Vai al contenuto
PLC Forum


Impianto TV condominiale con soli partitori


aputia

Messaggi consigliati

1 ora fa, felix54 ha scritto:

A breve, i profili

 

Ecco qui, situazione abbastanza sfigata dove la miglior ricezione risulta essere quella da Castelmola ma è anche la postazione con meno mux irradiati:

 

VV4iuz6.jpg

 

Dal momento che hai scritto di poterti far prestare uno strumento è sicuramente cosigliabile un'analisi strumentale anche perchè all'interno della conca, a pochi metri di distanza, la situazione cambia e anche l'altezza dell'edificio che nei profili non è contemplato) può fare la differenza.

 

Ho aggiunto un post nella pagina precedente, leggi anche quello.

 

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 98
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

  • felix54

    44

  • aputia

    21

  • Domenico Maschio

    16

  • venue2

    10

Top Posters In This Topic

Posted Images

2 ore fa, felix54 ha scritto:

Se prefersci non impegolarti all'interno degli appartamenti, puoi mettere al sicuro la parte comune dell'impianto mettendo 6 derivatori a due vie al posto deigli attuali partitori PA2.

Dovrai aggiungerne uno perchè per il piano superiore non era stato previsto

Praticamente mettendo i derivatori ai piani con l'uscita passante chiusa, metti in sicurezza la parte comune e all'interno degli appartamenti lasci che ognuno, alla peggio si possa "far male" da solo con mazzettature e altre soluzioni "fai da te".

 

Sostituendo i partitori negli appartamenti con i derivatori, nel caso venga rimossa la resistenza di chiusura, sei soggetto a probabili problemi ripercuotibili sulle altre unità abitative.

Mi dirai che anche Fracarro consiglia, in alcuni schemi di impianto, la soluzione con partitori in fondo alla montante e derivatori e relative resitenze all'interno degli appartamenti. Beh, non bisogna aver paura di dire che anche quegli esempi di impianto sono soggetti a possibili ripercussioni sula parte comune dell'impianto, se viene rimossa una resistenza in un appartamento...

 

Quindi c'è una differenza fra te ed i vicini; tu avevi menzionato Siracusa  e Messina, non Catania.

 

A breve, i profili

Chiaro il concetto di isolamento, però se metto dei 6 derivatori (ad es D2-10) al posto dei partitori (P2-4). Ho ben 6 dB di attenuazione su tutto il piano

Se poi (come suggerisce venue2) faccio mettere dei derivatori D6-16 in ogni appartamento (al posto dei partitori P6-11) ho un ulteriore attenuazione di 5dB su ogni appartamento, per un totale di 11dB su ogni presa. E' accettabile o è un po' troppo?

 

Forse è meglio fermarsi ai derivatori del piano (come dice felix).

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, felix54 ha scritto:

 

Ecco qui, situazione abbastanza sfigata dove la miglior ricezione risulta essere quella da Castelmola ma è anche la postazione con meno mux irradiati:

 

VV4iuz6.jpg

 

Dal momento che hai scritto di poterti far prestare uno strumento è sicuramente cosigliabile un'analisi strumentale anche perchè all'interno della conca, a pochi metri di distanza, la situazione cambia e anche l'altezza dell'edificio che nei profili non è contemplato) può fare la differenza.

 

Ho aggiunto un post nella pagina precedente, leggi anche quello.

 

 

 

Grazie. Appena ho l'analizzatore vi faccio sapere nel dettaglio

Link al commento
Condividi su altri siti

48 minuti fa, aputia ha scritto:

Forse è meglio fermarsi ai derivatori del piano (come dice felix).

Togli tranquillamente il "forse", a meno che tu non voglia essere messo sotto scacco dal primo "genio" che manometterà l'impianto interno nel proprio appartamento 😉

Oltretutto, spendi la metà e non hai lavori vincolati alla presenza dei vari utenti.

Con ii derivatori di piano sarai in una botte di ferro.

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

6 ore fa, aputia ha scritto:

Chiaro il concetto di isolamento, però se metto dei 6 derivatori (ad es D2-10) al posto dei partitori (P2-4). Ho ben 6 dB di attenuazione su tutto il piano

Se poi (come suggerisce venue2) faccio mettere dei derivatori D6-16 in ogni appartamento (al posto dei partitori P6-11) ho un ulteriore attenuazione di 5dB su ogni appartamento, per un totale di 11dB su ogni presa. E' accettabile o è un po' troppo?

 

Forse è meglio fermarsi ai derivatori del piano (come dice felix).

derivatore su derivatore non ha molto senso.

dipende se gli appartamenti sono i tuoi e li gestisci tu oppure se vuoi consegnare una montante con derivatori ai piani e poi ognuno si fa il proprio in casa.

 

tu hai schematizzato che dal primo partitore partono 6 cavi che vanno uno ad ogni piano. questi sei cavi scendono tutti insieme e di piano in piano si fermano al piano di competenza dove cè una scatole col partitore a due?

 

se è così puoi togliere il partitore in testa, scendi con un montante unico che passa di piano in piano e fa una scalatura ai piani dei derivatori con una sequenza (visto che in testa parti con 100dBuV) 22-22-18-18-14-14, terminando la passante dell'ultimo 14.

 

quindi 2x DE2-22; 2x DE2-18; 2x DE2-14 e ognuno in casa se la vede per proprio conto, se partitori o altro problemi loro.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Oggi ho potuto fare qualche misurazione con l'analizzatore. Purtroppo è un analizzatore generico, quindi non ho potuto valutare i parametri caratteristici della trasmissione video digitale, ma solo la potenza.  Ho fatto qualche foto dell'analizzatore con uno span a 50, 200, 300 MHz, giusto per avere un quadro d'insieme. Poi, eventualmente, potrei dettagliare. Ho preso come riferimento 600 Mhz su cui trovo la Rai (la più rognosa in ricezione). Ho potuto cambiare l'antenna logaritmica con una Elika e massimizzato il segnale. Antenna puntata su CT. Intanto con la Elika ho notato un leggero miglioramento del segnale rispetto alla logaritmica.

 

Partiamo dall'antenna. Collegamento diretto. Misurazione centrata su 600Mhz (Rai MR10), span 50Mhz. Il segnale sta sotto i 40dBuV

image.thumb.jpeg.aaaae57bba43f72009abc9599ff47227.jpeg

 

Pacchetto Mediaset 3 - 634 MHz. Tra 30 e 40 dBuV

image.thumb.jpeg.16a25ef2874172d7586cca446052c965.jpeg

 

 

Ora collego l'antenna a un amp da palo Fracarro MAP3 (42dB su UHF/116dBuV uscita). L'uscita dell'amp è collegata all'ingresso del partitore P6 (distante circa 8 metri dall'amp). L'amp viene alimentato tramite una delle uscite del P6, proveniente dal 2 piano, tramite cavo TV. Alimentatore 200mA. Mi collego a una delle 6 uscite. Centro a 600, con diversi span

 

image.thumb.jpeg.13a7cea6a2f796068608a949c47c0130.jpeg

 

image.thumb.jpeg.dc9ea02ece9a94fc672a3b6b90a609d5.jpeg

 

frequenza rai:

image.thumb.jpeg.3375cc67a0c9097778bb4340bec8e6a9.jpeg

 

Frequenza mediaset:

image.thumb.jpeg.097af5350de66bcd078b4a5bcaff54e6.jpeg

 

Scendo al 2 piano e vedo cosa mi arriva dal P6, prima di entrare nel P2 del piano

image.thumb.jpeg.468685075919784381915537fe42f040.jpeg

 

 

image.thumb.jpeg.3b6620a10bc55bd99e7a4f1d5b283bbb.jpeg

 

 

image.thumb.jpeg.0684955740b15903a8a46a5f3e3cc875.jpeg

 

 

A questo punto, entro nell'appartamento e misuro in una presa TV, a valle del partitore P2 del piano.

 

image.thumb.jpeg.f746bba9733218a2f610d19d0ec1bdcf.jpeg

 

 

image.thumb.jpeg.0495ea6efc18177bf85dbd497f6be61b.jpeg

 

 

image.thumb.jpeg.cd98fbac552df14f53cbc05f703dcba4.jpeg

 

 

 

Queste misurazioni descrivono uno scenario abbastanza diverso (peggiore) da quello immaginato nello schema dell'impianto. Si parte con un segnale amplificato che parte da circa 65-70 dBuV (e non 100 come idealizzato nello schema). Questo potrebbe essere già un problema. Si arriva a 50dB al 2 piano, in cui probabilmente non c'è un ulteriore partitore a 6, ma il classico treccione.

 

Ad ogni modo, al 2 piano la TV si vede... più o meno. 

Nel senso che, per es, stamattina si vedevano perfettamente tutti i pacchetti. Stasera, invece, la rai tentenna.

Ho misurato il segnale (mentre rai 1 hd tentennava) e l'intensità è sostanzialmente uguale a quando si vede bene

 

image.thumb.jpeg.d6a0476b2b456e2a3cfefbe2d30a26aa.jpeg

 

Dal televisore ho questi dati (mentre rai 1 hd tentenna)

image.thumb.jpeg.ccd11d5cd969914033a170c3a6685bfa.jpeg

 

Invece mediaset 3 (Rete4HD) che si vede perfettamente, a prescindere anche dal vento:

 

image.thumb.jpeg.761d70ce808a0637011bfee103d2b435.jpeg

 

Questi valori di segnale (mediaset) sono simili a quelli rai, quando questa si vede bene.

 

Attendo un vostro parere...

 

Grazie

Modificato: da aputia
Link al commento
Condividi su altri siti

Non hai possibilità di fatti prestare uno strumento più performante?

In ambito digitali è più importante la "qualità" piuttosto che la potenza...

 

In ogni caso, le misure sulle varie prese di un impianto dalla distribuzione "ambigua" non hanno molto senso.

Molto meglio soffermarsi alle sole misure in antenna.

 

Se proprio vuoi misurare in vari punti dell'impianto sostituisci quei pa2 con dei derivatori, senza dimenticare le resistenze.

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

Dimenticavo...

Non ho capito cos'è uno strumento "generico" ma se intendi un misuratore di campo analogico, anche le misure di potenza sono da prendere "con le pinze".

La potenza di un mux digitale viene misurata su tutta la larghezza del canale mentre in analogico, la potenza letta è funzione della larghezza di banda del filtro di misura.

Senza conoscere la larghezza di banda di misura, non si può risalire al vero valore della potenza.

 

Di che strumento stiamo parlando?

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, felix54 ha scritto:

Dimenticavo...

Non ho capito cos'è uno strumento "generico" ma se intendi un misuratore di campo analogico, anche le misure di potenza sono da prendere "con le pinze".

La potenza di un mux digitale viene misurata su tutta la larghezza del canale mentre in analogico, la potenza letta è funzione della larghezza di banda del filtro di misura.

Senza conoscere la larghezza di banda di misura, non si può risalire al vero valore della potenza.

 

Di che strumento stiamo parlando?

 

È un TTi PSA2701T

 

È chiaro che la potenza va misurata su una banda, ma i dBuV (che si usano come riferimento) non indicano l'intensità (non la potenza) di un segnale ad una determinata frequenza?

Modificato: da aputia
Link al commento
Condividi su altri siti

9 ore fa, felix54 ha scritto:

Non hai possibilità di fatti prestare uno strumento più performante?

In ambito digitali è più importante la "qualità" piuttosto che la potenza...

 

In ogni caso, le misure sulle varie prese di un impianto dalla distribuzione "ambigua" non hanno molto senso.

Molto meglio soffermarsi alle sole misure in antenna.

 

Se proprio vuoi misurare in vari punti dell'impianto sostituisci quei pa2 con dei derivatori, senza dimenticare le resistenze.

 

 

Eh, dovrei chiedere si mi prestano qualcosa di più adatto a questo genere di misurazioni.

Ad ogni modo, anche se è vero che è importante la qualità del segnale, è anche vero che se sotto certe soglie i tuner faticano a demodulare. Infatti, ad esempio, la stessa TV che ieri faticava ad agganciare Rai1, stamattina funzionava perfettamente, semplicemente sostituendo il partitore PA6 con un PA2, guadagnando quindi quei pochi dB che fanno la differenza.

 

Ci sarebbe modo di poter partire con un segnale più forte dall'uscita dell'amplificatore? Lo so che amplificare ulteriormente significa amplificare anche il rumore... Però, boh... Magari potrebbe migliorare la situazione, in presenza di un segnale abbastanza pulito (ma debole) in ingresso.

 

Forse è preferibile mettere un centralino, a prescindere da tutte le magagne in ingresso e nella distribuzione?

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, aputia ha scritto:

È un TTi PSA2701T

 

È chiaro che la potenza va misurata su una banda, ma i dBuV (che si usano come riferimento) non indicano l'intensità (non la potenza) di un segnale ad una determinata frequenza?

I moderni misuratori di campo restituiscono il valore della potenza e non il valore della tensione.

La dicitura "dBuV" è stata conservata per la maggior dimestichezza degli addetti ai lavori più "anziani".

In realtà dovremmo ragionare in dBm(milliwatt) e non in dBuV. Molti strumenti consentono la selezione dell'unità di misura (dBm oppure dBuV) ma i dBuV sono ancora l'unità di misura più diffusa.

Ho evidenziato in grassetto parte del tuo discorso perché non sono sicuro di aver capito cosa intendi.

Vado a vedere se trovo un manuale di quello strumento...

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, aputia ha scritto:

 

Ad ogni modo, anche se è vero che è importante la qualità del segnale, è anche vero che se sotto certe soglie i tuner faticano a demodulare. Infatti, ad esempio, la stessa TV che ieri faticava ad agganciare Rai1, stamattina funzionava perfettamente, semplicemente sostituendo il partitore PA6 con un PA2, guadagnando quindi quei pochi dB che fanno la differenza.

 

Ci sarebbe modo di poter partire con un segnale più forte dall'uscita dell'amplificatore? Lo so che amplificare ulteriormente significa amplificare anche il rumore... Però, boh... Magari potrebbe migliorare la situazione, in presenza di un segnale abbastanza pulito (ma debole) in ingresso.

 

Forse è preferibile mettere un centralino, a prescindere da tutte le magagne in ingresso e nella distribuzione?

Io credo che senza la completezza dei parametri di misura, si possa solo immaginare cosa succede.

Al momento ho trovato solo i dati tecnici di quello strumento e sembra avere  impedenza pari a 50 Ohm e non 75 come gli impianti TV.

Sono connesso con il cell in quanto fuori casa e sino al rientro non mi riesce di approfondire.

In quanto ad aumentare la potenza dei segnali, se quelli che hai annotato sullo schema e quelli misurati fossero veritieri, sono persino troppo alti per cui non capisco perché vuoi amplificare ulteriormente.

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

19 minuti fa, felix54 ha scritto:

Io credo che senza la completezza dei parametri di misura, si possa solo immaginare cosa succede.

Al momento ho trovato solo i dati tecnici di quello strumento e sembra avere  impedenza pari a 50 Ohm e non 75 come gli impianti TV.

Sono connesso con il cell in quanto fuori casa e sino al rientro non mi riesce di approfondire.

In quanto ad aumentare la potenza dei segnali, se quelli che hai annotato sullo schema e quelli misurati fossero veritieri, sono persino troppo alti per cui non capisco perché vuoi amplificare ulteriormente.

 

Come dicevo prima, il valore di partenza annotato nello schema (100 dBuV) è sostanzialmente troppo ottimistico rispetto ai circa 70dBuV misurati dallo strumento a valle dell'amplificatore... e 30dBuV sono tantissimi, credo

 

Ad ogni modo, relativamente all'analizzatore... Ho provato a misurare il segnale da un'altra antenna (in un'altra zona completamente diversa, in provincia). Arrivavo mediamente a 58-62dBuV su tutte le frequenze dei canali, contro i 36-42dBuV misurati in città. .... Solo per un confronto. In provincia ho un trasmettitore a circa 15km... Tutta un'altra storia. Non uso nemmeno l'amplificatore.

Modificato: da aputia
Link al commento
Condividi su altri siti

Non sto mettendo in dubbio ciò che scrivi ma ribadisco la possibilità che quei numeri possano non avere senso.

Tu hai il manuale?

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, felix54 ha scritto:

Non sto mettendo in dubbio ciò che scrivi ma ribadisco la possibilità che quei numeri possano non avere senso.

Tu hai il manuale?

Dovrebbe essere questo

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

56 minuti fa, aputia ha scritto:

Dovrebbe essere questo

 

 

Azz, quasi 50 pagine, mi serve un po' di tempo ma tu intanto, prova a cambiare la Resolution Bandwidth che nelle tue misure risulta essere 1000KHz, ovvero 1 MHZ ma che puoi cambiare in 280 KHz e 15 KHz


Non toccare null'altro sullo strumento e limitati ad annotare e riportare i dBuV rilevati nello stesso punto del panettone di un dato mux, nelle tre situazioni possibili.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Domenico Maschio
7 ore fa, felix54 ha scritto:

I moderni misuratori di campo restituiscono il valore della potenza e non il valore della tensione.

La dicitura "dBuV" è stata conservata per la maggior dimestichezza degli addetti ai lavori più "anziani".

Questa non si può sentire , o meglio leggere .

Se uno strumento ti da un valore in dBuV è perchè legge in dBuV ,altrimenti ti scriverebbe dBm , indipendentemente se è uno anziano o un giovane ad usare lo strumento.🤣.

In ogni caso quello strumento misura con un impedenza di 50 ohm .

Ciao

 

Modificato: da Domenico Maschio
Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

Questa non si può sentire , o meglio leggere .

Se uno strumento ti da un valore in dBuV è perchè legge in dBuV ,altrimenti ti scriverebbe dBm , indipendentemente se è uno anziano o un giovane ad usare lo strumento.🤣.

In ogni caso quello strumento misura con un impedenza di 50 ohm .

Ciao

 

Non sei obbligato a condividere ma se torniamo indietro nel tempo e nei threads, è un discosrso già fatto e per quanto non ti sia piaciuta la metafora "degli anziani", ne sparo un'altra che recita: i misuratori di campo "ragionano" in potenza e non in ampiezza (tensione).

Nella vecchia dicussione avevo chiesto, senza ottenere risposta, per quale motivo dBm e dBuV si inseguono in due range numerici diversi ma che variano della stessa entità, se i dBuV esprimessero la tensione e i dBm la corrente?

Nessuna risposta e nessuna prova fatta da nessuno dei sostenitori del "no" a quella mia affermazione, per cui ripropongo la prova, che chiunque possieda un misuratore di campo, può fare con semplicità.

Tu mi insegni che la differenza numerica che relaziona ie due unità di misura è una costante che nei sistemi a 50 Ohm è 107 ed è 108,75 nei sistemi a 75 Ohm.

In un sistema a 75 Ohm, imposta il misuratore di campo in dBuV e immagina di misurare, ad esempio, 60,75 dBuV. Ora imposta lo strumento in modo da misurare in dBm e vedrai che misuri -48 dBm.

Interponi fra la sorgente e lo strumento un qualsiasi componente di attenuazione nota come potrebbe essere un partitore a due vie di cui assumiamo a priori un'attenuazione pari a 4 dB.

Rifai e misure in dBuV ed in dBm e vedrai che rilevi 56,75 dBuV e -52 dBm, ovvero -4 per entrambe le unità di misura.

Se le due unità di misura indicassero, una la potenza e l'altra la tensione , non aumenterebbero o diminuirebbero della stessa entità.

 

Una volta, invece, quando veniva diminuita la potenza di trasmissione di 3 dB, sui misuratori di campo degli "anziani" leggevi 6 dB in meno.

 

Provare per credere... magari, stavolta qualcuno farà la prova e ci darà un responso.

 

2 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

In ogni caso quello strumento misura con un impedenza di 50 ohm .

Certo che sì, lo avevo anche scritto

 

 

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

Domenico Maschio

No , Felix , non ti capisco .

Innanzitutto credo tu stia sviando il problema tirando in mezzo discussioni vecchie in cui avresti fatto delle domande e che non capisco chi avrebbe dovuto risponderti e invece non l'ha fatto , cosa centra con quello che l'affermazione 

11 ore fa, felix54 ha scritto:

I moderni misuratori di campo restituiscono il valore della potenza e non il valore della tensione.

La dicitura "dBuV" è stata conservata per la maggior dimestichezza degli addetti ai lavori più "anziani".

fatta e che farebbe capire che i moderni misuratori fanno una misura in dbm ma sul display scrivono dbuV perche altrimenti gli anziani non si trovano .( a parte che come anzianità credo siamo sullo stello livello 😅) .

Sono due cose e misure diverse , una è riferita ai microvolt e l'altra ai milliwatt .

Che i moderni misuratori fanno entrambe le misure ci sta ,ma quando si fa una misura in dBm è riferita alla potenza , quando si fa una misura in dBuV è riferita alla tensione , e sono due cose diverse .

1 ora fa, felix54 ha scritto:

In un sistema a 75 Ohm, imposta il misuratore di campo in dBuV e immagina di misurare, ad esempio, 60,75 dBuV. Ora imposta lo strumento in modo da misurare in dBm e vedrai che misuri -48 dBm.

Interponi fra la sorgente e lo strumento un qualsiasi componente di attenuazione nota come potrebbe essere un partitore a due vie di cui assumiamo a priori un'attenuazione pari a 4 dB.

Rifai e misure in dBuV ed in dBm e vedrai che rilevi 56,75 dBuV e -52 dBm, ovvero -4 per entrambe le unità di misura.

E' ovvio che è cosi, chi ha detto il contrario . 

Cerco anche di spiegare perchè , se sono capace , I dB di attenuazione ,cosi come quelli di guadagno ,sono valori assoluti , infatti al termine dB non segue altre lettere che fanno i riferimenti.

Quindi se ho un componente che attenua 4 dB vuol dire che qualsiasi cosa ci metti in ingresso lo trovi in uscita 4 dB piu basso , se gli metti una tensione ( dBuV ) , in uscita trovi la stessa tensione 4 dB più bassa , se gli metti una potenza ( dBm ) ti ritrovi in uscita la stessa potenza 4 dB più bassa . La differenza qual'è , che i 4 dB in tensione è diversa dai 4 dB in potenza ( in tensione ti ritrovi un valore di 1,58 più basso , in potenza ti ritrovi un valore di 2,5 più basso )

Modificato: da Domenico Maschio
Link al commento
Condividi su altri siti

13 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

No , Felix , non ti capisco .

Innanzitutto credo tu stia sviando il problema tirando in mezzo discussioni vecchie in cui avresti fatto delle domande e che non capisco chi avrebbe dovuto risponderti e invece non l'ha fatto , cosa centra con quello che l'affermazione 

Nemmeno io capisco te.

Il mio richiamo alla vecchia discussione non è assolutamente sviare quello che tra l'altro non è un problema. Semmai era sostenere che anche quella volta lì, si fece lo stesso discorso. E comunque, sviare non è nel mio stile.

Forse te la sei dimenticata oppure non avevi partecipato ma a me sembra di sì.

 

13 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

fatta e che farebbe capire che i moderni misuratori fanno una misura in dbm ma sul display scrivono dbuV perche altrimenti gli anziani non si trovano .( a parte che come anzianità credo siamo sullo stello livello 😅) .

Sono due cose e misure diverse , una è riferita ai microvolt e l'altra ai milliwatt .

Che i moderni misuratori fanno entrambe le misure ci sta ,ma quando si fa una misura in dBm è riferita alla potenza , quando si fa una misura in dBuV è riferita alla tensione , e sono due cose diverse .

Vedi che qualcosa la condividiamo? ... l'anzianità 😉

Se hai fatto la prova descritta dovresti chiederti perchè succede cosa avevo descritto io e non cosa hai scritto tu.
Se i dBuV fossero realtivi all'ampiezza (o la tensione che dir si voglia) nel caso un segnale cali di 3 dB in potenza, in tensione dovresti misurare 6 dB in meno, non 3.

Il valore è dimezzato in entrambe le unità di misura dove in un caso il segnale si dimezza di 3 dB(m) e di 6 dB(uV)

Se tu avessi un misuratre di campo "anziano" vedresti proprio l'andamento diverso delle due unità di misura che invece negli strumenti più recenti non avviene.

13 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

Cerco anche di spiegare perchè , se sono capace , I dB di attenuazione ,cosi come quelli di guadagno ,sono valori assoluti , infatti al termine dB non segue altre lettere che fanno i riferimenti.

Sono valori assoluti ma condizionati da due diverse formule di calcolo:

 

una per la potenza

dB=10Log(P1/P2)

 

e l'atra per la tensione

dB=20Log(V1/V2)

 

E' chiaro che alla luce di questi diverse formule di calcolo, un dimezzamento della potenza (3dB) non può corrispondere a 3 dB in tensione e lo dimostra anche la tua affermazione:

13 ore fa, Domenico Maschio ha scritto:

La differenza qual'è , che i 4 dB in tensione è diversa dai 4 dB in potenza ( in tensione ti ritrovi un valore di 1,58 più basso , in potenza ti ritrovi un valore di 2,5 più basso )

Se il tuo strumento misurasse veramente la tensione, vedresti proprio quello che hai descritto tu ed invece le due unità di misura variano della stessa entità.

 

A me sembra chiaro ed univoco che gli strumenti sono calibrati in potenza....

 

 

Modificato: da felix54
Link al commento
Condividi su altri siti

Domenico Maschio
8 ore fa, felix54 ha scritto:

Se i dBuV fossero realtivi all'ampiezza (o la tensione che dir si voglia)

Non è una teoria di cui discutere ed avere pareri differenti , è una formula matematica , tanto che la scrivi anche tu 

 

8 ore fa, felix54 ha scritto:

dB=20Log(V1/V2)

dove ,nel caso di dBuV al posto del V2 c'è 1 microvolt .

Quindi i dBuV sono ralativi ad un ampiezza rispetto ad 1 microvolt ed essendo presente nella formula 20 x log ........... è il doppio dei dB di potenza dove nella formula c'è 10 x log........

Link al commento
Condividi su altri siti

Domenico Maschio
Il 7/5/2022 alle 10:32 , felix54 ha scritto:

nel caso un segnale cali di 3 dB in potenza, in tensione dovresti misurare 6 dB in meno, non 3.

Il valore è dimezzato in entrambe le unità di misura dove in un caso il segnale si dimezza di 3 dB(m) e di 6 dB(uV)

Se tu avessi un misuratre di campo "anziano" vedresti proprio l'andamento diverso delle due unità di misura che invece negli strumenti più recenti non avviene.

è proprio cosi .

Non capisco qual'è il problema che dici.

Se un segnale cala di 3 dB in potenza tu devi misurarlo con uno strumento che misura le potenze .

Se lo stesso segnale lo misuri con uno strumento che misura le tensioni ( dBV ) lo trovi 3 dB più basso .

Il misuratore di campo anziano ce l'ho ,ma purtroppo è analogico e fa misure in dBuV . 

Se capisco bene cio che dici ,tu sostieni che i misuratori di campo moderni misurano la potenza in dBm ed è uguale al valore dei dBuV ?

Il 6/5/2022 alle 10:25 , felix54 ha scritto:

I moderni misuratori di campo restituiscono il valore della potenza e non il valore della tensione.

La dicitura "dBuV" è stata conservata per la maggior dimestichezza degli addetti ai lavori più "anziani".

In realtà dovremmo ragionare in dBm(milliwatt) e non in dBuV. Molti strumenti consentono la selezione dell'unità di misura (dBm oppure dBuV) ma i dBuV sono ancora l'unità di misura più diffusa.

Non ho la possibiltà di trovare un moderno misuratore che abbia la doppia lettura in dBm e dBuV , ma se è uguale vuol dire che non funziona .

Solo in un caso i dBm sono uguali ai dBV  ( V maiuscola che vuol dire 0,775 Volt) , ed è quando la impedenza è 600 ohm .

Del resto basta andare su un qualsiasi sito dove si comparano i valori e si vede la differenza che è doppia nel cavo di tensioni.

Modificato: da Domenico Maschio
Link al commento
Condividi su altri siti

Domenico Maschio

Ho fatto questo specchietto dove si possono comparare i dBuV ,i dBm , i microvolt e i nanowatt in base ai valori che hai messo tu nell'esempio .

Da qua si puo vedere come ,nel caso di un attenuatore di 6 dB i valori di dBuV e dBm scendono di 6 dB ,ma i corrispondenti valori di tensione e potenza sono diversi ,mentre la tensione si dimezza ( con 6 dB ) la potenza diventa un quarto dB.jpg.9e54b2b0ad2e388d1f4d3f7be6365c92.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

×
×
  • Crea nuovo/a...