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PLC Forum


Che Interruttori Sono Questi?


mietzsche

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Salve a tutti!

Approfitto della vostra memoria per capire che tipo di interruttori siano esattamente quelli in foto?

A me sembrano nei vecchi magnetotermici. La cosa interessante è la possibilità di regolazione in basso. Secondo voi quel % in meno dà la possibilità di stabilire una corrente massima di intervento minore rispetto a quella di taratura?

Vedo poi che sono tarati a 25A! E' una misura standard? forse per contatori da 6kw?

Grazie

20012008002iq9.jpg

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é una vecchia serie di interruttori Bticino

la regolazione frontale serviva per la parte magnetica

per la parte termica, ovvero la regolazione dei 25 A, dovevi smontare l'interruttore e sostituirgli sul retro delle "lamelle" che definivano la taratura

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Proprio venerandi, questi interruttori; forse sono quelli da incasso, con placca di alluminio pressofuso! Erano usatissimi nelle case di 30-35 anni fa! Dovrei averceli nella mia casa di Reggio C.! Però il mio quadro è da due, non da tre interruttori come questo.

Modificato: da virgilio72
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é una vecchia serie di interruttori Bticino
Si, ancora rigorosamente cablati con filo rigido.

Ne ho sostituiti parecchi in occasione di adeguamenti alla 46/90 quando si rifacevano per intero gli impianti elettrici di condomini e appartamenti....bei tempi.... :rolleyes::rolleyes:

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la regolazione frontale serviva per la parte magnetica

Grazie luigi, ma non capisco cosa si possa regolare nella parte magnetica.

A quanto ho avuto modo di capire la parte magnetica serve alla protezione da cortocircuito, ma ci sono parametri regolabili che influenzano il funzionamento di tale protezione?

Qual'è la differenza tra impostare 0% "in meno" e 25%?

Grazie mille

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A quanto ho avuto modo di capire la parte magnetica serve alla protezione da cortocircuito, ma ci sono parametri regolabili che influenzano il funzionamento di tale protezione?

Cme oggi avviene negli interruttori scatolati, che si presume siano regolati sulla base di un progetto.

Le norme successivamente hanno bandito tutto ciò che è regolabile nel settore del domestico e similare.

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Le lamine poste sul retro, definivano la massima portata.

Un modello come questo, (se non erro) poteva essere regolato, a mezzo shunt, a 25A max.

In dotazione c'erano altre coppie di shunt, per ottenere altre portate.

Per i 3Kw, si installavano gli shunt da 20A e si regolava la manopolina a 15%.

Questa regolazione, come già detto, era negativa quindi ottenevi un magnetotermico da 17A ;)

Eh, la scuola......... sarà servita a qualcosa....... :lol:

Modificato: da paolotronico
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sono dei veri e propi magnetotermici .

si regolava la soglia d'intervento, da2,5 a 4 ampere,da 4 a 6 ampere,da sei a 10 ampere e via dicendo.

sono esattamente l'esatto equivalente degli attuali magnetotermici,avevano un piccolo difetto,o "pregio"

erano sensibilissimi,uguali ai nostri contatori digitali che ci ha forniti l'enel scattano in continuazione.

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Quindi, tu, paolotronico sostieni che la manopolina regola la parte termica!

No perché nella magnetica cosa si regola? Un corto circuito è corto e basta, non ha senso regolare la corrente di corto nè un ritardo di intervento se non si vuole far andare tutto in fiamme!

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No perché nella magnetica cosa si regola? Un corto circuito è corto e basta, non ha senso regolare la corrente di corto nè un ritardo di intervento se non si vuole far andare tutto in fiamme!

Guarda che lo regoli ogni volta che decidi di utilizzare un magnetotermico in curva B o C o D.

La regolazione la fai una volta per tutte scegliendo il magnetotermico della curva corrispondente.

Comunque penso che con la grana rossa tarasse la termica, ma non sono sicuro al momento.

Modificato: da ClA
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e' un magnetotermico non un differenziale "puro";

la manopolina serviva,o serve "per chi c'e' l'abbia ancora" per regolare la sensibilita' ovvero lo scatto termico.

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La corrente che passa attraverso gli shunt, installati in base alla massima corrente erogabile dall'interruttore, all'avvicinarsi della soglia, veniva fatta passare attraverso la bobinetta (col pulsante di sgancio centrale) che iniziava a scaldarsi.

Lo scatto era prodotto da una lama a bimetallo. La manopolina ne "tarava" la sensibilità. Ovviamente in meno.

Prova ad immaginare il termostato del ferro da stiro (circa) :)

Questi interruttori non erano differenziali. :)

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Ciao a tutti: scusate se mi intrometto, sono nuovo del forum, posso confermare che le manopoline servivano per tarare la parte termica di un % in meno.

C'era persino una piccola etichetta autoadesiva dove l'installatore poteva annotare a penna il valore dello shunt montato (che trovandosi nella parte posteriore non era visibile a meno di smontare l'apparecchio dal supporto), ed il valore % in meno impostato.

Se vi può interessare ne ho ancora uno nuovo di fabbrica con tanto di scatola, ed una discreta collezione di shunt ( da 4 a 25 A ) li usavo ancora alla fine degli anni '70

Interessante notare che quello della foto mi sembra un centralino da incasso con unico frontalino.

I tre magnetotermici servivano :

uno per 125 volt illuminazione

uno per 125 volt prese a passo piccolo (tipo 6 A). Vi ricordate i piccoli elettrodomestici a 125 v e gli stabilizzatori di tensione per i tv in bianco e nero con il cambiatensione rotativo 110v - 125v - 160v - 220v ? (siamo negli anni '50 mica nel medioevo !!)

l' ultimo per le prese a 220 volt a passo largo (tipo 16 A) la cosiddetta "corrente industriale"

L'ENEL (ovvero a Genova la O.E.G. antesignana dell'ENEL) naturalmente installava presso l'utente due contatori: uno per la 125 e l'altro per la 220; se non ricordo male la 220 costava anche più cara come prezzo a kWh.

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L'ENEL (ovvero a Genova la O.E.G. antesignana dell'ENEL) naturalmente installava presso l'utente due contatori: uno per la 125 e l'altro per la 220; se non ricordo male la 220 costava anche più cara come prezzo a kWh

Si ma mi sembra che qui si vada un po' più indietro negli anni ripetto agli interruttori di cui parlavamo.

A me avevano detto che la corrente per la "luce" costava di più, perchè era condideerato un bene voluttuario, mentre quella per la "forza" una necessità.....

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Ne ho di ben più vecchi nella mia collezione!

Anch'io ne ho uno molto vecchio, con l'involucro di bachelite nera, costruito negli anni '50. Quelli più recenti hanno di diverso solo l'involucro e qualche etichetta.

Proprio venerandi, questi interruttori; forse sono quelli da incasso, con placca di alluminio pressofuso! Erano usatissimi nelle case di 30-35 anni fa!

A casa di mio nonno ci sono ancora, non li ha voluti togliere ma ha preferito affiancarli a dei nuovi magnetotermici differenziali.

Ciao. :)

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