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PLC Forum


Efficientamento impianto a pavimento


DenBen

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Ciao a tutti e piacere di conoscervi. Perdonate il messaggio prolisso fin da subito… J

sono nuovo nel forum vi scrivo per vostri consigli in merito all’ottimizzazione del mio impianto di riscaldamento a pavimento predisposto in appartamento di circa 100m2 appena ristrutturato e tutto su un piano degli anni 80. L’impianto è tutto a bassa temperatura gestito da una valvola miscelatrice a 4 vie e centralina analogica con orologio sonda esterna e sonda sulla mandata che comanda un servomotore che poi agisce meccanicamente sulla manetta di miscela della valvola. Sopra la valvola, il circolatore comandato (secondo me solo acceso / spento = zero modulazione) dalla centralina. La valvola miscelatrice è stata messa perché collegato direttamente alla caldaia c’è anche un ventilconvettore in taverna (da accendere al bisogno).

Devono ancora installarmi le testine sul collettore già acquistate nella ristrutturazione per gestire tutti i circuiti anche se pensavo di realizzare 2 zone. Notte e Giorno vista la dimensione dell’appartamento tutto su un piano. Per la caldaia mi hanno fatto varie proposte ma vorrei prima comprendere il funzionamento per efficientare l’impianto e per questo chiedo il vostro aiuto o semplice parere J.

Nella mia idea da profano della materia, ci deve essere:

·         Nelle due zone due termostati impostanti alla temperatura massima desiderata o meglio tollerata (tipo 21°). Termostati che hanno la sola funzione di chiudere la zona e quindi i circuiti associati nel caso si vada oltre soglia (ad esempio 22…23°) per fenomeni di irraggiamento solare, tante persone in stanza o altro. Così com’è adesso, la centralina climatica non avendo sonde interne non considera apporti esterni e continuerebbe a far girare acqua calda dove non serve riducendo sia il comfort sia l’efficienza.

·         Nel caso in cui i due termostati siano sopra soglia tutti i circuiti sono chiusi. La caldaia collegata ai termostati dovrebbe spegnersi con il suo circolatore e comandare anche alla centralina di spegnere il circolatore esterno per evitare di far girare acqua inutilmente tra caldaia – collettore e poi nuovamente caldaia.

·         In questo contesto, con impianto bilanciato è la centralina che deve essere programmata con curva climatica e periodo (notte / giorno) per arrivare al valore di confort desiderato (esempio 20° giorno 17°gradi notte)

In questo ci sono varie aspetti che leggendo altri post non mi tornano:

·         Come fa la caldaia a modulare il suo funzionamento? Immagino da profano che abbia un sensore anche sul ritorno proveniente dalla valvola miscelatrice dell’impianto. Se il discostamento è poco… mandata 30° ritorno 27° inutile che la fiamma sia a palla… deve continuare a funzionare al minimo. In questo senso avere una caldaia con una modulazione ampia aiuta nei consumi. Se per ipotesi non modulasse, continuerebbe a erogare acqua calda al valore impostato obbligando la valvola miscelatrice ad una compensazione inutile con l’acqua di ritorno.

·         In presenza della centralina con curva climatica, non capisco il senso di avere a nord un altro sensore esterno per la curva climatica della caldaia. Se la caldaia sente il ritorno e modula il funzionamento direi che sia già il massimo. Ma non so se effettivamente funziona così… L

·         Lato circolatori tragedia in quanto la centralina con il suo circolatore sopra la valvola, non avendo una sonda per il ritorno, non capisco come possa eventualmente far modulare il suo circolatore… per me così come fatto l’impianto, il circolatore è sempre e costantemente al massimo con i consumi che ne conseguono. Non saprei nemmeno come ottimizzare questo aspetto se non eventualmente prevedendo una centralina che possa pilotare circolatori modulanti.

·         Il circolatore della caldaia se modulante penso sia gestito dalla caldaia stessa avendo temperatura di mandata e ritorno sotto controllo.

In tutto questo po' po' di idee ben confuse, come la vedete? Centralina (con valvola + circolatore) e caldaia (con termostato/i) dovrebbero in qualche modo comunicare? Che altri accorgimenti o modifiche si dovrebbero implementare?

Grazie mille per tutto il vostro contributo J!!

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Alessio Menditto
15 minuti fa, DenBen ha scritto:

L’impianto è tutto a bassa temperatura gestito da una valvola miscelatrice a 4 vie

Se è a bassa temperatura perché c’è una valvola miscelatrice?

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Ciao Alessio. è presente perché nell'impianto c'è anche un ventilconvettore collegato direttamente alla caldaia (quindi sarebbe tutto in bassa temperatura tranne quelle 3..4 volte che si usa il ventil e solo per qualche ora).. Per farlo partire, dallo standard impostato di 35°C, alzo solo al bisogno la temperatura in caldaia a 60/70°C perché possa partire. Il miscelatore mi evita che a pavimento vengano sparati i 60°C. Il "problema" è che essendo presente, ha una centralina tutta sua con la sua curva....Visto che la valvola + circolatore  e centralina non la posso eliminare, tu come la vedi come soluzione nel suo complesso? La caldaia + termostati non dovrebbero "comandare" anche la centralina per spegnersi (in caso delle due zone chiuse) o quanto meno modularne il funzionamento se non altro del circolatore aggiuntivo?

Qua vedo in sostanza due sistemi che non si parlano...uno che miscela l'acqua con la sua curva climatica che se non collegato in qualche modo alla caldaia o termostato che sia, funziona sempre ininterrottamente (se non altro il circolatore dedicato) e un generatore che la scalda (i nuovi magari con la loro curva climatica diversa da quella della centralina...ma in sostanza non cambia nulla) è normale questa cosa? Grazie mille

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Alessio Menditto

Guarda io ho letto, per me per 100 metri quadrati tu hai un impianto tipo Star Trek che personalmente eliminerei al 98%, ma per un motivo molto semplice, più l’impianto a pavimento è complesso, controllato, fermato, parzializzato, più funziona male, immagino ti abbiano messo tutti quei gingilli che probabilmente non sanno funzionare nemmeno loro, perché sono molto costosi.

Il pavimento radiante in pieno inverno deve stare acceso 24/24, ogni stanza deve essere bilanciata in modo da ricevere lo stesso calore delle altre e basta, non serve altro, al massimo la sonda climatica, è la costanza della temperatura dell’acqua che fa il resto.

Ne riparliamo tra qualche mese quando verrai qui (perché chi ha fatto l’impianto sarà irreperibile) a chiedere come mai funziona male.

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Simone Baldini

Io semplificherei il tutto. Caldai impostata a temperatura fissa (esempio 40°C), valvola miscelatrice termostatica (non elettronica) impostata a 40°C (ti serve solo quando alzi la temperatura per il ventilconvettore se proprio non ne puoi fare a meno altrimenti eliminerei il ventilconvettore o ne troverei uno che lavori a bassa temperatura e a quel punto elimino anche la miscelatrice). Poi testine sui collettori e termostato per ogni stanza, un sistema tipo EVOHOME che ha il rele' che comanda la caldaia, cioè quando almeno una zona è attiva accende la caldaia.

Per 80mq climatiche ecc.. sono solo una sofisticazione che non ha un ritorno ne di confort ne economico.

Modificato: da Simone Baldini
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Ciao Simone grazie mille! sarebbe stato molto meglio confrontarmi con voi prima che decidessero di installare il tutto J. La miscelatrice avevo letto in giro che la consigliano sempre perché è più precisa nel settare la temperatura di mandata. Detto questo anche un collegamento diretto al collettore se possibile e con ventil che lavora in bassa + le testiste per realizzare due zone, da profano la vedo la miglior soluzione possibile. Quanti soldi buttati mi viene da dire…ora vedo se sostituire il ventil magari con uno che lavora in bassa e lasciare la miscelatrice con curva… Grazie ancora i preziosi consigli

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Alessio Menditto

Ma no non sono buttati via, importante che lo facciano funzionare !

Io se dovessi regolare tutti quei congegni non saprei nemmeno da dove partire, ma visto che l’hanno fatto, vedrai andrà tutto bene, altrimenti ripeto vieni qui e ti facciamo una bella lista di cose che puoi eliminare e portare in discarica.

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