solchiere Inserito: 25 gennaio 2008 Segnala Share Inserito: 25 gennaio 2008 Scusate per l'ennesimo post consecutivo.Fino ad oggi mi sono documentato studiando appunti, documenti di importanti case costruttrici di materiale elettrico (Bticino, Abb etc...) che mettono a disposizione guide piuttosto utili e ben fatte. Dove posso trovare le norme di riferimento CEI complete, magari in modo gratuito ed in formato elettronico ?E' vero, o me lo sono assolutamente sognato, che alcune normative sono state cambiate in questi ultimi mesi, ad esempio la 46/90 ? Premetto che mi sto muovendo per costituire impresa e poter effettuare certificazioni, ma tenendo in forte considerazione la qualità degli impianti realizzandoli "a regola d'arte", ma vorrei avere molta più documentazione da studiare a fondo.P.S. E' costoso e difficile costituire impresa (2 soci ad esempio in s.n.c.) e sapete se ci sono sovvenzioni per persone giovani ? Grazie e scusate se ho monopolizzato temporaneamente il forum. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 25 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 25 gennaio 2008 La 46/90 è una legge, non una norma.La trovi tranquillamente in rete....... con un motore di ricerca.Le norme CEI ahimè si comperano, al CEI.....Se vuoi un consiglio comprati un buon manuale di impianti elettrici, aggiornato, troverai buona parte del contenuto delle norme stesse, spiegato e commentato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
solchiere Inserita: 26 gennaio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 26 gennaio 2008 Grazie del cosniglio.Continuerò a a documentarmi prevalentemente grazie alle guide, come ho sempre fatto, anche se mi informerò dei costi delle norme CEI perchè leggere i documenti originali è sempre meglio che leggerne ritagli rimaneggiati, seppure in modo corretto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauroalioto Inserita: 28 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2008 ciao,anche io sto cercando leggi e norme per la dichiarazione di conformità di impianti elettrici civili.Mi sapete indicare una guida? un link, una raccolta di leggi o quant'altroSono laureato in ingegneria elettronica e lavoro presso azienda di rilievo ma stavo pensando di conseguire l'abilitazione alla professione tramite esame di stato e aprire un'attività secondaria in proprio. In particolare avrei intenzione di rilasciare le conformità di impianti elettrici civili.Anzitutto non trovo risposta da nessun ente (ordine degli ingegneri, università ecc) alla seguente domanda:quali competenze ha un laureato triennale e quale specializzato? quali sono le differenze in questo ambito?Cose è necessario allo scopo? (intendo documentazione e varie...)Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oiuytr Inserita: 28 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 28 gennaio 2008 mauroalioto+-->CITAZIONE(mauroalioto)Spiegati meglio, vorresti realizzare l'impianto elettrico e poi rilasciare la dichiarazione di conformita' (obbligatoria per chi realizza impianti) o solo dichiarare conformi impianti eseguiti da altri? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauroalioto Inserita: 29 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 29 gennaio 2008 esattamente. Vorrei realizzare impianti elettrici e di conseguenza rilasciare l'obbligatoria dichiarazione di conformità.Ho precedenti esperienze lavorative in questo campo (prima della laurea e durante gli studi) e qualcuno mi ha già commissionato lavori. Sto pensando di aprire l'attività in proprio. Inizialmente "credo" a tempo perso (priorità all'azienda). Successivamente vedrò come vanno le cose... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
solchiere Inserita: 31 gennaio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 31 gennaio 2008 Sono nella tua stessa situazione: ho conseguito la laurea triennale e la specialistica in Ing a Genova e ho già realizzato parecchi impianti, anche piuttosto grossi.Mi sono informato recentemente presso la Camera di commercio e mi è stato detto che la laurea era sufficiente per ottenere l'abilitazione, ma era necessario costituire una ditta, anche individuale. Non ho ancora sostenuto l'esame di Stato, anche perchè per le aziende private non ha alcun valore e anche in Camera di commercio mi è stato detto che era sufficientemente la laurea.Potrei essere smentito.... ma questo è cuiò che mi hanno riferito.P.S. Se sei di Genova puoi contattarmi per una eventuale collaborazione professionale.Ciao a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauroalioto Inserita: 1 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2008 La laurea non è sufficiente. Bisogna sostenere l'esame di stato e iscriversi all'albo degli ingegneri (aprendo partita IVA). Di questo sono quasi certo. Io ho bisogno di sapere quali sono le differenze tra un laureato triennale e uno specializzato. Cosa ti consente di fare una laurea piuttosto che l'altra?? BELLA LA RIFORMA UNIVERSITARIA SE NESSUNO SA RISPONDERTI SU CIò CHE HANNO RIFORMATO!!!!In secondo luogo avrei bisogno di un link o un riferimento che può indicarmi tutte le normative per la realizzazione di impianti elettrici ambito civile. Ad esempio le distanze delle prese dal suolo, le protezioni, gli isolamenti ecc...Dubito che qualcuno risponderà alla prima domanda....ma alla seconda mi aspetto fiumi di link!!CIAO a TUTTI e buona giornata (lavorativa)! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauroalioto Inserita: 1 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2008 Anche se la LEGGE 5 marzo 1990, n.46Norme per la sicurezza degli impianti.GU n. 59 del 12-3-1990note:Entrata in vigore della legge: 13/3/19901 - Avviso di rettifica in G.U. 12/4/1990 n. 86 (relativo agli estremi dei lavori preparatori relativi al Senato della Repubblica).- - Il D.L. 2 marzo 1993, n. 48 (in G.U. 2/3/1993 n. 50), non convertito in legge (in G.U. 3/5/1993, n. 101), aveva disposto (con l'art. 19) la modifica degli artt. 5 e 7, comma 3.3 - Il D.P.R. 18 aprile 1994, n. 392 (in S.O. n. 94 relativo alla G.U. 18/6/1994 n. 141) ha abrogato (con l'art. 7) gli artt. 4, 5 e 15, commi 2 e 3.4 - La L. 5 gennaio 1996, n. 25 (in G.U. 20/1/1996 n. 16) ha modificato l'art. 7.5 - La L. 7 agosto 1997, n. 266 (in G.U. 11/8/1997 n. 186) ha modificato (con l'art. 31) l'art. 7.La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA la seguente legge:Art. 3.Requisiti tecnico-professionali1. I requisiti tecnico-professionali di cui all'articolo 2, comma 2, sono i seguenti:a) laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una universita' statale o legalmente riconosciuta; Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 1 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2008 laurea in materia tecnica specifica conseguita presso una universita' statale o legalmente riconosciutaappunto laurea ma non l'esame di stato per l'iscrizione all'ordine degli ingegneridel resto per molti (es fisici) nemmeno esiste l'ordine professionale.Non confondiamo i requisiti per fare il progettista, con quelli per fare l'installatore..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
panco Inserita: 1 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2008 E' vero, o me lo sono assolutamente sognato, che alcune normative sono state cambiate in questi ultimi mesi, ad esempio la 46/90 ?la 46/90 è stata abrogata, ti trascrivo un pezzo di articolo scritto dal Prof. Vito Carrescia (Tuttonormel) che proprio in questo periodo sta tenendo incontri al riguardo (direi quello più vicino a casa tua 5 febbraio a Torino):- ....la legislazione in riferimento è attualmente costituita dal dpr 380/01, che ha abrogato la legge 46/90 (sostituendola) e il DPR 447/91 (senza sostituirlo), con tutti i problemi che ne conseguono.Per quanto riguarda il prossimo futuro, lo scenario più probabile è che il nuovo decreto sia emesso (nella forma ritenuta idonea dalla corte dei conti) probabilmente nel mese di marzo o aprile 2008-E' costoso e difficile costituire impresa devi avere già dei soldi da parte ...........se parliamo di ditta individuale (artigiano elettricista) supponendo che ti muovi te per fare i documenti- 480 INAIL-30 circa marche da bollo- 81 camera di commercio non ho capito perchè- 168 presentazione per l'iscrizione all'albo- 80 dritto annuale per iscrizione all'albo- 168 il sig. della camera di commercio:"per adesso non te le chiedo,ma forse domani si, cosi mi hanno detto di dire,servono sempre per l'iscrizione ma sono fermi dal conciliatore.Sai ormai per iniziare devi essere milionario"- commercialista non ti dico cifre a te la scelta..............forse per un'impresa costituita da due soci serve anche il notaio........dolore...sapete se ci sono sovvenzioni per persone giovanidalle mie parti, Bologna, no salvo tu non sia una donna, però varia molto da zona a zona.L'unica cosa che ho notato è che se ti iscrivi a qualche associazione come CNA, o simili, ci sono banche che rilasciano prestiti "agevolati" (il mio concetto della parola non è uguale al loro) e l'iter per la documentazione (a sentire un mio amico che si sta muovendo con loro) è più fluido.Auguri Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauroalioto Inserita: 1 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 1 febbraio 2008 Si in effetti la trafila è lunga. Ma non è questo che mi spaventa e nemmeno era questa la mia domanda. Riformulo:Ho bisogno di sapere quali sono le differenze tra un laureato triennale e uno specializzato. Cosa ti consente di fare una laurea piuttosto che l'altra?? Ma la cosa che mi serve più urgentemente è:un link o un riferimento che può indicarmi tutte le normative per la realizzazione di impianti elettrici ambito civile. Ad esempio le distanze delle prese dal suolo, le protezioni, gli isolamenti ecc...Dubito che qualcuno risponderà alla prima domanda....ma alla seconda mi aspetto (come prima....forse) fiumi di link!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 2 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2008 La norma è una sola: la cei 64/8.Per fortuna non sono normate le altezze delle prese.... (magari anche il colore delle palcche???)Poi ci sono le guide, ma sono guide, non norme.Io però ti consiglio di andare in una libreria e di acquistarti un buon manuale di impianti elettrici.Magari anche un testo di sicurezza elettrica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ClA Inserita: 2 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2008 la legislazione in riferimento è attualmente costituita dal dpr 380/01, che ha abrogato la legge 46/90 Per la verità se vai a leggere il dpr 380 leggi che la 46/90 resta in vigore!!!!Sia pure con delle limitazioni.Lo hai letto il dpr? mi sa di no.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kkkk Inserita: 2 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 2 febbraio 2008 Quindi rimane tutto come adesso.. bene!ma quali sarebbero le limitazioni?Saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
panco Inserita: 3 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2008 Lo hai letto il dpr? mi sa di no....Veramente si....poi posso sbagliare l'interpretazione (niente di più facile ......).Secondo me però la storia è così,prima c'era la legge 46/90 con i suoi 19 articoli (numerazione da 1 a 19) adesso è stata abrogata e sostituita dal"testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia." Capo V -Norme per la sicurezza degli impianti (art. da 107 a 121)Anche perchè se lo vai a leggere e fai un confronto articolo per articolo come fai a dire che rimane in vigoreprendi ad esempio l'art.1 della 46/90sono soggetti all'applicazione della presente legge i seguenti impianti relativi agli edifici adibiti ad uso civile:.................prendi l'articolo 107 del capo Vsono soggetti all'applicazione del presente capo i seguenti impianti relativi agli edifici quale che sia la destinazione d'usodirei che non può rimanere in vigore....Per la verità se vai a leggere il dpr 380 leggi che la 46/90 resta in vigore!!!!forse ti riferisce all'art.137 del capo 1 (norme che rimangono in vigore) comma2, se mi confermi che è per questo lo commento forse in un secondo tempo.....guarda bene a cosa fa riferimento. (alla parte 1) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
time Inserita: 3 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 3 febbraio 2008 (modificato) per Mauroalioto.Per quanto attiene alla differenza tra laurea breve (3 anni) e laurera specializzata (5 anni) devi leggerti il DPR n. 328 del 2001 anche se di difficile interpretazione.Per quanto attiene al nuovo ordinamento universitario la laurea breve sostituisce il diploma universitario mentre la specializzazione corrisponde al vecchio corso di laurea (corrispondenza temporale ma non sostanziale).Dopo anni di "battaglie" contro l'ingegnere "tuttologo" con il nuovo ordinamento si suddivide l'attività degli ingegneri in 3 settori che sono- Settore civile ed ambientale- Settore industriale- Settore dell'informazione.Per quanto attiene agli impianti elettrici bisogna far parte del settore industriale il quale comprende "la pianificazione, la progettazione, sviluppo, direzione lavori, stima, collaudo, ecc..." [leggiti il Decreto]".La grossa differenza fra le due lauree sta nel fatto che la laurea breve ti permette di fare una parte limitata di quanto il settore industriale prevede mentre la laurea specialistica ti permette di fare tutto.Con la laurea breve non puoi progettare in forma autonoma o meglio puoi progettare solo parti di impianto che hanno caratteristiche standardizzate.Dimenticavo che per entrambe le specializzazioni per poter progettare è richiesto l'esame di stato del loro settore di competenza e per dare l'esame non è richiesto nessun tirocinio.Spero di esserti stato di aiuto. Modificato: 3 febbraio 2008 da time Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
solchiere Inserita: 4 febbraio 2008 Autore Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2008 Grazie delle risposte. Mi resta solo da documentarmi su questo:Dopo anni di "battaglie" contro l'ingegnere "tuttologo" con il nuovo ordinamento si suddivide l'attività degli ingegneri in 3 settori che sono- Settore civile ed ambientale- Settore industriale- Settore dell'informazione.Essendo io Ing. Elettronico (anzi, laureato in Ing. Elettronica) 5 anni (3+2) sapreste dirmi di che ramo faccio parte e dove leggerlo ?Thx !Concordo pienamente su questa scelta. Non avendo fatto scienze delle costruzioni mi sembra giusto non abilitare a costruire strutture portanti, a meno che non si tratti di una "cuccia". In compenso abbiamo acquisito (anche per miei gusti personali) un'ottima infarinatura di software.Per quanto riguarda l'avvio di una attività nel settore impiantistico mi documenterò se esistano sovvenzioni o aiuti per portatori di handicap parziale (nel mio caso motorio) fino a che riuscirò a fare questo tipo di lavoro..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
time Inserita: 4 febbraio 2008 Segnala Share Inserita: 4 febbraio 2008 Il laureato in Ingegneria elettronica opera nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, esercizio e manutenzione di sistemi elettronici, dove sistemi elettronici è da intendersi nella accezione più ampia del termine.Sono quindi comprese le applicazioni dell'elettronica all'automazione, alle telecomunicazioni, alle reti, e in generale tutto quanto viene oggi etichettato come "digitale".Il laureato in Ingegneria elettronica può inoltre gestire o dirigere laboratori o linee di produzione, oppure occuparsi di promozione, vendita e assistenza tecnica.Aspetti qualificantiL'attività centrale dell'ingegnere elettronico è la progettazione. E saper progettare vuol dire:possedere solide conoscenze ingegneristiche di base;conoscere le caratteristiche di componenti, apparati e sistemi;saper dirigere, coordinare e gestire laboratori e sistemi di produzione.Queste sono tutte competenze di alto profilo che consentono una collocazione anche al di fuori del settore produttivo elettronico.Possibilità di lavoroChi si laurea in Ingegneria elettronica può operare sia in aziende che producono oggetti e sistemi di tipo elettronico (ad esempio calcolatori e telefonini), sia in aziende che utilizzano l'elettronica nei propri prodotti:ad esempio per l'automazione di impianti, nelle telecomunicazioni terrestri e satellitari, nell'autoveicolo, nelle varie applicazioni domestiche.br> L'esplosione della domanda di personale qualificato nel settore delle tecnologie per il trattamento e la trasmissione dell'informazione assicura ampi sbocchi occupazionali ai laureati elettronici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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