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Vuoto U.E dual split


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Inserito:

Buongiorno

Come si può fare un buon vuoto su unità esterna dual split con pompa vuoto e solo frusta di bassa pressione e manometro analogico?

Grazie


Alessio Menditto
Inserita:

Il manometro analogico purtroppo non dice la fine del vuoto, quello lo può fare solo un vacuometro elettronico, se non si ha non si può sapere il livello di vuoto ottenuto.

Inserita: (modificato)

Grazie Alessio.

Però visto che il manometro analogico ha il fondo scala a -0,1 MPa, anche non sapendo precisamente quale sia il livello di vuoto ottenuto, si riesce a sapere che il vuoto è stato fatto,giusto?

Una volta che si è raggiunto il fondo scala a -0,1 MPa magari lasciando la pompa con il manometro attaccata per una ventina di minuti si può anche essere quasi sicuri che il vuoto creato si sia creato,giusto?

Grazie ancora

Modificato: da LeoLuca1986
Alessio Menditto
Inserita:

Non esiste il vuoto a tempo, è una approssimazione che non da certezza, puoi fare il vuoto anche di 10 ore ma non sai a che livello sei arrivato.

Il manometro analogico ti dice la pressione che hai raggiunto, il vacuometro non ti dice quello, ti dice se ci sono “risalite” da questa pressione che purtroppo quello analogico non può fare perché non è sufficientemente preciso.

Poi il vuoto va fatto con la pompa calda, olio non vecchio e pompa calda, se si fa il vuoto con una pompa fredda il manometro scende ma si è fatto un falso vuoto, lo stesso che si ottiene usando un compressore frigorifero al come pompa da vuoto, quelli sono tutti falsi vuoti.

Inserita: (modificato)
21 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non esiste il vuoto a tempo, è una approssimazione che non da certezza, puoi fare il vuoto anche di 10 ore ma non sai a che livello sei arrivato.

Il manometro analogico ti dice la pressione che hai raggiunto, il vacuometro non ti dice quello, ti dice se ci sono “risalite” da questa pressione che purtroppo quello analogico non può fare perché non è sufficientemente preciso.

Poi il vuoto va fatto con la pompa calda, olio non vecchio e pompa calda, se si fa il vuoto con una pompa fredda il manometro scende ma si è fatto un falso vuoto, lo stesso che si ottiene usando un compressore frigorifero al come pompa da vuoto, quelli sono tutti falsi vuoti.

Benissimo Alessio, grazie ancora.

Quindi ho capito che la cosa migliore da fare è fare vuoto con pompa calda con olio nuovo e un manometro digitale.

Esiste un tempo preciso in base al quale si può dire che la pompa sia calda o basta che sia calda al tatto?

Quale è per te un buon manometro digitale?

Che valori deve segnare un buon vuoto sul manometro?

Per quanto riguardo invece un U.E dual split, il vuoto con pompa con singola frusta della bassa pressione,va effettuato ad un rubinetto di servizio del gas per volta?Giusto?

O la prassi è diversa?

Modificato: da LeoLuca1986
Alessio Menditto
Inserita:

Lo scopo del vuoto è far evaporare l’umidità nel circuito, il fatto che il manometro indica che si è andato “in vuoto” NON DICE se l’umidità è stata tolta, perché se non è stata tolta appena si ferma la pompa da vuoto questa umidità torna come prima e fa risalire la pressione, è quello che legge il vacuometro elettronico, non di quanto sei sotto la pressione atmosferica, ma di quanto risale la pressione dopo che spegni la pompa, sono due cose completamente diverse, il manometro può indicare una pressione bassissima ma puoi non aver fatto evaporare l’umidità, oppure può indicare una pressione un po’ più alta ma l’umidità è stata tolta.

Per gli attacchi fa sempre fede il manuale di installazione.

Inserita: (modificato)
29 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Lo scopo del vuoto è far evaporare l’umidità nel circuito, il fatto che il manometro indica che si è andato “in vuoto” NON DICE se l’umidità è stata tolta, perché se non è stata tolta appena si ferma la pompa da vuoto questa umidità torna come prima e fa risalire la pressione, è quello che legge il vacuometro elettronico, non di quanto sei sotto la pressione atmosferica, ma di quanto risale la pressione dopo che spegni la pompa, sono due cose completamente diverse, il manometro può indicare una pressione bassissima ma puoi non aver fatto evaporare l’umidità, oppure può indicare una pressione un po’ più alta ma l’umidità è stata tolta.

Per gli attacchi fa sempre fede il manuale di installazione.

Perfetto, sei stato molto esaustivo, grazie ancora.

Un ultima domanda, tralasciando il manuale di installazione, di solito la prassi per fare vuoto ad un motore dual, avendo a disposizione la sola frusta della bassa pressione, è quella di farlo ad un attacco del tubo del gas per volta, giusto?

Modificato: da LeoLuca1986
Alessio Menditto
Inserita:

Dipende dalla macchina, se sono circuiti diversi si, se è uno unico potrebbe bastare un’attacco o forse no, per non sbagliare fa fede il libretto, non c’è una procedura unica.

Inserita: (modificato)
16 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Dipende dalla macchina, se sono circuiti diversi si, se è uno unico potrebbe bastare un’attacco o forse no, per non sbagliare fa fede il libretto, non c’è una procedura unica.

Benissimo, grazie ancora.

Sei stato gentilissimo, Alessio.

Comunque per quanto riguarda l'umidità depositata nei tubi, d'estate specialmente in questo periodo, "potrebbe" se pur ci fosse, essercene pochissima nelle tubazioni poichè con queste temperature diciamo che  "evapori / asciughi in fretta"

potrebbe essere corretto pensare ciò?

Modificato: da LeoLuca1986
Alessio Menditto
Inserita:

Certo che è corretto, poi con tutti i tubi nuovi è tutto più facile, ma come sempre è una questione lessicale, se la tua domanda è sapere quando il vuoto è finito non esiste altra risposta che usare il vacuometro elettronico, se invece è come fare un vuoto approssimativo va bene usare l’orologio ecc ecc, dipende da quello che si vuol fare.

Inserita:
1 ora fa, Alessio Menditto ha scritto:

Certo che è corretto, poi con tutti i tubi nuovi è tutto più facile, ma come sempre è una questione lessicale, se la tua domanda è sapere quando il vuoto è finito non esiste altra risposta che usare il vacuometro elettronico, se invece è come fare un vuoto approssimativo va bene usare l’orologio ecc ecc, dipende da quello che si vuol fare.

Semplicemente perfetto.

Un ultima domanda..

Con il gas R32 bisogna comportarsi come con il gas R410 per lo "spalla a spalla"

e cioè arrivare tra andata e ritorno delle tubazione ad almeno 2,5 metri? 

O con il gas R32 ciò non è necessario e quindi non esiste una lunghezza minima per far si che il sistema non vada in alta pressione?

 

Simone Baldini
Inserita:
3 minuti fa, LeoLuca1986 ha scritto:

arrivare tra andata e ritorno delle tubazione ad almeno 2,5 metri? 

Francamente non mi risulta, semmai basta togliere gas alla macchina dato che è precaricata per tot mt di linea.

Inserita:
4 minuti fa, Simone Baldini ha scritto:

Francamente non mi risulta, semmai basta togliere gas alla macchina dato che è precaricata per tot mt di linea.

Ok,grazie Simone

Ma per un dual split con un motore che come precarica ha gas per tubazioni con lunghezza massime 30/15m ed avendo un primo split a 10 metri, il secondo split messo spalla a spalla potrebbe andare bene o bisognerebbe sempre togliere gas?

O si potrebbe nella peggeiore delle ipotesi fare il discorso del non togliere gas ma fare più lunga, come dicevo circa 2,5 metri la tubazione dello spalla a spalla?

In quale controindicazione e/o guasto si potrebbe incorrere nel "non togliere il gas in eccesso?

Alessio Menditto
Inserita:

Ma che togliere d’Egitto!!

Non si deve togliere nemmeno un grammo .

Inserita:
8 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Ma che togliere d’Egitto!!

Non si deve togliere nemmeno un grammo .

Azzo!! 🤣

Per la tubazione spalla a spalla quindi come bisogna comportarsi assumendo di avere un tipo di impianto come da me sopra descritto?

 

Alessio Menditto
Inserita:

Si lascia lì e ci pensa la macchina a dosare il gas che serve, la quantità di gas è calcolata con sofisticati calorimetri e strumenti e non ci possiamo mettere noi a togliere a sentimento un po’ , se nel manuale non c’è scritto di togliere non si toglie e basta.

Ripeto fa fede il manuale di installazione, si legge bene e lì c’è scritto tutto, non c’è da inventarsi niente, meno si fa meglio è.

Inserita:
4 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Si lascia lì e ci pensa la macchina a dosare il gas che serve, la quantità di gas è calcolata con sofisticati calorimetri e strumenti e non ci possiamo mettere noi a togliere a sentimento un po’ , se nel manuale non c’è scritto di togliere non si toglie e basta.

Ripeto fa fede il manuale di installazione, si legge bene e lì c’è scritto tutto, non c’è da inventarsi niente, meno si fa meglio è.

Benissimo.

Quindi dici che non serve nemmeno arrivare ai fatidici 2,5 metri di tubo minimi tra andata e ritorno (come si faceva con gas R410) allo spalla a spalla?

Alessio Menditto
Inserita:

Penso tu intendi il “ricciolo” che si fa fare al tubo, io ripeto seguo il manuale anche perché quello che c’è scritto garantisce nel caso esca il Cat di non fargli trovare difformità, io non ho mai letto nei manuali di installazione di fare questo cerchio ai tubi, che alcuni dicono sia per il rumore, altri per evitare entri refrigerante troppo freddo, insomma c’è molto esoterismo e ognuno dice la sua come è sempre successo in refrigerazione e climatizzazione, io so solo che i manuali di installazione sono molto dettagliati e precisi e non penso che se fosse così importante si siano dimenticati di scriverlo, ma è un parere mio.

P.s. Non quotare tutto ogni volta per favore, non serve.

Inserita:

Quindi tu nelle tue installazioni con unità spalla a spalla "il ricciolo" non glielo fai fare al tubo?!

Giusto?

Alessio Menditto
Inserita:

In quelli che ho montato io no, ma solo perché non c’era appunto specificato, altrimenti l’avrei sicuramente fatto.

Inserita:

Possiamo dire che di solito gli apparecchi della Hisense con gas R32 non hanno bisogno del "ricciolo"?

Comunque grazie ancora per tutte le risposte e le spiegazioni molto esaustive.

 

Alessio Menditto
Inserita:

Non lo posso dire, aspetta pure altri pareri, per me la risposta è sempre la stessa, se non c’è scritto di farlo non vedo perché bisogna farlo, se non per dei “passaparola” che in questo settore girano da decenni come usciti dalla massoneria.

Inserita:

Certamente, grazie ancora per tutto, Alessio 😉

 

 

Inserita:

Nel leggere il manuale di installazione in merito alla lunghezza delle tubazioni,ho trovaro uno schema che non sarei sicuro di come interpretarlo.Anche perché nelle righe precedenti viene dichiarato che la tubazione più è corta e più il motore lavora meglio.

Chiedo a voi se in base allo schema che allego, la lunghezza minima del tubo tra gas e liquido deve essere minimo di 3 metri?

Grazie

 

Screenshot_20220716-093905_Acrobat for Samsung.jpg

Alessio Menditto
Inserita:

La foto non si vede, però bisogna chiarire di cosa si parla altrimenti si parla a vuoto: i due rubinetti dell’unità esterna sono PARTENZA e RITORNO dell’evaporatore, che è lo split.

Quindi TUTTA la parte esterna che parte dai due rubinetti fa parte dell’evaporatore, in particolare i tubi sono semplicemente le parti che uniscono l’evaporatore (split) al circuito.

Nel tubo piccolo c’è un “liquido”, ma non è un liquido come la coca cola o l’acqua, è un “saturo”, ossia un liquido “in equilibrio” col suo vapore, in volume tipo 98% liquido e 2% gas.

Questo “saturo” non vede l’ora di arrivare allo split per evaporare, e quando uscirà dallo split questo saturo sarà 98% vapore e 2% liquido.

 

Il problema è non far evaporare a vuoto nel tubo di mandata il “quasi liquido” perché non serve, a noi interessa evapori SOLO E SOLAMENTE nello split, per cui 

1 ora fa, LeoLuca1986 ha scritto:

la tubazione più è corta e più il motore lavora meglio.

non è esatta, al compressore non importa nulla, siamo noi che abbiamo interesse il tubo piccolo non si riscaldi prima dello split.

La questione della lunghezza dei due tubi prima dello split NON PUÒ ESSERE una spiegazione energetica, appunto perché più il tubo è lungo più c’è dispersione di calore dove non deve essere (nello split), per quello si fanno le aggiunte di tot grande in più oltre i metri da progetto, per compensare queste “evaporazioni” è surriscaldamenti dove non devono essere,  ma si può spiegare perché in effetti nel tubo piccolo anche se non c’è un vero e proprio liquido, c’è una cosa che ci assomiglia molto, e può dare i problemi che può dare una botta di liquido ( tipo il colpo di ariete negli impianti idraulici).

Se il costruttore ritiene ci possa essere questa eventualità NON ENERGETICA, ti diranno quello che dici di leggere

1 ora fa, LeoLuca1986 ha scritto:

la lunghezza minima del tubo tra gas e liquido deve essere minimo di 3 metri

 

In questo momento, Alessio Menditto ha scritto:

non si vede,

Non si vede bene volevo dire, è sfocata.

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