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PLC Forum


Unire due LAN distanti via radio


Andrea Gelli

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Salve! lo scenario è il seguente: ci sono due LAN in uno stesso edificio che adesso hanno necessità di essere in comunicazione tra loro. Siccome non è possibile unirle attraverso un cavo UTP o Fibra per problemi strutturali dell'edificio, ho pensato che l'unica soluzione fosse quella di usare due antenne bidirezionali che si vedono tra loro. A che cosa devo stare attento nella scelta delle antenne? Avete dei sugerimeti da darmi sul tipo di antenne? Dove posso trovare un pò di teoria in merito a questo tipo di telecomunicazioni?

Grazie

Andrea

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Andrea Annoni

Tralascio il come vuoi gestire le due LAN ........

Tralascio il fatto che essendo nello stesso edificio è evidente che una collegamento fisico sia la soluzione migliore (non ci credo minimamente che non si possa posare un cavo; soprattutto se fibra che non ha esigenze di isolamento ecc).

 

Per rispondere alla tua domanda, che proprio rispondere esattamente non è possibile, mi auguro innanzitutto che le antenne non vengano posate internamente (per via del rumore).

Prima di tutto occorre capire quanta banda va trasportata ma poi occorre capire la tua conoscenza in ambito radiantistico e sistemistico..... e dalle parole usate ("bidirezionale") temo che siamo a livelli molto bassi (senza offesa).

I brand più comunemente usati sono Mikrotik, Ubiquiti, Cambium. La prima più sensibile, e più potente.....ma molto rumorosa. La seconda più smart ma molto delicata in ambito rumore. La terza la più performante ma anch'essa sofferente in caso di ambiente rumoroso).

 

Considera che, diversamente da come "salumieri" sostengono, non è cosi facile realizzare un link.....soprattutto appunto in ambienti rumorosi. Non basta vedere il lnk che sale e il PC "naviga"........ c'è molto altro dietro. In primis il dimensionamento delle antenne....che appunto non è possibile determinare senza una survay.

La seconda è che occorre sapere le frequenze e le potenze ammesse....... non è vero che ad esempio lo spettro dei 5Ghz è tutto libero.

Ricordo che c'è il codice PENALE su queste applicazioni scorrette.

Inutile dire che il suggerimento è di affidarsi ad un professionista, perchè è già chiaro quali siano le intenzioni.

 

Il massimo che posso fare è indicarti almeno le regole basi della radiantistica:

 

Sono regolate dalla decisione ECC/DEC(04)08
Le caratteristiche tecniche sono le seguenti (decisione 2005/513/CE modificata dalla 2007/90/CE):
Banda di frequenza: 5150 – 5350 MHz
- EIRP: 200 mW (vedi note)
- Uso consentito solo all’interno di edifici
- TPC e DFS obbligatori nella banda da 5250 a 5350 MHz
Banda di frequenza: 5470 – 5725 MHz
- EIRP: 1W (vedi note)
- Uso consentito sia all’interno che all’esterno di edifici
- TPC e DFS obbligatori (vedi note)

Note:

EIRP: Equivalent Isotropically Radiated Power: potenza equivalente irradiata isotropicamente: si tratta di un livello di potenza che comprende anche l’eventuale guadagno di antenna: attenzione quindi alle antenne esterne!

TPC: Transmitter Power Control: il trasmettitore deve essere dotato di un sistema di controllo di potenza che assicuri un fattore di mitigazione di almeno 3 dB;

DFS: Dynamic Frequency Selection: la selezione dinamica della frequenza associata con il meccanismo di scelta del canale deve assicurare una distribuzione uniforme del carico trasmissivo su 300 MHz (225 MHz nella banda 5470-5725): evita interferenze ad altri servizi, in particolare i radar e i servizi satellitari compresenti in questa banda di frequenze. La conformità allo standard 802.11h garantisce la presenza di entrambi questi meccanismi di protezione.

 

 

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Ti ringrazio per la risposta. Non c'è alcuna offesa, visto che non ho mai usato delle antenne radio per connettere due uffici, i quali nascono distinti dal punto di vista della lan ma che adesso necessitano di diventare una lan unica.  Effettuare una cablatura in quell'edificio è molto complicato e dispendioso. In liena d'aria i due uffici sono a 50/60 metri non di più, ma effettuare una canalizzazione richiede scavi, canalizzazioni ed altro.

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Tengo a precisare che si tratta di due uffici in esterno, comunicanti tra loro solo attraverso la chiesa, che non può essere canalizzata. Ci sono due finestre che possono essere usate per installare le due antenne. C'è da calcolare che, da un ufficio, tra una antenna e lo switch ci sono circa 20 metri di canalizzazione.

Grazie

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Dumah Brazorf

20m per un cavo fanno ridere.

Quindi gli uffici hanno già un collegamento internet proprio. Una vpn?

Modificato: da Dumah Brazorf
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1 ora fa, Dumah Brazorf ha scritto:

20m per un cavo fanno ridere.

Quindi gli uffici hanno già un collegamento internet proprio. Una vpn?

No i due uffici non sono collegati tra di loro. Sono propriodue entità diverse da un punto di vista fisico La distanza dei venti metri è riferita dal punto di installazione dell'antenna al punto in cui va installato uno switch.

Modificato: da Andrea Gelli
Agginta particolare
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Andrea Annoni

Va beh, vedi tu.

Se dici che non è possibile ci credo.

 

A questo punto se devi condividere la connessione puoi usare due antenne. Per 20Mt va bene un po' tutto.....anche deu SXT5-AC di Mikrotik che costano poco. Ovvio che però vanno configurate.....e Mikrotik è tutto fuorchè user-friendly. Altrimenti due nano loco di Ubiquiti che sono un po' più semplici da configurare.

Poi come spiegato dipende sempre da quanta banda devi portare.

Questa è una soluzione valida se devi condividere una sola connessione (internet c'è solo da un lato) o vuoi creare dei bilanciamenti/failover sfruttando entrambe le connessioni (se internet è presente da ambo i lati). E in questo caso Mikrotik è di forte aiuto; nel senso che poi le due connessioni dovrebbero arrivare a uno o due firewall che gestiscono la rete.

 

Se invece l'esigenza è solo condividere le risorse e le due connessioni sono decenti, allora puoi risolvere con un tunnel VPN nel modo che meglio preferisci; puoi avere un L2 ma con prodotti specifici anche L3; puoi avere stessa LAN, stesso DHCP, e molto altro. Oppure limitarsi a lavorare di rotte.

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