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PLC Forum


I misteri dell'efficentamento energetico...


Pappardella

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Buonasera, spero che nella vasta platea di PLC Forum ci sia qualcuno che abbia voglia di aiutarmi a dipanare un piccolo dubbio...

Alcune aziende propongono quadri di efficentamento energetico, tramite un trasformatore variabile posto a valle del trasformatore MT/BT di stabilimento.

Secondo la loro proposta commerciale, questo trasformatore variabile non fa altro che stabilizzare la tensione ad un valore leggermente più basso dei canonici 400 V, propongono ad esempio 390 V.

In questo modo, affermano, si riduce la potenza trasferita allo stabilimento, di quel tanto che permette un 3/4 % di risparmio energetico annuale.

Ma se si abbassa la tensione non si alza di conseguenza la corrente, dato che la potenza deve rimanere costante?

 

Il dubbio si è fatto ancora maggiore quando un'altra azienda ha fatto una proposta commerciale diversa, suggerendo che al contrario la tensione al TRAFO in cabina se fosse già in partenza leggermente più alta, ad esempio 410 V, ciò da solo basterebbe ad avere un piccolo risparmio sull'effetto Joule dei conduttori, dato che, affermano, la corrente calerebbe in quanto la potenza deve rimanere costante

Allora in sintesi c'è qualcosa che mi sfugge. Se riduco la tensione a valle del TRAFO aumenta la corrente assorbita per mantenere la potenza costante, o no?

O meglio se cambio i parametri della potenza di un carico, ad esempio un motore che sta erogando supponiamo una potenza di 1 kW, questa non cambia?

 

Grazie!

 

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