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Esattamente come chi passa col rosso.

Non è molto calzante come paragone, anzi non lo è quasi per per niente!

Questo è un intervento strettamente personale e non da moderatore

Se, alla guida di un veicolo a motore, si attraversa un incrocio con semaforo rosso, o ci si mette alla guida sotto l'effetto di droghe o alcol etilico ci si comporta da potenziali assassini.

Se si realizza un impianto elettrico, senza essere iscritti alla camera di commercio ed avere le autorizzazioni previste dalle leggi vigenti, le cose sono molto diverse e vanno esaminate di volta in volta.

-1 Persona completamente ignorante in materia che realizza impianti conto terzi: è forse l'unico caso in cui il paragone è calzante. E' un caso non molto frequente, per fortuna. Anche perchè chi decide di fare il fuori legge si dedica a "lavori" più redditizi

- 2 Persona ignorante che realizza lavoretti in casa sua. Caso più frequnte. Può essere pericoloso per se e per gli altri. Di incoscenti ce ne sono tanti; l'ultimo, in ordine di tempo, è quel pensionato di Monza che ieri ha dato fuoco all'appartamento con il solvente delle vernici dei suoi modellini. E' morto lui ha quasi ucciso la miglie, ci sono 30 persone senza casa, tutto perchè, pare, fumasse mentre verniciava un modellino. Eppure non è ancora richiesta la patente per fare modellismo (per fortuna dico io)

- 3 Persona più o meno competente (come lo sono gli artigianni regolarmente abilitati) che senza essere iscritto alla camera di commercio esegue lavori "in nero". Qui il problema è essenzialmente fiscale. Tutti i governi che si sono succeduti dal 45 in poi, a parole combattono l'evasione fiscale, in pratica finiscono con il favorirla. Quando ti senti proporre: "Se non vuole la fattura risparmia il 20% dell'IVA e poi le faccio unulteriore sconto" bisogna essere masochisti per pretendere la fattura se non si ha la partita IVA.

- 4 persone più che competenti che non potrebbero, per legge, realizzare impianti neanche in casa propria. C'è un utente di questo forum, noto per la sua competenza, che ha dichiarato più volte di essere fuori legge perchè, per passione, recupera vecchi impianti elettrici in vecchi casolari di amici.

Ora indignarsi e irrigidirsi perchè si danno risposte a quesiti posti da persone chiaramente poco incompetenti, invocare le vigenti leggi, e via di questo passo, io lo considero un poco ipocrita. Ci vedo sempre un tentativo di difendere l'orticello con tutti i pretesti.

In Italia ci sono già troppe privative, licenze, concessioni et similia. Nonostante tutti questi certificati ci sono ancora troppi incompetenti autorizzati e troppe pastoie per chi è competente.

Qui siamo all'assurdo che dovrei rivolgermi ad un elettricista per sostiuire un interruttore od una presa di corrente, solo perchè io non sono iscritto alla camera di commercio e quindi non sono un installatore autorizzato! Piuttosto che soggiagere ad una legge così assurda sono disposto a tutto.

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Livio, intanto piacere di conoscerti ed interloquire con te.

Purtroppo devo dissentire con alcuni punti del tuo intervento, non perché contenga tesi inesatte ma solo perché poco calzanti con il dibattito che si è acceso. Intanto cominciamo con la storia degli orti da difendere, potrei avere lo stesso sospetto su chi vitupera tanto la 46/90, quindi lasciamoli da parte e limitiamoci all'aspetto filosofico della questione. L'esempio del semaforo è assolutamente calzante perché voglio dimostrare che una legge o una regola (comprese quelle di questo forum) dal momento che c'è va rispettata e non è sufficiente autoconsiderarsi superiori per decidere di non rispettarla pretendendo (ed è questo che non accetto) di averne pieno diritto. Ci sono i referendum se proprio si vuole abrogare una legge. Io non mi irrigidisco né scandalizzo se persone più o meno o per niente competenti realizzano impianti elettrici senza i requisiti, mi scandalizzano le teorie secessioniste secondo le quali liberamente diciamo: per noi questa legge non esiste perché non ci piace, è ingiusta. Se vai a rileggere il mio primo intervento nella discussione che è stata chiusa non mi sembra emerga un irrigidimento, almeno finché non sono iniziate le antitesi sulle quali proprio non mi trovavo d'accordo. L'amico che chiedeva lumi mi sembrava TOTALMENTE privo della minima competenza, conoscenza,coscienza di ciò che stava per fare, mi era sembrato utile metterlo in guardia sulla serietà del lavoro da fare. Intervento quello mio che si è rivelato inutile in quanto lo stesso amico ha poi detto che avrebbe fatto il tutto (giustamente) sotto la supervisione di un elettricista.

In ultimo per quanto riguarda la sostituzione di prese ed interruttori, se non si cambiano le caratteristiche, lo puoi fare, la manutenzione ordinaria non è soggetta a questa benedetta legge.

Un cordiale saluto.

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:wacko:

Devo dire che forse per senilità precoce o demenza senile non ho capito!

Evito di rispondere all'inutilità di un intervento di chi sa di avere torto e non ha argomenti validi per replicare in maniera intelligente

Che c'entra questo intervento? non c'era alcuna attinenza, se non forse, 'brace che covava sotto la cenere'?

E, da qui, sono scaturiti interventi pseudofilosofici (?)

Se vai a rileggere il mio primo intervento nella discussione che è stata chiusa...
: per l'appunto questa è un'altra discussione che con

la precedente c'entra come il cavolo a merenda e, d'altro canto, con questa assolutamente per niente attinente.

L'amico che chiedeva lumi mi sembrava TOTALMENTE privo della minima competenza, conoscenza,coscienza
: : credo che l'amico che chiedeva

lumi abbia un grado di 'coscienza', per il 'lavoro' che svolge, più che sufficiente per valutare i propri limiti; 'competenza', forse, d'altro canto non è il suo

'mestiere'; 'conoscenza', basta essere un assiduo lettore delle pagine del forum per sapere come districarsi in un semplice collegamento in parallelo o in serie.

voglio dimostrare che una legge o una regola (comprese quelle di questo forum) dal momento che c'è va rispettata e non è sufficiente autoconsiderarsi

superiori per decidere di non rispettarla........

: e, questo è assolutamente offensivo per l'intelligenza di chi ti legge!
Pregherei i moderatori di sensibilizzare qualche utente con evidenti sintomi di onnipotenza
: in genere i bambini dicono: 'maestra...mi ha fatto le smorfie...'

Perchè non sotterrare l'ascia di guerra'; l'acrimonia non rende!

Non me ne volere, questo è quello che avrei detto ad un amico e, tu per me, sei un amico!

Penso che dovremmo tutti correggere l'atteggiamento di base
: consiglio di persona responsabile, sbagliato non seguirlo!
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D'accordo livio[at] siamo tutti amici, vogliamoci bene.

Con il 46 ed il 90 ci giochiamo un bell'ambo, magari sulle ruote di Roma e Napoli, chissà che non si abbia miglior sorte...

Un saluto

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:(

Con il 46 ed il 90 ci giochiamo un bell'ambo

mi sarei aspettato una risposta meno ironica.

Il confronto dialettico in una discussione non deve essere improntato su 'antagonismi' che danneggiano solo la discussione stessa.

Se non hai compreso (perchè in genere so spiegarmi) il tono ed il senso del mio intervento mi spiace, ma, non per questo non sei mio 'amico'.

Quale altro motivo dovrebbe esserci perchè tanti di noi, per molte ore e quasi quotidianamente siamo qui, in attesa di uno spunto per 'entrare' senza bussare, perchè in casa di amici?

E' pur vero che l'ironia spesso risulti facile; il difficile è ricordarsi che il principio informatore del forum

Lo scopo del forum?

è di creare una comunità di amici appassionati con cui discutere, confrontarsi e, soprattutto, a cui chiedere aiuto in caso di bisogno. Non vuole essere un . desk dove rivolgersi solamente per risolvere i propri problemi, ma un luogo dove condividere le proprie esperienze ed aiutarsi a vicenda, dove tutti abbiamo qualcosa da imparare.

ha 'bisogno' del nostro contributo per essere tenuto vivo e vitale!

Da amico ad amico, per favore, non ironia: confrontarsi va bene, ma l'arma dell'ironia è per chi sentendosi superiore sul piano dialettico e mette in difficoltà chi, forse non 'apprezzandone' il significato, può facilmente fraitendere.

La parola a volte è un' arma a doppio taglio: può dare gioia, ma, può anche ferire!

Uguali, amici e, non 'volemese bene.....'!

Sempre con la stessa stima e lo stesso affeto.

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del_user_56966

Ciao Livio

Penso che BLU.. volesse a modo suo darti ragione, ovvero chiudere la discussione

puntualizzando però che sarebbe rimasto sulle sue giuste convinzioni, questi problemi secondo me stanno

in altre realtà che nel futuro saranno oggetto di problemi ben più gravi,

comunque essendo un discorso molto lungo ritorniamo ai "colloqui da amici al bar"... :)

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Grazie, Alen hai perfettamente colto il senso del mio ultimo intervento.

Non era sarcastico, ma solo un po' ironico per riderci su. Tanto mi sembra che la divergenza di pensiero rimanga ed ognuno ha il diritto di rimanere nelle proprie posizioni, non per questo il mondo si ferma.

Abbandoniamo l'argomento già abbastanza discusso.

Un saluto a tutti.

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BluePrince, non voglio aprire una polemica personale che non avrebbe senso pero considera quello che hai scritto:

In ultimo per quanto riguarda la sostituzione di prese ed interruttori, se non si cambiano le caratteristiche, lo puoi fare, la manutenzione ordinaria non è soggetta a questa benedetta legge.

Vedi già in questo "se non si cambiano le caratteristiche" c'è la quintessenza dell'assurdità del sistema italico. Cosa significa se non si camnbiano le caratteristiche? Secondo la lingua italiana se io sostituisco un interruttore con levetta bianca piatta con altra bombata ho modificato le caratteristiche del dispositivo. Se anche ci limitiamo alle caratteristiche elettromeccaniche sostituire la spina schuko, di un elettrodomestico, con un un'aloga di tipo italiano è un lavoro che richiede l'intervento di installatore qualificato, che magari misura la corrente in volt :P , ma essendo iscritto alla camera di commercio ha tutte le certificazioni in regola.

L'impianto elettrico di casa mia è stato realizzato, quando non c'erano di queste assurdità, dal sotoscritto e da mio padre (vecchio elettricista) ora sarebbe illegale anche se io ho diretto per decenni uffici tecnici di aziende.

Anche mia figlia, ingegnere civile, abilitata alla firma anche di progetti elettrici non può, per la summenzionata legge, modificare il suo impianto elettrico.

Le leggi, quando sono assurde, si possono combattere anche disubbidendo!

Non si tratta di stabilire che chiunque possa fare qualsiasi cosa, ma solo di stabilire il principio del libero arbitrio e della responsabilità individuale.

Ieri i telegiornali nazionali e regionali, hanno dato notizia con divizia di particolari e filmati, dell'incendio dell'appartamento di un pensionato monzese dilettante di modellismo. Sembrerebbe che l'incendio sia stato causato dal solvente della vernice che il dilettante stava applicando su di un modellino, forse mentre stava fumando. Morto l'imprudente modellista, salvata all'ultimo istante la moglie, trenta persone senza casa provvisoriamente (speriamo).

Cosa facciamo ora istituiamo un albo-collegio per i modellisti dilettanti? Oppure stabiliamo per legge che i modellini li possono verniciare solo verniciatori professionisti? E poi cosa facciamo per chi si tinteggia l'appartamento e da una mano di verinice ai suoi serramenti ed infissi? Anche qui ci sono tanti pericoli: esalazioni, smaltimento dei reflui, etc.

Se andiamo aanti di questo passo qaulsiasi lavoro dovrà essere effettuata da persona abilitata. Non potrai neanche più cucinare perchè, se ci ragioni un poco, è un'attività pericolosissima: si va dai possibili incidenti come le scottature sino agli avvelenamenti per cibi guasti o mal confezionati. Basta leggere le statistiche dei ricoveri ai vari "pronto soccorso" degli ospedali.

Mio cognato, medico dirigente del pronto soccorso di un ospedale multizonale, mi raccontava che nei sabati di primavera c'è un numero notevole d'incidenti, con conseguenze fisiche anche gravi, causati da uso imprudente o errato di utensili come taglia siepi, rasa erba, decespugliatori et similia.

Anche qui cosa facciamo? Obblighiamo per legge a fa eseguire i lavori solo a giardinieri professionisti ed abilitati?

Sembra ridicolo ed impossibile? Non tanto! Basta vedere cosa ne è rimasto della nostra riservatezza: tracciamento degli spostamenti, registrazione delle telefonate e conservazione dei dati per anni, schedature varie tramite gli acquisti con moneta elettronica. Senza parlare delle intercettazioni telefoniche ed ambientali! Eppure meno di un decennio fa sembrava impossibile si arrivasse a tanto! :(

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Del_user_23717
Tanto mi sembra che la divergenza di pensiero rimanga

su questo non ci piove

quì nessuno vuole convincere nessuno

Vedi (al di fuori della polemica personale) i consigli tecnici sono sempre leciti e nessuno li mette in discussione. Anche far sapere che c'è una legge che regolamenta tali attività deve essere vista come consiglio, non tecnico.

Questo era ed è lo scopo del mio intervento originario.

ne prendo atto

Dopodichè ciascuno di noi si regola secondo la propria coscienza e se ne assume la responsabilità.

ottimo, questo era invece quello che volevo far capire

Esattamente come chi passa col rosso.

passare col rosso, in determinate circostanze, non è più pericoloso di soprassare a destra, non tenere la distanza di sicurezza, non dare la precedenza, superare i limiti di velocità, sono comportamenti che regolamentano la circolazione stradale... ma delle infrazioni che ho citato, (ciascuno di noi si regola secondo la propria coscienza e se ne assume la responsabilità) potrebbe essere la minore se pensi ad un incrocio ad alta visibilità tra stradine deserte in una tranquilla domenica di giugno...

per il resto, tutte le altre prescrizioni vengono tranquillamente ignorate da una buona metà (penso siano di più) degli automobilisti.

quindi la similitudine "passare col rosso" = delinquente pubblico = "fai impianti senza essere abilitato dalla legge" non credo che regga.

certo, che la multa te la fanno in ogni caso... :)

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Concordo con Orsini !

Lo dico da Ingegnere Elettronico e Perito Elettrotecnico che non ha abilitazione per fare l'impianto elettrico, ma che "illegalmente" se lo è rifatto da zero e con decenti risultati.

La casa è singola, mi hanno consegnato l'impianto a norma, con tanto di certificazione .!! :angry: infatti c'erano fili che da 2,5 diventavano 1 mm in canalina giuntati con nastro isolante e altre decine di bestiate ( non parlo del diametro del montante ).

Inoltre il successivo elettricista autorizzato,chiamato da mia moglie in mia assenza in quanto il salvavita non si riarmava, ha fatturato una taratura del differenziale!!

( motivo percui mi sono rifatto l'impianto, riggiornandomi sulle normative nuove - ero allineato alle vecchie CEI - ).

Attualmente sono sempre più convinto che conta la professionalità e la capacità ( lo dico da informatico professionista ) non gli albi di appartenenza, che non sempre possono

certificare la vera expertize.

Molti paesi europei lo hanno già capito.... in Italia esistono le Lobbies degli albi.

Se si discute di sicurezza sugli impianti sono daccordo che senza basi tecniche non si debba operare per non mettere a repentaglio la vita propria o di altri, ma in Italia si passa

da un estremo all'altro ( vedasi 626 metodi dei controlli ).

Infine ( già che sono OT continuo, non me ne voglia il mod. ) se cambiare un lliving in una living international è una modifica, in Italia sono perseguibili tutti!.

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Ci mancherebbe Livio, ribadisco il piacere di scambiare opinioni, anche se contrapposte, con te.

Inoltre noto che l'argomento è sentito visto che non si riesce a chiuderlo e purtroppo leggo che nessuno è dalla mia parte...devo riconoscere un 'cappotto' riguardo al mio pensiero che però continuo a difendere. O meglio: se entriamo nello specifico di questa legge confermo che è piena di buchi e fatta un pò con i piedi, mi ricordo gli incontri tecnici di tuttonormel col prof. Carrescia non si parlava che di incongruenze, inesattezze ed imprecisioni circolari esplicative e quant'altro. Però un merito ce l'ha, secondo me innegabile: assegna responsabilità precise. Se come dice 'andra' il suo impianto regolarmente certificato causa l'incendio della sua abitazione e qualcuno si fa male, lo pseudo elettricista che ha fatto l'impianto passa guai seri e probabilmente cambia mestiere. Non vi sembra ci sia stato un progresso? Secondo me dal punto di vista del consumatore è stavo fatto un passo avanti, per i bravi faidateisti un bel passo indietro e per le imprese non è cambiato sostanzialmente nulla. Una legge difficilmente accontenta tutti, qualcuno che ci rimette c'è sempre. A me sembra che la comunità, nel suo insieme, ne abbia tratto giovamento.

Saluti

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del_user_56966
e purtroppo leggo che nessuno è dalla mia parte...

ora non esagerare, io ho preso i requisiti alle ore 00.01 del 1990... :lol:

Già che c'ero mi sono preso la A e la B, poi non contento sono stato pioniere della 17/13

quando telefonando alle case costruttrici di quadri ancora non ne sapevano nulla :rolleyes:

mi sono fatto tutta la strada sul percorso di attuazione 90-95 per vedere che la legge si stava

adagiando sulle richieste di alcune cat.....

per ritrovarmi poi che un "fai da te" (nel caso specifico incompetente) può fare un impianto e con 250€ lo fa certificare all'amico di turno!!

questo è il vero contesto reale di attuazione, e allora che peso si può dare a ciò, forse solo quello che dici tu, in caso di guai

qualcuno paga, ma questo non risolve i veri problemi di chi subisce i danni pensando di essersi affidato a un professionista.

Quello che tutti mi sembra vogliono sottolineare è che la certificazione non qualifica la professionalità reale ma solo quella virtuale,

e ai fini della sicurezza questa non da garanzie.

Io consiglieri un nuovo Topic, ovvero "Da quando ti muovi nel settore elettrico/elettronico" cosi tanto per notare che tantissimi utenti sono

e operano nel settore da decine di anni, e per vari motivi di lavoro non sono abilitati alla 46/90 anche essendo professionalmente ai primi posti della classifica

dei tecnici!

Dal punto di vista legale ai anche ragione tu, ma dal mero punto di vista professionale la cosa andrebbe rivista,

Faccio un esempio lampante,

Domanda:

se oggi una persona esce da una scuola con il diploma che lo abilita all'ottenimento dei requisiti e li ottiene,

tu gli daresti da costruire una cabina di media, Power center, MCC, Giunti e Teste di media, logiche di blocco, oppure a fare impianti AD-PE ecc...

Sicuramente NO!!

perchè al 95% uscito da una scuola Italiana non sai neppure di cosa stiamo parlando, quindi di fatto si è abilitato una persona a compiere delle attività che

non è in grado di compiere.

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Solo la scuola non ti abilita né alla progettazione né alla realizzazione. In entrambi i casi serve un periodo di praticantato. Il vero problema è che in Italia, Paese dei furbi, non è sufficiente una legge per far girare le cose nel verso giusto perché la prima preoccupazione è quella di aggirarla. Comunque sono perfettamente d'accordo quando diciamo che un requisito (ma anche un titolo di studio o un'abilitazione) non è garanzia di professionalità, quella solo il 'campo' è in grado di certificarla.

Saluti

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del_user_56966
Comunque sono perfettamente d'accordo quando diciamo che un requisito (ma anche un titolo di studio o un'abilitazione) non è garanzia di professionalità, quella solo il 'campo' è in grado di certificarla.

visto che da ultimo siamo anche daccordo.... ;)

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...assegna responsabilità precise. Se come dice 'andra' il suo impianto regolarmente certificato causa l'incendio della sua abitazione e qualcuno si fa male, lo pseudo elettricista che ha fatto l'impianto passa guai seri e probabilmente cambia mestiere

Ne sei veramente convinto? Vivi e operi in Italia, patria del diritto e, soprattutto, del rovescio? Pagherà solo se è un povero sprovveduto, se è appena un poco "furbetto" assistito da un avvocato appena decente riuscirà a dimostrare che l'impianto era a regola d'arte e quello che non lo era erano modifiche di altri.

Un mese fa, circa, per il crollo della scuola, con parecchi morti, si è ritenuto che l'unico responsabile fosse il terremoto! Il progettista del sopralzo che aveva eseguito i calcoli, il collaudoatore che (non) aveva collaudato il manufatto, gli ispettori che (non) avevano ispezionato: tutti assolti per non aver commesso il fatto. Continueranno a far danni! Ed è andata anche bene: non hanno gettato la responsabilità sui manovali che hanno portato i mattoni e la malta!

Ti sembra un ragionamento troppo pessimista? E' il pessimismo dell'esperienza.

Purtroppo leggi, come questa che innescato il dibattito, stabiliscono che chi esegue il lavoro sia anche colui il quale certifica che è fatto a regola d'arte.

Molto meglio sarebbe che ci fosse libertà di esecuzione ed obbligo di certificazione.

Qualche decennio fa lavoravo come camo progetto in una grande e storica azienda italiana. Costruimmo dei quadri di automazione per un cliente che esportò le macchine in Svezia.

Le macchine, prima di poter essere usate, dovettoro sottostare all'ispezione di un organo governativo. Ispezione obbligatoria indipendentemente da chi fosse il costrutotre: nazionale o straniero. Non erano macchine potenzialmente pericolose, erano grandi rettifiche per cilindri di laminazione. L'ispettore stilò un elenco di lavori da eseguire per mettere in regola il quadro di automazione con le normative locali.

Parlando con il responsabile della manutenzione mi venne spiegato che in Svezia era una prassi comune. Nonostante lo stato fosse omnipresente e regolasse tutto, ognuno era libero di fare qualsiasi lavoro, salvo l'obbligatorietà dell'ispezione.

Mi raccontò che lui, sposato da poco, si era appena montata la casa in scatola di montaggio (ecco eprchè Ikea è svedese :rolleyes: ); Tutti i lavori elettrici, idraulici, montaggio carpenteria e altro erano stati eseguiti da lui con l'aiuto del padere e dei cognati. Al termine l'ispettore aveva controllato che la casa fosse stata assemblata in accordo con il progetto, accluso alle istruzioni di montaggio, ed aveva rilasciato il certificato di conformità per tutto.

Questo è un modo serio di operarare da parte di uno stato serio che in cambio delle tasse pagate dai cittadini, opera per salvaguardare seriamente l'incolumità e la salute dei medeismi cittadini. Stranamente in Svezia l'evasione fiscale è quasi nulla.

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Livio se andiamo a vedere gli svedesi rischiamo una crisi depressiva...

È anche il caso di dire che se avessero loro la 46/90 credo che l'avrebbero rispettata senza tante ostruzioni così come se avessimo noi la loro legge che citavi te lo immagini il caos? Guarda sono d'accordo con te che la 46/90 serve a poco o niente ma non per colpa del legislatore quanto per la nostra scarsa propensione a rispettare le regole.

Un saluto

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Del_user_23717
Purtroppo leggi, come questa che innescato il dibattito, stabiliscono che chi esegue il lavoro sia anche colui il quale certifica che è fatto a regola d'arte.

Livio, mi permetto un piccolo appunto, chi realizza un impianto ha solo la possibilità di fare una dichiarazione della presunta conformità, ma non può certificare nulla forunatamente !

D'altro canto però, quello è l'unico pezzo di carta che parla di qualcosa, e se il tuo ragionamento era che il controllato svolge la mansione di controllore di se stesso... in effetti questo è poco logico per non dire di più... almeno nel nostro splendido Paese.

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Livio se andiamo a vedere gli svedesi rischiamo una crisi depressiva...

Si, ma che centra? :lol:

Tu dice "..se l'avessoro avuta loro..." E' questo il punto nodale: loro non ce l'hanno un alegge siffatta, perchè sono molto più attenti ai reali interessi del cittadino che paga le tasse!.

Poi ricorda, non accettare supinamente tutto, solo perchè lo ha stabilito l'AUTORITA, non è propriamente un difetto, anzi....; diventa difetto quando si parte a contestare tutto, a disubbidire a tutto, solo per partito preso.

Una seria analisi critica, con eventuali contromisure, si può e si deve fare anche per leggi e regolamenti.

Attilio hai ragione nella tua puntualizzazione, in effetti si dichiara che l'impianto è stato eseguito secondo le regole dell'arte. Però il dato di fondo non cambia, come tu stesso hai rilevato, chi dichiara è il controllore di se stesso.

Meglio sarebbe non dichiarare niente e sottoporre ad ispezione di un ente esterno.

E' vero che qualcuno potrebbe osservare: "Siamo in Italia e gli ispettori...." Ma allora dovremmo gettare la spugna e lasciare che tutti facciano tutto. :(

Modificato: da Livio Orsini
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Elvezio Franco
E' vero che qualcuno potrebbe osservare: "Siamo in Italia e gli ispettori...." Ma allora dovremmo gettare la spugna e lasciare che tutti facciano tutto.
e' cosi',e pensare che il buon senso e responsabilita' nel lavoro potrebbero anche bastare :unsure:
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