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Autarchia energetica


xblitz

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Purtroppo in questa campagna elettorale (dove è più importante censurare un cartone animato che la crisi energetica) è passata in sordina. Ma qualche politico ha proposto l'autarchia energetica. Voi che ne pensate? possibile? utopia? con quale mix energetico? quali sfide tecniche ci troveremmo ad affrontare?

Modificato: da xblitz
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********

Nota del moderatore.

 

messaggio rimosso perchè il contenuto è contrario al regolamento.

 

Modificato: da Livio Orsini
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Per favore limitiamo la discussione al solo aspetto tecnico.

Io butto giù qualche considerazione:
1) impensabile farlo senza ricorrere al nucleare
2) quanto siamo disposti a ripiegare sulle altre fonti? (ricordiamoci che il solare non va bene perché c'è la sovrintendenza ai beni culturali, idem per l'eolico, l'idroelettrico no perché sennò si feriscono i pesci...)
3) ma si può disconnettere la rete elettrica da quella globale? come la mantieni la frequenza di rete?

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In Italia esiste un fronte del "NO a prescindere" che è troppo vasto...tutto inquina tutto fà rumore e tutto ha un brutto impatto visivo.

Siamo un popolo che rifiuta i termovalorizzatori e si fà spennare per far bruciare la propria mondezza in altre nazioni ...tanto le altre nazioni mica son su questo stesso mondo!

più ascolto ambientalisti dell'ultima ora più mi accorgo che le loro son chiacchiere da bar ...mah detto questo potremmo iniziare a sfruttare i giacimenti di gas naturale che abbiamo sul nostro territorio anzichè dismettere le piattaforme ancora produttive perchè il turista è infastidito da questa ferraglia a 200 km di distanza dalla spiaggia!

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1 ora fa, xblitz ha scritto:

1) impensabile farlo senza ricorrere al nucleare

 

Allo stato attuale dell'arte questo è certo.

Con centrali elettriche nucleari si arriverebbe alla completa indipendenza energetica, almeno per la produzione di energia elettrica, a patto...di avere l'uranio.

Purtroppo l'uranio dobbiamo importarlo. Qui si torna da capo.

 

1 ora fa, xblitz ha scritto:

quanto siamo disposti a ripiegare sulle altre fonti? (ricordiamoci che il solare non va bene perché c'è la sovrintendenza ai beni culturali, idem per l'eolico, l'idroelettrico no perché sennò si feriscono i pesci...)

 

Cerchiamo di non essere qualunquisti ad oltranza.

La sovraintendenza alla belle arti può bloccare l'installazione "a tetto" di pannelli su edifici storici.

Però ci sono tantissime installaioni che non consumano suolo e non avrebbero il veto di alcuna sovraintendenza. Qualche esempio:

  • barriere antirumore sulle auto strade. Attualmente c'è all'incirca 1km di autostrada, in provincia di Trento. Questa piccola instalazione genera energia elettrica per il fabbisogno annuo di circa 2000 famiglie. Pensate cosa si potrebbe ricavare dalla A1, dalla Salerno Reggio Calabria, dalla Rimini-Tarranto, dalla Palermo-Catania e dalla Messina-Gela.
  • Per l'idroelettrico abbiamo praticamente sbarrato tutto lo sbarrabile e  anche quello che non andava sbarrato (Vajont); si potrebbero fare ancora delle microcentali dove sorgevano mulini ad acqua come nella Valle Olona. Vicino a dove abito fino alla fine anni 50 un'azienda si produceva quasi tutta l'energia elettrica di cui necessitava da una turbina mossa dall'Olona.
  • Per l'eolico non abbiamo il clima ventoso della Olanda o della Danimarca, abbiamo praticamente sfruttato tutte le zone con venti quasi perenni. Poi, magari, succede come in Puglia che si devono mettere in bandiera le pale perchè...la rete elettrica non è in grado di ricevere l'energia prodotta.

Con tutto questo, centrali nucleari comprese, potrebbo arrivare a produrre tutta l'energia elettrica che ci necesita ora più altra che potrebbe sostituire l'uso del gas per riscaldamento e per impieghi doestici.

Però la condizio sine qua non è l'impiego del nucleare, con tutto quello che ne segue.

 

L'utopia di certe filosofie che propugnano energia elettruca prodotta solo da eolico e da fotovoltaico è una chimera. Nemmeno fossimo la metà di quelli che siamo sarebbe sufficiente pe rtutto.

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Occorre aumentare la produzione di energia elettrica in ogni caso.

Tra auto elettriche e la progressiva dismissione del metano in favore di pompe di calore e piani a induzione il consumo andrà aumentando nei prossimi anni.

Utopistica l'autarchia a livello nazionale, magari piccole comunità.

Come produrre quest'energia non so, e c'è anche bisogno di nuovi invasi per evitare situazioni come quest'estate.

Modificato: da Dumah Brazorf
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44 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Purtroppo l'uranio dobbiamo importarlo. Qui si torna da capo.

Beh pure il gas e il petrolio e in tutti i casi si ha a che fare con nazioni più o meno liberticide.

 

44 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Cerchiamo di non essere qualunquisti ad oltranza.

La sovraintendenza alla belle arti può bloccare l'installazione "a tetto" di pannelli su edifici storici.

Esempio pratico: comune di Firenze, da regolamento comunale NON si possono installare i pannelli sul tetto OVUNQUE non solo nel centro storico. Fonte: amica amministratrice di condominio.

 

44 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

L'utopia di certe filosofie che propugnano energia elettruca prodotta solo da eolico e da fotovoltaico è una chimera. Nemmeno fossimo la metà di quelli che siamo sarebbe sufficiente pe rtutto.

Se ci fai caso chi sbandiera queste teorie assurde si ferma la livello "chiacchiere da bar". Poi gli spieghi come si produce un pannello solare - infilandoci dentro qualche termine tecnico, giusto per non passare da quello che parla per sentito dire ma che sa come funziona l'industria dei semiconduttori, allora stanno zitti o ti insultano dicendoti che fai il professorone.

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50 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

si potrebbero fare ancora delle microcentali dove sorgevano mulini ad acqua come nella Valle Olona. Vicino a dove abito fino alla fine anni 50 un'azienda si produceva quasi tutta l'energia elettrica di cui necessitava da una turbina mossa dall'Olona.

Quì credo che il discorso sia un po' complesso... non mi ricordo come si chiama ma in pratica ogni turbina che si mette rallenta il flusso del fiume e questo danneggia l'ecosistema del fiume stesso....

40 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Il sempre perfetto Davide Tabarelli ha detto che in questa emergenza si dovrebbe aprire Caorso.

Ma non è in fase di decommissioning?

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Alessio Menditto

Tabarelli ha detto così, ci vorrebbe la forza di imporre cosa anche impopolari ma in questa situazione evidentemente è impossibile.

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1 minuto fa, Alessio Menditto ha scritto:

Tabarelli ha detto così, ci vorrebbe la forza di imporre cosa anche impopolari ma in questa situazione evidentemente è impossibile.

ehm... nel nucleare non funziona così: c'è la IAEA, e se la IAEA dice no è no. Tra l'altro questo certifica il fatto che la mafia non potrebbe mai entrare in appalti per una centrale nucleare.

In realtà credo che se il decommissioning è nelle prime fasi il dietrofront si possa fare. Ma mi sa che con Caorso siamo fuori tempo massimo.

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Alessio Menditto

Comunque l’Italia (fonti ufficiali) consuma 79 miliardi di gas all’anno, ne mancano adesso 29, con gli aiuti da Algeria e altri ne abbiamo 8, quindi rimangono 21 milioni di gas che mancano e la situazione è sotto gli occhi di tutti.

Non vedo come si possa diventare indipendenti con una richiesta di gas così.

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6 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non vedo come si possa diventare indipendenti con una richiesta di gas così.

Bella domanda! di sicuro un ragionamento del tipo "passiamo tutto a pompa di calore e piano a induzione" non credo che sia esatto.

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Alessio Menditto

Non potremo mai sostituire una tale quantità di energia equivalente a 80 miliardi di metri cubi di gas, quindi autarchia la vedo dura, a meno che non torniamo indietro nel tempo…

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3 ore fa, xblitz ha scritto:

Esempio pratico: comune di Firenze, da regolamento comunale NON si possono installare i pannelli sul tetto OVUNQUE non solo nel centro storico. Fonte: amica amministratrice di condominio.

Che io sappia, ormai le leggi NAZIONALI impongono agli impresari di costruire case con certi criteri energetici che impongono per forza di cose l'uso di pannelli fotovoltaici (non solo quelli, ovviamente).

Dei miei conoscenti in Piemonte hanno degli alloggi dove non esiste nemmeno il contatore del gas : tutto elettrico a partire dal riscaldamento/raffreddamento più pescaggio in profondità di calore (non ho mai capito come) per il riscaldamento. Il risultato è che hanno delle spese generali che sono ridotte al lumicino proprio per via delle accortezza progettuali energetiche.

Sempre dove abito io, nel centro del Piemonte, non esiste edificio di nuova costruzione (popolari compresi) che abbia una sola tegola in vista (si fa per dire) : tutti i tetti pieni di fotovoltaici. Poi non ho idea se per uso condominiale o privato, ma comunque pieni di pannelli.

 

Quindi ne deduco che un certo qual grado di autarchia è perfettamente percorribile con buona pace di tutti gli Stati.

 

Modificato: da mgaproduction
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Alessio Menditto
8 minuti fa, mgaproduction ha scritto:

Quindi ne deduco che un certo qual grado di autarchia è perfettamente percorribile con buona pace di tutti gli Stati

Ah certo, sono i milioni e milioni di case e palazzi che non hanno niente il problema…

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@mgaproductionla produzione in loco è auspicabile. Io se potessi avrei fatto come te. Limitamente al quotato: quello è ciò che è scritto nel regolamento comunale della città di Firenze - non ha validità nemmeno regionale. Ma se in una città come Firenze le leggi sul fotovoltaico stanno ancora a questi punti, capisci quanta strada c'è ancora da fare. Sicuramente ci saranno comuni più virtuosi, ma visti i tempi è assurdo un divieto come quello a cui ho fatto cenno!

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3 ore fa, xblitz ha scritto:

passiamo tutto a pompa di calore e piano a induzione

e si spostano tutti i consumi di gas dal domestico alla produzione di energia elettrica151035733_consumigasmetano.jpg.7426c1d9d8dab5809fc64b70883bbcb4.jpg

colonna C industria,

colonna D, domestico

colonna E commercio e servizi

colonna F generazione elettrica

colonna G altro

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Maurizio Colombi
3 ore fa, xblitz ha scritto:

Ma mi sa che con Caorso siamo fuori tempo massimo.

Altro che fuori tempo massimo!

Arturo ha lavorato 5 anni, ma è un reattore di seconda generazione... ormai sorpassato.

Era la centrale più potente e sicura delle tre "nazionali"... il fiore all'occhiello, ma il popolo ne ha voluto la chiusura e dopo una decina abbondante di anni dalla fermata è diventata proprietà di Sogin.

Lo smantellamento è arrivato quasi al 50%, ma non ci sono più turbine e generatore.

Nella primavera scorsa è partito l'ultimo carico di materiale radioattivo...

Dopo 30 e passa anni che Arturo dorme, dovremmo risvegliarlo?

Ma siamo matti?

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
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41 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Altro che fuori tempo massimo!

Arturo ha lavorato 5 anni, ma è un reattore di seconda generazione... ormai sorpassato.

Era la centrale più potente e sicura delle tre "nazionali"... il fiore all'occhiello, ma il popolo ne ha voluto la chiusura e dopo una decina abbondante di anni dalla fermata è diventata proprietà di Sogin.

Lo smantellamento è arrivato quasi al 50%, ma non ci sono più turbine e generatore.

Nella primavera scorsa è partito l'ultimo carico di materiale radioattivo...

Dopo 30 e passa anni che Arturo dorme, dovremmo risvegliarlo?

Ma siamo matti?

 

 

 

Ho letto la pagina su wikipedia dove c'è lo stato dei lavori... ci sono modi più semplici per buttare via i soldi! leggo sempre dal wiki che il liquido radioattivo finisce direttamente in turbina - per me è inaccettabile nel 2022 rimettere in sesto una centrale così.

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Non sapevo l'esistenza di questo sito, interessante...  Ricordiamoci che noi non abbiamo ancora un deposito nazionale per le scorie nucleari, (una bella gatta da pelare ) ma che dovrà essere individuato visto che paghiamo per tenere le nostre scorie trattate in siti esteri..  Ovviamente in campagna elettorale se ne guardano bene da tirare fuori l'argomento

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1 minuto fa, ilsolitario ha scritto:

deposito nazionale per le scorie nucleari, (una bella gatta da pelare ) ma che dovrà essere individuato visto che paghiamo per tenere le nostre scorie trattate in siti esteri..  Ovviamente in campagna elettorale se ne guardano bene da tirare fuori l'argomento

Allora giriamo il coltello nella piaga: "scorie nucleari" mica significa solo quelle delle centrali: ci sono un fottio di "scorie" provenienti da ospedali o centri medici (macchinari per fare "le lastre", sostanze per scintigrafia...)

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