pepperl+Fuchs li abbia a catalogo, e comunque con varietà di modelli e numero di configurazioni possibili molto limitato.

 

Mi piacerebbe sapere il perché di questa così scarsa diffusione.

 

Grazie

mc1988

 

 

Modificato: da mc1988

Inserita:

Buonasera,

aggiungo un ulteriore dato, sperando che possa alimentare la discussione:

rispetto ai proximity induttivi, sembra che per i capacitivi sia leggermente meno difficile trovare modelli con uscita a relè (ad esempio, oltre a Pepperl+Fuchs, anche Aeco e Carlo Gavazzi ne hanno disponibili a catalogo).

 

Ma resta il punto di domanda relativo alla comunque scarsa diffusione di questi modelli, soprattutto nella gamma dei sensori induttivi.

 

Grazie

Ciao

mc1988

 

 

Inserita:

Io la vedo così: oramai i sistemi elettromeccanici puri, cioè con logica cablata, sono in via di estinzione, se non addirittura estinti.

Si fa sempre più uso di logica programmabile, che siano PLC o i cosiddetti relé programmabili (Logo! e simili).

In tal caso, l'uso di separazione tra alimentazione e segnale non ha senso, e se necessario basta aggiungere un semplice relè esterno. Per cui ovviamente non c'è l'interesse produttivo a mantenere un oggetto simile.

Poi la miniaturizzazione, mettere un relè in un induttivo M8 è letteralmente impossibile... Se e parla solo per gli M30 (e chi li usa più...) o forse M18.

Ciò vale anche per le fotocellule, ricordate quei parallelepipedi Omron o Sick enormi con relè a scambio?

Anzi, mi stupisce che ce ne siano tuttora in produzione, probabilmente solo come ricambi per vecchie installazioni.

Inserita:

Ciao,

entrambe le tue considerazioni mi sembrano condivisibili e convincenti.

 

Buona Pasquetta a tutti,

mc1988

 

 

Inserita:
Il 18/4/2022 alle 09:50 , Ctec ha scritto:

Se e parla solo per gli M30 (e chi li usa più...) o forse M18.

 

Dopo mie ricerche, confermo.

Di M18 con uscita a relè... neanche l'ombra. Solo M30 (Pepperl+Fuchs, Aeco) o addirittura 32 (Carlo Gavazzi). Poi nulla di nulla.

 

Ciao e grazie.

mc1988

 

 

Inserita:

La tendenza attuale è la progressiva eliminazione dell'elettromeccanica a favore dello stato solido. Le ragioni sono molteplici: dalla durata ai costi.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...