Alomor Inserito: 15 giugno 2022 Segnala Share Inserito: 15 giugno 2022 Salve a tutti, possiedo una stampante 3d chiusa in un box e vorrei mantenere, durante la stampa, la temperatura del box fissa a 50 gradi. Con il concetto di "poca spesa=tanta resa" vorrei utilizzare come sensore di temperatura proprio un termistore di ricambio per la stampante 3d, visto che ne ho vari a casa. So che questi termistori "leggono" la temperatura variando la propria resistenza, ma non ho la minima idea di come fare un circuito che al variare di questa resistenza vada ad azionare la ventola. Che componenti potrei usare? Di ventole ne ho a 5, 12 o 24 V Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 15 giugno 2022 Segnala Share Inserita: 15 giugno 2022 devi cercare lo schema di un termostato a ntc,in rete ce ne sono infiniti. Il termistore è comunque il componente che costa di meno e non so se vale la pena di adattarci il tuo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Peper Inserita: 15 giugno 2022 Segnala Share Inserita: 15 giugno 2022 Normalmente che temperature hai all'interno del box. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alomor Inserita: 16 giugno 2022 Autore Segnala Share Inserita: 16 giugno 2022 21 ore fa, Peper ha scritto: Normalmente che temperature hai all'interno del box. A regime circa 60/70C° in corrispondenza della stampa e sui 40C° verso l'esterno... E' un box molto grande e con pareti da 3mm di mdf quindi non isola molto, per di più è riscaldato passivamente dalla stampante stessa, ma sto valutando di crearne uno più piccolo, ben isolato e con riscaldamento attivo per mantenere la temperatura più alta e costante per evitare il warping dell'abs, per questo avevo pensato ad una ventola 21 ore fa, Riccardo Ottaviucci ha scritto: devi cercare lo schema di un termostato a ntc,in rete ce ne sono infiniti. Il termistore è comunque il componente che costa di meno e non so se vale la pena di adattarci il tuo Grazie mille, avevo già guardato un po' in giro, a quanto pare la soluzione più semplice è quella di usare un mosfet e una resistenza variabile, purtroppo faccio fatica a trovare un negozio che venda questa roba e misà che per non svenarmi dovrò rivolgermi al solito aliexpress Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 16 giugno 2022 Segnala Share Inserita: 16 giugno 2022 Potresti usare una pastiglia termica del valore più appropriato, PER ESEMPIO Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Peper Inserita: 17 giugno 2022 Segnala Share Inserita: 17 giugno 2022 (modificato) 8 ore fa, Alomor ha scritto: A regime circa 60/70C° in corrispondenza della stampa e sui 40C° verso l'esterno... E' un box molto grande e con pareti da 3mm di mdf quindi non isola molto, per di più è riscaldato passivamente dalla stampante stessa, ma sto valutando di crearne uno più piccolo, ben isolato e con riscaldamento attivo per mantenere la temperatura più alta e costante per evitare il warping dell'abs, per questo avevo pensato ad una ventola Una cosa e' riscaldare, tutta un'altra cosa e' raffreddare ( o raffrescare). Dipende tutto da cosa vuoi ottenere Se devi riscaldare ti serve una resistenza riscaldante ventilata e un termostato che interrompe l'alimentazione alla resistenza superata la temperatura desiderata. ( Tipo questa ) Se devi raffreddare ti serve una ventola che immette aria fresca dall'esterno e un termostato che interrompe l'alimentazione alla ventola quando la temperatura e' inferiore a quella desiderata. Poi c'e' il caso estremo di una temperatura dell'aria esterna maggiore di quella che desideri e allora ci vuole un.... frigo.😀 Comunque secondo me basta mette una semplice ventola tipo quelle dei PC in modo da rimescolare continuamente l'aria interna al box. Prova! Modificato: 17 giugno 2022 da Peper Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 giugno 2022 Segnala Share Inserita: 17 giugno 2022 La proposta di Mauro Dalseno è la più facile da implementare, ed è anche la più affidabile. L'unico svantaggio è una non eccelsa precisione ma, presumo, che per questa applicazione una precisione di intervento di 2°C o 3°C sia più che sufficiente. Poi ci sono soluzioni più complicate e precise. A esempio in questa discussione troverai un paio di schemi adatti allo scopo. Sono previsti per riscaldare, ovvero attivare un resistore di riscaldo, però basta usare il contatto NO del relè per ottenere il comando della ventola di raffrescamento. Trovi la soluzione con NTC e quella per PT1000, anche se per la tua applicqzione la termoresistenza NTC è più che sufficiente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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